Pronti? affermazione forte, d'impatto, da dar subito, all'inizio. Arriverà un momento in cui Bari si fermerà, non potrai più muoverti. Perchè? Ovunque ti volterai vedrai un cantiere, un lavoro, un progetto. E adesso torniamo a quel che dissi per Milano perchè non serve aggiungere altro, se non modificare il nome della città.
"Non sarebbe un così grande azzardo definirla una delle riqualificazioni cittadine più imponenti che tutta Italia abbia mai visto, quanto meno nel ventunesimo secolo. E questo lo diciamo perchè la città di ‘Bari' nel giro di sette anni potrebbe essere stravolta da progetti e rigenerazioni urbane."
Allora partiamo subito con quel che sarà la Bari del 2030, la futura città cantiere d'Italia. Ben tornato a UrbaNew, come cambia la tua città.
Come già ti ho anticipato nel sommario, il nostro racconto di UrbaNew si compone anche di tre fari di giudizio. Iniziamo la nostra analisi parlandoti dei dati già in nostro possesso. Parlandoti del presente di Bari, dal punto di vista della qualità dell'aria, del consumo di suolo e della densità di verde. L'abbiamo già fatto nei mesi passati per Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Cagliari-Ancona e Roma e Napoli. Cominciamo con tutti gli aspetti, positivi e negativi che sono in mano al Comune e alla Regione.
Il rispetto dei limiti normativi sulla qualità dell’aria, all'interno delle città, è un presupposto necessario per poter parlare di risanamento dell’ambiente di una città. L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha indicato quali sono i limiti da non superare soprattutto per tutelare la salute delle persone e la recente Direttiva europea emessa in autunno del 2022, su quest'aspetto, indica quali sono gli obiettivi per le singole città da dover rispettare entro il 2030. Va ricordato infine, che le soglie indicate dall’UE per il 2030 sono significativamente più alte dei valori indicati dall’OMS, quindi per le città sarebbe anche più facile cercare di rientrare nei parametri.
Partiamo subito dicendo che secondo Legambiente, Bari non. risulta essere tra le prime 12 città italiane più inquinate, però… Tra le città che hanno riportato i valori medi annui più elevati di diossido d'azoto No2 e che superano ampiamente sia il futuro limite normativo indicato per il 2030, sia la soglia dettata dall’OMS (e che quindi dovranno lavorare di più nei prossimi anni per la diminuzione delle concentrazioni) figura proprio Bari. Il capoluogo Pugliese ha una media annua di NO2 di 22 e dovrà ridurre le concentrazioni del 10%. Questo secondo il rapporto di Mal'Aria di città 2023 redatto da Legambiente. Per quanto riguarda la concentrazione di Pm10 invece, rispetto alle città già citate nei mesi passati, Bari non si posiziona molto meglio. Il Pm10 è 23 (µg/mc) e la riduzione necessaria dovrebbe essere, sempre secondo Legambiente del 15%. Invece analizzando la riduzione che c'è stata nel periodo decennale precedente (2011-2021), Bari è stata in grado di abbassare le concentrazioni solamente del 1%. Infine, invece, la concentrazione di Pm 2.5 è 13 (µg/mc) e la riduzione necessaria deve essere del 23%.
Il consumo di suolo in Italia, secondo ISPRA, continua a trasformare il territorio nazionale con velocità elevate. Nell’ultimo anno, le nuove coperture artificiali hanno macinato Km2, precisamente sono cresciute di altri 69.1. Per farti un esempio, l'equivalente di circa 19 ettari al giorno. Si tratta del valore più alto degli ultimi 10 anni. Un incremento che mostra un’evidente accelerazione, visto che il nostro Paese perde 2,2 metri quadrati al secondo di suolo.
Questo è quanto emerge dall'ultimo report redatto da ISPRA sul consumo di suolo nazionale. In questo report viene anche specificato come però, nell'ultimo anno, ci sia stata una crescita anche per il verde, con nuove aree naturali in più per 5,8 km2. Bari in questo caso, si comporta molto meglio rispetto ad altri capoluoghi di Regione, anche se il consumo di suolo resta sempre alto ed è la città in Regione che ha cementificato di più, ovvero il 43.1% di tutta la sua area.
Altra analisi fondamentale che comprende tutto il sistema urbano della città è quella legata al verde. E Bari in questo caso risulta una delle peggiori in assoluto in termine di rapporto alberi abitanti. Sempre secondo un altro report di Legambiente, quello dell'Ecosistema Urbano 2022, il Capoluogo pugliese dispone di 9 alberi (pubblici) ogni 100 abitanti e non si tratta di una città virtuosa dal punto di vista del verde. Conta che Milano dispone di 52 alberi ogni 100 abitanti e Torino 53. Per quanto riguarda invece i metri quadri fruibili di aree urbane verdi, quindi parchi e giardini il numero di mq è di 9.3 per abitante.
La città ha da sempre avuto un grosso potenziale di crescita. Quel che mancava era una pianificazione, una visione degli investimenti giusti da dover impiegare per una riqualificazione urbana che garantisca "stabilità". Ecco stabilità è la parola che Bari dovrà cercare nei prossimi anni, perchè dopo la pianificazione adesso arrivata dei progetti da compiere, servirà tanta attenzione su come allestire una città piena zeppa di cantieri per far vivere bene, nel quotidiano le persone che la abitano. Il potenziale di crescita di Bari riguarda le attività commerciali sul mare, i trasporti, i maggiori spazi verdi in tutti i quartieri e liberi per tutti e soprattutto la riqualificazione di aree o abbandonate o, banalmente troppo vecchie. Allora proviamo adesso a vedere quello che l'Amministrazione comunale ha messo in campo per rimediare a tutte queste "criticità". Partiamo con la Bari futura cantiere d'Italia. Al via con lo stop.
Si tratta della riqualificazione non solo della Piazza, ma anche di corso Mazzini, via Ettore Fieramosca ed è stato possibile avviare la progettazione dei nuovi spazi pubblici grazie al Patto con tutti i Municipi della città, i quali svolgeranno 70 interventi simili in tutta l'area di Bari. Il finanziamento arriva dal Piano Periferie del quartiere Libertà che successivamente porterà alla riqualificazione anche di altre aree importanti e cruciali per la crescita urbana cittadina.
Per quanto riguarda la riqualificazione di Piazza Enrico De Nicola verrà sviluppata una nuova pedonalizzazione, invece gli attuali stalli per la b saranno ricollocati lungo via Calefati e via Pascoli. La piazza sarà allestita con un sistema di aiuole in leggera pendenza, all’interno delle quali saranno collocate le nuove alberature. Le aiuole saranno caratterizzate e circoscritte da sedute in legno e da piccoli spazi aperti. È prevista l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione a led. L'investimento complessivo compreso di riprogettazione stradale e delle vie citate precedentemente è di 3.497.000,00 €.
Come abbiamo appena detto il rifacimento di Piazza De Nicola riprende anche il Corso e la via adiacente e allora cosa verrà sviluppato in quelle due aree?
Arriviamo a parlarti di uno dei cuori pulsanti della città, il Castello Svevo, perchè non so se lo sai, ma anche il castello è pronto a rifarsi, o meglio il Parco del Castello. L'obiettivo del Comune di Bari è quello di recuperare tutta l'area verde che avvolge "l'oggetto storico architettonico" cittadino, garantendo la piena connessione tra i giardini e il castello.
È prevista la realizzazione di un secondo accesso in corrispondenza dell’area situata a Nord del castello, in corrispondenza dell’ingresso nella città vecchia, per cui sarà necessario preventivamente procedere allo sbancamento dell’area.
Come spigato dal Comune: "Sarà realizzato un declivio “dolce”, con pendenze adeguate e progettato seguendo le linee guida PEBA, che fungerà da nuovo ingresso al fossato, rendendolo facilmente accessibile e, di conseguenza, fruibile anche per le categorie deboli". L'Investimento sarà di 260.000,00 € grazie ai fondi provenienti dal "Poc Metro"
Sarà realizzato un muro di contenimento in blocchi di pietra, per delimitare il declivio; in questa operazione parte dei blocchi saranno recuperati da quelli rimossi nella realizzazione del nuovo accesso, che saranno poi integrati da elementi analoghi. Il fondo del fossato sarà regolarizzato e verrà realizzato un sentiero con terra stabilizzata, effetto “terra battuta”. È inoltre prevista la verifica e l’eventuale integrazione degli impianti d’illuminazione e di irrigazione.
Un'altra imponente riqualifica che la città dovrà svolgere riguarda, e qui avviene il paradosso, un'ex imponente riqualificazione che fu fatta più di dieci anni fa e che riguarda il quartiere Santa Rita. L'investimento complessivo sarà di 5.000.000 € grazie al Bando regionale SISUS che metterà le intere risorse economiche
Gli interventi di rigenerazione saranno strutturati intorno a cosiddetti Anelli di rigenerazione”, aree individuate lungo gli assi stradali che collegano il quartiere Santa Rita e Carbonara, connessi o da connettere alle stazioni del trasporto pubblico.
Nello specifico ancora non sono stati forniti i dettagli di cosa verrà riqualificato, ma la visione del Comune c'è e l'interesse è quello di migliorare sicuramente gli spazi adibiti ai veicoli e al trasporto. Bari vorrà puntare in quest'area sulla mobilità dolce, sullo sharing, che sarà strettamente in connessione con le aree verdi da implementare. Verranno recuperati alcuni degli edifici dismessi, migliorandone il consumo energetico. La strategia riprende e pone le premesse per l’attuazione di alcuni obiettivi già assunti dall’amministrazione comunale nella visione, pienamente coerente con gli indirizzi europei per le città sostenibili, di Bari Smart City .
L’ Amministrazione Comunale di Bari intende procedere con il Piano di Rigenerazione Urbana del quartiere San Pio finalizzato alla valorizzazione degli spazi pubblici e degli immobili ERP. L'investimento complessivo è di 9.100.00,00 € e le risorse sono state messe a disposizione dal Civico Bilancio – Partenariato Pubblico Privato.
In tal senso si intende anche avviare un percorso partecipativo con la cittadinanza con l’obiettivo prioritario di aprire al confronto con i cittadini la propria idea di rigenerazione e valorizzazione urbana. La strategia del Comune per la rigenerazione di questo quartiere prevede:
Il progetto fa parte del Piano Periferie e l'investimento si aggira sul milione di euro. La riqualificazione di Via Dante è finalizzata al migliorare la viabilità pedonale. Infatti verrà ridotta la strada e di conseguenza la dimensioni dei marciapiedi verrà ampliata, in particolar modo negli incroci stradali per rendere più sicuri gli attraversamenti pedonali e inserire discese per disabili.
Ciascun allargamento in corrispondenza dell’incrocio è allestito con alberi e sedute per rendere questi slarghi dei piccoli spazi pubblici destinati anche alla sosta.
Piazza Magrini, sarà oggetto di un intervento finalizzato al ripensamento degli spazi, come? Attraverso l’istituzione di una zona 30 di una creazione di un’area ludico ricreativa destinata ai bambini e agli anziani. Il progetto dal costo di 700mila euro (risorse di Pon Metro) prevede:
Sarà uno degli investimenti più onerosi del Piano Periferie attuato dal Comune di Bari. Infatti ripensare al quartiere San Paolo costerà 7,2milioni di euro e l'obiettivo dell'Amministrazione sarà quello di riprogettare le aree pedonali di viale delle Regioni, di viale Puglia e degli spazi del quartiere
La trasformazione del quartiere, infatti, passa attraverso la definizione di un sistema di spazi pubblici attrezzati dove la comunità possa ritrovarsi e riconoscersi:
Un importante ruolo strategico per il futuro di Bari lo svolgerà il mare, infatti il Comune nei prossimi anni con il "Patto per Bari" investirà oltre 23milioni di euro per il lungomare cittadino, da Sud a Nord di Bari. Il primo, quello più storico e turistico che abbraccia le tradizioni dei cittadini è il Waterfront della città vecchia (16milioni di euro).
Successivamente verranno coinvolti anche: Santo Spirito e Palese, San Girolamo e Fesca, la Fiera e il Faro, il collegamento tra Pane e Pomodoro e Torre Quetta, il concorso di progettazione Costasud, fino alla riqualificazione del lungomare Sud di Torre a Mare.
A detta del Comune: "La proposta progettuale del waterfront della città vecchia prevede la ridefinizione della sede stradale, al fine di pervenire ad una riduzione dell’attuale traffico di percorrenza della litoranea e di attivare la “Linea del Mare”, il mezzo pubblico che connetterà l’area intermodale di Pane e Pomodoro con le Piscine Comunali, passando per lungomare Augusto e corso Antonio de Tullio".
Verrà realizzato un ampio marciapiede lungo le mura, di larghezza media 2.50m, da un percorso per autobus urbani di sezione 3.50m, da una carreggiata a doppio senso di marcia con una fascia di parcheggi a raso in linea lungo il profilo della Muraglia.
Tra la carreggiata e il marciapiede lato mare si prevede l’inserimento di una pista ciclabile, di sezione 2.5m a contatto diretto con la zona pedonale antistante il mare.
L’intervento prevede inoltre la realizzazione di un sistema di pontili fissi e galleggianti sul lungomare Imperatore Augusto. Su molo S. Antonio sorgerà un edificio per servizi che accoglierà il nuovo museo del mare.
Su molo S. Nicola si attua la riqualificazione funzionale delle attività, con particolare riferimento a quelle del mercato del pescato fresco, per le quali si propone un adeguamento architettonico che consente lo svolgimento delle attività di vendita nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza vigenti, senza intaccare le modalità tradizionali di espletamento del servizio.
Altro importante progetto riguarda le spiagge e una di queste è situata alla Fiera del Levante . L'investimento complessivo è di 833mila euro. Il tratto di spiaggia che si trova di fronte alla Fiera del Levante sarà riqualificato attraverso interventi di riprogettazione dei luoghi: belvedere, piattaforme prendisole e arenili saranno resi accessibili tramite percorsi pedonali rivestiti in legno tecnico resistente alle intemperie. Un punto panoramico, già esistente, sarà trasformato in una iconica rotonda sul mare.
Attraverso questi interventi si ridefinirà il rapporto della città di Bari con il mare: non più solo una città con il mare, ma una città di mare.
La spiaggia sarà dotata di attrezzature balneari (spogliatoi, servizi igienici, deposito ombrelloni/lettini) mentre l’area verde e le zone d’ombra aumenteranno grazie alla messa a dimora di tamerici e la realizzazione di un pergolato parasole. Sarà inoltre realizzato un nuovo impianto di illuminazione a led.
Il progetto del waterfront Pane e Pomodoro e Torre Quetta è uno degli ultimi tasselli del Piano mare, visto che l'altro del Waterfront lungomare di San Girolamo è stato completato. L'investimento in questo caso è di 5.800.000,00 €
L’intervento andrà a completare l’opera di riqualificazione che negli ultimi 20 anni ha restituito ai baresi le spiagge di Pane e Pomodoro e Torre Quetta, diventate oggi ritrovo per la movida cittadina grazie alla creazione di aree destinate allo svago, rendendole fruibili a cittadini e turisti. Questa nuova area, destinata a ospitare strutture per la balneazione pubblica e spazi destinati alla ristorazione, completerà l’offerta di aree destinate allo svago e alla socializzazione, oltre a dare un ulteriore impulso al tessuto economico della zona.
È prevista la realizzazione di un ripascimento protetto dalle opere marittime rigide di difesa, esistenti o integrate, la cui funzione è ridurre l’intensità dell’energia ondosa rendendola compatibile con la stabilità idraulica di materiali sottili, quali appunto le ghiaie.
Si prevedono, inoltre, interventi per la riqualificare il contesto paesaggistico ambientale, ma anche per innescare processi di ri-vitalizzazione economica e sociale dei luoghi, favoriti dalla prossimità dell’area di Torre Quetta al nuovo quartiere S. Anna. Verrano creati nuovi spazi pubblici del lungomare ed è prevista anche la realizzazione di un piccolo approdo per natanti, utile a garantire la sicurezza dei bagnanti.
Il progetto finale riguarda invece il lungomare "del faro". Circa 325mila euro l'investimento che porterà alla riqualificazione del giardino del Faro e del lungomare Starita.
Secondo gli indirizzi strategici comunali, la fruizione dello spazio pubblico della zona del Faro potrà essere migliorata tramite una serie di operazioni di traffic calming sulla curva del lungomare Starita, con un intervento sulla viabilità che prevede l’allargamento del marciapiede lato mare dove sarà realizzata una nuova pista ciclabile grazie all’ottimizzazione dei parcheggi di superficie.
La carreggiata, una volta ridotta, sarà oggetto di uno studio di viabilità rispetto ai sensi di marcia. Sul lato terra, invece, si manterrà una superficie per la sosta e si procederà con la sistemazione del marciapiede con la possibilità di piantumare anche nuove alberature. L’area del Faro sarà resa accessibile ai cittadini attraverso una scalinata, configurata come un’arena all’aperto, sormontata da un belvedere panoramico sul mare. L’attuale giardino sarà ampliato sui lati adiacenti ad Ovest e ad Est.
Il parco urbano Maria Maugeri – Ex Gasometro fa parte anch'esso del Piano Periferia e l'investimento sarà di 2.000.000 €. Verrà prevista una riconnessione tra corso Mazzini e via Napoli: assicurando un flusso pedonale e un presidio costante dell’area, grazie alle numerose attività che si svolgeranno al suo interno.
Il parco prevede la piantumazione di 80 nuovi alberi e nuove essenze arbustive che caratterizzano le diverse aree tematiche, al servizio di cui sarà installato un sistema di irrigazione che prevede il recupero e il trattamento delle acque meteoriche.
All’interno del parco sono previsti un’area giochi e una sportiva, percorsi pedonali e ciclabili, zone con attrezzature per il fitness ed il parkour, un'area cani, un’area ristoro attrezzata, una dedicata agli orti urbani da affidare alla cittadinanza attiva, una fontana a raso e l’anfiteatro, che diventeranno lo spazio centrale del parco parzialmente circondato da un’ampia scalinata verde con pensilina in legno illuminata.Il parco sarà dotato di un sistema di ingressi automatizzato e telecontrollato e di un impianto di illuminazione a led.
Il medesimo investimento di 2milioni di euro servirà per rifare il Parco Loseto, anche se cambia la fonte di finanziamento che sarà il Pon Metro. La riqualifica del Parco si trova già al 50%, ma torniamo all'inizio, quando si sono illustrate tutte le migliore che il Comune ha avuto in mente di attuare.
Nello specifico, l’intervento in oggetto si colloca all’interno di una più ampia proposta progettuale che individua una grande area all’interno del quartiere cd. “Loseto 2”, destinata dal Piano di Zona a opere di urbanizzazione secondaria e suddivisa in tre Lotti funzionali, di cui il primo è già stato realizzato su un’area pressoché lineare adibita a verde attrezzato. Il presente progetto riguarda il parziale completamento dell’area destinata al Parco Urbano di Loseto, identificandosi come “ Lotto II ” : perseguendo i principi e le finalità del Lotto I, si pone come elemento di transizione per il rimanente intervento di forestazione urbana (in fase di realizzazione) sul cosiddetto “ Lotto III .
Per la realizzazione del parco di Loseto, a causa della grande estensione dell’area oggetto dell’intervento (che si estende per oltre 61mila metri quadri) e della necessità di contenere e dilazionare nel tempo i costi di esecuzione, si è scelto di suddividere i lavori in tre lotti funzionali:
Verranno realizzati Bar, aree da gioco per bambini e adulti, nuove pavimentazioni, impianti a led, panchine, aree cani e nuove aree di viabilità ciclo-pedonale.
Grazie ai 2.600.000,00 € messi a disposizione da Pon Metro, il Comune di Bari riqualificherà l'intero Parco Mazzini di Torre a Mare.
La rigenerazione urbana e ambientale dell’area localizzata nel centro abitato di Torre a Mare, delimitata a Sud da via G. Mazzini, a Nord dal lungomare Duca degli Abruzzi e dalla costa e a Est e Ovest da lotti privati, sarà orientata al perseguimento dei seguenti obiettivi:
La Giunta comunale ha approvato, nei primi giorni di agosto molti lavori che riguarderanno molte aree verdi della città . Il piano di azioni sperimentali per il verde urbano (greening e forestazione) fa parte della programmazione di interventi per il contenimento dei cambiamenti climatici e dell’effetto isola di calore.
Nello specifico oggi la Giunta, con delibera proposta dall’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso, ha approvato i primi sei progetti che saranno cantierizzati già nel prossimo mese di settembre.
Nuova area a parcheggio green “Santa Chiara” – Via Peucezia importo: 925.000,00 euro.
Si tratta della riqualificazione di un’area incolta già attualmente utilizzata a parcheggio, che verrà sistemata con finiture simili a quelle utilizzate per il park&ride di largo 2 giugno, con pavimentazione in masselli autobloccanti, nuove alberature e arbusti che prenderanno il posto dell’attuale piazzale in stabilizzato di difficile fruizione specie a seguito di intense piogge con formazione di ristagni. La nuova area verde attrezzata per la sosta sarà anche illuminata e video-sorvegliata in modo da renderla più confortevole e sicura.
Riqualificazione area verde Parco Amendola per un importo complessivo del quadro economico di 980.000,00 euro
Si tratta di una riqualificazione della viabilità contigua a Parco Amendola, nella zona dell’ex mercato coperta, che verrà interessata sia da piantumazioni di nuovi alberi e arbusti sia da una significativa riorganizzazione viaria con istituzione di un senso unico di circolazione utile sia ad organizzare meglio i posti auto presenti in zona sia per indurre ad una maggiore frequentazione di aree spesso interessate da fenomeni di degrado correlati con la scarsa frequentazione dei luoghi. L’intervento riguarderà anche la vicina via Capurso e l’area verde presente in corrispondenza dell’intersezione di quest’ultima con via Amendola, in cui con diverso finanziamento andremo a realizzare una piccola area ludica .
Nuova area verde via Minervino per un importo complessivo del quadro economico di 130.000,00 euro
Si intende attuare un intervento che apporti un ulteriore elemento alla riqualificazione degli spazi dedicati alle attività sportive mettendo a disposizione del quartiere, e quindi dei residenti, una nuova area di socializzazione, che vede nello sport la principale leva di aggregazione sociale. L’aggiunta di verde e di elementi di arredo urbano fornisce ulteriori elementi per incentivare la frequentazione del luogo. L’obiettivo consiste nel coniugare salute e sport all'aria aperta, con l'inserimento di attrezzature sportive in un’area dove solo pochi anni addietro il Comune di Bari ha provveduto ad installare un’area sportiva polifunzionale per il basket e la pallavolo. Il progetto è, quindi, composto da: area attrezzata fitness munita di calestenico , ma anche di attrezzi inclusi per la ginnastica dolce; zona picnic attrezzata con tavolo inclusivo e barre parcheggia bici , posizionati all’ombra di un poderoso garrubo; campo polifunzionale con campo attrezzato per il gioco del minicalcio 3×3 e con area ping pong.
L’intervento prevede, inoltre, un infoltimento degli alberi presenti, che vertono in buono stato, con l’intenzione di rimarcare il serbatoio ecologico e di biodiversità in un zona della città in cui risulta marcato il limite città campagna. Sarà installato anche un sistema di irrigazione , ora mancante, che potrà agevolare l’innesto di ulteriori elementi verdi , anche da parte di associazioni particolarmente attive in questa zona. Si intende piantumare esemplari di alberi e di cespugli, per incrementare l’impronta verde del luogo e cercare di aumentare le aree di ombra.
Riqualificazione del Giardino di via Caldarola per un importo complessivo del quadro economico di 75.000,00 euro
Il progetto prevede la riqualificazione dell’area con l’inserimento di alcuni elementi che favoriscano una migliore frequentazione e utilizzo dell’area per un’utenza variegata in età, ma con sempre marcata propensione all’inclusività. L’intervento oggetto del presente progetto consiste nell’ incremento di alberi e piantumazioni, di arredo urbano ed attrezzature sportive organizzate in un’area fiteness con tutte le dotazioni previste in una zona, del quartiere Japigia cosiddetta “bersaglio” riconvertendo la porzione centrale precedentemente destinata a pista di pattinaggio attualmente in stato di abbandono in area per lo sport e l’attività fisica a servizio degli abitanti del quartiere di Japigia, restituendo così a seguito delle sollecitazioni avvenute attraverso processi partecipativi luoghi utili per la comunità.
Rifunzionalizzazione e incremento del verde Parco Giovanni Paolo II per un importo complessivo del quadro economico di 108.000,00 euro
Si è ritenuto appropriato ideare un intervento che sviluppasse un carattere ricreazionale attraverso l’impiego di attrezzi innovativi e fruibili per un’utenza variegata in età, ma con sempre marcata propensione all’inclusività. L’aggiunta di verde e di elementi di arredo urbano fornisce ulteriori elementi per incentivare la frequentazione del luogo. Sarà quindi prevista un’area attrezzata per il fitness con l’obiettivo di coniugare salute e sport. L’area attrezzata andrà ad accentuare l’aspetto ricreativo del parco dove sono già presenti una pista di pattinaggio ed un campo di minibasket. Gli interventi avranno tutti una marcata propensione all’inclusività. Il fine del progetto è quello di accrescere la presenza del verde nella città di Bari in specifiche aree, dove maggiormente possa accrescere il rapporto tra i cittadini ed i luoghi pubblici. Dove possa affermarsi il proseguimento della transizione ecologica attraverso una vita partecipativa dei cittadini spinti dalla possibilità di frequentazione di luoghi sempre più accoglienti.
Realizzazione di un nuovo giardino in Via Vincenzo Ricchioni – importo complessivo del quadro economico di € 640.000,00.
L’intervento riguarda l’ultima area incolta presente su questa strada fronteggiante la sede del Municipio 3 nel quartiere San Paolo, sulla quale saranno realizzati i medesimi interventi.
La nuova area verde sarà illuminata e completata con arredi utili a favorirne la libera fruizione da parte di residenti e di coloro i quali troveranno gradevole trascorre momenti della giornata in aree verdi senza doversi allontanare dal proprio quartiere.
Un nuovo centro attrattivo, come è sempre stato sorgerà alle porte del centro città e verrà identificato come un vero e proprio ponte tra i vari spazi cittadini, tra quartieri presenti fuori e dentro il centro. È molto difficile pensare che una stazione centrale possa essere per una città il centro di tutta la movida cittadina, ma così potrebbe essere per Bari. Il progetto per il completamento della nuova stazione di Bari fa parte del PINQUA, ovvero il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare e il costo per finire i lavori si aggira sui 96milioni di euro. Il costo totale salirebbe quindi fino a170.563.000, gli altri 74 milioni circa sono fondi del PNRR.
Il progetto vincente che vedete nell'immagine è stato quello dell'architetto Andreas Kipar, il quale avrà il compito di riqualificare anche un'area a ridosso della stazione che interessa una porzione dell'attuale fascio di binari e le due aree limitrofe in piazza Moro e via Capruzzi – largo Sorrentino.
Parliamo di un’opera importantissima, che cambierà il volto della città, l’estetica dell’area della stazione centrale e la vitalità di una zona troppo a lungo trascurata, creando una connessione tra quartieri della città fino ad oggi collegati esclusivamente attraverso i sottopassi. Accanto ad ascensori e scale mobili, in corrispondenza degli angoli prossimi a via Fani con corso Cavour e via Capruzzi con viale della Repubblica saranno realizzate rampe ciclopedonali con uno sviluppo complessivo di oltre 1 chilometro.
La nuova piastra verde prevista sarà caratterizzata da una significativa presenza di alberi ad alto fusto (230). In via Capruzzi ci sarà la soppressione dell’area di sosta degli autobus extraurbani (una volta ultimato il terminal bus), sia con l’ampliamento dei marciapiedi e la realizzazione di un percorso ciclabile, sia ancora con la piantumazione di 50 alberi.
L’area complessiva oggetto di riqualificazione tra piazza Moro, la nuova piastra verde, via Capruzzi – tra via Giulio Petroni e viale della Repubblica -, toccherà complessivamente i 5 ettari e addirittura sulla piastra verde, utilizzando in maniera innovativa il raccordo con l'edificio viaggiatori realizzato da RFI, avremo la possibilità di realizzare una gradonata per ospitare piccoli eventi sulla sommità dell'edificio.