Catania 2030: progetti, cantieri e riqualificazione urbana della città

Undicesima e ultima tappa di UrbaNew, il viaggio tra le più grandi città italiane questa volta si ferma a Catania. Progetti, riqualificazione e riforestazione, analizzeremo il futuro urbano della città siciliana, senza dimenticare però i nostri tre fari di giudizio: clima, suolo e verde. Quali sono gli aspetti positivi e negativi del Comune di Catania a oggi? Per il futuro la parola chiave è rambla.
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
15 Dicembre 2023

Undicesima tappa del nostro viaggio tra le più grandi città italiane e la parola chiave per l'ultima città di cui andremo a parlare è… "rambla". Ora dal titolo sembra abbastanza chiaro, l'ultima città di cui parleremo a dicembre 2023 è Catania, che come per Palermo, dovrà sfruttare al massimo le risorse del PNRR che verranno messe a disposizione per riammodernare la città dal punto di vista urbano. Perchè? Secondo Legambiente, nel rapporto sull'ecosistema urbano 2022,  Catania risulta essere la peggiore città d'Italia per qualità di vita. In classifica generale si trova al 105esimo posto su 105, ma la giunta comunale si è affidata a una delle archistar più importanti e riconosciute sia a livello nazionale, sia a livello internazionale, per migliorare aspetti legati all'inquinamento, consumo di suolo e verde dove Catania risulta, fino a ora essere più carente. Possiamo dare già qualche anticipazione. Il progetto simbolo della Catania 2030 sarà quello che riqualificherà totalemente il quartiere San Berillo. Prima però abbiamo ancora molto da raccontare della Catania del presente.

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Catania, clima, suolo e verde

Come già ti ho anticipato nel sommario, il nostro racconto di UrbaNew si compone anche di tre fari di giudizio. Iniziamo la nostra analisi parlandoti dei dati già in nostro possesso. Parlandoti del presente di Catania, dal punto di vista della qualità dell'aria, del consumo di suolo e della densità di verde. L'abbiamo già fatto nei mesi passati per Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Cagliari-Ancona e Roma, Napoli, Bari e Palermo. Cominciamo con tutti gli aspetti, positivi e negativi che sono in mano al Comune e alla Regione.

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Clima

Il rispetto dei limiti normativi sulla qualità dell’aria, all'interno delle città, è un presupposto necessario per poter parlare di risanamento dell’ambiente di una città. L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha indicato quali sono i limiti da non superare soprattutto per tutelare la salute delle persone e la recente Direttiva europea emessa in autunno del 2022, su quest'aspetto, indica quali sono gli obiettivi per le singole città da dover rispettare entro il 2030. Va ricordato infine, che le soglie indicate dall’UE per il 2030 sono significativamente più alte dei valori indicati dall’OMS, quindi per le città sarebbe anche più facile cercare di rientrare nei parametri.

Partiamo subito dicendo che secondo Legambiente, Catania non. risulta essere tra le prime 12 città italiane più inquinate in termini di PM10, però… Tra le città che hanno riportato i valori medi annui più elevati di diossido d'azoto No2 e che superano ampiamente sia il futuro limite normativo indicato per il 2030, sia la soglia dettata dall’OMS (e che quindi dovranno lavorare di più nei prossimi anni per la diminuzione delle concentrazioni) figura proprio Catania. La città siciliana ha una media annua di NO2 di 34 e dovrà ridurre le concentrazioni  del 41%. Questo secondo il rapporto di Mal'Aria di città 2023 redatto da Legambiente. Per quanto riguarda la concentrazione di Pm10 invece, rispetto alle città già citate nei mesi passati, Catania non si posiziona molto meglio. Il Pm10 è 28 (µg/mc) e la riduzione necessaria dovrebbe essere, sempre secondo Legambiente del 29%. Invece analizzando la riduzione che c'è stata nel periodo decennale precedente (2011-2021), Catania è stata in grado di abbassare le concentrazioni solamente del 2%. Infine, invece, la concentrazione di Pm 2.5 è 13 (µg/mc) e la riduzione necessaria deve essere del 23%.

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Suolo

Il consumo di suolo in Italia, secondo ISPRA, continua a trasformare il territorio nazionale con velocità elevate. Nell’ultimo anno, le nuove coperture artificiali hanno macinato Km2, precisamente sono cresciute di altri 69.1. Per farti un esempio, l'equivalente di circa 19 ettari al giorno. Si tratta del valore più alto degli ultimi 10 anni. Un incremento che mostra un’evidente accelerazione, visto che il nostro Paese perde 2,2 metri quadrati al secondo di suolo.

Questo è quanto emerge dall'ultimo report redatto da ISPRA sul consumo di suolo nazionale. In questo report viene anche specificato come però, nell'ultimo anno, ci sia stata una crescita anche per il verde, con nuove aree naturali in più per 5,8 km2. Catania in questo caso è la prima città in tutta la Regione Sicilia ad aver consumato più suolo, 34.62 ettari all'anno.  La città siciliana deve la quasi totalità del nuovo consumo di suolo ai cantieri del polo intermodale dell’interporto e del polo logistico adiacente, per un totale che sfiora i 30 ettari.

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Verde

Altra analisi fondamentale che comprende tutto il sistema urbano della città è quella legata al verde. E Catania  in questo caso risulta una delle peggiori in assoluto in termine di rapporto alberi abitanti. Sempre secondo un altro report di Legambiente, quello dell'Ecosistema Urbano 2022, la città siciliana dispone di 13 alberi (pubblici) ogni 100 abitanti e non si tratta di una città virtuosa dal punto di vista del verde. Conta che Milano dispone di 52 alberi ogni 100 abitanti e Torino 53Per quanto riguarda invece i metri quadri fruibili di aree urbane verdi, quindi parchi e giardini il numero di mq è di 11.9 per abitante. 

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Catania, una mappa urbana dal futuro

Adesso, invece, partiamo subito con quel che sarà la Catania del 2030, la rambla d'Italia. Ben tornato (per l'ultima volta) a UrbaNew, come cambia la tua città.

La Catania del futuro saprà un po' più di Barcellona. Perchè? Dopo ci arriviamo. Nel frattempo ricordiamo l'orizzonte temporale dei prossimi progetti urbani che riqualificheranno la città siciliana. Siamo nel 2023 e i cantieri, in alcuni casi già partiti, in altri ancora da attivare, dovrebbero concludersi entro il 2030. I fondi che il Comune utilizzerà saranno principalmente quelli del PNRR. Ad agosto 2023 la Giunta attuale ha approvato un importo di spesa che ammonta a 74 milioni di euro. Soldi che serviranno per portare avanti ben 6 progetti strategici. 

Il sindaco Trantino ha sottolineato, prima dell'approvazione dei progetti, che "Catania è tra i comuni italiani più avanti nella fase attuativa degli interventi di rigenerazione urbana, i quali avranno un impatto significativo sul territorio". Le opere sono rispettose dell’ambiente e allo stesso tempo innovative, contribuendo alla trasformazione di vecchi quartieri come San Berillo o Librino-Monte Po e altre aree che necessitano di interventi di miglioramento urbano.

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Catania progetti e cantieri

  • Un nuovo San Berillo
  • Ognina
  • Corso Sicilia
  • Piazza Teatro Massimo
  • Parco Librino
  • Parco Monte Po'
  • Palermo-Catania
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Credit: Mario Cucinella Architets
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Credit: Mario Cucinella Architects

San Berillo

Il masterplan per il quartiere San Berillo a Catania è un progetto che verrà realizzato dagli studi dell'architetto Mario Cucinella, il quale ha voluto infondere nella visione urbana futura un'identità spagnola, anche se per Catania la storia è un'altra visto che le origini sono greche.

La scelta dell'archistar di puntare su un progetto con identità spagnola è anche dovuta al fatto che il tessuto urbano del quartiere San Berillo lascia presagire una sola azione di riqualificazione. Un'immensa rambla taglierà la città e si ramificherà fino al mare, un po' come accade a Barcellona e caratterizzerà il nuovo centro della città siciliana.

Ovviamente si tratta di un progetto che guarda anche alla sostenibilità ambientale, alla riduzione del consumo del suolo come nuova strategia per la città.

Lo abbiamo chiamato il giardino di Babilonia perché, terrazzato, ospita i nuovi giardini e – all’interno – le nuove funzioni urbane culturali, commerciali e di servizio, nonché residenziali. – commenta direttamente Mario Cucinella

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Credit: Mario Cucinella Architets

Ora dall'immagine potete ammirare come la sua estensione in lungo ricorda molto la rambla di Barcellona che porta direttamente sul lungomare. Verrà realizzato un ampio boulevard pedonale verde ricalcando il tracciato della metropolitana in costruzione al di sotto dell’area di progetto. Si viene così a creare uno spazio passante e permeabile che contribuisce a ricollegare l’elegante centro barocco della città, con la stazione ferroviaria ed il porto. La rambla termina in una piazza fondamentale per Catania perché è il nodo di scambio dei trasporti della regione.

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Credit: Mario Cucinella Architets

"L’intervento si sviluppa prevalentemente in orizzontale, conservando la scala del tessuto urbano che lo ospita. Gli edifici non superano l’altezza media dei due fronti urbani: tre piani collegati tra loro da un capillare sistema di rampe e scalinate creano un processo di continuità piuttosto che di estraneità. La scelta di sviluppare le funzioni richieste lungo dislivelli interconnessi con percorsi aerei  dà origine ad una serie di terrazzamenti e di spazi interstiziali da destinare ad aree verdi e di socializzazione il cui inserimento nasce dalla volontà di riqualificare l’area di intervento e restituire uno spazio pubblico accessibile e confortevole a servizio della cittadinanza."

Corso Sicilia e via Pistone

Tra via Pistone e via delle Finanze saranno realizzati degli spazi pubblici a verde e pavimenti. Si procederà anche alla realizzazione dell’Urban Center e delle nuove sedi degli uffici comunali. In Corso Sicilia saranno effettuati interventi di riqualificazione pedonale e isole di compensazione verde.

 Piazza Teatro Massimo

Nelle zone di piazza Teatro Massimo, fino a piazza Pietro Lupo, saranno effettuati interventi che prevedono anche la demolizione della Palestra, attualmente occupata, per la realizzazione di un parcheggio multipiano e un giardino pubblico tecnologico.

Contrada Ognina

Infine, in  Ognina l’obiettivo con i nuovi progetti, è quello di ricucire gli spazi che dalla stazione di Ognina portano al mare ed al percorso Circum Rail Area Metropolitana Est, inoltre, sarà realizzato un parco lineare.

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Catania, una riforestazione urbana

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Comune di Catania

Nuovo Parco Librino

Il nuovo Parco Librino costerà all'incirca 6milioni e 800mila euro e il lavoro riguarderà un'area di 19mila metri cubi. Tra le strutture verrebbe recuperata anche la vecchia Club house dei Briganti, andata a fuoco nel 2018. Verrebbero, poi, sistemate le gradinate del campo da rugby esistente e si realizzerebbe un sistema di collegamenti pedonali e ciclabili interni, tra campi sportivi e attrezzature. Verrebbe realizzato un nuovo ingresso sul lato Sud dell’impianto, per aprire ancora di più la collina di San Teodoro al quartiere. Ma il focus del progetto riguarda la riqualifica degli impianti sportivi: il ripristino del campo di calcetto, la realizzazione di un nuovo campo da rugby con dimensione internazionale, ed altri campi di volley/basket.

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Verrebbe sfruttata la pendenza e il dislivello naturale della collinetta adiacente, per realizzare e posizionare delle tribune naturali, che potranno essere utilizzate anche al di fuori delle attività sportive, come aree dedicate allo svago e al relax. Ci sarebbero poi percorsi jogging immersi nel verde ed aree attrezzate predisposte con panchine, cestini portarifiuti per consentire il relax e la sosta, attrezzi per sport all’aperto ed aree gioco per bambini, il tutto corredato da un sistema di illuminazione pubblica. E ancora: è prevista la realizzazione di un Pump Track, un circuito fatto da salite, discese e curve paraboliche che permettono di fare salti ed acrobazie in bici, e di uno Skate Park, in modo da stimolare anche l’utilizzo delle piste ciclabili presenti nel quartiere.

Parco Monte Po'

Un altro progetto di riforestazione cittadina verrebbe realizzato sulla collina di Monte Po'. Si tratta di un parco di 250 ettari che dovrebbere giungere fino al mare. L'investimento è circa di 15 milioni di euro. Niente però è ancora stato confermato in quanto il Comune ha a disposizione solamente 28 ettari del futuro parco e rendering o avanzamenti di lavori in tal senso non ci sono stati ancora.

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Catania, trasporti e mobilità

Sulla mobilità. forse il tema dove si è più carenti in termini di nuovi progetti, c'è una buona notizia: verrà realizzata la nuova Palermo Catania grazie a FSI.

Si tratta dell'ammodernamento di 178 Km della tratta Palermo – Catania già esistente e che permetterà di ridurre di un terzo i tempi di percorrenza attuali, collegando con servizi ferroviari diretti le città in due ore. Il piano è stato approvato a livello regionale e si tratta di un maxi-intervento da 2,1 miliardi di euro suddiviso in un finanziamento diretto al MEF di 800 milioni e un innovativo strumento di contro-garanzia, studiato insieme a Ferrovie dello Stato Italiane, da 1,3 miliardi.

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…