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Roma Capitale 2030, tra Giubileo Pnrr e Expo: opere, cantieri e progetti urbani per la città del futuro

Settima tappa di UrbaNew, il viaggio tra le più grandi città italiane questa volta si ferma a Roma, la città della Storia e della gloria. Progetti, cantieri riqualificazione e verde, analizzeremo il futuro urbano della Capitale d’Italia, senza dimenticare però i nostri tre fari di giudizio: clima, suolo e verde. Quali sono gli aspetti positivi e negativi del Comune di Roma a oggi? Le parole chiave per il futuro invece sono: strade, verde, trasporti.
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
18 Agosto 2023

Roma… Roma… ROMA. Che bello ogni volta che pronunci questo nome, sembra di sapere già tutto e senti che il suono di queste 4 lettere sia infinito, sembra quasi che dia onnipotenza. Una sola città con il passato che difficilmente puoi paragonare a qualsiasi altra. E non parlo solo di città italiane in questo caso, ma mondiali. Da piccoli Roma la si studia in tutto il mondo e la domanda che più sorge spontanea nei giorni nostri è: "Riuscirà mai a trattenere per sempre tutte le sue bellezze?". 

Ecco a questa domanda proviamo ad aggiungerne una nuova, senza però dar fastidio al fascino e alla storia dell'antica Capitale. E la domanda è la seguente: Roma costruirà anche nuove bellezze urbane secolari?

Si perchè è questo il punto della rubrica, quindi dobbiamo provare a pensare se ci sarà una antica Roma 2.0 oppure no. Un'anticipazione è che qualcosa di molto grande bolle in pentola, bisognerebbe sfruttare bene le occasioni dei prossimi 7 anni. I progetti urbani per Roma sono infiniti, le risorse economiche ingenti, quelle che da tempo l'amministrazione comunale auspica. Finalmente in questi anni la Capitale d'Italia potrà avere più soldi rispetto al resto dei grandissimi Comuni e capoluoghi.

Allora "Ce Risemo". Ben tornato a UrbaNew, come cambia la tua città, la rubrica in cui ti parlo della trasformazione urbana delle più grandi città italiane e questa è la settima tappa. Come abbiamo fatto per Milano, non perdiamoci troppo in chiacchiere adesso, anche per la Capitale le cose da dire sono tantissime, quindi iniziamo subito. Daje Roma!

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Roma, clima suolo e verde

Come già ti ho anticipato nel sommario, il nostro racconto di UrbaNew si compone anche di tre fari di giudizio. Iniziamo la nostra analisi parlandoti dei dati già in nostro possesso. Parlandoti del presente di Roma, dal punto di vista della qualità dell'aria, del consumo di suolo e della densità di verde. L'abbiamo già fatto nei mesi passati per Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze e Cagliari-Ancona. Cominciamo con tutti gli aspetti, positivi e negativi che sono in mano al Comune e alla Regione.

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Clima

Il rispetto dei limiti normativi sulla qualità dell’aria, all'interno delle città, è un presupposto necessario per poter parlare di risanamento dell’ambiente di una città. L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha indicato quali sono i limiti da non superare soprattutto per tutelare la salute delle persone e la recente Direttiva europea emessa in autunno del 2022, su quest'aspetto, indica quali sono gli obiettivi per le singole città da dover rispettare entro il 2030. Va ricordato infine, che le soglie indicate dall’UE per il 2030 sono significativamente più alte dei valori indicati dall’OMS, quindi per le città sarebbe anche più facile cercare di rientrare nei parametri.

Tra le città che hanno riportato i valori medi annui più alte di Biossido d'azoto No2 e che superano ampiamente sia il futuro limite normativo indicato per il 2030, sia la soglia dettata dall’OMS (e che quindi dovranno lavorare di più nei prossimi anni per la diminuzione delle concentrazioni) figura proprio Roma. Infatti secondo Legambiente la Capitale resta tra le prime 12 città italiane già più inquinate la sesta città. Precisamente per quanto riguarda Roma, la media annua di NO2 è di 33 (µg/mc), un dato che rispetto al decennio 2011-2021 è stato migliorato del 6%.

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L'obiettivo però di riduzione delle sue emissioni emissioni entro il 2030 è del 39%. Non semplice visto che mancano solo sette anni e il precedente decennio ha portato, in confronto, a una riduzione abbastanza misera. Questo secondo il rapporto di Mal'Aria di città 2023 redatto da Legambiente.

Per quanto riguarda la concentrazione di Pm10 invece, rispetto alle città già citate Torino Milano, Genova e Bologna, Firenze e Cagliari e Ancona, Roma non risultano essere la peggiore. Il Pm10, infatti, è 25 (µg/mc) e la riduzione necessaria dovrebbe essere, sempre secondo Legambiente del 20%.  Un'altra nota negativa deve essere detta. Nel decennio precedente 2011-2021 la Città non è stata quasi in grado di attuare alcun tipo di riduzione, solo il 3% in meno. Ultimo punto riguarda il Pm 2.5. e Roma registra 14 (µg/mc) di media annua. La riduzione futura dovrà essere molto alta in questo caso. Sempre secondo i dati di Legambiente almeno del 29%.

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Suolo

Il consumo di suolo in Italia, secondo ISPRA, continua a trasformare il territorio nazionale con velocità elevate.

Nell’ultimo anno, le nuove coperture artificiali hanno macinato Km2, precisamente sono cresciute di altri 69.1. Per farti un esempio, l'equivalente di circa 19 ettari al giorno. Si tratta del valore più alto degli ultimi 10 anni. Un incremento che mostra un’evidente accelerazione, visto che il nostro Paese perde 2,2 metri quadrati al secondo di suolo. Questo è quanto emerge dall'ultimo report redatto da ISPRA sul consumo di suolo nazionale. In questo report viene anche specificato come però, nell'ultimo anno, ci sia stata una crescita anche per il verde, con nuove aree naturali in più per 5,8 km2.

E tra le  province dove il consumo di suolo netto è cresciuto di più tra il 2020 e il 2021 c'è proprio Roma (+216 ettari), dietro Brescia (+307 ettari) e avanti a Napoli (+204 ettari). In termini assoluti, la città metropolitana di Roma si conferma quella con la maggiore superficie consumata al 2021, con oltre 70.100 ettari, anche grazie agli ulteriori 216 ettari dell’ultimo anno, di cui oltre 95 nel territorio comunale della Capitale. Va detto anche che subito dopo Roma le peggiori restano Torino e Milano.

Roma conferma poi la tendenza degli ultimi periodi annuali e infatti anche quest’anno consuma più suolo di tutte le altre città italiane. Nonostante, infatti, un calo rispetto al periodo precedente, anche quest’anno la Capitale perde 95 ettari di suolo precedentemente naturale o seminaturale. E più della metà del consumo di suolo di Roma può essere ricondotto a una forma di transizione classificata come aree di cantiere, sintomo di una notevole dinamicità del fenomeno. Nell’ultimo anno, Roma ha consumato suolo anche per nuove aree edificate e per l’espansione di aree di cava e di aree asfaltate destinate a parcheggi o piazzali, in questi ultimi casi con percentuali vicine al 12% dei cambiamenti totali. Roma risulta essere in questa posizione dal biennio di rilevazione 2017-2018 ed è importante sottolineare come sia la città che dal 2006 ad oggi abbia consumato in media, più suolo di tutte le altre città (più di 90 ettari l’anno).

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Verde

Altra analisi fondamentale che comprende tutto il sistema urbano della città è quella legata al verde. E  Roma anche in questo caso risulta una delle peggiori in assoluto in termine di rapporto alberi abitanti. Sempre secondo un altro report di Legambiente, quello dell'Ecosistema Urbano 2022, la Capitale dispone di 18 alberi (pubblici) ogni 100 abitanti e non si tratta di una città virtuosa dal punto di vista del verde. Conta che Milano dispone di 52 alberi ogni 100 abitanti e Torino 53. Per quanto riguarda invece i metri quadri fruibili di aree urbane verdi, quindi parchi e giardini il numero di mq è di 16.7 per abitante. 

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Roma una mappa urbana dal futuro

Sembra una cartolina eppure era Roma, una Roma decisamente e profondamente diversa da quella che è oggi. La moderna Roma però ha sempre voglia di guardarsi indietro, di ricordare i tempi dell'Impero, i tempi della storia. Questo attraverso i monumenti e i reperti storici sparsi per tutta la città. Adesso però la voglia di guardarsi sempre a come si era un tempo c'è per un altro motivo. E il motivo è quello non più solo di guardarsi indietro, ma di tornare come un tempo. Di tornare proprio come in questa cartolina. Cosa voglio dire? La volontà è quella di provare grazie a un ripensamento urbano della città di diventare una città più vicina per tutti e Roma non è Milano, anzi Roma non è solo Milano, ma anche Napoli, Firenze, Bologna Genova, Torino, Catania, e Palermo. Roma è immensa e per questo motivo sicuramente l'impresa non sarà facile, ma i progetti esistono, sono stati presentati.

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E adesso da questa mappa che noti della Capitale che più si avvicina alla città dei giorni nostri, la Giunta comunale di Roma vuole provare a far diventare la città una città dei 15 minuti. Come? Attraverso proprio 15 progetti, uno per ciascun Municipio. Per non parlare anche di come Roma nei prossimi sette anni potrebbe essere travolta dagli eventi, travolta dagli investimenti, dal turismo, dalla storia religiosa. Insomma i prossimi 7 anni sono cruciali per l'idea dei 15 minuti, perchè grazie a tutto quello che accadrà, Roma potrà diventare, con ancora più forza, una super città internazionale che coniuga, passato, storia, fede e futuro urbano. Roma sarà travolta dal Giubileo, dalla conclusione del Pnrr e quindi opere e investimenti e chissà forse anche dall'Expo. Tutti eventi che garantiranno entrate economiche. Queste entrare però dovranno essere spese correttamente per garantire un ritorno allo splendore dell'antica, futura Roma. "Allora annomo co i progetti su".

Roma e le opere per il Giubileo 2025

"Caput Mundi Next Generation Eu", questo è il nome del bando che ha dato il via a un grande investimento di oltre 300milioni di euro del PNRR per riqualificare i siti archeologici di Roma in vista del Giubileo del 2025.

Questo non significa che gli investimenti si fermano a questo importo. Si parla, in totale, di 2.3 miliardi di euro che serviranno per completare ben 87 opere in tutta la Capitale, di cui 32 progetti di riqualificazione e valorizzazione, altri 23 relativi ad accessibilità e mobilità, 8 dedicati al capitolo accoglienza e partecipazione e 24 per ambiente e territorio.

Una corsa contro il tempo: i cantieri vanno aperti e completati in meno di 24 mesi. Non proprio una passeggiata, per una città alle prese con piaghe note e irrisolte: trasporti, rifiuti, strade. E proprio per le strade, grazie al Giubileo, Roma dovrà riprogettare circa 700km urbani.

Manutenzione e riqualificazione stradale

Il primo passaggio sarà un po' la base per tutto il resto e riguarda infatti la manutenzione stradale. Poco più di 200 milioni di euro in campo che serviranno per ripristinare 48 grandi arterie, tra cui Ardeatina, Laurentina, Nomentana, Ostiense, Portuense, Prenestina, Tuscolana, Boccea, Trionfale, la Salaria, Cristoforo Colombo e via del Mare. Altre manutenzioni straordinarie, ma in capo a Roma Capitale, riguarderanno le strade della viabilità principale (47 milioni) e della viabilità municipale (3 milioni assegnati a ciascuno dei 15 municipi, per un totale di 45 milioni). Anche per il rifacimento dei marciapiedi sono previsti 25 milioni di euro: 10 milioni per quelli a servizio della viabilità principale e 15 a servizio della rete viaria municipale.

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Vaticano, tra cantieri e lavori

Sarà invece compito di Anas quello di riprogettare le strade nell'area di San Pietro. Grazie a un investimento di 70 milioni di euro verrà realizzato il sottovia di Piazza Pia, inoltre sarà liberata l’area dal traffico veicolare. Il tutto si completa con un corridoio pedonale da Castel Sant'Angelo a Via della Conciliazione.

Si riqualificherà anche via Ottaviano, costo di circa 4 milioni di euro. Infatti verrà realizzata la "Passeggiata del Gelsomino". Riqualificati anche il binario 1 della Stazione San Pietro e Piazza del Sant'Ufficio (2 milioni di euro), il sottopasso pedonale di via Gregorio VII per l'attraversamento di via dei Porta Cavalleggeri (500mila euro), la Stazione San Pietro con il piazzale antistante (11 milioni di euro, in questo caso con Rfi come ente che progetterà gli interventi), infine anche il mercato in Piazza dell'Unità nel rione Prati sarà riqualificato. Investimento da circa 5.5 milioni di euro.

I nuovi parcheggi

Rimanendo sempre sul capitolo mobilità, oltre a strade, trasporti e aree pedonali, grazie al Giubileo Roma punterà a realizzare anche nuovi parcheggi.

Tra gli interventi per l'accessibilità, la riqualificazione di piazza Risorgimento con la realizzazione di un parcheggio interrato; 30 milioni di euro investiti.

Un altro parcheggio sempre sotterraneo dovrebbe sorgere a Lungotevere Castello (28,751 milioni), mentre un collegamento ciclabile di 1,1 chilometri sarà previsto tra San Pietro e Monte Ciocci (5 milioni). Sarà riqualificata, infine, l'area verde che circonda Castel Sant'Angelo (2 milioni) e le altre zone adiacenti al Vaticano e alle Basiliche giubilari (2 milioni).

Per quanto riguarda invece la riqualificazione degli spazi pedonali e delle aree vicine alla Basilica di San Giovanni in Laterano, andranno 15 milioni di euro.

Più sicurezza e servizi alla Stazione Termini

Si passa alle offerte e i servizi, oltre che alla sicurezza nell'area adiacente alla Stazione Termini e a Piazza dei Cinquecento. Si tratta in questo caso di un investimento di 18milioni di euro. L'intento è migliorare le condizioni di sicurezza e la qualità dello spazio urbano, ottimizzando i servizi ai viaggiatori. Altri 15 milioni saranno destinati al miglioramento dell'accessibilità, con la riqualificazione delle banchine e nuove pensiline. Saranno valorizzate anche le aree adiacenti a piazza della Repubblica (12 milioni). Quattro milioni serviranno a riqualificare i percorsi della Stazione Fiumicino Aeroporto.

Metro, un nuovo look

Anche le metro a Roma sono pronte a rifarsi il look. Infatti grazie al Giubileo sono in arrivo 151.7 milioni di euro che serviranno per l'acquisto di nuovi treni di servizio. Infatti alla linea A Anagnina-Battistini, che passa proprio per Termini e Ottaviano-San Pietro, vanno 60 milioni per l'acquisto di 30 nuovi treni, che si aggiungeranno ai circa altrettanti già in servizio.

Il Comune di Roma e non l'Atac invece si incaricherà di acquistare 5 nuovi treni per la tratta T3 della linea C, da San Giovanni a Montecompatri-Pantano.

Nuovi bus e piano fermate Atac

Ora torniamo all'Atac. L'ente dei trasporti di Roma acquisterà, 110 autobus ibridi, 224 a metano i quali si sommeranno ai 755 nuovi mezzi che erano previsti. Il totale di spesa sarà di 398 milioni di euro. 

Non sono solo i bus la novità, anzi. Atac pensa anche di realizzare pensile smart e nuove fermate, circa 840 nei pressi della città del Vaticano e nei luoghi dove ci saranno eventi del Giubileo.

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Fonte: Expo 2030 Roma
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Tor Vergata, un simbolo di rinascita

L'Università Tor Vergata potremmo anche definirla come il simbolo di rinascita della Capitale, in quanto in questi sette anni sarà un po' al centro di tutti i grandi eventi che toccheranno Roma. Uno su tutti l'Expo del 2030, visto che l'intera area sarà il cuore pulsante di tutta la fiera e quindi del progetto.

Sono previsti 24 milioni di euro per completare la viabilità di accesso dall’autostrada A 1 e, soprattutto, l’area eventi presso le Vele di Calatrava, la grande incompiuta avviata in previsione dei Mondiali di Nuoto del 2009. Chi svolgerà i lavori sarà l’Agenzia del demanio, che può contare su 150 milioni complessivi, di cui 20 milioni di fondi giubilari, per i cantieri che interesseranno il palanuoto, il palasport e gli spazi esterni.

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Fonte: Comune di Roma

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Il Tevere riqualificato

Nel piano sono previste infine molte opere per il Lungotevere e i relativi ponti, per l’illuminazione pubblica, per Villa Pamphili e altre aree verdi, per il sistema dei “cammini dei pellegrini”, per le chiese di periferia

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e per l’accoglienza dei pellegrini, come l’ostello della gioventù a Santa Maria della Pietà, il centro per persone con disabilità a Pietralata (quartiere dove sarà realizzata anche una struttura per i senza fissa dimora), la Casa del pellegrino lungo la via Francigena e le “case dell’acqua”.

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Tutto questo però è il contorno di quello che Roma realizzerà per il Tevere. Come hai potuto vedere nelle foto, è previsto un grandissimo piano strutturale che servirà per ripensare a tutti gli spazi adiacenti al fiume. A come utilizzare le aree intorno e si tratta proprio di un ripensamento urbano. Questo è il commento del Comune di Roma riguardo al nuovo Tevere: 

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Tra le aree strategiche indicate, circa 20, e le relative progettualità ci sono: l’area del Lungotevere Thaon di Revel, sulla riva sinistra del Tevere, con una tipologia di solarium; la zona di laminazione di Tor di Quinto, sulla riva destra del Tevere, con una tipologia di ambienti umidi e allagabili e di spazi pubblici con impianti sportivi; la riva sinistra del Tevere di fronte il parco Tevere–Magliana con un bosco dimostrativo depurativo; l’area del ponte di Bailey, a nord del Villaggio Olimpico, sulla riva sinistra del Tevere, con la creazione di una passerella ciclopedonale sui piloni del ponte Bailey.

Roma Expo 2030 i progetti

Arriviamo al secondo grande evento che punta a cambiare la Capitale, provando a portare la sua storia nel futuro con innovazione e tecnologia.

E non manca molto poi all'estrazione della città vincitrice, a novembre 2023 si saprà se Roma sarà stata in grado di battere le altre due concorrenti, ovvero Busan Corea del Sud, e Riad Arabia Saudita, per riportare in Italia dopo Milano 2015 l'Expo. Oltre a fare mera cronaca proviamo a vedere come il Comune ha in mente di ridisegnare la città in vista dell'Esposizione Universale. Partiamo dalla spesa e dai possibili introiti ricavabili. Per l'Expo 2030 Roma investirà 50.6 miliardi di euro, circa 6 punti di Pil. Si attesta la presenza potenziale di 11mila nuove aziende sul territorio con un flusso di nuovi 300mila posti di lavoro.

Il tutto si traduce in un effetto economico di 10 miliardi di euro  diretto più 18.2 miliardi di euro l'effetto economico indiretto a breve termine e per quanto riguarda gli investimenti dall'estero si parla di circa 5.5 miliardi di euro.

Insomma se Roma dovesse sfruttare a pieno i prossimi due grandi eventi mondiali come Giubileo ed Expo, la città e i suoi cittadini, potrebbero giovare di un cambiamento urbano epocale, mai visto in Italia in soli 7 anni di tempo. Partiamo adesso con quelli che saranno i progetti per l'Expo.

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Tema della Fiera 

Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione”,  questo è il tema focale della fiera. Tema presentato da un'impattante campagna mediatica di Humanland che raffigura una maxi-bimba che pianta un albero vicino al Colosseo, tre colossali ragazzi seduti sui ruderi del Parco degli Acquedotti, un'enorme pittrice che ridipinge il Gazometro. Il senso è che l'essere vivente sin da quando è piccolo deve essere al centro delle città perchè tramite la riprogettazione urbana, più le città si avvicinano a chi le vive, più chi le vive riuscirà a prendersene cura.

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L'Expo Solar Park

Il centro della Fiera, come detto nel capitolo dedicato al Giubileo, sarà Tor Vergata ed è lì che nascerà l'Expo Solar Park. È un parco energetico solare di 150mila metri quadri, con una capacità di produzione fino a 36 mega watt ed è firmato dall'architetto Carlo Ratti, direttore del Senseable Lab del MIT di Boston. Si candida ad essere il più grande parco solare urbano al mondo e sorgerà aTor Vergata.

Ci saranno centinaia di “alberi energetici” formati da pannelli che aprono e chiudono i loro pannelli durante il giorno, offrendo anche ombra ai visitatori. L’Expo Solar Park sarà diviso in tre parti: la Città, il Boulevard e il Parco, in una graduale transizione che passa “da urbano a naturale man mano che ci si sposta da ovest a est”. La Città dell'Ovest fungerà da Expo Village, e dopo l'evento diventerà un'estensione del campus dell'Università. Il Boulevard sarà un percorso attraverso tutti i padiglioni nazionali, mentre il Parco a est sarà ricoperto da una vegetazione lussureggiante.

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Le Vele di Calatrava

Cuore degli eventi pubblici più prestigiosi e di tutta la trasformazione urbana saranno le Vele di Calatrava, che dopo l’Esposizione Universale diventeranno un Polo della conoscenza aperto agli studenti. Accanto alle Vele, l'ingresso principale fungerà da punto di accesso principale con una serie di nuovi collegamenti di trasporto e mobilità.

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La linea C

E allora torniamo anche a parlare di mobilità. Tra le opere più significative il prolungamento della linea C della metro. La linea collegherà la periferia passando per il Colosseopiazza Venezia verso la Farnesina per approdare al capolinea di Grottarossa.

"Il padiglione teaser a Palazzo Rivaldi sarà collegato al resto del sito, fino alle Vele di Calatrava, attraverso la Metro C ma anche col ‘corridoio verde' che attraverserà il Parco dell'Appia Antica e il Parco degli Acquedotti" – questo il commento del Sindaco Gualtieri

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Fonte: FSI Roma

L'anello ferroviario 

Ci sarà anche un'altra opera per la viabilità.L'anello ferroviario finalmente chiuso, grazie ai lavori di completamenti di tre lotti: da Valle Aurelia a Vigna Clara-Tor di Quinto; da Tor di QuintoVal d'Ala al Bivio Pineto-stazione Aurelia. Inoltre, il progetto si pone l'obiettivo di rafforzare l'offerta regionale nella zona nord di Roma. L'investimento è di 1.245 miliardo di euro e i lavori si concluderanno entro il 2029.

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Una città in fiera 

La Fiera dell'Expo avrà il suo centro a Tor Vergata, ma non sarà l'unica area "viva" durante l'esposizione mondiale. Tutta Roma andrà in Fiera. Il padiglione teaser sarà ai Fori Imperiali a Palazzo Rivaldi, poi ci sarà il “Padiglione all together/alt together” alle vele di Calatrava, con due grandi arene, e infine i padiglioni Ecosistema 0.0 e Pale blue dot e Roomescape che racconterà la storia "dell'umanità e dell'interazione persone e territori".

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Roma, una città a 15 minuti

Per essere pronti alla realizzazione di due eventi così grandi, per forza di cose Roma deve prima pensare di riprogettare gli attuali spazi della città. E per questo motivo il 2023 è e sarà l’anno in cui partiranno gli interventi per il programma di rigenerazione urbana 15 Municipi, 15 progetti per la città in 15 minuti.

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Questo programma, che prevede lo stanziamento di 22.5 milioni di euro, ha l’obiettivo di ridurre il differenziale presente tra le diverse parti della città e di costruire un prototipo di città caratterizzato da un sistema integrato di connessioni che valorizza le realtà esistenti e ne aggiunga di nuove in prospettiva ecosostenibile e rafforzando le infrastrutture verdi e blu. Come precisato dal Comune di Roma questi sono i territori individuati:

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  • Prato Falcone nel I Municipio
  • Villaggio Olimpico nel II Municipio
  • Tufello nel III Municipio
  • Settecamini nel IV Municipio
  • La Rustica nel V Municipio
  • Zona dei Colli nel VI Municipio
  • Gregna nel VII Municipio
  • Valco San Paolo nell’VIII Municipio
  • Spinaceto nel IX Municipio
  • Ostia Antica nel X Municipio
  • Magliana nell’XI Municipio
  • Monteverde Quattroventi nel XII Municipio
  • Montespaccato nel XIII Municipio
  • Palmarola nel XIV Municipio
  • Labaro nel XV Municipio
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Tre sono gli obiettivi centrali che l’Assessorato all’Urbanistica e l’Assessorato Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio  vogliono portare avanti con questo progetto della città dei 15 minuti, ovvero:

  • Ricucire la città. Ridurre il differenziale presente tra le parti della città dando spazio alle specificità locali e ai temi della resilienza e della sostenibilità
  • Costruire un prototipo della città dei 15 minuti in relazione allo spazio pubblico. Creare attorno allo spazio pubblico un sistema integrato di connessioni che valorizzi le vocazioni e funzioni esistenti e ne aggiunga di nuove, lavorando in chiave ecosostenibile e rafforzando le infrastrutture verdi e blu
  • Intervenire operativamente con un progetto per municipio da avviare nel 2023.
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L’altra grande novità riguarda le aperture di locali destinati alla ristorazione e alla moda all’insegna del grande lusso internazionale a conferma dell’elevato interesse dei principali brand di tutto il mondo. Tra le principali prossime aperture c’è quella dell’albergo di lusso Six Senses (a Piazza San Marcello), il Nobu Hotel and Reasturant di Robert de Niro (a Via Veneto) e il Bulgari Hotel Roma (a Campo Marzio) che prevede il coinvolgimento dello chef stellato Niko Romito.

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Roma e il piano verde

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A dicembre 2022 la giunta comunale di Roma ha presentato il piano di investimenti per il verde della città.

Una serie articolata di interventi, definiti dal Dipartimento Ambiente capitolino, che stanno già interessando i singoli territori ma anche ville e giardini. Si tratta di 61 diverse azioni, in gran parte già partite o in partenza che, nel 2023, arriveranno a compimento grazie ad un investimento complessivo di circa 69 milioni di euro. Risorse che si aggiungono agli oltre 50 milioni di euro di spese previste per la manutenzione ordinaria.

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Lo stato di attuazione del Piano potrà essere verificato online da ogni cittadino, monitorando gli interventi più vicini al proprio quartiere di residenza. A partire da oggi è infatti consultabile, qui sul sito istituzionale di Roma Capitale, una mappa interattiva che spazia dagli interventi più specifici all’interno di ogni singolo Municipio a quelli più generici, comuni a tutti i territori. Previsti:

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Son 19 gli interventi di riqualificazione, come nel caso di Villa Ada (9 milioni di euro), dei 6,5 milioni di euro per la zona della Serenissima e di Tor Tre Teste, dei 4,7 milioni per l’area del Parco di Centocelle, della ristrutturazione di Parco San Sebastiano (1,3 milioni di euro), della fornitura di nuovi alberi per 2 milioni di euro o, ancora, relativamente a piccoli lavori su altre strutture o aree.

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Sono 13 le nuove forniture che prevedono l’acquisto di nuovi mezzi e di nuove attrezzature per aree ludiche e aree sportive.

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Sono 29 gli incarichi di progettazione tutti già assegnati e finanziati con oltre 2 milioni di euro. Molti dispongono già del progetto esecutivo e sono pronti a partire. Tra questi gli interventi per l’area del Casale della Vaccareccia al Parco della Caffarella (350mila euro), al Parco della Cervelletta (160mila euro), a Villa Lazzaroni (100mila euro), per l’Ospedale veterinario alla Muratella e in molte altre realtà. Spiccano anche gli interventi aggiuntivi su alberature stradali, sul verde cimiteriale e sulle aree per cani.

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Fonte: Comune di Roma

Roma, il nuovo Parco di Centocelle

Dalla breve anticipazione di prima al progetto, parliamo di quel che sarà il nuovo parco di Centocelle. Il Masterplan si configura così come un grande progetto territoriale che affronta la dimensione complessiva del Parco di Centocelle nella sua estensione di 126 ettari, fornendo risposte alle istanze dettate dalla tutela ambientale e archeologica e mettendo in coerenza le diverse iniziative progettuali del passato e del prossimo futuro.

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Il piano generale si concentra su tre aspetti fondamentali:

  • La forestazione, attraverso la densificazione della presenza arborea e arbustiva e la piantumazione di nuove alberature che configurano un nuovo sistema di margine del Parco.
  • I percorsi e gli accessi, con la riorganizzazione dei tracciati e dei segni esistenti, nella prospettiva di ricollegare il Parco alla Città e ai contesti dei diversi quartieri (Quadraro Don Bosco, Alessandrino, Tuscolano, Centocelle, Prenestino Labicano).
  • Le funzioni del Parco, prevedendo nuove attrezzature e servizi di supporto alla fruizione del Parco, con particolare riferimento allo sport e al tempo libero; in questo scenario assume particolare rilevanza il recupero dell’ex stazione di servizio tra via Casilina e viale Palmiro Togliatti, che potrebbe diventare un importante sistema di accesso dalla fermata della linea C della metropolitana e ospitare servizi per il Parco.
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La prima fase attuativa porterà nel brevissimo periodo, in autunno, alla messa a dimora di circa 500 alberi con l’obiettivo di densificare la presenza arborea e arbustiva nell’ambito del parco già oggi fruibile, realizzando un primo importante passaggio verso il concetto di “bosco urbano” previsto nel Masterplan. Nell’ambito di questo progetto viene prevista anche la realizzazione di un’area ludica attrezzata per i bambini più piccoli, dedicata al tema dell’aria e del volo, ispirata al primo decollo di un areoplano in Italia.

La pista ciclabile che, invece, attraversa il Parco è concepita come parte integrante del percorso del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici previsto nella programmazione della mobilità sostenibile del Comune di Roma.

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È prevista la realizzazione di un grande Playground, riutilizzando la pista di atterraggio esistente per collocare campi da basket, tennis, ping-pong, pallavolo e corsie per atletica; un grande spazio colorato, inclusivo e aperto a tutti, un luogo dedicato allo sport e all’incontro tra persone.

Con la stessa filosofia è prevista la realizzazione di una piazza del Parco, localizzata presso l’attuale ingresso principale su via Casilina e connessa a una nuova area di parcheggio.

Per quanto riguarda il tracciato ferroviario dismesso, la cosiddetta “Tagliata”, il progetto prevede, a valle di una fase di rimozione dei rifiuti e di consolidamento delle scarpate in terra, il recupero di questo grande segno come una passeggiata botanica, una Promenade a servizio del parco legata alla fruizione naturalistica e alla percorribilità ciclabile, con la possibilità di accedere ai livelli sotterranei delle gallerie attraverso la realizzazione di un nuovo sistema di ingressi e l’organizzazione di visite guidate.

Roma e le Case Green

Si è parlato tanto di cittadini al centro dei progetti e allora bisogna pensare anche a quali case ha in mente Roma per chiunque voglia vivere la storia dell'antica Capitale, ma in chiave moderna. Una chiave moderna che si ispira la bosco verticale e quindi tanto verde anche per Case ed Edifici.

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Fonte: Green Island Polis architettura
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Il Green Island dell'Eur

Un progetto, quello di Green Island dell'Eur, di viale dell'Oceano Pacifico, pensato nei minimi dettagli per richiamare la simbiosi tra natura e uomo.

Il progetto, si trova a pochi passi dalle torri dell’Euro business park ed è stato realizzato dall’architetto Gennaro Farina, dello Studio Polis ingegneria.

Si tratta di un edificio di 13.200 metri quadrati, con sedici giardini pensili, previsti in tutti i piani, quattro patii interni ad una diffusa presenza di alberi ed arbusti. I 4 patii centrali favoriscono la ventilazione ed il raffrescamento, mentre i giardini pensili regolano le emissioni di CO2. Tanta vegetazione consente di abbattere anche le temperature, cosa che consente di ridurre i consumi energetici per la climatizzazione.

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Ovviamente sono previste coperture dello stabile con pannelli fotovoltaici. Per l'illuminazione nonostante l'implementazione di sensori a led, si è voluto puntare anche sui sensori di prossimità, per ridurre ancor di più i consumi energetici. 

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Fonte: Fo.Ro Living
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La "Foresta romana" dell'Ardeatino

Un altro edificio che ha senz'altro lasciato il segno dal momento della sua presentazione è "Fo.Ro. Living". Questo l'acronimo del nuovo hub, sempre in zona Eur, progettato per soddisfare i requisiti Gol della certificazione “LEED” (leadership in energy and environmental design).

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Progettato dallo studio Mario Cuccinella Architets, l'edificio residenziale sorgerà all’angolo tra via delle Sette Chiese e la Cristoforo Colombo. La “Foresta Romana”, da qui l’acronomio Fo.Ro. ha l’intenzione di “divenire un simbolo a Roma dell’architettura contemporanea e di rigenerazione”. Tutte le case utilizzano il Sole come fonte di energia pulita e l’acqua, invece, verrà recuperata dal sistema anche per l'irrigazione.

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Saranno 13 i piani coperti ed occuperanno 32mila metri di superficie. Ci saranno anche spazi commerciali e uffici, nei primi due, oltre che le classiche residenze. All’ultimo livello trova invece spazio una sorta di bosco urbano, con alberi, arbusti ed un belvedere. Il progetto porta la firma dello stesso studio di architettura che, sempre nel municipio VIII, ha già disegnato un importante complesso urbanistico: il nuovo rettorato di Roma Tre.

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Fonte: Schema urbano di MCA

Roma, una nuova Tor Marancia

Sono partiti a luglio 2023 i lavori per riqualificare l'intera area di Tor Marancia. I fondi che verranno utilizzati sono quelli previsti dalla  Convenzione Urbanistica di Piazza dei Navigatori. E la stessa Convenzione prevede la realizzazione di parcheggi pubblici per ca. 39.000 mqverde pubblico per ca. 16.000 mq, oltre al ridisegno dei percorsi delle piste ciclabili, alla realizzazione di servizi per il quartiere come la nuova “Bocciofila”, uno skate park e una area giochi per i bambini più piccoli.

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Comune di Roma

È previsto, inoltre, un generale riordino dell’assetto urbano attraverso la sistemazione paesaggistica sia dei margini di Via Cristoforo Colombo ricadenti nel perimetro di convenzione, sia di tutte le aree che mediano il nucleo dell’intervento con tutto il quartiere, estendendosi sino al Piano di Assetto di Viale Giustiniano Imperatore. L’intero quadrante sarà poi totalmente riqualificato nella sua funzione di verde pubblico, di standard urbanistici e servizi per territorio, aumentando la presenza di esemplari arborei in un’ottica di “forestazione urbana”. Il sistema infrastrutturale locale beneficerà di significative semplificazioni viabilistiche, tra cui il ritorno di marcia da Via Cristoforo Colombo verso Viale di Tor Marancia, consentendo la completa sincronizzazione semaforica lungo Via Cristoforo Colombo. Si partirà il 15 luglio con la demolizione dell’ex Bocciofilo di via delle Sette Chiese.

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Comune di Roma

Sempre nei primi giorni di luglio sono. partiti gli interventi di attrezzamento della porzione AFA1 del Parco di Tor Marancia, per complessivi ulteriori 6.5 ettari aperti al pubblico, con ingresso da Piazza Lante. I lavori, che avranno una durata di circa 9 mesi, riguarderanno la realizzazione di un’area sistemata a giardino, una piazza pavimentata di circa 700mq con annessi arredi, panchine, tavoli da pic-nic, cestini, portabiciclette, aree ombreggiate e ulteriori piazzole pavimentate e arredate lungo l’asse di via Belloni fino all’incrocio con via Sorbi. Il parco sarà dotato anche di un “percorso vita” composto da 8 attrezzi per esercizi ginnici e giochi per bambini. Prevista la realizzazione di un’area cani con accesso diretto da via dei Numisi: oltre 7000mq forniti di aree ombreggiate e vasca per l’abbeveraggio.

Il nuovo rettorato di Roma Tre

Ultimo tassello della Roma Green, si spera per il momento, sarà il nuovo rettorato di Roma Tre.

Il primo dei progetti verdi del grande quartiere all'Eur, concluso ormai nel 2021 dall'architetto Cucinella.

Per fare un recap: Si tratta di  Tre torri a pianta ellittica, un Auditorium, una “piazza” e un giardino rialzato sono i punti cardine del complesso architettonico che bene simboleggia non solo un nuovo tassello del processo di rigenerazione urbana che l’Ateneo capitolino sta promuovendo da anni nell’area Ostiense-Marconi-Garbatella, ma anche un segno tangibile per i futuri architetti che è possibile progettare senza prescindere dalla tutela dell’ambiente e continuando a innovare.

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Credit architetto Cucinella
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Credit architetto Cucinella

"Volevamo che l’università fosse come proiettata verso la città, non un luogo chiuso ma una chiara rappresentazione di continuità e apertura verso l’esterno” – il commento dell'Architetto alla presentazione dell'edificio

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…