Ginocchio varo: cosa causa le gambe ad arco e quali possono essere i rimedi

Il ginocchio varo è la deformità angolare in varo dell’articolazione del ginocchio. Si tratta di una condizione relativamente frequente che necessita spesso di correzione, inclusa quella chirurgica, in base alla gravità della deformità: capiamo insieme quando il problema può essere corretto con degli esercizi e quando invece bisogna ricorrere all’intervento.
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1 Luglio 2021 * ultima modifica il 01/07/2021

Il ginocchio varo fisiologico è una condizione molto comune nei bambini che iniziano a muovere i primi passi, ma dovrebbe risolversi spontaneamente entro i 18 mesi; se questo non avviene, o se la situazione si aggrava, deve essere sospettata allora una condizione patologica, la quale necessiterà di una diagnosi e un trattamento adeguato.

Ginocchio varo

Cos’è

Il ginocchio varo (genu varum) è una tra le due principali deformità di ginocchia o femoro-tibiali, insieme al ginocchio valgo (genu valgum): si definisce varismo la condizione in cui il femore e la tibia non sono allineati ma formano un angolo ottuso aperto verso l’esterno in zona mediale, portando le ginocchia ad una maggiore distanza l’una dall’altra. Questa deformità è chiamata anche con le espressioni gambe ad arco o a parentesi contrapposte.

Si tratta di una condizione relativamente comune nei bambini, già presente alla nascita, che raggiunge il suo picco tra i 6 e i 12 mesi di vita. Questa deformità che causa le gambe arcuate si risolve, nella maggior parte dei casi di genu varum fisiologico, con la crescita del bambino, senza alcun tipo di intervento. In casi meno frequenti il ginocchio varo presenta delle condizioni patologiche che possono causare problemi funzionali oltre che estetici e, se non trattato, potrebbe essere causa di artrosi del ginocchio.

Nei casi in cui la condizione non si risolva da sé, il trattamento varia con l’età del paziente e il grado di deformità; la causa più comune di varismo è la tibia vara, anche detta malattia di Blount, ma potrebbe anche essere accompagnata da altre condizioni sistemiche.

Un’immagine che mette a confronto un ginocchio varo (a destra) con la deformità tipica del valgismo (al centro).

Cause

Come ti ho anticipato, la causa più frequente di ginocchio varo patologico è rappresentata dalla tibia vara o malattia di Blount.

Si tratta di una deformità in varo della tibia prossimale, cioè la parte superiore dell’osso della gamba che si allarga per formare l’articolazione del ginocchio, dovuta a un disturbo della crescita della faccia mediale del piatto tibiale. Questa condizione è progressiva e raramente si corregge spontaneamente.

La tibia vara si differenzia in 2 tipologie:

  • infantile, quando l’esordio avviene prima dei 5 anni e riguarda più spesso un coinvolgimento bilaterale;
  • ad esordio tardivo o adolescenziale, dopo i 6 anni, è più spesso unilaterale.

Nei casi tardivi di tibia vara patologica i bambini nascono con un normale allineamento del femore e della tibia, la deformità deriva da un successivo disturbo della crescita della tibia prossimale. Tra le cause ci può essere anche un’associazione tra deambulazione e obesità, che gravano sulle gambe e articolazioni.

Altre cause di ginocchio varo patologico possono essere il rachitismo, una patologia tipica dell’età pediatrica dovuta dalla carenza di vitamina D, che causa disturbi di ossificazione con deformazioni ossee, o altre malattie delle ossa tra cui la displasia ossea.

Ad influenzare la crescita della gamba e causare un varismo unilaterale potrebbero essere anche problemi scheletrici, infezioni o tumori, o una frattura non guarita correttamente. Alcuni sport che causano sollecitazioni e squilibrio tra i muscoli interni ed esterni della coscia alla lunga possono agevolare la condizione, se praticati in modo massivo, come ad esempio il calcio o l’equitazione.

Sintomi

Il genu varum fisiologico non causa sintomi, non ha effetti sulla capacità di camminare dei bambini e si risolve relativamente presto.

La sintomatologia che nel genu varum patologico si potrebbe manifestare è la seguente:

  • dolore al ginocchio;
  • gambe gonfie e stanchezza;
  • rigidità delle articolazioni;
  • dolori muscolari vari.

Con il passare del tempo l’usura del ginocchio potrebbe portare ad una meniscopatia degenerativa mediale, che potrebbe condurre all’insorgenza di artrosi, con il rischio di incorrere in lesioni a muscoli e legamenti.

Diagnosi

L’aspetto fondamentale è la distinzione tra ginocchio varo patologico e quello fisiologico, ovvero naturale, molto comune nei bambini. Per permettere una diagnosi di questo tipo occorrerà valutare un’anamnesi completa, a partire da eventuali storie familiari di bassa statura o di genu varum.

In età pediatrica è fondamentale determinare l’età del bambino al raggiungimento delle varie tappe dello sviluppo, come sedersi in modo indipendente, alzarsi in piedi e camminare. Il monitoraggio quotidiano dei genitori è molto utile per comprendere se la condizione presenti una deformità progressiva o sia rimasta sempre stabile, senza mutare nel tempo. Anche le abitudini del bambino quando si siede e quelle del sonno possono essere utili nella diagnosi.

In secondo luogo è importante una valutazione fisica del bacino, del ginocchio e dei piedi, che devono essere esaminati attentamente, così come l’aspetto in piedi e l’andatura del bambino.

Se i risultati propendono per un varismo fisiologico, eventuali esami diagnostici come le radiografie possono essere evitati; in caso di sospetta patologia, invece, la radiografia verrà effettuata per confermare la diagnosi di genu varum, nonché per determinare la condizione delle ossa e delle articolazioni.

Rimedi

In caso di ginocchio varo fisiologico il trattamento si baserà sull’osservazione e l'esecuzione di eventuali esami periodici; è utile illustrare ai genitori la normale progressione e risoluzione naturale del genu varum nella prima infanzia.

Nei pazienti affetti da rachitismo occorrerà trattare la patologia con una cura a base di vitamina D, aiutandosi con il supporto di stecche o di un tutore.

Il primo approccio al ginocchio varo sintomatico è di natura conservativa e prevede quindi fisioterapia per il rinforzo dei muscoli, ginnastica posturale, eventuale perdita di peso se necessaria, e l’utilizzo di plantari e calzature, nonostante non vi siano opinioni unanimi di sicura efficacia a riguardo.

Se la situazione patologica è grave e causa disagi non risolvibili tramite un trattamento conservativo, ci sono due possibilità di intervento chirurgico:

  • in età adolescenziale e solo prima del termine dell’accrescimento si può optare per l’epifisiodesi: vengono inseriti due chiodi metallici a forma di U che bloccano l’accrescimento di una parte della cartilagine, mentre la restante parte non bloccata, tramite la crescita naturale del paziente, correggerà automaticamente la deformità. L’impianto andrà rimosso a distanza di circa 12-18 mesi;
  • un’altra opzione è rappresentata dall’osteotomia, una volta raggiunta la maturità ossea: è un intervento che prevede il taglio dell’osso per poterne modificare il suo asse e spostare così le forze pressorie da una parte all’altra dello stesso; il ginocchio varo presenta un’usura maggiore nella parte interna del ginocchio: con l’osteotomia si sposta il carico sul comparto ancora sano. In base alla deformità iniziale verrà calcolato il grado di correzione, e verrà inserita una placca metallica per mantenere la correzione ottenuta.
Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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