
Chi oggi ha da qualche anno superato i primi Anta (come me), ricorderà benissimo la fortuna serie a fumetti, trasformata poi in cartoni animati, dei Barbapapà. Per quanto le storie dei simpatici Barbapapà fossero indirizzate a un pubblico di bambini, gli episodi narrati trattavano spesso e volentieri temi legati all’ecologia e all’inquinamento.
C’è addirittura un momento in cui la famiglia dei Barbapapà è costretta ad abbandonare la Terra a bordo di un'astronave a causa dell’inquinamento industriale, dell'eccessivo traffico e della speculazione edilizia. Solo nel momento in cui che gli uomini, rimasti soli sulla Terra, realizzano i danni provocati all'ambiente a causa del loro comportamento, i Barbapapà rientrano sulla Terra perché ancora innamorati del loro luogo d'origine.
Le città di oggi non sono tanto diverse da come comparivano nel mondo dei Barbapapà, e l’uomo deve essersene già accorto. La qualità sempre più scadente dell’aria delle metropoli, il traffico intenso, le attività industriali e lo sfruttamento senza limiti del suolo sono così evidenti che molte città sono corse ai ripari per fare qualcosa e oggi, diventare una green city, è l’obiettivo di molti centri urbani, di medie e grandi dimensioni.
Il modello green city si sta realizzando in molte città d’Europa e del mondo. Città in cui sono state bonificate aree dismesse e inquinate, in cui gli impianti di riscaldamento sono diventati ad alta efficienza, consumano poco e sono alimentati da fonti rinnovabili, città dove per eliminare l'inquinamento e la congestione del traffico, è stato rafforzato il trasporto pubblico locale, così come la sharing mobility, con la circolazione di mezzi solo ecologici. Realtà virtuose da prendere come esempio.
Il tema è estremamente affascinante. C'è così tanto da fare, ma i risultati arrivano. Nei prossimi articoli di questa rubrica si parlerà quindi dell'invasione delle biciclette a Milano, ma anche del suo bellissimo Bosco Verticale, dei vaporetti a propulsori di idrogeno di Venezia, del Turia, il fiume verde di Valencia, della slow mobility di Copenaghen e di Singapore, la città con più alberi al mondo.