Green pass obbligatorio per badanti conviventi e non, il governo aggiorna le Faq: cosa fare se non hanno la certificazione verde

L’obbligo di presentare la certificazione verde vale anche per i lavoratori domestici, categoria nella quale rientrano badanti, colf e baby sitter. Ma cosa deve fare il datore di lavoro se una badante convivente non ha il Green pass o se risulta positiva ad un tampone? Vediamo quali sono le regole da seguire, chiarite dalle Faq governative aggiornate.
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Alessandro Bai 20 Ottobre 2021
* ultima modifica il 25/10/2021

L'obbligo di presentare il Green pass per lavorare è valido anche per le badanti, che rientrano tra quei collaboratori domestici, così come colf e baby sitter, per i quali il luogo di lavoro corrisponde spesso con la casa della persona assistita. Una particolarità che ha spinto il Governo ad aggiornare le proprie Faq sull'applicazione della certificazione verde in ambito lavorativo, con alcune domande specifiche dedicate proprio alle badanti, che in alcuni casi sono addirittura conviventidelle persone per cui prestano i propri servizi, ma che purtroppo in molti casi sono ancora senza Green pass.

Stando a quanto riportato da Agi, infatti, oggi in Italia ci sono più di 50mila badanti conviventi sprovviste della certificazione, in molti casi perché immunizzate con il vaccino russo Sputnik, che però non è autorizzato e quindi riconosciuto in Italia. In attesa che le istituzioni si muovano per risolvere la situazione, vediamo come funzionano le regole in vigore dal 15 ottobre per questi lavoratori domestici.

Le badanti possono lavorare se non hanno il Green pass?

Come tutti gli altri lavoratori del settore pubblico e privato, anche le badanti sono obbligate a presentare il Green pass, senza il quale non potranno accedere al luogo di lavoro. In questo caso, la badante sarà considerata assente ingiustificata e dovrà rimanere a casa, senza avere diritto allo stipendio per la giornata persa.

Le Faq del governo specificano che se la badante non fornisce una certificazione valida per 5 giorni "resta impregiudicato il prevalente diritto della persona assistita di poter fruire senza soluzione di continuità della assistenza necessaria ricorrendo ad altro idoneo lavoratore". In altre parole, come previsto dalle nuove regole, le badanti senza Green pass possono essere sostituite con un altro lavoratore per un periodo di 10 giorni, rinnovabile una volta sola.

Come anticipato, un caso particolare riguarda le badanti che convivono con la persona assistita, che può essere direttamente il suo datore di lavoro o un suo familiare. Se la badante convivente non ha il Green pass, ottenibile con il vaccino, dopo la guarigione dal Covid-19 o con un tampone negativo, dovrà anche abbandonare l'alloggio, oltre a non poter svolgere la propria prestazione lavorativa.

Cosa fare se la badante ha diritto a vitto e alloggio

Le Faq governative spiegano che il contratto collettivo nazionale prevede che il datore di lavoro debba fornire alle badanti conviventi anche vitto e alloggio, oppure un'indennità sostitutiva. Se però la badante è sprovvista di Green pass e viene considerata assente ingiustificata dal lavoro, allora perderà il diritto anche a ricevere vitto e alloggio, che sono ritenute "prestazioni in natura aventi natura retributiva" e, di conseguenza, "è corretta la mancata attribuzione delle stesse in virtù della mancata esecuzione della controprestazione lavorativa".

Se la badante convivente ha il Covid-19

Per le badanti conviventi che risultano positive dopo essersi sottoposte ad un tampone, vale "il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena". Significa quindi che se una badante contrae il Covid-19 sarà obbligata a trascorrere la quarantena nella casa della persona con cui convive.

Controlli e sanzioni

Nel caso dei collaboratori domestici, categoria che include appunto anche badanti, colf e baby sitter, non è specificato esattamente chi debba verificare il possesso e la validità del Green pass. In ogni caso, è sempre il datore di lavoro che ha l'obbligo di controllare che chi lavora per lui abbia una certificazione verde valida, tramite l'app VerificaC19 o esibizione del pass cartaceo, in modo da non rischiare conseguenze in seguito alle verifiche da parte degli ispettori del lavoro o delle forze dell'ordine.

Nel caso in cui la badante o un altro collaboratore non abbia il Green pass, il datore di lavoro che non ha controllato rischia sanzioni amministrative da 400 a 1.000 euro, mentre per il lavoratore ci sarebbe una multa da 600 a 1.500 euro.

Le regole per colf e baby sitter

Guardando alle Faq del governo, non ci sono indicazioni specifiche ulteriori riguardanti colf e baby sitter, che in ogni caso, come anticipato, rientrano nella categoria dei lavoratori domestici: proprio per questo, le regole sull'obbligo della certificazione verde si applicano come già spiegato per le badanti, sia per quanto riguarda il controllo del Green pass che per le sanzioni previste per chi ne è sprovvisto.

Fonte| Presidenza del Consiglio dei Ministri

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