Il bacio sotto il vischio a Capodanno: sai perché porta fortuna?

È una tradizione che abbiamo ancora oggi, ma le sue origini sono antichissime. Il vischio era una pianta sacra per i druidi, i sacerdoti dei celti, e le sue bacche sono le lacrime della dea Freya che dona fortuna in amore a tutte le coppie che si baciano sotto quelle foglie. Ma come mai la dea piangeva? Ecco la leggenda.
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Giulia Dallagiovanna 31 Dicembre 2018

Mancano pochi secondi alla mezzanotte del 31 dicembre. Sei stato invitato a una festa in casa di amici, già decorata per il Natale. Abete con le luci colorate, presepe e soprammobili con Santa Claus in ogni angolo. E sopra gli stipiti delle porte, le foglie appuntite e le bacche rosse del vischio se ne stanno lì appese, in attesa che qualche coppia, quando scoccano le 00:00 si dia un bacio proprio lì sotto.

Ma come mai dovresti baciare la persona che ami proprio sotto il vischio? Te lo sei mai chiesto?

Si tratta di una tradizione romantica, dalle origini antichissime. Per sapere come mai porta fortuna, devi infatti conoscere questa leggenda germanica (o celtica, come diremmo noi oggi):

La dea Freya, moglie di Odino e simbolo di amore e fertilità, aveva un figlio molto bello e amato dalle altre divinità che si chiamava Balder. Loki, un dio maligno e figlio di Odino, era invidioso del nipote e, appena nato, lo minacciò di morte.

La madre, preoccupata per il bambino, fece giurare a tutti gli esseri viventi che non avrebbero mai fatto del male a Balder. Lo chiese proprio a ogni pianta e animale che incontrò, ma si dimenticò di uno: il vischio. Era infatti un arbusto che cresceva solo sul tronco degli altri alberi e sembrava non poter nuocere a nessuno.

Loki approfittò subito della distrazione di Freya. Prese i rami di quella pianta e costruì con questi un dardo molto appuntito. Per non attirarsi le ire degli altri dei, Loki ingannò Hoder, una divinità cieca, e armò il suo braccio contro Balder, che morì.

Freya, disperata, prese fra le braccia il cadavere del figlio e pianse a lungo. Le sue lacrime riportarono Balder in vita e diventarono poi le bacche rosse del vischio. Da allora la dea ringrazia chiunque si scambi un bacio sotto il vischio, assicurandogli protezione e prosperità in amore.

Con l'avvento del cristianesimo, questa tradizione è rimasta e ora le coppie sono benedette per tutto l'anno successivo. Inoltre, il vischio era una pianta sacra per i druidi, i sacerdoti delle tribù germaniche, perché era un arbusto aereo che non toccava mai terra, proprio come gli dei. Mentre i cristiani hanno visto una simbologia biblica nella ripetizione del numero tre: bacche che crescono a gruppi di tre e si sviluppano in nove mesi.

Insomma, da qualunque punto di vista guardi il vischio, scoprirai sempre di più le sue virtù protettive e di portafortuna. Se vuoi essere sicuro che la tua storia d'amore duri anche per il prossimo anno, ora sai cosa devi fare.