Il ketoprofene è un FANS, ricordi che farmaci sono? Sono i farmaci antinfiammatori non steroidei. Il ketoprofene è stato sintetizzato a partire dall'acido proprionico nel 1968, ma è entrato in commercio solo a metà degli anni '80.
Le sue funzioni sono:
Da un punto di vista chimico il ketoprofene abbiamo appena detto che deriva dall'acido propionico. Della stessa famiglia fanno parte anche l’ibuprofene ed il flurbiprofene, che sicuramente hai già sentito nominare. Questi farmaci abbiamo più volte detto in passato sono presenti in molte formulazioni sia da banco quindi acquistabili senza obbligo di ricetta ed in molte formulazioni acquistabili dietro prescrizione medica.
Il ketoprofene può essere utilizzato per:
Il ketoprofene agisce inibendo la sintesi delle prostaglandine. A differenza degli altri FANS è in grado di inibire anche la sintesi dei leucotrieni e la migrazione dei leucociti nelle giunture infiammate. Sai, agisce anche bloccando la bradichinina, una sostanza rilasciata durante il processo infiammatorio in grado di attivare i recettori periferici del dolore.
Ti ricordi che avevamo parlato dell’acido arachidonico e di come intervengano le ciclossigenasi nel controllo del dolore e dell’infiammazione?
Il ketoprofene agisce proprio inibendo l’azione degli enzimi ciclossigenasi in maniera non selettiva rispetto a COX-1 e COX-2.
Ma rivediamo cosa succede nella cellula in seguito ad uno stimolo infiammatorio. L’acido arachidonico è un fosfolipide di membrana a 20 atomi di carbonio, costituente del doppio strato fosfolipidico delle cellule. Dall'acido arachidonico originano gli eicosanoidi, questi mediatori chimici hanno un vasto spettro d'azione. Puoi, pertanto capire, come inibitori, antagonisti, precursori, ecc possano avere un ruolo terapeutico. La COX-1 o ciclossigenasi di tipo 1 è una molecola costitutiva, quindi sempre presente, in grado di generare prostanoidi i quali svolgono funzioni fisiologiche (es. protezione dell’epitelio gastrico). La via della COX1 genera prostaglandine e trombossani coinvolti nell’omeostasi gastrointestinale, renale e piastrinica. Questa via è molto importante per il corretto svolgimento di alcune reazioni fisiologiche. Pertanto, andando ad agire su questo enzima otteniamo quelli che sono gli effetti collaterali dei farmaci che inibiscono tale enzima, es. gastrolesitività tipica dei FANS.
La COX-2 o ciclossigenasi di tipo 2 si attiva in caso di risposta immediata ad uno stimolo esterno generando prostanoidi in caso di patologie infiammatorie e tumorali. La COX2 va a stimolare il rilascio di prostaglandine e prostacicline mediatrici dell’infammazione. È proprio su queste vie che intervengono gli antifiammatori FANS. Ed ecco quindi come agisce il ketoprofene.
Il ketoptofene può essere presente in commercio in diverse formulazioni, sia senza obbligo di ricetta sia con ricetta medica. Quando hai bisogno di un farmaco OTC (farmaco senza obbligo di prescrizione medica) che lo contenga, ricordati di riferire sempre al farmacista di fiducia le eventuali patologie di cui soffri o eventuali medicinali che assumi per patologia cronica. Saprà indicarti la soluzione migliore per la tua esigenza. Quando ti rechi nello studio del tuo medico curante, o dallo specialista in ospedale, ricordati di riferire anche a loro le eventuali tue patologie e terapie croniche. Sapranno prescriverti un farmaco che non vada in conflitto con esse.
In commercio, il ketoprofene può essere sotto forma di:
Può essere utilizzato anche in ambito pediatrico per il trattamento dei sintomi infiammatori e dolorosi di breve durata, anche accompagnati da febbre come dolori all'apparato osteoarticolare, dolore post-operatorio ed otiti. La posologia varia a seconda dell'affezione infiammatoria, e dall'età del paziente. Le bustine possono avere un dosaggio di 40 mg o di 80 mg. Esiste anche una formulazione ad assorbimento subliguale acquistabile senza obbligo di ricetta, utilizzabile per i dolori e le infiammazioni di lieve entità.
Come puoi vedere, esistono diverse formulazioni a base di ketoprofene. Ma andiamo a vedere gli aspetti negativi del farmaco, o meglio le sue controindicazioni, le interazioni ed eventuali avvertenze.
Il ketoprofene ovviamente è controindicato in tutti quei soggetti che presentano ipersensibilità od allergia all'attivo. Può portare a reazioni anafilattiche anche gravi. Inoltre è un farmaco sconsigliato in quei pazienti che soffrono di:
Si sconsiglia inoltre di assumere alcolici.
Quando assumi un farmaco, devi sapere, che spesso può interferire con altri farmaci che puoi assumere anche per terapia cronica.
Il ketoprofene è sconsigliato in associazione a:
Se utilizzi alcuni farmaci per terapia cronica, e tra poco di dico quali, ricordati di effettuare molta attenzione. Ricorda sempre al tuo medico od allo specialista dei farmaci che stai assumendo per eventuali effetti avversi indesiderati. Fanno parte di questi farmaci:
Gli effetti indesiderati dei farmaci possono essere minimizzati quando utilizzi la dose più bassa che ti faccia effetto e per il più breve tempo possibile di trattamento.
Gli effetti avversi più comuni che potresti riscontrare sono:
Il ketoprofene è sconsigliato in tutto il periodo della gravidanza in quanto può interferire negativamente con lo sviluppo embrionale e successivamente fetale. Aumenta il rischio d'aborto spontaneo ed eventuali malformazioni. Puoi ben capire come sia importante consultare la ginecologa prima di assumere questo farmaco. Sarà lei a valutare l'effettiva necessità dell'assunzione in base alla sintomatologia, considerando dunque il rischio/beneficio. Il ketoprofene è sconsigliato per tutto l'arco della gravidanza e dell'allattamento. È altresì sconsigliato se stai cercando una gravidanza o se stai facendo analisi sulla fertilità.
Come hai potuto vedere, il ketoprofene è un buon farmaco se assunto correttamente e seguendo le indicazioni del tuo medico curante o dello specialista che te lo ha prescritto. Ricordati di non sottovalutare mai i possibili effetti indesiderati e/o interazioni che possono verificarsi durante l'assunzione del farmaco. Puoi segnalare le eventuali reazioni avverse al tuo medico o al tuo farmacista di fiducia.
Fonti| Foye's – Principi di Chimica Farmaceutica; Rang & Dale – Farmacologia; Katzung – Farmacologia generale e clinica