Il trattamento dell’autismo: come intervenire dopo la diagnosi?

In presenza di un disturbo dello spettro autistico nel bambino e nell’adolescente, prima si inizia un trattamento mirato e specifico maggiori saranno le possibilità di ridurre i sintomi. Meglio diffidare dei metodi non accertati scientificamente, e orientarsi invece verso i trattamenti riconosciuti come efficaci dagli esperti.
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Gaia Cortese 7 Aprile 2019
* ultima modifica il 30/03/2021

Quando si parla di autismo sarebbe più corretto definirlo disturbo dello spettro autistico, ossia quel disturbo dello sviluppo neurologico che coinvolge principalmente l’area del linguaggio e della comunicazione, l’interazione sociale e gli interessi ristretti e stereotipati. Un bambino con autismo ha difficoltà a comunicare, ad esprimersi con le parole e a comprendere il pensiero altrui. Soffre di una iper sensibilizzazione nei confronti di rumori e suoni, e spesso può accadere che compia movimenti del corpo ripetitivi e stereotipati, come dondolii, battito delle mani o autostimolazione.

Attualmente il trattamento che risulta più efficace nell’ambito dell’autismo è l’intervento psicoeducativo. Quanto prima si inizia un trattamento, possibilmente unito a un programma scolastico specifico, al coinvolgimento dei genitori e anche all’assistenza medica se necessaria, tanto maggiori sono le possibilità di ridurre i sintomi dell’autismo e aiutare il bambino ad imparare nuove abilità.

Il trattamento dell'autismo

Il Metodo ABA

Nel 2011 è stata pubblicata in Italia la Linea Guida 21 dell’Istituto Superiore di Sanità, sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti. Secondo questa Linea Guida, tra i programmi intensivi comportamentali contemporanei, il modello più studiato è l’analisi comportamentale applicata, ossia il Metodo ABA (Applied behaviour analysis). Questo metodo si concentra sull’analisi del comportamento, con lo scopo di comprenderne le cause e di prevenire le reazioni problematiche, fornendo al bambino delle alternative più funzionali. Il Metodo ABA migliora le abilità cognitive, il linguaggio e i comportamenti adattativi nei bambini con disturbo dello spettro autistico. Secondo alcuni esperti, i professionisti che lavorano nel trattamento terapeutico, dovrebbero considerare che alcuni comportamenti disfunzionali possono essere causati anche da carenza di abilità del bambino, per cui potrebbero essere semplicemente le uniche modalità con cui far fronte alle proprie difficoltà individuali.

Il programma TEACCH

Migliorare la qualità della vita del bambino, sia modificando attivamente l’ambiente in funzione delle sue esigenze, sia sviluppando al massimo le sue autonomie, è la base del programma TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Related Communication Handicapped Children). Questo programma ha già dato evidenza di come riesca a migliorare nel tempo le abilità motorie, le performance cognitive, l’adattamento sociale e la comunicazione in bambini con disturbi dello spettro autistico. Il suggerimento di molti esperti è quello di adattare l’ambiente comunicativo, sociale e fisico dei bambini e degli adolescenti con disturbi dello spettro autistico. Come? Fornendo per esempio dei suggerimenti visivi alla comunicazione, riducendo le richieste di interazioni sociali complesse, seguendo una routine o un programma prevedibile, riducendo le stimolazioni sensoriali disturbanti.

Parent Training

Si parla di Parent Training quando si seguono dei programmi di intervento mediati dai genitori. Sono soprattutto raccomandati nei bambini e negli adolescenti con disturbo dello spettro autistico, perché non solo possono migliorare la comunicazione sociale del bambino affetto da autismo, ma aiutano anche le famiglie a interagire con il bambino; un intervento mediato dai genitori promuove lo sviluppo delle relazioni nell'ambito famigliare e aumenta la soddisfazione dei genitori, del loro empowerment e del proprio benessere emotivo.

Fonte | Istituto superiore della Sanità

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