In arrivo i vaccini aggiornati contro Omicron: l’Ema ha dato l’autorizzazione alla formulazione “bivalente”

Dopo la Fda statunitense, anche l’Agenzia Europea per i Medicinali ha dato luce verde ai vaccini bivalenti adattati controlla variante Omicron. Realizzati con componenti di mRna comuni sia al Coronavirus originale di Wuhan sia a BA.1, amplieranno ancora di più il livello di protezione contro il Covid-19.
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Kevin Ben Alì Zinati 1 Settembre 2022
* ultima modifica il 16/09/2022

Aggiornamento del 16 settembre 2022

Un nuovo alleato anche contro Omicron 4 e la contagiosissima variante BA.5: sulla scorta della decisione di Ema, anche Aifa ha approvato un altro vaccino "adattato", questa volta mirato contro le due diffusissime sottovarianti di Omicron.

Si tratta del vaccino bivalente Comirnaty, prodotto da Pfizer, che verrà dunque reso disponibile come dose booster per tutti i soggetti "previsti dall'indicazione autorizzata". Ovvero la popolazione a maggior rischio di sviluppare la malattia in forma grave, dunque i soggetti che presentano fattori di rischio e gli over60.

Tutti gli altri soggetti possono comunque vaccinarsi con la dose booster su consiglio del medico o come scelta individuale.

L'ingresso nella campagna vaccinale di un ulteriore nuovo farmaco non amplia solo il ventaglio degli strumenti di difesa a disposizione contro il virus ma contribuisce in modo forte alla progressiva attenuazione della pandemia.

Non a caso, nelle scorse ore, l'Oms ha dichiarato con capito entusiasmo che "non siamo mai stati in una posizione migliore per porre fine alla pandemia. Non ci siamo ancora, ma la fine è a portata di mano" ha commentato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Aggiornamento del 6 settembre 2022

È arrivato il via libera dell'Aifa: anche l'Italia ora avrà a disposizione i due vaccini aggiornati per rispondere alla variante Omicron. L'Agenzia Italiana del Farmaco nella seduta di ieri 5 settembre ha approvato l’utilizzo dei vaccini bivalenti Comirnaty e Spikevax come dosi booster per tutti i soggetti al di sopra dei 12 anni di età.

"Tali vaccini – ha spiegato la CTS dell'Aifa – hanno mostrato la capacità di indurre una risposta anticorpale maggiore di quella del vaccino monovalente originario sia nei confronti della variante Omicron BA.1 che delle varianti BA.4 e BA.5".

La dose booster può essere somministrata dopo almeno tre mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario o dall’eventuale dose booster già ricevuta ed è fortemente raccomandata in via prioritaria per la popolazione a maggior rischio di sviluppare il Covid-19 in forma grave: quindi i fragili e gli over60.

L'approvazione di Ema

Sono in arrivo due nuovi alleati contro Sars-CoV-2 e in particolare la contagiosissima variante Omicron.

Dopo l’ok della FDA statunitense e l'approvazione avvenuta ad agosto nel Regno Unito, anche l’Agenzia europea per i medicinali ha dato luce verde a due nuovi vaccini appositamente adattati e aggiornati proprio per proteggere contro BA.1.

Nelle prossime ore – il ministro della Salute Roberto Speranza ha preventivato già il prossimo 5 settembre – dovrebbe arrivare anche l’approvazione da parte dell’Aifa. A quel punto, la campagna di immunizzazione in vista della convivenza con il virus nel periodo autunno-inverno potrà quindi riprendere slancio e vigore.

Quelli prodotti ancora una volta da Pfizer e Moderna e appena approvati dall’Ema funzioneranno come dei richiami e sono i cosiddetti “vaccini bivalenti”.

Al loro interno, cioè, contengono due diversi componenti di RNA messaggero del virus. In una dose sono presenti infatti sia il ceppo virale originale del Coronavirus, quello che nel febbraio 2020 ha dato inizio all pandemia “fuggendo” da Wuhan, sia un componente mRNA di Omicron.

Stando ai risultati degli studi clinici presentati dalle due aziende produttrici, questa formulazione aggiornata aumenterà il livello di protezione della vaccinazione, innescando nell'organismo una risposta immunitaria diretta anche contro quella forma di virus che negli ultimi mesi si è dimostrata capace di bucare lo scudo fornito dal vaccino precedente.

Tutto con degli effetti collaterali paragonabili a quelli osservati con i vaccini originali, quindi tipicamente lievi e di breve durata.

Anche questi due nuovi vaccini, in sostanza, attraverso l’mRna forniranno al tuo organismo le istruzioni per produrre le proteine ​​spike del Sars-CoV-2 originale e della sottovariante Omicron BA.1.

Spike, come ormai saprai, è la proteina posta sulla superficie del virus utilizzata come chiave per entrare nelle cellule del nostro corpo e può differire tra le varianti del virus.

Quando a una persona verrà somministrato uno di questi vaccini, il suo sistema immunitario produrrà contemporaneamente le proteine ​​spike e sarà quindi in grado di riconoscerle ​​come estranee e attaccarle nel momento in cui entrasse in contatto con il virus.

Capisci, quindi, che adattare e aggiornare i vaccini significa quindi ampliare la protezione contro le diverse varianti e proteggerci in modo ancora più efficace contro tutte le “forme” di Covid-19 ad oggi conosciute.

Fonte | Ema 

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