Influenza 2019 verso il picco a fine gennaio: cosa fare se colpisce anche te?

Prima sono arrivati i virus parainfluenzali, adesso dobbiamo invece fare i conti con l’influenza, il cui picco è previsto per fine gennaio. Se ha colpito anche te concediti il massimo riposo, bevi molto e mangia leggero. Se invece l’hai scampata, sei ancora in tempo per puntare tutto sulla prevenzione.
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Gaia Cortese 8 Gennaio 2019
* ultima modifica il 22/09/2020
Con la collaborazione del Dott. Fabrizio Pregliasco Virologo e Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano

Brividi di febbre, debolezza diffusa, dolori alle ossa e alle articolazioni e una gran tosse: sono questi i più comuni sintomi che compaiono con l’esordio dell’influenza. Circa un milione e mezzo di italiani sono già a letto e i più colpiti sono i bambini sotto i 5 anni di età. La situazione è costantemente monitorata dai bollettini Influnet dell'Istituto Superiore di Sanità, che evidenziano come i casi di influenza stiano aumentando settimana dopo settimana: il 2018 si è chiuso con un livello di incidenza pari a 4,2 casi per mille assistiti, mentre per i bambini il livello sale a 11,2 casi ogni mille assistiti (dati relativi alla 52° settimana del 2018).

Un’influenza (forse) meno minacciosa

L'influenza del 2019 non sembra tuttavia così minacciosa. L'incidenza dei casi infatti va più a rilento rispetto allo scorso anno. È vero che molte più persone sono ricorse alla vaccinazione antinfluenzale, ma siccome l’incidenza dei casi è evidentemente minore anche nei bambini, che solitamente non vengono vaccinati, è possibile augurarsi che quest'anno l’influenza non sia così "tremenda" da metterci tutti KO. I virus che stanno circolando maggiormente sono l’A/H3N2, che di solito colpisce soprattutto gli anziani, e l'A/H1N1, il virus responsabile della pandemia influenzale del 2009.

Cosa fare se sei colpito dall’influenza

In genere l’influenza dura dai 3 ai 5 giorni. Quello che è importante che tu faccia se l’influenza ha colpito anche te è concederti il massimo riposo (anche a letto se necessario!), evitare gli sbalzi termici e soprattutto bere molto: l’organismo infatti va costantemente reidratato con bevande calde come camomilla, thè o tisane. Puoi anche seguire la dieta per prevenire l’influenza, a base di minestre e zuppe calde, verdure di stagione e naturalmente arance e agrumi per fare scorta di vitamina C.

Il parere dell'esperto

Abbiamo sentito sull'argomento Fabrizio Pregliasco, Virologo e Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano:

"Sono due i virus influenzali che al momento stanno circolando: l'A/H3N2 e l'A/H1N1,  virus relativamente simili al passato per cui più colpiti ovviamente sono i bambini più piccoli. Le condizioni meteo ad oggi non hanno favorito la circolazione di virus influenzali che prediligono temperature basse stabili, mentre i virus cugini preferiscono di gran lunga i periodi in cui si verificano sbalzi termici. La stagione è ancora all'inizio, presumibilmente ci sarà un picco a fine gennaio con una quantità di casi inferiore allo scorso anno (l'anno scorso la stagione più pesante degli ultimi 15 anni con 8,5 milioni di casi), ma quest'anno dovrebbero essere rispettate le previsioni di inizio stagione (5 milioni di casi). Questa settimana i casi dovrebbero essere intorno ai 2 milioni di casi complessivi con 300 mila malati.

La vera influenza, al di là del tipo di virus influenzale, si riconosce per tre condizioni che devono essere contemporaneamente presenti: rialzo brusco della febbre oltre i 38°; almeno un sintomo generale (dolori muscolari e articolari, stanchezza, ecc.) e almeno un sintomo respiratorio (naso chiuso, naso che cola, occhi arrossati, ecc.). Se non si verificano queste tre condizioni, con tutta probabilità si tratta di uno degli altri 262 virus respiratori.

Volendo si può fare la vaccinazione antinfluenzale, anche se è un po' tardi: la protezione si raggiunge entro 10 giorni, può valerne la pena per un soggetto particolarmente fragile. Valgono sempre le regole della prevenzione: fare attenzione agli sbalzi termici (freddo/caldo – caldo/freddo), vestirsi a strati, fare attenzione ai luoghi affollato con un ambiente caldo umido, fare attenzione ai soggetti sintomatici, lavarsi frequentemente le mani, seguire un'alimentazione varia e ricca di vitamina B e vitamina del gruppo B, probiotici e immunostimolanti".

Fonte| Epicentro di ISS

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