Intestino pigro in vacanza: cos’è e come trattare la stipsi del viaggiatore

La stipsi del viaggiatore è quel disturbo che non ti permette di andare in bagno quando sei lontano da casa e dai tuoi ritmi. Andare in vacanza significa modificare la propria routine al punto che potrebbe risentirne anche l’attività intestinale.
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Kevin Ben Alì Zinati 21 Agosto 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

Quando sei in vacanza possono insorgere diversi problemi e uno di questi è la stitichezza da viaggio.

Sarà capitato anche a te di sentire la nostalgia di casa tua, e non solo per la famiglia o gli amici: può capitare infatti che quando si è lontani dalle proprie abitudini anche l’attività dell’intestino si alteri fino a bloccarsi rendendoti complesso – se non impossibile – andare in bagno.

Se ti è successo e temi possa succedere ogni volta che ti viaggi lontano da casa, non preoccuparti: l’intestino pigro in vacanza è un disturbo molto comune che puoi facilmente trattare e anche prevenire.

Che cos’è la stipsi del viaggiatore?

La stitichezza da viaggio (o stipsi) è un disturbo molto diffuso, soprattutto tra le donne, che comporta difficoltà o addirittura l’impossibilità di andare di corpo quando si è in vacanza.

Spesso la non-regolarità dell’intestino è una condizione che molti di noi sperimentano anche normalmente a casa ma se in quei momenti può essere facilmente gestibile, in vacanza – con tempi, luoghi e orari alterati e molte volte vincolati – la stitichezza da viaggio può diventare un serio disagio.

Si può finire, infatti, per trascorrere giorni di ferie con forti crampi e dolori addominali accompagnati da un senso di pesantezza e gonfiore nella zona del basso ventre e anche mal di testa e irritabilità: disturbi che dovrebbero restare a casa mentre si è in vacanza.

Quali sono le cause della stitichezza da viaggio?

La regolarità intestinale può alterarsi durante i periodi di vacanza a causa, banalmente, del cambio di abitudini e routine. Ritmi nuovi, alimentazione diversa e qualche concessioni in più su cibo e alcolici: ecco quindi che la stitichezza da viaggio diventa un disturbo comune è un disturbo molto comune.

In generale, la stipsi può avere diverse cause:

  • Scarsa motilità intestinale (peristalsi): si tratta di una condizione che determina un ridotto transito intestinale delle feci che, di fatto, restano bloccate.
  • Disidratazione: bere pochi liquidi può provocare il rallentamento dei ritmi intestinali e difficoltà evacuative a causa di feci troppo disidratate e compatte
  • Scarso consumo di fibre alimentari: può favorire il fenomeno della stipsi del viaggiatore.
  • Lunghi periodi di immobilità: dopo, per esempio, molte ore seduti al propio posto sul treno o sull’aereo

Come contrastare l'intestino pigro in vacanza?

Per riportare in equilibrio la tua attività intestinale e contrastare la stipsi da viaggio puoi ricorrere a dei farmaci oppure puoi anche affidarti a dei comportamenti mirati a stimolarne la motilità.

Una soluzione possono essere i lassativi o i clisteri: certo, vanno usati con moderazione perché l’uso prolungato e continuativo ha un effetto irritativo e contribuisce a rallentare ancora di più l’intestino. In questo caso sono preferibili comunque i lassativi-integratori alimentari a base di fibre “psillio” e “guar”, utili per ammorbidire le feci e favorire l’evacuazione.

Correggere l’alimentazione significa assumere maggiormente frutta fresca, verdura e prodotti a base di soia o cereali ed evitare, invece, i formaggi elaborati, la carne rossa, riso e farina raffinata ma anche il cioccolato e i cibi fritti perché decisamente più lenti da digerire.

Altro consigli utili:

  • Masticare bene gli alimenti
  • Bere almeno due litri di acqua al giorno
  • Non trattenere lo stimolo evacuativo
  • Fare attività fisica in maniera regolare e costante

C'è un modo per prevenire la stitichezza in vacanza?

Per evitare di trovarsi con l’intestino bloccato e gonfio in vacanza, così come a casa durante il resto dell’anno, puoi seguire dei semplici comportamenti come mantenere una regolare attività fisica, consumare frutta e verdura e, in generale, mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata.

Come hai visto, non devi sottovalutare neanche l’idratazione: ricordati quindi di assumere la giusta quantità di acqua: 2/3 litri al giorno.

Fonte | Humanitas

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