L’ambientalismo carico: Extinction Rebellion e Sunrise Movement per una politica più attenta al Pianeta

Sono persone comuni, figure politiche, scienziati, ricercatori. Individui accomunati dall’attenzione per il Pianeta, dalla volontà di salvaguardare il luogo in cui vivono, di non voler assistere passivamente alla progressiva distruzione dell’ambiente. Sono realtà che hanno deciso di lottare anche con metodi un po’ “informali”. Te ne racconto un paio.
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Rubrica a cura di Sara Del Dot
28 Febbraio 2020

Quando pensiamo alle lotte a favore dell’ambiente, sicuramente ci viene in mente la recente e giovanissima onda verde innescata da Greta Thunberg con cui, in effetti, è stata inaugurata questa rubrica. Ma non dobbiamo dimenticare che, oltre ai Fridays for Future con i loro climate strike, esistono tantissimi altri gruppi e movimenti vecchi e nuovi che lavorano per aumentare conoscenza e consapevolezza sul problema dei cambiamenti climatici, cercando di scatenare reazioni da parte dell’opinione pubblica e spingere per soluzioni politiche che abbiano un’efficacia reale. Ci sono le associazioni, i partiti politici, le Onlus e i comitati di cittadini. Ma ci sono anche realtà che, spontaneamente e autonomamente, hanno deciso di andare avanti per la propria strada promuovendo azioni che risveglino l’attenzione di tutti su questi temi, per sottolineare come sulla situazione ambientale attuale ci sia davvero poco da scherzare.

Sunrise Movement

Forse non ne hai mai sentito parlare e in effetti anche io ne sono venuta a conoscenza poco tempo fa. Ma in America il Sunrise Movement è una realtà molto conosciuta anche grazie all’appoggio e partecipazione attiva della deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez, che ha partecipato con loro ad attività volte a innescare cambiamenti e a promuovere il Green New Deal americano, quel piano volto a decarbonizzare l’economia statunitense e a migliorare le politiche volgendole in difesa dell’ambiente. Il movimento nasce ufficialmente nel 2017 con l’obiettivo di introdurre il tema della questione ambientale e dei cambiamenti climatici all’interno delle elezioni del 2018. L’intenzione è riuscire a far eleggere personalità che rappresentino fervidi sostenitori delle energie rinnovabili, lasciando indietro chi invece promuove l’utilizzo obsoleto dei combustibili fossili.

Le azioni e il dialogo del Movimento con la politica sono organizzate anche secondo modalità poco ortodosse, come ad esempio attraverso il sit-in del 13 novembre 2018, quando circa 200 attivisti, capitanati dalla Ocasio-Cortez, si sedettero nell’ufficio di Nancy Pelosi, presidente della Camera, chiedendole il rifiuto di donazioni provenienti da aziende di combustibili fossili. O ancora nel 2019, quando fu organizzato un confronto forzato di alcuni bambini con la senatrice Dianne Feinstein nel suo ufficio, spingendola a votare a sostegno della legislazione per il Green New Deal.

Extinction Rebellion

Molto meno legati alle istituzioni e più se vogliamo “radicali” sono invece gli attivisti di Extinction Rebellion, il gruppo nato anch’esso di recente (ufficialmente nel 2018) in Inghilterra che punta a mettere con le spalle al muro le istituzioni attraverso azioni disturbanti tutte però basate sull’assunto della disobbedienza civile non violenta. L’idea degli attivisti è quella di bloccare il normale e quotidiano svolgimento nei centri economici e finanziari delle città per imporre un intervento da parte delle forze dell’ordine che risulti troppo dispendioso e quindi obblighi le istituzioni a prestare loro ascolto. Il lato forse più particolare delle azioni di Extinction Rebellion è la disponibilità a farsi arrestare, a essere denunciati. Tutto questo per un bene superiore, ovvero la difesa dell’ambiente e la promozione di politiche che puntino alla decarbonizzazione e all’assunzione di responsabilità e consapevolezza sia da parte dei politici sia per quanto riguarda gli stessi cittadini. Purtroppo non sempre le cose sono andate per il verso giusto per questi attivisti. Considerata la natura “attiva” e “ribelle” delle loro azioni, spesso è capitato che non fossero compresi o che le persone si indispettissero venendo impedite nelle proprie azioni quotidiane.

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Sono nata e cresciuta a Trento, a due passi dalle montagne. Tra mille altre cose, ho fatto lunghe passeggiate nel bosco altro…