Le funzioni del sangue: dal nutrimento delle cellule alla regolazione della temperatura del corpo

Il tuo sangue è un tessuto connettivo che riveste in particolare quattro funzioni: trasporta ossigeno e nutrimento per le tue cellule, difende l’organismo dall’attacco di patogeni esterni, assicura la rimarginazione delle ferite e regola la temperatura del corpo.
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Giulia Dallagiovanna 13 Ottobre 2020
* ultima modifica il 05/09/2022

Il tuo sangue è un tessuto connettivo allo stato liquido. Significa cioè che la sua principale funzione è quella di proteggere e unire tra loro altri tipi di tessuti. E in effetti se ci pensi che meglio di lui può farlo? Scorre in tutto il tuo corpo e attraverso i capillari raggiunge anche il centimetro più remoto.

Composto da una parte corpuscolare, le cellule ematiche, e una liquida, il plasma, il sangue riveste dei compiti importantissimi nel tuo organismo. Lo nutre, lo difende, gli procura energia e lo scalda. Non si può ridurre il tutto alla classica immagine della benzina per il motore, perché il liquido di cui stiamo parlando è molto di più. E ora lo vedremo insieme.

Cos'è il sangue

Il sangue è un tessuto connettivo, che viene definito anche tessuto liquido. Probabilmente la parola "tessuto" non è esattamente la prima che ti viene in mente quando pensi a questo liquido rosso, ma assume senso se guardi al sangue come a un insieme di cellule simili tra loro.

Tu da solo ne possiedi all'incirca tra i 4 e i 5 litri e rappresenta addirittura il 7-8% del tuo peso totale. Una parte molto importante del tuo organismo, dunque. Come già saprai, scorre per tutta la lunghezza del tuo corpo all'interno di vasi sanguigni di diverse dimensioni: arterie, vene e capillari. In questo modo può raggiungere ogni altro organo o tessuto, e portare a termine i suoi compiti. Se non lo facesse, tu non potresti sopravvivere. E andando avanti a leggere, te ne renderai conto.

Da cosa è composto il sangue

I componenti principali sono due: le cellule, che costituiscono circa il 45% del volume, e il plasma che corrisponde alla parte liquida. Se ora ti pungi il dito con un ago, vedrai comparire una gocciolina rossa. Ti sei mai chiesto quante cose ci siano all'interno di quella minuscola lacrima? Sì, perché i due principali composti di cui ti ho appena parlato, contengono in realtà diverse altre particelle, microscopiche e importantissime. Vediamole insieme:

  • Componente corpuscolare: al suo interno si trovano soprattutto i globuli rossi, che da solo costituiscono circa il 42% dell'intero volume del sangue. Per questo motivo si tende a indicare tutta la porzione solida del sangue con il nome di ematocrito, termine che in realtà si riferisce solamente ai globuli rossi. La restante parte è occupata dai globuli bianchi e dalle piastrine, che permettono rispettivamente la funzione di protezione dell'organismo e di rimarginazione delle ferite. Ma il colore rosso dei globuli è garantito dall'emoglobina, una molecola che contiene il ferro e che si lega all'ossigeno per trasportarlo nel resto del corpo.
  • Componente liquida: si chiama plasma ed è quel liquido giallognolo che potresti aver visto racchiuso in qualche sacca per le donazioni. Qui si trovano disciolte molte sostanze essenziali per il corretto funzionamento dell'organismo. Inoltre, assicura il trasporto delle sostanze di rifiuto al fegato e ai reni, perché vengano eliminate definitivamente.

Sangue venoso e sangue arterioso

Sempre di sangue di tratta, ma tra quello venoso e quello arterioso ci sono alcune differenze che dipendono proprio da come è organizzata la circolazione all'interno del tuo organismo. Tutto parte dal cuore, che pompa il sangue carico di ossigeno nelle arterie, i vasi più grandi del tuo corpo. Queste trasportano il nutrimento a tutti i tessuti e gli organi che ne hanno bisogno. In questo momento il suo colore sarà rosso vivo.

Il sangue arterioso è ricco di ossigeno, quello venoso invece trasporta l'anidride carbonica da eliminare

Durante il tragitto, il sangue perde l'ossigeno e raccoglie al suo posto anidride carbonica e sostanze di scarto. A mano a mano assume una sfumatura più scura, tendente al viola-bluastro. Una volta terminato il suo giro, ritorna al cuore attraverso le vene e da qui raggiunge gli alveoli polmonari dove avviene lo scambio tra i due gas: si libera della CO2, eliminata poi tramite l'espirazione, per accogliere nuovo ossigeno che entra nel tuo corpo attraverso l'inspirazione.

Sangue venoso e sangue arterioso non si incontrano mai, perché il primo passa attraverso l'atrio destro del cuore, mentre il secondo risiede nel sinistro.

Le funzioni

Per capire a cosa serva tutto il sangue che ora hai scoperto di avere, dovrai guardare da vicino a tutte le funzioni che riveste. Le principali sono quattro: trasporto di sostanze, difesa dell'organismo da agenti patogeni, la rimarginazione delle ferite e la distribuzione del calore. Ma proviamo a guardarle più nel dettaglio.

Trasporto di sostanze

La prima funzione che il tuo sangue riveste è quella del trasporto di sostanze e serve per assicurare un rifornimento costante di energia per le tue cellule, in modo che tutti i tuoi muscoli possano muoversi e ogni parte del tuo corpo abbia il giusto nutrimento per svolgere i suoi compiti. In altre parole, per far sì che tu possa vivere. Ciascuna cellula produce energia per sé attraverso un processo di combustione degli zuccheri con l'ossigeno. E come ben sai, sono i globuli rossi a trasportare questo gas vitale in giro per i tuoi vasi sanguigni. Non solo, ma anche le sostanze nutritive vengono assimilate dal sangue nell'intestino e portate fino alle cellule. Nello specifico si parla di sostanze solubili, come appunto gli zuccheri, e insolubili, come i lipidi.

Il prodotto di scarto di questa reazione è l'anidride carbonica e di nuovo è necessario tornare al corriere ufficiale del tuo organismo che si occupa di raccoglierla e restituirla ai polmoni per eliminarla del tutto. Le altre sostanze di rifiuto che colleziona durante il tragitto vengono invece recapitate a fegato e polmoni, affinché vengano espulse tramite le urine.

La difesa dell'organismo

Nel capitolo precedente ti ho parlato soprattutto di globuli rossi ed emoglobina, che costituiscono la porzione più grande del sangue. Ora però entrano in gioco anche i globuli bianchi che si occupano della difesa del tuo organismo dai patogeni esterni, come virus, batteri, funghi e parassiti.

I globuli bianchi sono divisi in cinque sottogruppi (linfociti, neutrofili, eosinofili, basofili, monociti) e rappresentano l'insieme più corposo del tuo sistema immunitario. Ciascuno di questi gruppi riveste una funzione specifica per quanto riguarda l'innalzamento delle tue difese. Di norma, si concentrano attorno alla zona colpita, studiano il patogeno, lo accerchiano e lo distruggono. Occupandosi anche di eliminarne i resti e lasciare pulito il campo di battaglia.

I globuli bianchi costituiscono la parte più importante del tuo sistema immunitario

Una volta sconfitto l'intruso, il loro compito è quello di tenerlo bene a mente. Proprio così, vanno a formare la tua memoria immunologica che ti tornerà utile quando lo stesso patogeno proverà a colpirti di nuovo e troverà ad attenderlo un esercito già preparato con le armi più adatta per sconfiggerlo. E questo perché ogni virus o batterio deve essere combattuto con strumenti precisi e mirati. Ed è in questo modo che sviluppi l'immunità totale o parziale nei confronti di una malattia.

La rimarginazione delle ferite

Quando ti tagli, sanguini. Di solito però questa situazione è temporanea, perché a un certo punto la ferita si rimargina e piano piano tornerà a formarsi la pelle che ti farà dimenticare della lacerazione. A meno che non si tratti di una ferita molto grave che possa lasciare delle cicatrici. Ma tutto questo lo saprai già. Il fatto è che spesso darai un fenomeno del genere per scontato, senza renderti conto di quando sia fondamentale che tutto il processo di emostasi si ripeta sempre uguale e con la stessa efficienza. Altrimenti rischieresti di morire dissanguato o di contrarre infezioni gravi per ogni minimo graffio.

Naturalmente è il sangue ad assicurarti la rimarginazione delle ferite. E lo fa soprattutto attraverso le piastrine e le proteine plasmatiche. Per prima cosa i vasi si restringono, dopodiché le piastrine iniziano a stabilirsi sui bordi dei vasi fino a chiuderli del tutto e fermare il sanguinamento. A questo punto si attivano i fattori coagulanti, che sono appunto le proteine plasmatiche, e viene prodotto una proteina che si chiama fibrina. Sono questi tre elementi insieme che permettono alla classica crosta di formarsi e chiudere la lacerazione.

Regola la temperatura del corpo

Non sto parlando di quella indicata dal termometro, ma della temperatura interna al tuo corpo che dovrebbe essere sempre attorno ai 37 gradi. Per adattarsi al clima esterno, il tuo organismo utilizza proprio i vasi sanguigni e la circolazione. Le cellule infatti producono calore attraverso la loro attività ed è infatti una delle ragioni per cui dopo un pranzo particolarmente impegnativo ti ritroverai ad avere piuttosto caldo: le cellule hanno ricevuto fin troppo nutrimento.

In ogni caso durante l'inverno, il sangue si occupa di far arrivare questo calore a tutto il corpo. Al contrario, nei mesi estivi i vasi sanguigni si dilatano in modo che esso venga veicolato verso l'esterno. Il più delle volte ricorrendo alla sudorazione.

Fonti| Avis; Croce rossa italiana

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