La malattia infiammatoria pelvica è appunto un'infezione che colpisce l'apparato genitale femminile ed è causata da batteri che risalgono la vagina fino agli organi interni, come l'utero. Potresti sentir parlare anche di PID, acronimo dell'inglese Pelvic Inflammatory Disease. Non si tratta assolutamente di una patologia da sottovalutare, anche perché può compromettere la fertilità ed è inoltre la prima causa di gravidanza extrauterina. Proviamo quindi a capire meglio come potresti contrarla.
Con il termine malattia infiammatoria pelvica si intende una patologia che interessa gli organi genitali femminili. L'orgine è batterica e l'infezione è provocata proprio da patogeni che risalgono la vagina e raggiungono gli organi interni. Possono quindi essere colpiti:
È importante individuarla in tempo e trattarla subito con terapie adeguate, perché il rischio è quello di danneggiare gli organi produttivi e compromettere la fertilità. Non solo, è la prima causa di gravidanza extrauterina, che provoca aborto spontaneo.
La causa principale della malattia infiammatoria pelvica è appunto un batterio, che di solito si trasmette per via sessuale. Parliamo quindi di Chlamydia trachomatis e Neisseria gonorrhoeae, per capirci sono gli agenti patogeni che causano Clamidia e Gonorrea. La prevenzione dunque si esercita soprattutto attraverso l'uso di protezioni durante i rapporti sessuali.
Tuttavia dobbiamo ricordare che possono esistere altre cause, sebben siano meno frequenti:
Il principale problema della malattia infiammatoria pelvica è il suo essere asintomatica, che la rende anche di difficile individuazione. Quando però compaiono, i sintomi più comuni sono:
Come ti avevamo anticipato, è bene non sottovalutare i possibili segnali perché potrebbero portare a infertilità e a gravi complicazioni per la paziente che può sviluppare dolore cronico e, appunto, gravidanza ectopica.
In seguito alla visita ginecologica, per avere una risposta attendibile si procede con un tampone vaginale e con seguente analisi in laboratorio del campione raccolto. È inoltre probabile che ti venga fatta un'ecografia. In casi pi rari è necessaria anche una biopsia dell'endometrio, esame che si esegue in modalità laparoscopica.
Essendo provocata da un batterio la cura più diffusa e più efficace è proprio quella antibiotica ad ampio spettro, quindi che mira a sconfiggere una vasta gamma di batteri. Se con la terapia antibiotica i sintomi non migliorano non aspettare o perdere tempo, ma chiedi consiglio al medico perché potresti avere bisogno di un intervento chirurgico. Il suggerimento in generale è quello dell’uso del preservativo, soprattutto in caso di rapporti occasionali, e sarebbe prudente evitare rapporti con il partner, se ha contratto l'infezione, fino alla completa guarigione.
Fonte| Poliambulanza