
“Un viaggio senza programmi, senza impegni, senza obiettivi di risultato”. È la premessa di un lungo viaggio che non si esaurirà con la Via Francigena (come pianificato inizialmente), ma che darà adito a percorrerne molti altri di chilometri. Chi lo scrive, nel suo blog Se ce l’ho fatta io è Monica Nanetti, partita a maggio 2017 in compagnia dell’amica Annita Casolo, in sella a due biciclette.
Due amiche che hanno deciso di percorrere la Via Francigena in bici, senza alcuna preparazione fisica, men che meno atletica. Eppure, da quel mese di maggio hanno già percorso quasi 6.000 km.
Il percorso della Francigena (1.060 km) le ha portate inizialmente da Aosta a Roma; poi si sono spostate da Vienna a Milano, un percorso ribattezzato “Dalla Sacher al risotto”, che tra deviazioni e destinazioni da non perdere le ha impegnate per 1.700 km. E poi il Milano Tour, denominato “Leonardo in bicicletta” (1.350 km). Da Briga a Ginevra, passando per la valle del Rodano, le due avventuriere hanno percorso altri 220 km e da Edolo a Mantova, lungo la Ciclovia dell'Oglio altri 200 km circa.
Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto.
La particolarità di questo viaggio itinerante sta anche nell'età anagrafica delle due amiche: Monica e Annita hanno circa 114 anni insieme. Al momento di partire non si sono fatte troppe domande, hanno inforcato le proprie biciclette, senza forse neppure sapere che la Via Francigena si caratterizza per i numerosi saliscendi in molti tratti del percorso. Ma come dice Monica "se non lo sai, gestisci il percorso pezzetto per pezzetto e si fa".
L'importante è partire all'avventura, in cerca di quella libertà assoluta che solo la bicicletta può darti. Senza dimenticarsi a casa la bomboletta ripara e gonfia gomme perché non saprai mai dove finirai per bucare. E portando sempre con se una mascotte portafortuna (anche quella ci vuole): Monica e Annita, infatti, hanno viaggiato con la meravigliosa Nannerl, un porcospino di peluche attaccato davanti alla bicicletta.
"È il nome della sorella di Mozart – spiega Monica – che raccontano fosse altrettanto brava come musicista". E a noi le storie di donne che sanno sempre più distinguersi per le proprie capacità e qualità, come per esempio Sharon che ha iniziato ad appassionarsi al camminare percorrendo la Via degli Dei o come le ragazze che hanno partecipato al progetto di Viandanza, continuano a piacere.
Fonte| Repubblica