Non più solo per militari: anche tu puoi provare l’emozione del paracadutismo sportivo

Con l’invenzione del paracadute, è nata una disciplina, prima militare, poi sportiva, oggi alla portata dei più coraggiosi (che non soffrono di vertigini). Con il paracadutismo sportivo, infatti, ci si lancia circa 4mila metri di quota. La sicurezza è però garantita, le attrezzature, infatti, sono sempre più moderne e collaudate.
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Rubrica a cura di Gaia Cortese
17 Febbraio 2021

Nasce come pratica militare, ma negli anni ha assunto anche una natura sportiva. Il paracadutismo è un'attività che consiste nel lanciarsi da un aereo o da un elicottero,  utilizzando un paracadute per rallentare la caduta e atterrare in sicurezza.

Di norma il salto avviene da una quota di circa 4mila metri circa; a seguito di una caduta libera, intorno ai 750 metri di quota, secondo quanto disposto dalla vigente normativa, il paracadute si apre.

Non si tratta più di una pratica destinata solo ai parà della Folgore o a qualche appassionato di sport estremi. Il paracadutismo sportivo può essere praticato, in solitaria o in tandem, da chiunque lo desideri e abbia compiuto almeno i 16 anni.

Si suggerisce tuttavia di seguire almeno un corso di paracadutismo accelerato AFF (Accelerated Free Fall), il metodo di insegnamento più recente per arrivare, non solo ad apprendere la tecnica di colo in caduta libera e l’utilizzo del paracadute moderno a profilo alare, ma soprattutto per arrivare al primo lancio preparati.

Come si pratica il paracadutismo

Storia

L'invenzione del primo sistema a paracadute si deve a quel genio di Leonardo da Vinci. Il primo paracadute era composto da una tela di lino sigillato e tenuto aperto da una piramide di pali di legno, di circa sette metri di lunghezza. Già nel XVIII secolo i primi esperimenti e applicazioni di questa attrezzatura venivano osservati con una certa curiosità: si ricordano per esempio il lancio del francese Leonard Mand dall’osservatorio di Montpellier e poi il lancio da una mongolfiera, da oltre 1000 metri di altezza, del francese Jacques Guarnerin, che si buttò con un paracadute di salvataggio.

In tempi più moderni, il paracadutismo sportivo nasce come specialità militare per la precisione come una specialità dell’arma di fanteria. Il primo lancio da un aereo risale al 1912 e viene fatto dal capitano Albert Berry, a Saint Louis, nei cieli del Missouri. Successivamente, tra gli Anni Venti e gli Anni Trenta, si arriva a progettare e realizzare paracaduti in grado di garantire la massima affidabilità e il massimo controllo.

Con la Seconda Guerra Mondiale il paracadute diventa uno strumento non solo di salvataggio, ma anche di lancio di reparti in zona di combattimento: sono infatti noti i numerosi lanci da parte dei tedeschi sulla citta di Oslo nel 1940, ma anche i lanci degli alleati durante lo sbarco in Sicilia e in Normandia.

L'anno 1950 segna una svolta nel paracadutismo con un’interpretazione di tipo sportivo; trent'anni dopo il paracadutismo si evolve ulteriormente e arrivano i primi paracadute a profilo alare.

Attrezzatura

Oltre naturalmente a un paracadute principale, corredato da uno di emergenza e relative sacche per contenerli, nel paracadutismo  sportivo l’attrezzatura si compone anche di una tuta da lancio, di un casco, di un paio di occhiali e di un altimetro, uno strumento di misura visivo o acustico, che permette di misurare l'altitudine, vale a dire la distanza di un corpo da una superficie di riferimento.

Discipline

Pratica di Relative Work

Free Fly

Nata nei primi anni Novanta, questa specialità consiste nel volare in caduta libera, assumendo diverse posizioni (a testa in giù, in piedi o seduti…) con velocità che possono variare dai 200 ai 500 km orari. Ecco perché il Free fly richiede un certo livello di controllo in tutte le posizioni di volo.

Wing Suit

Il Wing suit è il volo che si effettua indossando la tuta alare. Se hai visto uno dei numerosi lanci di Patrick De Gayardon, uno dei più grandi miti del paracadutismo, hai un chiaro esempio di come si effettua un lancio secondo questa specialità.

Sky Surf

Considerata tra le più spettacolari specialità del paracadutismo sportivo, lo Sky surf si pratica utilizzando una tavola, simili a uno snowboard, fissata ai piedi. Grazie a questa tavola è possibile trovarsi in caduta libera e compiere evoluzioni straordinarie, con una velocità media di discesa di circa 200 Km/h.

Relative Work

Il Relative work (o RW) è una specialità molto coreografica, in cui una squadra di paracadutisti, in caduta libera, compone delle figure prestabilite. Le squadre sono composte da quattro, otto o sedici elementi, oltre ad un “video man” che riprende la squadra in caduta libera. In questa specialità si valuta la velocità di esecuzione, la precisione nei contatti (le cosiddette “prese”) e la forma e lo stile di esecuzione.

Swooping

Lo swooping è una nuova e molto apprezzata disciplina del paracadutismo. A differenza delle specialità viste finora, che interessavano più che altro la caduta libera, lo swooping consiste nel pilotare nel modo migliore e con precisione, un paracadute ad alte prestazioni. Inizialmente questa disciplina era conosciuta più con il nome Blade Runner e si praticava sui pendii innevati di montagna: oggi si pratica anche nei pressi di campi, spiagge e laghi.

Rischi

Quanto è pericoloso lanciarsi con un paracadute? La paura più grande è sempre quella che qualcosa possa andare storto, nello specifico , che il paracadute non si apra. Oggi tutti i paracadute in commercio sono dotati anche di un sistema automatico di apertura in grado di far fronte ad eventuali anomalie del materiale o a un eventuale malore del paracadutista.

Guardando alle statistiche, gli incidenti legati alla pratica del paracadutismo hanno un'incidenza inferiore a quella di altri sport considerati più tradizionali come per esempio il ciclismo, lo sci, l'arrampicata e via dicendo.

In ogni caso è sempre consigliabile approcciarsi a questa disciplina sportiva seguendo un corso e facendosi affiancare da un istruttore qualificato. Una buona istruzione di base, un giusto livello di consapevolezza e una buona dose di buon senso rendono questo sport estremo praticabile in tutta sicurezza.

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Con il segno zodiacale dei Gemelli, non potevo avere come unica passione quella della scrittura. Al piacere di spingere freneticamente tasti altro…