Partiamo spiegando, in termini generali, cosa significa il termine “prolasso”: non è altro che lo spostamento di un organo dalla sua normale sede, ossia dal posto dove si trova di solito, nel corpo. Quando parliamo di prolasso rettale, infatti, intendiamo la fuoriuscita della mucosa rettale dall’ano: si può notare un prolungamento lungo e rosso scuro. Il prolasso rettale non è comune e colpisce circa 2,5 persone su 100.000. Può contraddistinguersi in due tipologie:
Le cause del prolasso sono:
A queste cause aggiungiamo i fattori di rischio ossia quei fattori che possono predisporre all’arrivo del problema:
A seconda della gravità del prolasso rettale possono comparire:
Il primo passo per la diagnosi di prolasso rettale è indubbiamente l’osservazione della parte poi si procede con:
L’approccio a questo problema può essere: conservativo e chirurgico.
Il trattamento conservativo è particolarmente utile quando il problema è all’inizio e quando il paziente è giovane e mira ad attenuare i sintomi e curare le cause. Molto dipende non solo dalla causa ma anche dall’età del paziente. Nei bambini: uso di un lubrificante, un leggero lassativo e una dieta ricca di acqua e fibre possono bastare. Infine, qualora non fosse sufficiente, potrebbe essere usata una soluzione sclerosante per stabilizzare il retto. Negli adulti: il primissimo approccio è acqua, dieta con fibre e lassativi come prima. Inoltre, nei pazienti in attesa di intervento, viene applicato un anello di gomma in posizione anale.
Il trattamento chirurgico prevede due possibili approcci operativi che vengono scelti ad hoc in base alle condizioni del paziente:
La prognosi del prolasso rettale dipende da diversi fattori molto soggettivi e merita, quindi, delle valutazioni caso per caso.
Nei pazienti più anziani, un prolasso rettale, se non trattato o riconosciuto, pregiudica notevolmente la qualità della vita perché i trattamenti conservativi hanno effetto temporaneo e la buona riuscita dell'intervento chirurgico dipende da alcune variabili come: età e stato di salute generale del malato, gravità del prolasso rettale e altre patologie presenti.
La prognosi si fa migliore per i bambini. Per questi, la risoluzione del prolasso rettale può addirittura risolversi in autonomia o necessitare dei soli trattamenti conservativi (il 90% dei casi). Le complicazioni del prolasso rettale sono rare, ma molto gravi: per esempio c'è rischio di necrosi se la parte che fiorisce non viene curata immediatamente.
Non ci sono particolari consigli se non, se mostri uno dei fattori di rischio (come stipsi e difficoltà), scegliere una dieta sana ricca di acqua, fibre e sport per aiutare il più possibile l’evacuazione.
Fonte| Humanitas