Protrusione discale: cause, sintomi e interventi

È una problematica comune soprattutto con l’avanzare dell’età. Ma non tutti sanno cosa sia la Protusione discale. Approfondiamo insieme.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Valentina Danesi 8 Luglio 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

La protrusione non è altro che la fuoriuscita del disco dal suo spazio tra le vertebre e l’invasione di quello circostante, fino al contatto con le vicine radici nervose; di solito le cause sono la perdita di spessore del disco e la disidratazione. La protrusione la puoi facilmente riconoscere per il dolore che può irradiarsi lungo il nervo sciatico (nella parte posteriore della gamba), oppure lungo il nervo crurale, coinvolgendo la coscia nella parte anteriore e l’inguine. La risonanza magnetica è, di solito, l’esame migliore per capire e riconoscere il problema.

Com'è fatta la colonna vertebrale

Ma com’è composta la nostra colonna vertebrale? Le vertebre sono 33 ossa che, impilate le une sulle altre, formano la colonna vertebrale, il sostegno scheletrico del nostro corpo. A seconda della localizzazione di queste vertebre (ossia in quale punto della colonna si trovano), si distinguono sette vertebre cervicali, dodici vertebre toraciche , cinque vertebre lombari, 5 vertebre sacrali (fuse tra loro) e 4 vertebre coccigee (fuse tra loro).La colonna vertebrale, o spina dorsale, è costituita nello specifico da un'alternanza di vertebre ossee e di dischi fibrocartilaginei (posizionati tra una vertebra e l’altra) connessi da legamenti e sorretti da masse muscolari.

Cos'è la protrusione discale

Come ti abbiamo un po’ anticipato la protrusione discale non è altro che l’infiammazione conseguente all’uscita, dalla sua sede, del disco. Puoi sentire un dolore che parte dal luogo della fuoriuscita e percorre tutta la gamba o anteriormente o posteriormente.

Cause

È una patologia molto diffusa soprattutto tra gli anziani, parliamo di un 80%. Ecco quali sono le cause principali:

  • una scorretta postura prolungata nel tempo
  • invecchiamento (generale ma anche del tessuti fibrocartilagineo)
  • incidenti e cadute
  • cause genetiche.

Ma ci sono anche alcuni fattori di rischio:

  • ereditarietà
  • malformazioni della colonna vertebrale
  • artrosi
  • lavori usuranti
  • alimentazione non equilibrata
  • problemi metabolici
  • scarsa attività fisica.

Sintomi tipici

Ecco i sintomi generali e per "parte colpita":

  • la protrusione discale che riguarda un disco intervertebrale del tratto cervicale della colonna prende il nome di protrusione discale cervicale: in questo caso potresti avere mal di collo, testa e difficoltà di movimento;
  • la protrusione discale che interessa un disco intervertebrale toracico è detta protrusione discale toracica: dolore, formicolio e senso d’intorpidimento;
  • la protrusione discale a carico di un disco intervertebrale lombare assume la dicitura di protrusione discale lombare: debolezza muscolare, dolore sia camminando che stando seduti, sciatica.

Come si diagnostica una protrusione discale

Ecco una lista esaustiva degli esami più importanti per una diagnosi accurata:

  • anamnesi medica
  • risonanza magnetica nucleare (RMN) della colonna vertebrale o  TAC (Tomografia Assiale Computerizzata)
  • elettromiografia (per valutare forma e intensità dei segnali nervosi).

Come si cura la protrusione discale

Iniziamo dicendo che c’è un doppio approccio, conservativo e chirurgico, e che la scelta dipende dal grado di serietà del problema.

Trattamento conservativo:

  • Cure farmacologiche (antidolorifici, miorilassanti, corticosteroidi)
  • Fisioterapia
  • Massoterapia.

Trattamento chirurgico: consiste in un intervento di discectomia ossia l'asportazione del disco intervertebrale danneggiato o non più funzionale, che poi viene immediatamente sostituito con una protesi. È però un intervento molto delicato, motivo per cui si procede solo quanto qualsiasi approccio conservativo ha fallito.

Cosa non fare in caso di protrusione discale

Sicuramente, anche se è difficile dai prevenire come problema, ci sono alcuni consigli che è bene seguire per non far peggiorare il problema:

  • non esagerare nel trasporto di pesi (sia durata che quantità)
  • evitare sforzi eccessivi
  • evitare piegamenti bruschi e incontrollati.

Fonte| Humanitas 

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.