Punture da pappataci: come riconoscerle, quali sono i rischi e come si può alleviare il fastidio

Il periodo estivo porta con sé anche aspetti fastidiosi quali le punture di insetto: quella dei pappataci, ad esempio, può in alcuni casi veicolare virus e altri disagi. Vediamo insieme come riconoscerle, quali sono i pericoli e il trattamento adatto.
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13 Luglio 2023 * ultima modifica il 01/08/2023

I pappataci, chiamati anche flebotomi, sono piccoli insetti simili a zanzare; la loro puntura può causare disagi minimi e temporanei, ma potrebbe anche causare la Leishmaniosi, sia nell’uomo che nel cane.

Come riconoscere le punture

I pappataci sono piccoli insetti molto diffusi nel bacino mediterraneo, quindi anche in Italia, sono simili alle zanzare e sono più attivi tra il tramonto e l’alba e a temperature comprese tra i 27 e i 32°C; si riproducono e sono molto più presenti, come appunto le zanzare, in luoghi con molta umidità, e come loro le femmine di questi animali si nutrono anche del sangue umano e animale.

Le punture dei pappataci si distinguono da quelle delle zanzare perché il morso è doloroso: anche l’aspetto è differente, in quanto formano protuberanze rosse e vesciche. Queste punture potrebbero, in alcuni casi, infettarsi o causare infiammazioni cutanee e dermatiti; possono causare anche l’infezione da parte di virus e la Leishmaniosi, che si suddivide in tre forme: cutanea, viscerale o mucocutanea.

Sintomi e rischi per l’uomo

I sintomi della puntura dei pappataci si possono così elencare:

  • dolore acuto;
  • irritazione e reazioni locali;
  • prurito che può presentarsi anche successivamente, a distanza di ore;
  • rossore;
  • gonfiore;
  • vesciche.

Solitamente questi sintomi scompaiono in pochi giorni ma, soprattutto se si persiste a grattare la zona colpita, potrebbero esserci più difficoltà di guarigione, nonché la probabilità che si infetti.

I sintomi della Leishmaniosi, invece, variano in base alla forma e si suddividono in:

  • Leishmaniosi cutanea: ulcere che possono lasciare cicatrici permanenti;
  • Leishmaniosi viscerale: è la forma più grave e può causare febbre, perdita di peso, ingrossamento di milza e fegato e anemia;
  • Leishmaniosi mucocutanea: che colpisce le mucose del naso e della bocca causando ulcere e distruggendone i tessuti.

Nel caso di infezione da virus i sintomi che potrebbero presentarsi sono:

  • febbre;
  • cefalea;
  • dolori articolari.

Potrebbe esserci la possibilità che venga trasmesso il Toscana Virus, che generalmente causa i sintomi lievi sopra riportati, con durata media di una settimana, ma in alcuni rari casi potrebbe causare anche meningite e meningoencefalite.

Cura e rimedi

I sintomi della puntura dei pappataci sono piuttosto fastidiosi ma, come abbiamo riportato, tendenzialmente dovrebbero risolversi da soli nel giro di qualche giorno. Ciò che si può fare, per lenire la parte, è:

  • disinfettare inizialmente la zona;
  • applicare impacchi di ghiaccio:
  • applicare pomate a base cortisone o antistaminiche in caso di reazioni allergiche.

In caso di Toscana Virus non vi è una terapia specifica, ma il trattamento è sintomatologico con antinfiammatori, antipiretici e riposo.

Nei casi di Leishmaniosi cutanee il trattamento è locale, mentre per quella viscerale la cura prevede infusioni endovenose di amfotericina B liposomiale, un antimicotico utilizzato nel trattamento di infezioni.

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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