Quali metalli pesanti ci sono nell’aria inquinata e i rischi per la salute

L’inquinamento atmosferico insieme al particolato veicola nell’aria anche metalli pesanti come nichel, cobalto, mercurio e cadmio che sono legati a diversi problemi di salute: dalle reazioni allergiche a eritemi ed eruzioni fino anche a un maggiori rischio di cancro.
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Kevin Ben Alì Zinati 11 Marzo 2024
* ultima modifica il 22/03/2024

L’allergia da nichel si allarga e si diffonde sempre di più. Considera che già qualche anno fa ti avevamo raccontato come la dermatite allergica da contatto a questo metallo pesante avesse colpito già quasi il 10% della popolazione, soprattutto le donne.

Oggi quella percentuale è cresciuta e le persone che soffrono questo disturbo molto fastidioso si contano in milioni.

Se questo già ti sorprende, ancora di più lo farà sapere che dietro a questa accelerata c’è una causa a cui forse non avevi pensato. Sì, proprio lui: l’inquinamento atmosferico, che insieme al particolato porta con sé importanti concentrazioni di nichel e altri metalli pesanti che, alla lunga, possono provocare più di un danno alla tua salute.

Il nichel

È vero, quella al nichel è per lo più un’allergia da contatto attraverso oggetti che lo contengono – monete, pentole, posate, maniglie, orologi da polso, orecchini, chiavi, forbici – o anche alimenti – cacao, tè, legumi, frutta secca, pomodori, asparagi – ma questo metallo ormai si trova praticamente ovunque, anche nell’aria.

Viaggiando insieme alle molecole di particolato ricade nel terreno, nell’acqua e quindi nei cibi che arrivano sulle nostre tavole ma finisce anche direttamente nel nostro organismo attraverso la semplice respirazione.

Questa facilità di dispersione, unitaria livelli drammatici di smog e di pessima qualità dell’aria a cui ormai siamo tutti quanti esposti contribuisce non poco al dilagare dell’allergia.

Quali sono gli altri metalli pesanti ci sono nell’aria

Nell’aria che respiriamo tuttavia non c’è solo nichel. Anzi, la maggior parte dei metalli pesanti presenti è rappresentata da mercurio, cobalto, cromo, cadmio.

Si tratta di prodotti delle attività industriali, delle combustioni interne alle auto e di tutte le altre attività inquinanti che immettono nell'aria sostanze che entrando in contatto con il nostro corpo possono provocare danni.

I rischi per la salute

I sintomi legati al contatto con questi metalli pesanti a volte possono manifestarsi a livello cutanea come reazioni allergiche, come appunto nel caso del nichel, oppure con eritemi, eruzioni pruriginose, pomfi e vescicole su tutto il corpo.

Altre volte invece la sintomatologia può coinvolgere l’apparato gastrointestinale, provocando dolore nella zona addominale, gonfiore, stipsi o diarrea ma anche stanchezza cronica, mal di testa, febbricola.

Sul lungo periodo, invece, gli effetti dell’inquinamento atmosferico e in particolare dei metalli pesanti possono essere ancora più devastanti: ricordi il report dell’Agenzia europea per l’ambiente e i 253mila morti in Europa? Ecco.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, al cadmio sono associati danni ai reni e alle ossa e tumore a carico dei polmoni; le esposizioni al piombo hanno effetti sullo sviluppo e neurocomportamentali su feti, neonati e bambini e aumentano la pressione sanguigna negli adulti.

Il mercurio poi è tossico anche nelle forme elementare e inorganica, ma la preoccupazione principale è associata ai composti organici, in particolare al metilmercurio, che si accumula nella catena alimentare, la principale via di esposizione umana.

Fonte | Organizzazione mondiale della Sanità; Iss

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