Il raffreddore estivo potrebbe inizialmente sembrarti un controsenso. Eri abituato ad associare l'influenza e il naso che cola ai periodi freddi, specialmente in inverno, e invece devi sapere che questo problema può presentarsi anche in estate, magari dopo aver preso il sole o dopo un tuffo in mare. Certo, non è altrettanto diffuso, ma gli sbalzi termici provocati da temperature esterne molto alte e ambienti interni climatizzati ne favoriscono la circolazione.
Va detto però che non c'è molto da preoccuparsi: solitamente il raffreddore estivo si risolve da solo nel giro di 5 giorni e se i sintomi proseguono per due settimane, potrebbero indicare un'altra patologia all'origine ed è quindi meglio parlarne con un medico. Devi poi fare attenzione a non confondere l'infezione con la rinite allergica, ovvero l'allergia stagionale.
Il raffreddore estivo è un'infiammazione delle mucose delle prime vie aeree superiori, esattamente come quello invernale. È un'infezione altamente contagiosa, soprattutto durante i primi due o tre giorni, che può essere provocata da oltre 200 virus diversi. I più diffusi sono quelli della famiglia dei Rhinovirus e degli Enterovirus e sembra che siano proprio questi ultimi a circolare maggiormente durante l'estate.
Al pari degli adulti, anche i bambini possono contrarre un raffreddore estivo. E forse nel loro caso è persino più probabile. A provocarlo sono sempre gli sbalzi di temperatura. Se ci pensi, dopo aver giocato fuori con gli amici, tuo figlio sarà molto sudato e se proprio in quel momento entra in una casa climatizzata potrebbe permettere a uno dei 200 virus di cui ti parlavo prima di infettarlo. Anche in questi casi, però, non c'è da preoccuparsi: la durata sarà di pochi giorni, esattamente come per gli adulti.
Come ben saprai, siamo di fronte a una malattia piuttosto banale e che, tranne in rari casi, non provoca complicanze gravi. Perciò il consiglio è quello di prenderti un paio di giorni di riposo e aspettare che si risolva da sola.
Potresti però confondere il raffreddore estivo con altre forme di raffreddore. Ad esempio, le manifestazioni legate ad allergie e raffreddore sono piuttosto simili e non è quindi raro scambiare questi due problemi. La differenza, oltre che nelle cause, sta nella durata dei sintomi. Se quando hai il raffreddore questi persistono per al massimo 7 giorni, se soffri di allergia non te ne potrai liberare fino a quando non eviterai il contatto con gli allergeni che la provocano.
Ti starai chiedendo come faccia a presentarsi il raffreddore in un periodo in cui ti sembra di non riuscire a trovare sollievo dal caldo. Devi sapere che una delle cause del raffreddore estivo è proprio legata all'aria condizionata: lo sbalzo di temperatura tra interno ed esterno indebolisce il tuo sistema immunitario e ti rende più esposto a questi virus. Lo stesso, ovviamente, può accadere se hai trascorso tutto il giorno al mare sotto il sole prima di uscire, magari a maniche corte, durante una serata più fresca del solito.
Gli agenti patogeni responsabili dell'infezione, infatti, non spariscono con l'arrivo della bella stagione, ma hanno semplicemente meno occasione di circolare. Capita infatti più di rado che le persone rimangano per tanto tempo all'interno di stanze chiuse e spazi ristretti, preferendo frequentare gli esterni. Inoltre il freddo ha un effetto anestetizzante sulle difese immunitarie delle vie aeree. Ma con gli impianti di climatizzazione possono andare a crearsi situazioni molto simili e non è quindi raro iniziare a sentire il naso chiuso anche se il calendario ti ricorda che è luglio.
I sintomi del raffreddore estivo non differiscono da quelli del malanno tipico della stagione fredda, e quindi:
Altri disturbi legati al raffreddore possono essere la difficoltà di dormire, proprio perché non riuscirai a respirare bene, e l'iperemia congiuntivale, ovvero una leggera congiuntivite.
Proprio come quello che potrebbe colpirti in inverno o in altre stagioni, anche il raffreddore estivo ha una durata piuttosto breve: la fase più acuta, quella durante la quale avvertirai alcuni o tutti i sintomi descritti, dovrebbe durare circa 3-5 giorni, e nel giro di una settimana probabilmente sarai completamente guarito. Di conseguenza, fai attenzione se ti viene la febbre molto alta o se continui a sentirti poco bene per più di 7 giorni: in quel caso, potresti non avere un semplice raffreddore ma qualche altra patologia, quindi sarà il caso di chiamare il tuo medico.
Come ti dicevo prima, il raffreddore estivo si risolve da solo e devi semplicemente aspettare che faccia il suo corso e passi.
Potrebbe però esseri utile seguire alcuni accorgimenti. Il primo rigarda l'idratazione: bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno favorisce una guarigione più rapida perché il tuo organismo avrà meno difficoltà a smaltire le particelle virali. Per quanto riguarda l'alimentazione, invece, potresti privilegiare frutta e verdura contenente la vitamina C, che rinforzerà le tue difese immunitarie. Molto importante, infine, è l'igiene personale: lavati spesso le mani e cerca di non toccarti il viso se non sei certo che le tue dita siano pulite.
Fai attenzione, però: non si tratta di medicinali o di una terapia vera e propria. Se quindi i sintomi proseguono per più di una settimana o 10 giorni, dovresti chiedere un parere al tuo medico, che nei casi potrebbe prescrivere un antinfiammatorio o altri medicinali, in base alle tue esigenze.
Ma ci sono alcuni rimedi naturali che possono aiutarti ad alleviare un po' i sintomi e a velocizzarne la scomparsa. Suffumigi a base di timo ed echinacea, ad esempio, libereranno un po' il tuo naso in modo che tu possa respirare meglio, ma se non ami questo tipo di procedura puoi sempre provare con un po' di lime e un cucchiaino di miele diluiti in acqua tiepida. Un altro infuso, utile soprattutto alla gola, è quello a base di eucalipto.
Puoi anche provare con lavaggi nasali a base di acqua e sale, ma senza esagerare con la quantità o potrebbero danneggiare le mucose interne. Infine, gli oli a base di piante medicinali, che possono venire spalmati sul petto e sulla gola, magari appena prima di andare a dormire, per un effetto decongestionante e un riposo migliore.
Il raffreddore estivo si trasmette sempre per via aerea, cioè attraverso le goccioline di saliva che puoi emettere quando parli, tossisci o starnutisci. E poi per contatto: se una persona con l'infezione non si è lavata le mani dopo essere entrato in contatto con la propria saliva e magari tocca una superficie comune, come una maniglia, chiunque metta le proprie dita su quello stesso oggetto corre il rischio di essere contagiato. Certo, non è il caso di farsi prendere dal panico di fronte alla possibilità di contrarre un raffreddore, però seguire le normali regole di igiene personale, come lavarsi le mani dopo essere stati fuori casa, è certamente un buon consiglio che va tenuto a mente.
Fonte| Ospedale Meyer; Humanitas
(Scritto da Giulia Dallagiovanna il 1 luglio 2020,
modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 1 settembre 2023)