Sai quali sono i 21 parametri che decidono se una regione rientra nella zona gialla, arancione o rossa?

Non c’è solo l’Rt, l’indice di contagiosità del virus: per valutare la gravità della situazione epidemiologica di un territorio e, di conseguenza, collocarlo in una delle tre fasce colorate in cui è diviso il nostro paese si utilizzano anche altri 21 indicatori, introdotti lo scorso 30 aprile da un decreto del Ministro della Salute Speranza.
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Kevin Ben Alì Zinati 11 Novembre 2020
* ultima modifica il 22/02/2021

Di che colore è la tua regione? Con l’ultimo Dpcm varato dal Governo hai visto che l’Italia è stata divisa in tre fasce di rischio a cui è stato assegnato un colore: una gradazione che dal giallo porta all’arancione e poi al rosso. Ogni territorio perciò è “colorato” di un colore diverso in base alla gravità della propria situazione epidemiologica. Ma come viene assegnato il colore a una regione? Uno dei criteri che viene tenuto in considerazione è l’Rt, ovvero l’indice di contagiosità: ogni settimana il Ministero della Salute aggiorna l’Rt delle regioni facendo poi una media a livello nazionale. Nel periodo tra il 26 ottobre e il 1 novembre, l’Rt italiano si è attestato intorno al 1.7. Accanto a questo, però, il Comitato tecnico scientifico e il Ministero della Salute hanno individuato altri 21 parametri sulla base dei quali collocare una Regione in una fascia o nell’altra.

I 21 parametri 

Questi indicatori sono stati introdotti lo scorso 30 aprile da un decreto del Ministro Roberto Speranza e sono divisi in tre categorie: i paramenti sulla capacità di monitoraggio, sulla capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti e poi i parametri di risultato relativi alla stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari.

Indicatori sulla capacità di monitoraggio

Questi indicatori sono finalizzati alla raccolta dei dati e alla comprensione della loro qualità al fine di poter realizzare una classificazione rapida del rischio di contagio. I parametri sono:

  • Il numero dei casi sintomatici notificati per mese in cui è indicata la data di inizio dei sintomi o il totale di casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo
  • Il numero dei casi notificati per mese con una storia di ricovero in ospedale (ma non in terapia intensiva) in cui è indicata la data di ricovero o il totale dei casi con una storia di ricovero in ospedale (non in TI) notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo
  • Il numero dei casi notificati per mese con una storia di trasferimento o ricovero in terapia intensiva in cui è indicata la data di trasferimento o ricovero in TI oppure il totale dei casi con una storia di trasferimento o ricovero in terapia intensiva notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo
  • Il numero dei casi notificati per mese in cui è riportato il comune di domicilio o residenza oppure il totale dei casi notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo
  • Il numero di checklist somministrate settimanalmente alle strutture residenziali sociosanitarie
  • Il numero delle strutture residenziali sociosanitarie rispondenti alla checklist settimanalmente con almeno una criticità riscontrata.

Indicatori sulla capacità di accertamento diagnostico, indagine e gestione dei contatti

I parametri che rientrano in questa categoria sono:

  • La percentuale dei tamponi positivi complessivamente e per macro-setting (territoriale, PS/Ospedale, altro) per mese. Da questa percentuale c’è da escludere, per quanto possibile, tutte le attività di screening e il “re-testing” degli stessi soggetti
  • Il tempo tra la data di inizio dei sintomi e la data di diagnosi
  • Il tempo tra la data d inizio dei sintomi e la data di isolamento
  • Il numero, la tipologia di figure professionali e il tempo o la persona dedicate in ciascun servizio territoriale al contact-tracing
  • Il numero, la tipologia di figure professionali e il tempo o la persona dedicate in ciascun servizio territoriale alle attività di prelievo e invio ai laboratori di riferimento e di monitoraggio dei contatti stretti e dei casi posti rispettivamente in quarantena e isolamento
  • Il numero dei casi confermati di infezione nella regione per cui sia stata effettuata una regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti o il totale dei nuovi casi di infezione confermati.

Indicatori relativi a stabilità di trasmissione e tenuta dei servizi sanitari

In questo caso, invece, i parametri individuati dal Cts sono:

  • Il numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni
  • Il valore di Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata ISS (si utilizzeranno due indicatori, basati sulla data di inizio sintomi e la data di ospedalizzazione)
  • Il numero dei casi riportati alla sorveglianza sentinella Covid-net per settimana
  • Il numero dei casi per data di diagnosi e per data di inizio dei sintomi riportati alla sorveglianza integrata Covid-19 per giorno
  • Il numero dei nuovi focolai di trasmissione (2 o più casi epidemiologicamente collegati tra loro o un aumento inatteso nel numero di casi in un tempo e luogo definito)
  • Il numero dei nuovi casi di infezione confermata da Sars-CoV-2 per Regione, non associati a catene di trasmissione note
  • Il numero di accessi al PS con classificazione ICD-9 compatibile con quadri sindromici riconducibili a Covid-19
  • I tasso di occupazione dei posti letto totali di Terapia Intensiva per pazienti Covid-19
  • Il tasso di occupazione dei posti letto totali di Area Medica per pazienti Covid-19.

Fonti | Gazzetta Ufficiale; Ministero della Salute  

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