Santa Survey, il primo sondaggio sull’esistenza di Babbo Natale. Continua a crederci!

Babbo Natale esiste o non esiste? Santa Survey è il primo sondaggio fatto su scala internazionale sul tema dibattutissimo legato all’esistenza o meno di questo misterioso uomo che porterebbe i doni la notte di Natale. La ricerca è stata condotta all’Università di Exeter dal professore e psicologo Chris Boyle.
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Gaia Cortese 21 Dicembre 2018

A otto anni si inizia a non credere più a Babbo Natale. È uno dei risultati emersi dal sondaggio dell’Università di Exeter, denominato Santa Survey e condotto dal professore e psicologo Chris Boyle. Si tratta del primo sondaggio accademico su scala internazionale che affronta il tema tanto dibattuto sull’esistenza o meno del misterioso uomo vestito di rosso impegnato a distribuire doni ai bambini di tutto il mondo nella notte di Natale! Sarà vero? Come è possibile che riesca a distribuire tutti i doni in una sola notte e per di più viaggiando, anzi volando, su una slitta trainata da renne magiche?

Il sondaggio ha coinvolto oltre un migliaio di persone provenienti da diversi Paesi, prevalentemente adulti che riflettevano sulle loro memorie da bimbi. Tra i risultati che sono emersi dal sondaggio è risultato che il 65% delle persone (spinte da un tocco di innocente opportunismo?) ha continuato a credere al mito di Babbo Natale, mentre il 34% ha desiderato credere nella sua esistenza, malgrado fosse stata messa in dubbio in diverse occasioni.

Perché deve essere chiarito una volta per tutte. A una certa età i bambini capiscono che il Babbo Natale dell'affollato centro commerciale, con la barba bianca allentata e le scarpe da ginnastica ai piedi, non è il vero Babbo Natale. E ci credo pure che gli sorga qualche dubbio. Non se ne può più di Babbi Natale che non riempiono i vestiti perché sono troppo magri o che non portano gli occhiali da vista.

I bambini devono sapere che il Babbo Natale, quello vero, si trova nelle terre fredde del Polo Nord, circondato da un gruppo ben assortito di elfi aiutanti, una mandria di renne, e soprattutto che è troppo occupato in questo periodo dell’anno per poter presenziare all’ingresso di un negozio e fare foto con i passanti. Si può smettere di crederci? Neanche a parlarne. Il fatto è che senza Babbo Natale tutto perderebbe senso. A che scopo addobbare le case, preparare l’albero riempiendolo di palline colorate e luci intermittenti o appendere una ghirlanda natalizia fuori dalla porta? Non sono gesti che si ripetono di anno in anno con l’unico obiettivo di dargli una calorosa accoglienza?

E la letterina poi? Se non esistesse Babbo Natale perché mai dovrebbe essere scritta e spedita (pure in tempo) da tutti i bambini del pianeta? Non basterebbe semplicemente indicare ai propri genitori qualche giocattolo su un qualunque catalogo giochi o portarli direttamente davanti allo scaffale di un negozio? Insomma, se Babbo Natale non esistesse, tutto questo non avrebbe proprio senso. Ci comporteremmo come a Pasqua: si va all’Esselunga, si sceglie un uovo al cioccolato qualsiasi, anzi quello con la sorpresa migliore, e stop.

E poi ci sono altre prove. Provate a lasciare un bicchiere di latte tiepido con qualche biscotto in bella vista la Notte di Natale. Aggiungete magari un paio di carote, perché le renne sono affamate. Al mattino non troverete più niente. Forse solo qualche traccia di terra lasciata dagli scarponi di Babbo Natale e un po’ di acqua per la neve che ormai si è sciolta. Insomma, credeteci.

P.S. Da una mamma che vuole con tutto il cuore che i suoi figli continuino a credere a Babbo Natale.