Ecojet: dal 2024 si potrà viaggiare su aerei elettrici

E se ti dicessi che sta per nascere una compagnia con la quale si potrà viaggiare in aerei completamente elettrici? Come un fulmine a ciel sereno, dal 2024 si potrebbe volare su aerei completamente elettrici. Tutto grazie a un progetto, quello di Dale Vince, magnate dell’energia pulita nel Regno Unito. Il progetto che ha deciso di lanciare riguardante il settore dell'aviazione si chiama "Ecojet", che prevede la transizione a velivoli elettrici, inizialmente per voli interni e su aerei da 19 posti, poi in Europa e su velivoli da 70 posti.

Ovviamente essendo del Regno Unito, l'idea di Vince è quella di diventare una compagnia bandiera, la prima di tutta la Gran Bretagna. Per diventarlo però ci saranno alcuni passaggi da dover effettuare, passaggi normativi classici che devono effettuare tutte le nuove compagnie come assicurarsi gli slot di decollo e atterraggio negli aeroporti.

Inventato un cemento sostenibile che assorbe CO2

Uno dei settori che più inquina a livello globale è sicuramente quello delle  costruzioni, edili, urbane e più nello specifico quello che utilizza il cemento come materiale di costruzione. Infatti, l'industria del cemento è responsabile dell'8% delle emissioni globali di CO2 e allora una start-up americana, originaria di Okland ha pensato di produrre un nuovo tipo di cemento, che sia però eco-sostenibile.

L'idea alla base riguarda il modo di produzione del cemento bio. Si cambia, passando dal cuocere il calcare, all'utilizzo diretto di una roccia di silicato di calcio, priva di carbonio. Da questa roccia si procede con l'estrazione chimica dell'ossido di calcio ed qui la novità. Sì perchè in questo caso non vengono rilasciate emissioni di anidride carbonica.

Inoltre un sottoprodotto di questo processo è il magnesio che naturalmente assorbe la CO2.

A Parigi una nuova tassa sui Suv per combattere l’inquinamento

Tariffe di parcheggio più elevate per tutti coloro che possiedono un SUV nella capitale francese, gli aumenti -ancora sconosciuti- varieranno presumibilmente in base alla grandezza del veicolo, alla sua effettiva grandezza e al tipo di motore. A Parigi si parla da tempo di questa proposta, a inizio anno David Belliard, vice di Anne Hidalgo, aveva proposto infatti di tassare questi veicoli per finanziare il trasporto pubblico nella regione dell'Ile-de-France.

La ragione della misura è da ricercare nella volontà da parte del Comune di tentare in ogni modo di ridurre l'inquinamento della Capitale. Insomma, la Francia ha dichiarato guerra prima ai jet privati, ora è il turno dei Suv. Sono esclusi dall'aumento delle tariffe i veicoli elettrici e tutti quelli che trasportano famiglie numerose che richiedono un veicolo più grande. Tale aumento entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.

Secondo quanto comunicano i funzionari della Capitale, il numero di SUV in città sarebbe aumentato di circa il 60% negli ultimi quattro anni. Ora rappresenterebbero il 15% degli 1,15 milioni di veicoli privati che ogni sera rimangono parcheggiati a Parigi.

JJ4 e MJ5 non saranno abbattuti: la decisione finale del Consiglio di Stato

Vittoria per le associazioni ambientaliste che per tutti questi mesi hanno seguito la vicenda degli orsi JJ4 e MJ5: il Consiglio di Stato ha deciso di non procedere con l'abbattimento, come aveva richiesto il Presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. Esulta la LAV, che già il 13 luglio nelle vesti dell'avvocato Claudio Linzola (legale LAV) era fiduciosa sul caso.

È stato accolto il ricorso della LAV all'ordinanza firmata a giugno dal presidente della Provincia di Trento, "Accolto ricorso LAV! Ancora salvi gli orsi JJ4 e MJ5", scrive sui social l'associazione a tutela degli animali.

Per Mj5 è stato chiesto che continui a rimanere libero in natura, mentre JJ4 sarà trasferita dal Casteller al Santuario rifugio in Romania.

Batterie più potenti e più longeve, l’ingrediente segreto? Zucchero

Non è un racconto del medioevo e non stiamo parlando di alchimisti e alchimia, però che sia servito un ingrediente alimentare come lo zucchero per rendere le batterie di flusso al ‘fluorenone' più potenti e più longeve è la pura verità.

Verità che arrivata direttamente dal laboratorio del Pacific Northwest National Laboratory (PNNL), negli Stati Uniti, il quale ha realizzato un prototipo di questo nuovo tipo di batteria. Batteria che per un anno è stata in grado di immagazzinare e rilasciare energia di carica e scarica continua.

I test sono poi stati riportati sulla rivista Joule e si indica esplicitamente che per la prima volta nella costruzione della batteria è stato utilizzato uno zucchero semplice chiamato β-ciclodestrina. Si tratta di un derivato dell'amido,  in grado di accelerare la reazione di ossidazione e aumentare la fase di cinetica della batteria.

Com'è stato condotto l'esperimento? L'equilibrio che i ricercatori hanno ottenuto tra lo zucchero e gli altri componenti della batteria ha permesso di aumentare la capacità di potenza del 60%. L'esperimento è stato interrotto un anno dopo con la rottura di un tubicino di plastica.