Tumore al colon-retto: i batteri del tuo intestino potrebbero proteggerti, la scoperta italiana

Una delle forme di cancro più diffuse e che solo in Italia colpisce circa 33mila persone. Ed è questa la ragione per cui la scoperta dei ricercatori di Humanitas è così importante: una famiglia di batteri già presenti nel tuo intestino può frenare la progressione della massa tumorale e potrebbe aiutare sia nelle diagnosi precoce che per la formulazione di un’eventuale terapia aggiuntiva.
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Giulia Dallagiovanna 21 Febbraio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Colpisce il tuo intestino ed è uno dei tumori più diffusi all'interno dei Paesi industrializzati, arrivando a interessare quasi 33mila persone, solo in Italia. E sai perché ho specificato che sono proprio le zone del mondo dove c'è maggior benessere economico a risultare più a rischio di cancro al colon-retto? Perché tra le possibili cause, o comunque tra i fattori che aumentano la probabilità di sviluppare questa patologia, ci sono un'alimentazione ipercalorica e ricca di soli grassi animali, obesità, fumo e scarsa attività fisica. La buona notizia però è che si può prevenire e che una sua individuazione precoce ha portato a una diminuzione della mortalità: persino alcuni pazienti con metastasi, una volta operati, sono riusciti a sopravvivere altri 10 anni. Ti avevamo già parlato di come i batteri dell'intestino possano aiutare a formulare una diagnosi precoce, ma ora un studio a cura di Humanitas ha scopetto che alcuni di questi possono addirittura proteggerti dalla minaccia.

Sarai infatti abituato a considerare questi microorganismi come portatori di malattie e infezioni, ma non è sempre così. Anche il dottor Giuseppe Miserotti di ISDE (Associazione medici per l'ambiente) ti aveva spiegato che dovremmo piuttosto guardare a loro come a degli alleati. E questa ricerca lo conferma. Nel tuo intestino c'è un vero e proprio un centro per la maturazione e il mantenimento delle difese immunitarie. A quanto pare, sono persino in grado di mettere a punto un esercito contro una neoplasia.

Una famiglia di batteri, gli Erysipelotrichaceae, sarebbe in grado di bloccare la replicazione delle cellule tumorali

In particolare, la tua attenzione si deve focalizzare su una famiglia di batteri, chiamati Erysipelotrichaceae. Quello che i ricercatori hanno notato è che questi organismi non erano presenti nei campioni di feci di pazienti che presentavano il cancro al colon-retto ancora in uno stadio iniziale. Hanno allora analizzato più da vicino i batteri e hanno riscontrato delle capacità antitumorali. Sarebbero infatti in grado di bloccare la replicazione incontrollata delle cellule dal Dna alterato che porta alla formazione e alla progressione di una massa maligna.

Una scoperta che porta a due conclusioni, entrambe molto importanti per te: "Il fatto che il microbiota rilevato nelle feci non presenti questa famiglia di batteriha spiegato Maria Rescigno, Principal Investigator del Laboratorio di Immunologia delle mucose e Microbiota di Humanitas e coordinatrice dello studio – è estremamente importante per la diagnosi precoce della malattia nei pazienti con adenoma avanzato. Inoltre, proprio per questi pazienti si potrebbe pensare di ridurre il rischio restituendo il batterio sotto forma di probiotico".

Dunque un possibile nuovo strumento di diagnosi e una nuova terapia, in aggiunta a quelle già esistenti, per avere ancora più armi contro questo tumore. Un risultato molto importante, messo a segno dall'Italia.

Fonte| "Endogenous murine microbiota member Faecalibaculum rodentium and its human homologue protect from intestinal tumour growth", pubblicato su Nature Microbiology il 27 gennaio 2020 

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