La poliomielite è una malattia virale, causata da poliovirus, potenzialmente mortale e soprattutto per cui non esiste una terapia. Il virus si diffonde da persona a persona e può infettare il midollo spinale, causando paralisi. L’unico trattamento che abbiamo a disposizione è preventivo ed è il vaccino, che ha un’efficacia maggiore del 95% a conclusione del ciclo. Come viene somministrato e a chi?
Il vaccino inattivato contro la poliomielite (IPV), detto anche di Salk, viene somministrato mediante iniezione al braccio o alla gamba, a seconda dell'età della persona. In passato si usava un farmaco con virus attenuato (vaccino orale o di Sabin). Come mai in Europa non si somministra più? Perché raramente poteva dare paralisi simili a quelle della malattia naturale.
Il ciclo vaccinale è costituito da tre dosi di vaccino somministrate entro il primo anno di vita seguite da un richiamo tra il 5° e il 6° anno di vita e a 12-13 anni. Si somministra per via intramuscolare, ed è uno dei componenti del vaccino esavalente (difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, haemophilus influenzae di tipo B) e quadrivalente (difterite, tetano, pertosse, poliomielite).
Il vaccino contro la poliomielite è tra le vaccinazioni obbligatorie per tutti i nuovi nati. La maggior parte delle persone con più 18 anni non necessita della vaccinazione antipolio in quanto vaccinati da bambini. Tuttavia, alcuni adulti possono essere a maggior rischio per la malattia perché:
Il vaccino Salk non deve essere somministrato se il bambino ha manifestato reazioni allergiche gravi a sostanze contenute nel vaccino o dopo precedenti somministrazioni dello stesso vaccino. E ovviamente la somministrazione deve essere rimandata in caso di febbre alta.
Il vaccino contro la poliomielite è estremamente sicuro e l'unica controindicazione è costituita da una grave allergia nota agli antibiotici in esso contenuti (neomicina, polimixina B, streptomicina). Per quanto riguarda il vaccino orale, come anticipato, non più usato in Europa e negli Stati Uniti, a causa del rischio di paralisi flaccida acuta, che può colpire raramente (1 caso ogni 2,4 milioni di dosi somministrate).
Il vaccino contro la poliomielite può scatenare degli effetti collaterali, considerati lievi e comuni. I più frequenti sono rossore, dolore, indurimento in sede di iniezione e, raramente, febbre.
Fonti| Epicentro;VaccinarSì