Cardiopatia ischemica: sintomi e cause di infarto e angina pectoris

Cardiopatia ischemica è un termine generico per definire diverse patologie del cuore, quasi sempre scatenate da aterosclerosi, quindi l’indurimento di un vaso sanguigno e il mancato apporto di sangue e ossigeno al muscolo cardiaco. Quali sono queste malattie e soprattutto come si curano e prevengono?
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Valentina Rorato 10 Novembre 2020
* ultima modifica il 29/11/2020

La cardiopatia ischemica è una malattia del cuore,  caratterizzata da un’ischemia, ovvero una diminuzione del flusso sanguigno e dell'ossigeno al muscolo cardiaco. Si manifesta con due gravi episodi: l’infarto, più frequente tra gli uomini, e l’angina pectoris, più diffusa tra le donne.

Che cos’è

La cardiopatia ischemica, nota anche come cardiopatia coronarica , si verifica quando il flusso sanguigno al muscolo cardiaco è ridotto a causa di un blocco parziale o completo delle arterie che gli forniscono sangue. L'ischemia spesso causa dolore o fastidio al petto noto come angina pectoris.

La cardiopatia ischemica è una malattia molto comune che colpisce gran parte della popolazione sia nei paesi sviluppati sia in quelli in via di sviluppo. Per darti l’idea di quanto possa essere diffusa, sappi che negli Stati Uniti circa 15,4 milioni di persone di età superiore ai 20 anni hanno una cardiopatia ischemica (ovvero il 7,9% degli uomini e 5,1% delle donne), mentre in Europa ogni anno ci sono 4 milioni di morti all'anno; ciò equivale al 47% di tutti i decessi.

Chi è più colpito? Gli uomini sono più vulnerabili rispetto alle donne. Negli uomini, la cardiopatia ischemica si manifesta più tipicamente come un infarto, mentre nelle donne di solito si presenta come angina pectoris.

Le cause

La cardiopatia ischemica è causata dall'arteriosclerosi. L'arteriosclerosi è un'infiammazione cronica delle arterie che le induce a indurire e ad accumulare placche di colesterolo sulle pareti. Quando questo problema si manifesta nelle arterie che trasportano il sangue al cervello, può causare un ictus un incidente cerebrovascolare; se si verifica nelle arterie che forniscono le gambe, potrebbe tradursi in dolore quando si cammina; se invece colpisce i vasi che portano sangue al cuore stesso, può provocare angina pectoris o infarto del miocardio.

I sintomi

I sintomi di una cardiopatia ischemica possono essere di diverso tipo, ma quasi sempre si possono ricondurre al dolore al torace, molto simile a un’oppressione al petto. Può essere accompagnato a:

  • Sudorazione fredda
  • Nausea e vomito
  • Palpitazioni
  • Perdita di coscienza
  • Mancanza di respiro
  • Dolore che si estende a collo, mascella, schiena e braccio sinistro

I fattori di rischio

Conoscere i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari è particolarmente importante, perché potresti veramente prevenire gravi episodi. Le cardiopatie sono collegate alle caratteristiche personali di ogni individuo e allo stile di vita. Fai dunque attenzione se soffri di

  • Ipertensione
  • Colesterolo alto
  • Diabete
  • Obesità o sovrappeso

È importante anche evitare di fumare, condurre una vita attiva (no alla sedentarietà). E poi ovviamente, tieni presente la storia della tua famiglia, il background etnico e l’età.

La diagnosi

La diagnosi di una malattia coronarica è abbastanza semplice da elaborare, ma sono necessari diversi esami. Prima di tutto il medico dovrà ripercorrere la storia clinica e poi potrebbe richiedere un elettrocardiogramma, una radiografia al torace, per esclude altre cause come la polmonite, un ecocardiogramma e un test da sforzo cardiaco o ergometria. Tra gli esami di maggior precisione c’è la TC coronarica.

La cura

La cura dipende dalla gravità della cardiopatia. Potrebbe essere trattata con farmaci fluidificanti, anticoagulanti e inibitori dell’aggregazione piastrinica. Potrebbero essere prescritti anche anticoagulanti, beta bloccanti e antidolorifici, nel caso il dolore sia intenso e persistente. Un’altra strada è quella chirurgica. In questo caso potrebbe essere consigliata l'angioplastica con stent o, in alternativa, un intervento di bypass cardiaco. Ovviamente, dopo un episodio acuto la vita non può più tornare quella di prima. È fondamentale cambiare molte abitudini (dall'alimentazione all'attività motoria) e tenere maggiormente sotto controllo le malattie associate all’aterosclerosi.

Fonti | Humanitas;Ics Maugeri

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