Il defluvium capillorum è una condizione in cui si perdono moltissimi capelli. Tecnicamente si può distingue in effluvio e defluvio: gli effluvi sono le perdite importanti di capelli in un tempo definito, che può essere anche un periodo abbastanza rapido, i defluvi, invece, sono la perdita più lenta e contenuta.
Il capello ha un ciclo di vita suddiviso in fasi, che si alternano costantemente e permettono di mantenere folta la chioma. In assenza di una fase, si può verificare un diradamento o calvizie.
Il defluvio o defluvium capillorum è una perdita di capelli irreversibile e può avvenire in fase telogen o anagen.
Defluvio telogen: se si manifesta nella fase telogen, la perdita è moderata ma, purtroppo, non ci sono speranze di ripresa per un nuovo ciclo di rinascita. Di solito chi soffre di questo problema sono coloro che soffrono anche di alopecia androgenetica. I capelli vengono miniaturizzati fino a diventare peli vellus. Questa condizione è spesso collegata anche a stati di iperprolattinemia, anoressia nervosa, sindrome dell'ovaio policistico, neoplasie secernenti androgeni, ipoestrogenismo (menopausa, post-partum, sospensione della pillola anticoncezionale, ecc.) e deficit enzimatico surrenalico.
Defluvio anagen: è una perdita di capelli superiore alla norma. Il diradamento è causato da una progressiva perdita di follicoli, che vengono distrutti a causa di una malattia. Si può dire quindi che il defluvio sia un sintomo o conseguenza.
Considera che in condizioni normali, una persona perde ogni giorno perdiamo tra i 50 e gli 80 capelli, che vengono sostituiti da altrettanti nuovi. I capelli che cadono, infatti, lasciano il posto ad una nuova fase anagen nello stesso follicolo pilifero e l’avvio di un nuovo ciclo di vita del capello, che dura mediamente tra 2 e 7 anni.
Come anticipato il telogen defluvio può essere causato nell’uomo da alopecia frontoparietale e alopecia androgenetica; nelle donne, invece, potrebbe essere il risultato di una forma di alopecia androgenetica ereditaria, post-menopausa, alopecia causata da deficit enzimatico surrenale e da altri squilibri ormonali o per patologie.
Il defluvio anagen ha, invece, cause patologiche che provocano la distruzione dei follicoli piliferi, tra i quali il lichen planus, la sclerodermia, la follicolite decalvante, il lupus eritematoso discoide, la pseudoarea di Broq (una particolare forma di alopecia cicatriziale), la tricomalacia e l'alopecia cicatriziale da radiazioni.
La gravidanza indebolisce denti e capelli. È un luogo comune, ma qualcosa di vero c’è. Infatti, si parla di defluvium post partum ed è la perdita di capelli dopo il parto o durante la fase dell’allattamento. Da che cosa è dovuto? L’aumento degli estrogeni nel periodo gestazione porta un allungamento della fase anagen e ciò porta a capelli più folti, ma dopo il parto la situazione cambia. La diminuzione improvvisa nei livelli di estrogeni causa, nella maggior parte delle donne, una caduta di capelli particolarmente importante. I follicoli sono appena passati in fase telogen, dando inizio al “defluvium post partum”. A questo si aggiunge la produzione di prolattina, che tende a indebolire i capelli.
Fonte | Istituto Giglio; Policlinico Sant'Orsola