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Emottisi: come comportarsi se si espelle sangue con la tosse

L’emottisi è una condizione che può causare molta preoccupazione ed è perciò importante cercare di diagnosticare il prima possibile la sua causa: esaminiamo insieme perché può capitare di emettere sangue con la tosse e quali terapie sono indicate per ogni diverso caso.
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28 Aprile 2022 * ultima modifica il 03/06/2022

In caso di tosse con sanguinamento è necessario prima di tutto riconoscere la provenienza del sangue espulso: molto spesso la causa scatenante l’emottisi non è grave, ma occorre accertarsene rilevando la provenienza dell’emorragia.

Cos’è

Il termine emottisi deriva dai due sostantivi greci hàima (sangue) e ptýsis (sputo) e sta per l’appunto ad indicare l’emissione di sangue dalle vie respiratorie, e avviene solitamente in concomitanza con un colpo di tosse. L’emottisi è da distinguere dall’emoftoe, ossia l’emissione di espettorato (catarro) misto a tracce di sangue, in quanto l’emottisi rappresenta fuoriuscita di puro sangue non associato ad altro; è importante anche riconoscere che non si tratti di ematemesi, ossia l’emissione di sangue con il vomito, quindi proveniente dal tratto gastrointestinale superiore.

Nella valutazione di emottisi è importante, oltre alla tipologia di sangue emesso, anche la quantità dello stesso che viene espulsa nell’arco di una giornata, si parla perciò di:

  • emottisi massiva: la quantità di sangue va oltre i 600ml;
  • emottisi moderata: tra 20ml sino ai 200ml;
  • emottisi lieve: al di sotto dei 20ml
emottisi-significato

Cause

Tra le cause più comuni di emottisi negli adulti possiamo trovare:

Le cause più comuni nei bambini sono le infezioni delle vie respiratorie inferiori o l’inalazione di corpi estranei.

Cause meno comuni di emottisi possono essere:

  • utilizzo di farmaci (ad esempio anticoagulanti);
  • utilizzo di droghe;
  • tubercolosi;
  • vasculite;
  • infezioni da parassiti;
  • embolie polmonari;
  • traumi contusivi.

Sintomi

Il sintomo principale e rappresentativo è, come abbiamo già riportato, è la tosse con sangue.

La tipologia di sangue emesso potrebbe indicare la provenienza o la causa di emottisi: se si tratta quindi di sangue rosso vivo o scuro, se si nota la presenza di coaguli, se è schiumoso ad esempio, o misto ad altre sostanze.

Atra sintomatologia che potrebbe associarsi ad emottisi può essere:

  • tosse cronica con produzione di espettorato;
  • mancanza di respiro;
  • dolore toracico;
  • respiro sibilante, associato ad un fischio.

Nei casi associati a tumori o malattie gravi si potrebbe presentare perdita di peso e affaticamento.

Cosa fare

Abbiamo già parlato dell’importanza di rivolgersi subito ad uno specialista nel caso si riscontrasse la presenza di emottisi.

Un’anamnesi completa è il primo passo per cercare di capire la provenienza della fuoriuscita di sangue: il primo step è cercare di comprendere se il tratto respiratorio inferiore è l’origine del sangue, quindi se può provenire dai polmoni.

La presenza di tosse è un segno molto importante per cercare di capirlo, in quanto le emorragie che non provengono dai polmoni di solito non espellono sangue tramite emottisi, quindi attraverso tosse.

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Anche la quantità di sangue emesso è molto importante nel valutare la situazione, se si tratta di un episodio sporadico o ricorrente, e la tipologia di sangue emesso.

Nel caso in cui si è affetti da bronchite e il sangue emesso è in piccole quantità, potrebbe bastare attendere, in quanto provocato dalla patologia stessa; in ogni caso se la condizione si prolunga nel tempo è necessario rivolgersi ad un medico.

Nel dettaglio è importante contattare subito uno specialista, in questo caso uno pneumologo, nel caso in cui:

  • l’emottisi si prolunga per più di una settimana;
  • l’emorragia è abbondante e se peggiora nel tempo;
  • se si avverte dolore al petto;
  • se in concomitanza si perde peso;
  • se è accompagnata da febbre;
  • se si avverte mancanza di respiro e debolezza.

Cura

Per capire quale strada terapeutica percorrere sarà importante innanzitutto capire la causa di emottisi, e ciò avverrà in seguito a specifici esami e test:

  • radiografie del torace;
  • broncoscopia;
  • TC;
  • esami completi del sangue e delle urine, nonché di coagulazione

Se si è in presenza di emottisi massiva, e quindi vi è un’importante emorragia, innanzitutto sarà necessario stabilizzare il sanguinamento, e per fare ciò potrebbero essere somministrati:

  • farmaci vasocostrittori;
  • coagulanti o trasfusioni di plasma o piastrine;
  • tamponamento con palloncino, una tecnica utilizzata per arrestare il sanguinamento;
  • chiusura dei vasi tramite laserterapia o cauterizzazione;
  • embolizzazione dell’arteria bronchiale

In alcuni casi rari potrebbe essere necessario un intervento chirurgico di rimozione di parte del polmone o addirittura il polmone nella sua interezza.

Una volta bloccata la perdita di sangue si procederà nel trattare la causa sottostante, e la terapia dipenderà dalla natura della stessa.

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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