Il tri test: come e quando si esegue il test genetico prenatale

Durante la gravidanza è possibile effettuare vari esami come il Tri test, importante per verificare la presenza della Sindrome di Down e altre patologie.
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Valentina Danesi 22 Dicembre 2022
* ultima modifica il 04/01/2023

Il Tri test, abbreviazione di triplo test, è uno degli esami che si effettuano durante la gravidanza per verificare lo stato di salute del bambino. Si tratta di un semplice prelievo di sangue che verrà poi utilizzato per verificare e quantificare l'eventuale rischio di malattie cromosomiche per il feto, come ad esempio la sindrome di Down. Tieni presente che i risultati dei test devono essere messi in relazione ad altri fattori legati alla madre, come il fumo o il diabete. Proviamo a capire meglio come funziona.

Cos’è

Il tritest è un esame di screening prenatale, quindi che viene fatto prima che nasca il bambino. Non è invasivo ed è sufficiente un prelievo sanguigno necessario per controllare il dosaggio nel sangue di alcune sostanze prodotte dal metabolismo feto-placentare. Come potrai immaginare, sono tre:

  • alfafetoproteina
  • estriolo non coniugato
  • HCG (gonadotropina corionica).

Tutto questo, insieme alle caratteristiche della futura mamma come età, peso, eventuali patologie e così via, contribuiranno alla verifica dello stato di salute del bambino e, più nello specifico, le probabilità che questo possa sviluppare alcune anomalie cromosomiche. Anomalie che possono condurre, ad esempio, alla sindrome di Down, alla sindrome di Edwards, alla spina bifida o alla gastroschisi. Dunque non la presenza della malattia stessa, ma il grado di rischio che questa possa insorgere e quindi la necessità di sottoporsi ad altri controlli.

È importante quindi capire che non siamo di fronte a una diagnosi e che questi risultati devono sempre essere discussi con il proprio ginecologo. 

Come funziona e quando farlo 

Non è necessario il digiuno prima di sottoporsi al tri test, come può accadere invece in caso di esame del sangue effettuato per altre ragioni. Di norma, viene consigliato tra la 15esima e la 18esima settimana di gestazione.

Attenzione è essenziale non fare autodiagnosi, ma valutare i risultati con il ginecologo di riferimento perché non necessariamente un valore alto è sinonimo con certezza della presenza della patolgia. I valori del tritest possono infatti risultare alterati in caso ad esempio di:

  • datazione sbagliata dell’inizio della gestazione
  • gravidanza gemellare
  • presenza di altre patologie cromosomiche.

Fonte| Ospedale Burlo Trieste

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