Di fronte alla nuova campagna per il vaccino antinfluenzale servono e serviranno creatività, originalità e spirito di adattamento. Perché se niente sarà più come prima, inevitabilmente anche le vaccinazioni cambieranno aspetto, spariranno le code negli ambulatori e le attese affollate per entrare nello studio del medico e farti pungere: prima la sicurezza, quindi distanziamento sociale e niente assembramenti. Ecco allora che ritorna la formula di prima che il Trentino ha messo in pratica: la Regione ha preso una novità, i drive through per i tamponi Covid, e li ha riadattati alla nuova sfida del nostro sistema sanitario, trasformandoli in punti strategici dove somministrare il vaccino senza chiederti di scendere dall’auto.
Di fronte alle nuove norme di sicurezza e anche il potenziale aumento delle persone da vaccinare visto l’ampliamento delle facce di popolazione eleggibile decisa dal Ministero della Salute, la necessità di nuovi e diversi spazi ce l’avevano raccontata sia le istituzioni che i medici sul campo.
La dottoressa Teresa dalla Pietra, medico di medicina generale a Varese, ci aveva parlato di un accordo con l’Ats Insubria e i sindaci per avere a disposizione palestre e sale comunali, così come il presidente dell’ordine dei medici di Milano, il dottor Roberto Carlos Rossi, ci aveva invece raccontato che all’effettivo “allarme spazi” si sarebbe fatto fronte con organizzazione ferrea. In Lombardia la campagna vaccinale non è ancora partita ufficialmente ma a Brescia così come in piazza Duomo, per esempio, sono già pronti diverse tensostrutture o hub dedicati al vaccino: l’aveva sottolineato anche il presidente Simg Claudio Cricelli.
In Trentino si è scelto invece di sfruttare la stessa idea messa in campo per la tamponatura dei sospetti positivi a Sars-Cov-2. La Regione, tra le prime in Italia, ha così creato stazioni raggiungibili in auto dove il medico può somministrare il vaccino mentre resti seduto al volante: non servirà scendere, ti basterà abbassare il finestrino e farti pungere per poi restare parcheggiato 10-15 minuti nei pressi del “drive through” così da scongiurare eventuali effetti collaterali.
In questo modo, la vaccinazione avviene in uno spazio esterno, non si creano code umane e tutti i rischi di contagio da assembramento sono evitati. L’adesione alla campagna trentina sta registrando ottime risposte da parte della popolazione e anche i drive through sembrano funzionare con una buona adesione. Creatività, originalità e spiriti di adattamento da cui prendere ispirazione.
Fonte | Provincia Autonoma di Trento