La fluoxetina: quando può essere indicato questo farmaco

La fluoxetina è un farmaco appartenente alla classe degli SSRI ossia inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. La serotonina è anche chiamata “ormone della felicità” perché è in grado di intervenire nei meccanismi che regolano il tono dell’umore, il ciclo del sonno, dell’appetito della sessualità, dell’empatia, della creatività, apprendimento, memoria, ecc. Mantenendo elevati livelli di serotonina, la fluoxetina trova applicazione per il trattamento di depressione, ansia, disturbo bipolare, ecc.
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Dott.ssa Chiara Speroni Dottoressa in Farmacia
4 Novembre 2020 * ultima modifica il 04/11/2020

La fluoxetina è un farmaco appartenente alla classe degli SSRI ossia inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. Ti ricordi che ne avevamo già iniziato a parlare quando abbiamo descritto la sertralina?

La serotonina, il cui precursore è il triptofano, è anche chiamata “ormone della felicità” perché è in grado di intervenire nei meccanismi che regolano il tono dell’umore, il ciclo del sonno, dell’appetito della sessualità, dell’empatia, della creatività, apprendimento, memoria, ecc.

La disponibilità del triptofano è il principale fattore di regolazione nella sintesi della serotonina. I neuroni coinvolti nella trasmissione della 5-HT o serotonina sono presenti a livello del rafe del ponte e del midollo allungato e proiettano sulla corteccia, nel sistema limbico, nell’ipotalamo, nel midollo spinale.

Le funzioni di questo sistema possono essere così riassunte:

  • Diverse risposte comportamentali (es. allucinazioni)
  • Abitudini alimentari
  • Controllo dell’umore e dell’emozione
  • Controllo del ciclo sonno/veglia
  • Controllo delle vie sensoriali tra cui la via nocicettiva
  • Controllo della temperatura corporea
  • Controllo del centro del vomito.

La fluoxetina è il prototipo dei farmaci di questa classe. Una volta assunta, questa, viene convertita in un altro prodotto metabolicamente attivo chiamato norfluoxetina. La concentrazione plasmatica di questo metabolita può arrivare a 3 volte tanto rispetto alla fluoxetina. In questo modo l'efficacia del farmaco è prolungata.

Il meccanismo d'azione

La sertralina, come gli altri SSRI, è in grado di inibire il trasportatore della serotonina aumentandone la neurotrasmissione. Il trasportatore della serotonina è una glicoproteina presente sui neuroni. Quando la serotonina si lega al suo recettore, questo subisce un cambiamento conformazionale tale per cui la serotonina e gli ioni Na+ e Cl sono spinti verso l'interno del neurone.  Nel neurone sono presenti ioni K+, quando questi si legano al trasportatore lo riportano alla conformazione originaria rilasciando la serotonina all'interno della cellula. La sertralina e gli altri SSRI si legano sul trasportatore della serotonina ma su un sito diverso da quello della serotonina. A dosi terapeutiche la serotonina inibisce l'attività del trasportatore dell'80%.

Andiamo a vedere da vicino la depressione e perché la fluoxetina è utilizzata per i sintomi di questa malattia.

Per quali patologie si usa

Le patologie per cui si usa la fluoxetina sono:

  • Depressione
  • Ansia
  • Disturbi ossessivo-compulsivi

La depressione

Il trattamento della depressione prevede l'utilizzo di molti farmaci. Gli episodi acuti di depressione possono durare dai 6 ai 14 mesi e se non trattati fino ai 2 anni. L'obiettivo del trattamento farmacologico è la remissione dei sintomi della depressione maggiore. Gli antidepressivi impiegano del tempo prima di manifestare l'effetto terapeutico, di solito dalle 8 alle 12 settimane. In questo modo si induce la remissione dei sintomi nel 30-40% dei casi. Se la risposta al farmaco iniziale non è adeguata si procede al cambio di terapie.

Sai, trovare il farmaco adeguato ad ogni persona è difficile, richiede tempo ed eventuali cambi di farmaci. Una volta che si ottiene una risposta adeguata al farmaco, la terapia di prosegue fino a 12 mesi per evitare eventuali ricadute. devi sapere che il sistema nervoso centrale è un organo di senso molto complicato, non sempre si trova il farmaco adeguato, o magari il farmaco che si è sempre utilizzato in terapia per quella forma di depressione fornisce una risposta individuale diversa, motivo per cui bisogna cercare di personalizzare il più possibile la terapia.

I disturbi d'ansia

L'applicazione più comune degli antidepressivi è proprio il trattamento dell'ansia maggiore come disturbo post-traumatico, disturbo ossessivo-compulsivo, fobia sociale, ansia generalizzata ed attacchi di panico. I pazienti affetti da attacchi di panico mostrano episodi ricorrenti di brevi ma intensi episodi d'ansia che si presentano senza causa apparente. Chi soffre di disturbo d'ansia generalizzato mostra, invece, uno stato ansioso persistenze, con un elevato livello di preoccupazione. La sertralina in questi casi è preferita alle benzodiazepine per il loro potenziale d'abuso e dipendenza.

Disturbo post-traumatico

Il disturbo post-traumatico si manifesta in seguito a un evento traumatico o di situazioni in cui è messa in pericolo la vita. In questo caso si scatenano pensieri molto forti che provocano ansia o rievocazione dell'evento con immagini vivide, ipervigilanza, incubi ed il paziente tende ad evitare quelle situazioni in cui potrebbe rievocare il trauma.

Bulimia e disordini alimentari

La bulimia è caratterizzata da episodi di ingestione di grandi quantità di alimenti seguiti da vomito, od utilizzo di lassativi o altri metodi visti dal soggetto come depurativi.

Come si assume

La fluoxetina, come altri SSRI, mostra un buon assorbimento per via orale. Presenta un’emivita plasmatica di 24-96 ore. E' presente in commercio come formulazione per uso orale in capsula o compresse orosolubili con dosaggio di 20 mg oppure in soluzione orale come gocce. Sarà poi il tuo medico ad indicarti il dosaggio adeguato alla tua esigenza ed in che modo assumere il farmaco.

Gli effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati più comuni di questo farmaco sono:

  • Nausea
  • Anoressia
  • Insonnia
  • Perdita della libido ed incapacità di raggiungere l’orgasmo
  • Aumento dell’intervallo QT causando aritmie ventricolari

Le controindicazioni

Tutte le volte che inizi una nuova terapia devi fare presente al medico i farmaci che normalmente utilizzi. Questo serve per una maggiore sicurezza nella prescrizione dei farmaci evitando interazioni tra farmaci anche spiacevoli. Nel caso della fluoxetina è controindicato l’utilizzo contemporaneo degli IMAO poiché possono causare sindrome serotoninergica caratterizzata da tremore, ipertermia, e collasso cardiocircolatorio con conseguenze anche fatali. Si cerca non utilizzarla in soggetti di età inferiore ai 18 anni a causa del dubbio sull’efficacia e sugli effetti avversi come: agitazione, insonnia ed aggressività nelle prime settimane di trattamento.

In gravidanza e allattamento

Questi periodi sono molto delicati nella vita di una donna, e pertanto ogni farmaco deve essere assunto sotto stretto controllo medico e solo se necessario. In alcuni studi è emerso che con l'utilizzo della fluoxetina ha mostrato un aumento del rischio di malformazioni cardiovascolari soprattutto durante il primo trimestre di gravidanza. In altri studi si è evidenziato come verso la fine della gravidanza, l'utilizzo della fluoxetina, sia associato ad un aumento del rischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato. Inoltre bisogna prestare particolare attenzione perché appena dopo il parto, i neonati, possono manifestare irritabilità, tremore, ipotonia, pianto persistente, difficoltà a succhiare od a dormire. Questi sintomi possono indicare sia effetti serotoninergici, sia una sindrome da astinenza.

Il momento di insorgenza e la durata di questi sintomi possono essere correlati alla lunga emivita di fluoxetina (4–6 giorni) e del suo metabolita attivo, norfluoxetina (4–16 giorni). Durante l'allattamento cosa succede? La fluoxetina ed il suo metabolita attivo sono in grado di passare nel latte materno. Va dunque prestata particolare attenzione all'utilizzo del farmaco (solo se strettamente necessario) e deve esser presa in considerazione la sospensione dell'allattamento al seno. Queste sono questioni molto delicate e vanno valutate dal team medico che ti segue.

Fonti| Katzung – Farmacologia Generale e Clinica; Rang & Dale – Farmacologia

Laureata in Farmacia presso la facoltà di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Milano. Tesi svolta presso il laboratorio di altro…
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