Una settimana dall’entrata in vigore e il primo Dpcm del governo Draghi subisce un ulteriore giro di vite. Nuove misure, ancora più rigide e stringenti, sono necessarie e inevitabili. La terza ondata, come puoi vedere dai numeri che ti raccontiamo ogni giorno, sta causando sempre più contagi e morti e il virus, grazie alla facilità di diffusione delle varianti, sta di nuovo riempiendo gli ospedali e i reparti di terapia intensiva.
Così nella giornata di oggi, venerdì 12 marzo, il Consiglio dei Ministri ha firmato un Decreto Legge che di fatto sostituisce il Dpcm e introduce nuove limitazioni. Il Decreto sarà in vigore da lunedì 15 marzo al 6 aprile e inasprirà i criteri nell’assegnazione dei colori assegnati a ciascuna regione.
L’ha annunciato il premier Draghi, durante la visita al centro vaccinale allestito all’aeroporto romano di Fiumicino, definendo le nuove misure “adeguate e proporzionate”. Ti stai chiedendo che cosa cambia?
La prima novità è che dal 15 marzo al 2 aprile e poi nella giornata del 6 aprile tutte le Regioni con i dati da zona gialla, a parte la Sardegna che è in zona bianca, verranno comunque spostate in su di un livello di rischio ed entreranno quindi in zona arancione.
Come ti dicevo, cambierà anche il sistema dei colori. La nuova soglia limite saranno i più di 250 ogni 100mila abitanti: una volta superata, la Regione passerà automaticamente in zona rossa.
Nuove regole anche per quanto riguarda gli spostamenti. Dal 15 al 2 aprile e nel giorno del 6 aprile nelle Regioni in zona arancione, solo all’interno del tuo comune, potrai spostarti verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, tra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone oltre ai minori di anni 14. Se invece ti troverai all’interno di una zona rossa, non potrai fare visita a nessun amico o partente.
Nei giorni del 3, 4 e 5 aprile, quindi il periodo delle festività di Pasqua, tutta l’Italia passerà in zona rossa e varranno dunque tutte le misure previste per i territori identificati con il rischio più alto. Potrai comunque spostarti all'interno della tua regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno e al massimo in due persone.
Fonte |Governo