Primo morto per sigaretta elettronica? Cerchiamo di capire meglio

Proprio perché si tratta di un primo caso di questo tipo, è necessario essere molto cauti nel fare una simile affermazione. Gli esperti americani stanno effettuando le dovute indagini sul paziente deceduto e sugli altri 193 che mostrano sintomi simili, ma si invita alla prudenza: la causa potrebbe essere riconducibile solo indirettamente all’e-cig.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 26 Agosto 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Affermare che una persona è morta per colpa della sigaretta elettronica ha implicazioni significative sull'opinione pubblica. Da anni infatti diversi medici consigliano di utilizzare questo dispositivo come aiuto a chi sta cercando di smettere di fumare e fa molta fatica. Naturalmente le e-cigarette hanno comunque un impatto sul tuo organismo e possono provocare alcuni danni, come ti avevamo già spiegato a proposito dei pro e dei contro dello svapare. Lo fanno, però, in una quantità minore rispetto alla classica stecca, perché eliminano la combustione, che è il principale fattore di rischio per lo sviluppo di un tumore. Il problema è che, se i morti da tabacco sono ogni anno circa 6 milioni secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, finora non era stato registrato ancora alcun decesso legato alle sigarette elettroniche. Il 22 agosto però un uomo residente nell'Illinois, uno stato degli Stati Uniti, si è spento per le conseguenze di una malattia ai polmoni che potrebbe essere attribuita all'uso di questo dispositivo.

E così dire che era arrivato il primo morto per svapo è sembrato piuttosto facile. I medici che hanno seguito il paziente, però, non hanno dichiarato esattamente questo. Il problema infatti è che sintomi simili sono stati riscontrati in altre 193 persone che provenivano da 22 Stati diversi e avevano in comune proprio l'utilizzo di sigarette elettroniche o strumenti simili. Le manifestazioni di cui si parla sono soprattutto dolore al petto, difficoltà respiratorie, senso di spossatezza, vomito e diarrea. Per alcuni che riportavano questi segnali è stato necessario anche il ricovero.

Ma proprio perché sarebbe il primo caso al mondo di morte per e-cigarette, è necessario essere molto cauti nel trarre conclusioni: non esiste un termine di paragone che permetta di capire se le ipotesi siano giuste oppure no.

Il problema potrebbe anche essere legato a un difetto di fabbricazione o a una contaminazione del liquido dell'e-cig

Il professor Francesco Cognetti, direttore del reparto di Oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena e presidente della Fondazione Insieme Contro il Cancro, ha infatti invitato alla prudenza: “Ci sono diversi tipi di malattie ai polmoni, ed è difficile attribuire una correlazione all’uso di e-cig in un singolo caso. Inoltre la maggior parte delle sigarette elettroniche hanno dimostrato minor rischio cancerogeno rispetto alle sigarette classiche, soggette a combustione. Comunque le malattie ai polmoni sono tali e tante, e in parte dovute ad altre patogenesi, e invito alla cautela nello ‘sparare' una notizia che fa riferimento a un singolo caso”.

La stessa prudenza che suggeriscono anche gli esperti americani che stanno effettuando le dovute indagini. Più che a un decesso provocato direttamente dall'abitudine di svapare, i medici stanno pensando a un difetto di fabbricazione comune a tutti i dispositivi in possesso delle persone malate o a una contaminazione presente nel liquido. Si tratta inoltre di sintomi piuttosto generici e che quindi potrebbero essere da ricollegare anche a patologie differenti e con diverse cause all'origine.

Per il momento, dunque, il miglior consiglio è sempre quello di smettere di fumare, magari provando a mettere in pratica qualcuno dei nostri suggerimenti, oppure chiedendo aiuto a un Centro antifumo. La sigaretta elettronica è un buon sostituto di quella tradizionale e aiuta a digerire il distacco, ma sarebbe bene abbandonare anche quella prima o poi. Infine, se non hai mai iniziato a fumare, evita qualsiasi dispositivo che possa farti nascere la voglia.

Fonte| Illinois Department of Public Health

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.