Quali sono i sintomi e come si diagnostica il disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività

Il disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività è una sindrome difficile da diagnosticare e caratterizzata da difficoltà di attenzione, di controllo dell’impulsività e del livello di attività. Di solito la diagnosi non può essere formulata prima dei 12 anni ed è bene fare attenzione a non confondere l’Adhd con un disturbo del linguaggio o dell’apprendimento.
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Valentina Rorato 20 Luglio 2020
* ultima modifica il 21/07/2020

Il bambino è molto vivace, non sta mai fermo e passa da un gioco all’altro. Non devi preoccuparti e non devi dare retta a chi lo definisce iperattivo. È semplicemente vivace. Il disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività è una condizione più grave e più frequente di quanto non si creda, ma non è la semplice esuberanza che deve far scattare l’allarme. Vediamo insieme di che cosa si tratta.

Disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività (ADHD)

Che cos’è

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è una condizione cronica che colpisce milioni di bambini e spesso continua fino all'età adulta. Questo disturbo include una combinazione di problemi persistenti, come la difficoltà a sostenere l'attenzione, l’iperattività e il comportamento impulsivo. Molto spesso i piccoli che ne soffrono hanno bassa autostima o un rendimento scolastico abbastanza insoddisfacente. Ci sono bambini che superano quasi completamente questi sintomi nell’età adulta e persone che invece devono imparare a gestirli, perché ne saranno accompagni per il resto della vita.

I sintomi

I sintomi dell'ADHD includono disattenzione e comportamento iperattivo-impulsivo. Iniziano a manifestarsi prima dei 12 anni e in alcuni bambini sono evidenti già a 3 anni. Questo disturbo è più frequente nei maschi che nelle femmine e può manifestarsi in forma lieve, moderata o grave.

Tipi di disturbo

A seconda della sintomatologia sono stati individuati tre sottotipi di disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività.

Comportamento Disattento

Un bambino disattento, tanto da far pensare a una condizione patologica, è un piccolo che non presta molta attenzione ai dettagli o fa errori negligenti nei compiti a scuola, ha difficoltà a rimanere concentrato nelle attività o nel gioco, sembra non ascoltare, anche quando gli parli direttamente. Inoltre, ha difficoltà a seguire le istruzioni e non riesce a finire i compiti o le faccende, così come trova complesso organizzarsi. Evita, o comunque non le ama, tutte le attività che richiedono uno sforzo mentale.

Comportamento iperattivo e impulsivo

Un bambino che si mostra principalmente iperattivo e impulsivo è un piccolo che tende ad agitarsi con le mani o i piedi o a contorcersi sulla sedia, ha difficoltà a rimanere seduto in classe o in altre situazioni ed è in costante movimento. Inoltre, ha difficoltà a giocare o a svolgere un'attività in silenzio, parla troppo, non risponde alle domande, interrompendo sempre l’interlocutore e non sa rispettare il suo turno durante una conversazione.

Comportamento disordinato e Iperattivo e impulsivo

Questa condizione combinata è un mix di sintomi e ovviamente è il quadro più grave. Diciamo che puoi ritrovare nel bambino atteggiamenti di entrambe le categorie precedenti.

Le cause

Quali siano le cause non è ancora chiaro. I fattori che possono essere coinvolti nello sviluppo dell'ADHD includono la genetica, l'ambiente o i problemi con il sistema nervoso centrale nei momenti chiave dello sviluppo. Questo è quello che la scienza attualmente sa. È più facile dunque che il bimbo possa soffrirne se un genitore o un fratello convive a sua volta con l'ADHD o un altro disturbo di salute mentale, se è esposto a tossine ambientali,  come il piombo, che si trova principalmente nella vernice e nei tubi degli edifici più vecchi, o la mamma ha fatto uso di droghe, di alcol o di fumo durante la gravidanza. Inoltre, è un fattore di rischio anche la nascita prematura.

La diagnosi

Il linea di massima la diagnosi non dovrebbe avvenire prima dei 12 anni, a meno che il bambino non abbia gravi problemi a scuola o comportamentali. Non esiste un test specifico per l' ADHD, ma probabilmente il medico potrebbe risalire alla storia familiare e clinica oltre a contattare gli insegnanti e le persone che si occupano di lui, quando non ci sei, per delle interviste.

Sebbene a volte i segni dell'ADHD possano comparire nei bambini in età prescolare o anche nei bambini più piccoli, diagnosticare il disturbo è molto difficile. Questo perché problemi di sviluppo, come ritardi del linguaggio, possono essere confusi con l' ADHD. È importante quindi rivolgersi a uno specialista, come uno psicologo o uno psichiatra, un logopedista o un pediatra esperto in disturbi dell'apprendimento o dello sviluppo, per valutare insieme come affrontare il problema.

Le cure

Le cure possono essere di diverso genere. Prima di tutto, soprattutto se il disturbo è lieve, si consiglia una terapia comportamentale, che prevede a scuola anche un sostegno. Esistono poi delle terapie farmacologiche, ma è bene che tu sappia che non sono curative, ma servono a gestire i sintomi. Quali farmaci si usano? Quelli maggiormente prescritti sono gli psicostimolanti e gli antidepressivi. Funzionano lentamente e possono richiedere diverse settimane prima che abbiano pieno effetto.

Si guarisce

Parlare di guarigione e disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività è molto difficile. Alcuni sintomi scompaiono con l’età e la crescita. Non si guarisce mai completamente, ma ci sono persone che imparano a convivere e a gestire il proprio disturbo.

Fonte | ISS

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