Ansia in gravidanza: come riconoscerla e quali effetti può avere sul bambino

Un po’ di preoccupazione è assolutamente normale: in questo periodo il tuo corpo sta andando incontro a importanti cambiamenti e il futuro si prospetta come un’assoluta novità, con tutte le incertezze del caso. Ma quando l’ansia diventa patologica, è il caso in intervenire, prima che metta in pericolo la vita stessa del nascituro.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 22 Settembre 2020
* ultima modifica il 25/12/2020

Un po' di ansia è normale. Vale in tutti i momenti della tua vita, figurati mentre aspetti un bambino. Una gravidanza è sicuramente un periodo speciale per una donna, ma coincide anche con cambiamenti molto importanti nel suo corpo e nelle sue abitudini quotidiane. Inoltre, ti mette a nudo di fronte all'incertezza del futuro: nascerà un bambino sano? Sarai una brava madre? Romantico il pancione, sì, ma il tuo fisico tornerà mai quello di prima?

Insomma, alla fine di tutte queste considerazioni, un po' di insonnia e di irritabilità sembrano piuttosto naturali. La domanda è: quando questi sintomi sono riconducibili a una vera e propria ansia in gravidanza? Rispondere è importante perché quando la preoccupazione è patologica, rischia di rappresentare un problema anche per il feto, arrivando addirittura ad essere associata a parto prematuro o aborto spontaneo. Il consiglio quindi è di parlare di tutti i tuoi dubbi con il tuo ginecologo ed eventualmente di ricorrere anche a uno psicologo per gestire meglio la tensione.

Cos'è

L'ansia in gravidanza è un problema piuttosto diffuso e colpisce circa una donna incinta ogni cinque. Nella maggior parte dei casi, però, questa condizione viene derubricata a normale preoccupazione e agitazione per il periodo particolare che si sta vivendo. La conseguenza è che il disturbo non viene diagnosticato e che tu rimani sola ad affrontare tutte le tue paure, mentre queste diventano più grandi di te.

Ma come si fa a capire quando si tratta di normale nervosismo e quando invece l'ansia è patologica? Prima di tutto, tieni presente che quasi due terzi delle donne incinte sono preoccupate per eventuali complicanze che possono insorgere, per la cura del bambino (soprattutto se è il primo figlio), per il modo in cui il corpo sta cambiando, per la relazione con il partner e per l'impegno economico che si prevede.

Per distinguere i normali dubbi dall'ansia, devi domandarti e verificare se queste paure interferiscono con i tuoi impegni quotidiani. Se dormire diventa impossibile, se non riesci più a concentrarti sul lavoro, se l'unica cosa a cui pensi sono i possibili problemi che possono capitare. In quel caso, probabilmente, è il momento di chiedere aiuto a uno specialista.

I sintomi

I sintomi tipici dell'ansia in gravidanza sono:

  • preoccupazione
  • affaticamento
  • irritabilità
  • tensione
  • difficoltà di concentrazione
  • insonnia

I fattori di rischio

Ci sono persone più esposte all'ansia e quindi anche all'ansia in gravidanza. Se ad esempio hai già sofferto di depressione durante una fase della tua vita o se hai subito abusi o traumi psicologici, potresti ritrovarti con meno difese difronte a questo sgradito ospite. Aspettare un bambino d'altronde è una situazione che ti rende già vulnerabile dal punto di vista psichico e se sei predisposta a questo tipo di disturbi, farai più fatica a tenerli lontani.

Anche essere da sola potrebbe renderti più fragile e quindi più facile preda di paura e preoccupazione. E mi riferisco sia al caso in cui tu sia una mamma single, sia alla possibilità che il tuo partner o la tua famiglia non riescano a garantirti l'appoggio di cui avresti bisogno. O se, al contrario, si sentono in dovere di riempirti di consigli anche quando questi non sono richiesti.

Se poi questa non è la prima volta che rimani incinta e negli altri casi si sono verificate complicanze, non potrai non avere sempre il dubbio che possa esserci qualcosa che non va anche in quella che stai vivendo ora.

Le cause

Le cause che scatenano l'ansia in gravidanza, come dicevo prima, sono legate ai grandi cambiamenti che restare incinta comporta. Il tuo corpo cambia, i chili sulla bilancia aumentano e sperimenti forse prima volta cosa significa perdere del tutto il controllo. Non puoi infatti né contrastare, né prevedere questi mutamenti che peraltro si accompagnano a nausee e ad altri sintomi tipici.

In quei nove mesi avvertirai di perdere il controllo sul tuo corpo e questo ti provocherà ansia

Non dovresti vergognarti se, mentre guardi allo specchio il tuo pancione, ogni tanto ti sorprendi a pensare di non riuscire più a riconoscerti o di avere paura di non tornare più com'eri prima. E, di conseguenza, se la relazione tra te e il tuo partner potrà subire cambiamenti. Quando poi hai finito con le preoccupazione nei confronti del tuo fisico, iniziano quelle per il bambino: avrà problemi di salute? Saprò come educarlo al meglio? E così via, in un tunnel nel quale ogni dubbio ne innesca un altro.

Tutte queste paure sono stimolate e favorite dai flussi ormonali in continua variazione. Ma in quanto donna, ne avrai già avuto un assaggio a ogni ciclo mestruale.

Le possibili conseguenze

L'ansia in gravidanza non è per nulla da sottostimare. Tutto quello che provi durante questi nove mesi potrebbe trasferirsi al bambino ed essere una possibile causa di complicanze durante la gestazione. Può ad esempio favorire l'insorgere di ipertensione e arrivare a stimolare un parto prematuro o la nascita di un bambino sottopeso. Aborto spontaneo e preeclampsia sono tra le conseguenze più gravi.

Ma anche quando il bambino viene alla luce senza apparenti problemi, potrebbe comunque risultare più esposto al rischio di sviluppare in seguito malattie neuropsichiatriche o metaboliche. E anche tu ti ritroverai in seguito a soffrire più probabilmente di depressione post-partum.

Come si tratta

Prima di tutto, è importante che tu ti rivolga a specialisti. Non avere dunque timore ad esporre tutti i tuoi dubbi al tuo ginecologo e se serve parlane anche con uno psicologo. In questa fase della tua vita è infatti importante evitare farmaci, ma attuare tutte le strategie più utili per gestire l'ansia che ti ha colto alla sprovvista. Si tratta di accorgimenti e trucchi che devono essere studiati su misura per te, ma c'è qualche consiglio utile che potresti seguire.

Prima di tutto, cercare aiuto. Oltre che con uno specialista potrebbe aiutarti parlare con una persona di cui ti fidi. Cerca quindi l'appoggio del partner, della tua famiglia o dei tuoi amici. Se pensi ti possa essere utile, puoi anche chiedere a una tua amica di raccontarti la sua esperienza, soprattutto se nel suo caso tutto si è concluso per il meglio. Magari ha anche qualche consiglio pratico da darti che potrà rassicurarti di fronte alle mille incertezze che vedi davanti agli occhi. Ci sono inoltre gruppi di supporto per donne in gravidanza che potresti frequentare.

Non smettere di praticare attività fisica, naturalmente adeguata alla situazione. A tal proposito sono una buona idea sia lo yoga che una camminata, meglio se nel verde. Ti aiuteranno a tenere a bada la tensione. E cerca di tenere impegnato il tuo tempo libero con hobby e nuove passioni, per distrarti da eventuali pensieri ansiogeni.

Infine, è il momento di coccolarsi. Ascolta il tuo corpo, ritagliati delle pause solo per te durante la giornata, concediti un dolce in più o fai una maratona di commedie romantiche. Insomma, ricopriti di affetto.

Fonte| Humanitas

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.