La frutta è il segreto per far passare la voglia di zuccheri, il nutrizionista: “Prima però bisogna abituarsi a magiare meno dolci”

Lo zucchero è uno di quegli alimenti che, se consumato in eccesso, può favorire l’insorgenza di patologie e disturbi. Il nostro corpo, tuttavia, ne ha un fabbisogno giornaliero: per sopperire a questa richiesta ci sono dei cibi alternativi che possono contribuire a far passare la voglia di zucchero. Un esempio? La frutta.
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Kevin Ben Alì Zinati 17 Gennaio 2024
* ultima modifica il 18/01/2024
In collaborazione con il Dott. Simone Gabrielli Biologo nutrizionista

Buono sì, ma lo zucchero è uno di quegli alimenti un po’ strani, che a volte è un amico mentre altre finisce per trasformarsi in un nemico da cui stare alla larga.

Come puoi sopperire alla necessità (e al bisogno) di questo elemento? Forse non lo sapevi ma ci sono alcuni alimenti che aiutano a far passare la voglia di zucchero. La frutta, per esempio.

Ma andiamo con ordine.

Capiamoci: di per sé lo zucchero non fa male al nostro corpo anzi, è una delle fonti di energia più importanti a disposizione delle nostre cellule. Puoi vederlo, se vuoi, come uno dei carburanti che alimentano il nostro motore.

Rimuoverlo del tutto dalla nostra dieta serve a ben poco. Di sicuro, come ti abbiamo già spiegato, non funziona come elisir di lunga vita ma più in generale non c’è alcuna prova scientifica che ne supporti l’estromissione senz’appello dalla dieta in favore di una miglior salute.

Il problema, semmai, è un altro. Lo zucchero è uno di quegli elementi che è facilmente in grado di creare «dipendenza». Una caramella tira l’altra, si dice no? E di cosa sono fatte le caramelle? Ecco.

Abituarsi a consumare zucchero e cibi che lo contengono in abbondanza si porta dietro il rischio, insomma, di eccedere e di sfociare in comportamenti alimentari poco sani come, appunto, mangiare troppi prodotti carichi di zuccheri.

Che sono poi i «nemici veri» da cui bisogna davvero guardarsi, ovvero tutti quei cibi ultraprocessati, ricchissimi di grassi, facili e veloci da mangiare.

Quello di zucchero tuttavia è un bisogno fisiologico, il nostro organismo ne ha bisogno per funzionare, per muoversi: come puoi fare, dunque, ad assumere le giuste quantità di zucchero senza esagerare? Tra i diversi rimedi, uno molto facile e molto salutare consiste nel rispondere a un bisogno zuccherino mangiando la frutta.

A differenza di quelli «liberi», gli zuccheri semplici contenuti nella frutta si trovano racchiusi in cellule che devono passare attraverso i processi di digestione prima di potersi scomporre e liberare il proprio contenuto di glucosio.

Si tratta, quindi, di zuccheri a lenta assunzione che entrano nel nostro sangue, e quindi nel corpo, a velocità più ridotte rispetto a quanto farebbero gli zuccheri liberi presenti, per esempio, nei succhi di frutta o nel miele.

Per arrivare a correggere la propria rotta alimentare, secondo il dottor Simone Gabrielli, biologo nutrizionista è decisivo togliere il piede dall’acceleratore. Traduzione: “Più che alimenti singoli bisognerebbe ridurre piano piano gli zuccheri nella dieta e imparare così ad apprezzare la frutta. Chi è abituato a mangiare tanti zuccheri ha una soglia del dolce molto alta e quindi in genere difficilmente apprezza la frutta”.

Il concetto del dottor Gabrielli è chiaro: piuttosto che raccomandare alle persone di «mangiare frutta al posto dello zucchero» ha più senso provare a far capire che bisogna abbassare gradualmente la dose di zucchero in modo da poter poi apprezzare meglio il dolce della frutta e quindi sceglierla come fonte zuccherina alternativa.

Gli effetti negativi di assunzioni eccessive sul tuo corpo, d’altronde, non sono da sottovalutare. Avendo una struttura molto semplice, una volta ingerito lo zucchero viene smantellato con molta facilità dall’apparato digerente, che innesca una digestione altrettanto rapida. Questo, di fatto, crea un circolo vizioso che ti porta a colmare lo stesso bisogno di prima assumendo altro zucchero. Ricordi cosa succede con le caramelle?

Consumare cibi ricchi di zuccheri liberi porta a un accumulo di calorie, alla lunga responsabili dell’aumento di peso che, a sua volta, può rappresentare un fattore di rischio per l’insorgenza di diverse patologie come il diabete di tipo 2, diverse malattie cardiache, l’aumento di colesterolo cattivo nel sangue, il reflusso gastro-esofageo e pure alcune forme di tumore come quello al pancreas, all’esofago, al colon-retto o al seno.

Il dottor Gabrielli ha comunque voluto tenere alta l’attenzione anche su altri prodotti considerati buoni sostituti, come miele e altri tipi di zucchero, come quello di cocco: “Si tratta di alimenti comunque da limitare perché contengono zuccheri liberi, quelli che entrano nel nostro corpo come un’auto lanciata in discesa senza freni e che vengono assunti molto più velocemente degli altri”, alimentando quel circolo vizioso di cui parlavamo prima.

Lo stesso discorso vale anche per i dolcificanti, ha aggiunto il dottor Gabrielli: “Quelli che danno la sensazione di dolce ma non comportano accumulo di calorie solo ugualmente limitare perché alcuni, ad alcune persone, potrebbero dare fastidi intestinali e, in generale, non ci aiutano ad abbassare la nostra soglia di dolce”.

Per cercare di contrastare la voglia di zucchero trovando una fonte alternativa più sana significa, insomma, serve puntare sulla frutta e sul fruttosio in essa contenuto, che è in grado di non favorire l’accumulo di zuccheri nel sangue.

“Si possono mangiare 2-3 porzioni al giorno, ad esempio di banana che, essendo cremosa, è molto apprezzata. In estate, anguria e melone risultano molto dolci e rinfrescanti, in inverno invece abbiamo i mandarini o clementine. Ma alla fine – ha continuato – la frutta che piace di più va benissimo, basta ricordarsi di variare”.

Vi sono poi altri alimenti e abitudini capaci, come la frutta, di sopperire il fabbisogno di zucchero. Penso a colazioni proteiche abbondanti, ridotte dosi di carboidrati complessi ma anche spuntini (sani) frequenti o diminuzione di ansia e stress che, come sai, possono portare a consumare cibo in eccesso come strategia di distensione.

In conclusione, ha chiosato il dottor Gabrielli, “il problema principale è la voglia di dolce: se siamo abituati a mangiare una certa quantità di dolce il nostro cervello, in genere, richiederà quella quantità su base giornaliera. Se ci abituiamo a mangiarne sempre meno progressivamente ci abitueremo a sostituirlo con cibi più salutari, come la frutta”. 

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.