Il fegato è una ghiandola, la più grande presente nel nostro corpo, e, spesso, può ammalarsi. Ci sono malattie congenite e malattie causate da sostanze tossiche, come alcol o farmaci, traumi e infezioni che possono comprometterne la funzionalità.
Le malattie del fegato sono numerose e possono avere cause diverse e non tutte sono gravi o fatali. Questa ghiandola, importante per il tuo metabolismo umano, è collegata all'apparato digerente e svolge numerose funzioni utili sia per la digestione sia per l’eliminazione delle tossine. Puoi immaginarlo come un laboratorio chimico, formato da centinaia di migliaia di unità indipendenti, chiamate lobuli. Ogni lobulo è la forma di un prima e al centro c’è la vena centrolobulare.
Si trova a destra nella parte più alta della cavità addominale, molto vicino al colon e appena sotto al diaframma. Ha una lunghezza media di 25 cm e pesa più di un chilo. Queste caratteristiche la incoronano “ghiandola più grande del corpo umano”. È irrorato dal sangue, trasportato dall'arteria epatica e aderente alla sua superficie inferiore si trova una piccola sacca allungata, la colecisti o cistifellea, in cui viene raccolta la bile.
Quali sono le sue funzioni? Prima di tutto produce la bile, essenziale alla digestione dei grassi, le proteine del sangue (come l'albumina) e le sostanze che regolano la coagulazione (come l'eparina, il fibrinogeno e altri fattori del sangue). E poi distrugge e metabolizza i globuli rossi morti. Ha anche un ruolo nel regolare la glicemia e metabolizzare l'alcol etilico o etanolo. Ecco perché bere troppo ti può causare danni epatici gravissimi.
Il fegato è fondamentale per la salute del corpo, ma è anche un organo delicato, estremamente vulnerabile alle finzioni, a uno stile di vita errato, al consumo di alimenti troppo grassi o all’assunzione di farmaci. Se ne vuoi preservare la salute devi fare molta attenzione, perché cirrosi epatica e steatosi epatica, chiamata anche fegato grasso, sono problemi che si possono prevenire.
I sintomi delle malattie del fegato sono abbastanza silenti e spesso sono difficili da ricondurre a un problema epatico. Puoi quindi incorrere in:
Il fegato può fare male? Spesso avrai sentito espressioni come “ho mal di fegato” o ti stai rodendo il fegato. In genere non fa male. Diventa dolente solo quando aumenta di volume comprimendo gli altri organi.
Le cause delle malattie del fegato, come è stato anticipato, possono essere congenite, quindi il bambino è nato con una particolare disfunzione, o causate dalla tossicità di alcol e farmaci. In alcuni casi, possono esserci stati dei traumi, dei disordini metabolici, dei deficit nutrizionali o delle infezioni batteriche o virali (come l’epatite). Ovviamente ci sono dei fattori di rischio, che devi imparare a riconoscere, anche perché spesso sono comportamenti apparentemente innocui:
Le più comuni malattie del fegato sono la cirrosi, i calcoli e le epatiti. Puoi anche trovare:
Malattia ereditaria causata dall'accumulo di ferro nell'organismo. Ne quattro forme di emocromatosi ereditaria (detta anche emocromatosi primitiva o emocromatosi idiopatica), note con i nomi di emocromatosi di tipo 1, di tipo 2, di tipo 3 e di tipo 4.
Malattia ereditaria caratterizzata dall’accumulo di glicogeno nel muscolo scheletrico, nel sistema nervoso, nel cuore e nel fegato. È nota anche come malattia di Pompe e alla base c’è il deficit di un enzima, chiamato acido alfaglucosidasi e deputato allo smaltimento del glicogeno nei lisosomi. Le manifestazioni della malattia sono variabili, a seconda dell’età di insorgenza.
Causa un aumento volumetrico della ghiandola e spesso cirrosi epatica. Non è ancora chiaro il meccanismo che si nasconde dietro a questa malattia, anche se spesso pare essere scatenato da infezioni epatiche, obesità, stile di vita e familiarità. È un tumore molto insidioso perché è silenzioso nelle fasi iniziali e spesso si diagnostica quando ormai è troppo tardi.
Malattia ereditaria collegata ad un accumulo nei tessuti di rame, specie a livello del cervello e del fegato. è noto anche come “degenerazione epatolenticolare”. Se non viene trattata in modo opportuno può dare luogo a serie complicazioni, come la cirrosi, l'insufficienza epatica, il cancro al fegato, problemi neurologici e disturbi renali.
Infiammazione causata da virus, ma anche da intossicazioni e malattie autoimmuni. L'epatite può essere acuta oppure diventare cronica e non sempre esiste una cura adeguata. Sono noti 5 tipi di epatite virale determinati dai cosiddetti virus epatitici: epatite A; B, C, D (Delta) ed E. Tuttavia, in circa il 10-20% dei casi l’agente responsabile dell’epatite resta ignoto. Talvolta può essere provocata da citomegalovirus, virus di Epstein-Barr, virus Coxsackie ed herpesvirus.
I calcoli sono dei sassolini formati da sali di calcio o da altre sostanze (colesterolo) che in certe condizioni si formano nei canali della bile a monte o a valle della cistifellea o nella stessa cistifellea. Si possono avere forti dolori (il famoso mal di fegato) quando queste pietruzze ostacolano il flusso della bile.
Un accumulo di grasso all’interno dell’organo è tipico delle persone obese ed è molto pericoloso. Nella maggior parte dei casi è dovuta ad un sovraccarico del metabolismo delle cellule del fegato ed è associata ad altri problemi, come colesterolo e trigliceridi alti, diabete o prediabete
Nel fegato si forma tessuto fibroso e cicatriziale, dopo anni di epatite o di abuso di alcol. Purtroppo questa malattia limita la funzionalità del fegato e se non viene trattata per tempo può risultare fatale, se non si interviene con il trapianto. In Italia quasi il 70% dei casi di cirrosi (più di un milione di malati) è dovuto all'alcolismo (alcol e alcolismo), mentre circa il 30% è la conseguenza di una epatite virale
Malattia autoimmune dei piccoli dotti biliari e colpisce maggiormente le donne di media età, tra i 40 e i 60 anni. Pare che la causa sia un difetto del sistema immunitario e di conseguenza non si può provenire, anche se si consiglia uno stile di vita sano e un'alimentazione equilibrata.
Malattia infiammatoria molto rara dei dotti biliari, probabilmente di origine autoimmunitaria. Si manifesta in giovane età, tra i 25 e i 45 anni, ma può manifestarsi anche in età pediatrica. Si associa di frequente a malattie infiammatorie croniche intestinali e al colangiocarcinoma, il cancro dei dotti biliari.
Non è una malattia ma un disordine genetico caratterizzato da un’alterazione della bilirubina. Nella maggior parte dei casi le persone non se ne accorgono, perché asintomatica. In alcuni casi viene scambiata per epatite.
Fonte | Mayo Clinic