
Ci sono alcune persone in grado di estendere le proprie articolazioni in modo quasi eccessivo, nel senso proprio che superano quelli che dovrebbero essere i limiti imposti dal corpo stesso. Si parla in questi casi di ipermobilità articolare e non significa semplicemente essere particolarmente snodati, ma si tratta in alcuni casi di un problema che deve essere monitorato in quando deriva da un rilassamento dei tessuti che tengono unita quell'articolazione e da un indebolimento muscolare. La principale conseguenza è l'aumento del rischio di lussazioni. Se quindi ti sei accorto che le tue ginocchia, o i tuoi gomiti, sono in grado di "rientrare un po' troppo", potrebbe essere il caso di capire un po' meglio come funzioni questo disturbo.
Per capire meglio cosa sia l'ipermobilità articolare, partiamo da una semplice definizione: si tratta della capacità di un'articolazione, o anche di più di una, di estendersi oltre i normali limiti fisiologici. Ci sono poi alcune persone che hanno presentato questo disturbo in passato, ma che nel presente sperimentano solo le conseguenze come dolore o problemi alle articolazioni. Si parla in questi casi di ipermobilità articolare storica.
Se vogliamo essere più precisi, stiamo in realtà facendo riferimento a uno spettro di disturbi, tutti però accomunati da una lassità dei legamenti e un indebolimento dei muscoli. Inoltre quasi sempre le articolazioni più colpite sono il ginocchio, il gomito, la spalla, il polso o le dita.
Tieni presente che questo fenomeno è piuttosto comune nei bambini, quando il tessuto connettivo non è ancora del tutto sviluppato e presentano quindi una maggiore mobilità. Se però non si risolve con l'età è il caso di parlarne con un medico, più che altro per capire se fosse correlato a una qualche patologia.
Tieni presente che l'ipermobilità articolare è un fenomeno abbastanza comune, come ti dicevamo prima, e può essere anche di natura benigna, dunque non legato a nessuna patologia in particolare. Quando invece l'orgine è patologica, ecco quali sono le principali patologie che la possono provocare:
Le più frequenti sono soprattutto le prime tre.
Quando l'ipermobilità articolare non è più un semplice fenomeno destinato a risolversi, ma diventa una vera e propria sindrome allora possono comparire alcuni sintomi tipici del disturbo. Prima di tutto il dolore alle articolazioni, che può essere più o meno intenso. Inoltre possono sopraggiungere gonfiore e una sindrome fibromialgica.
Di norma per una diagnosi di ipermobilità articolare è sufficiente raccontare al medico i propri sintomi e mostrargli il movimento anomalo delle articolazioni. Sarà poi lui eventualmente a indicarti una visita specialistica per approfondire il problema e far emergere quali ne siano le cause.
Per l’ipermobilità articolare non è necessario sottoporsi a particolari cure, soprattutto quando è di natura benigna. Quando invece evolve in una vera e propria sindrome, si può ricorrere a terapie che agiscano sul dolore e sugli altri sintomi. Possono poi aiutare alcune attività sportive come:
Le altre cure sono legate all'eventuale patologia che ha causato l'ipermobilità. Talvolta, ma dobbiamo sottolineare che è piuttosto raro, è possibile sottoporsi ad un intervento chirurgico per riparare le lesioni, ma parliamo di casi in presenza di complicanze come lesioni osteo-cartilaginee o dei tessuti di sostegno alle articolazioni.
Fonte| Igea S. Antimo