Fattorie verticali, Mar Mediterraneo e Ghiacciai: Scopri le 5 buone notizie della settimana

A Siena viene inaugurata la prima fattoria verticale, nel Mediterraneo si formano sempre più coralli e in Cile nascerà un parco dei ghiacciai. Ecco le ultime novità green e sostenibili per l’ambiente della scorsa settimana (22 settembre– 28 settembre2023)
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
28 Settembre 2023

Meno rifiuti e più coralli nel Mar Mediterraneo

Un nuovo rapporto dell'Ispra offre una fotografia del Mediterraneo che è, nel complesso, positiva. Il mare nostrum, infatti, mostra segni di ripresa in alcuni settori, come la riduzione dei rifiuti. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare, come la riduzione delle praterie di posidonia e il fenomeno dell'eutrofizzazione.

Tra i dati positivi, spicca la crescita delle praterie di coralli, importante habitat per la vita marina. In otto regioni italiane sono state censite 160 siti con praterie di coralli, con una presenza significativa di Eunicella, Pentapora e Paramuricea. In nove regioni sono presenti anche “letti a rodoliti”, piccole alghe calcaree simili nella forma ai popcorn.

Il rapporto dell'Ispra evidenzia anche una significativa riduzione dei rifiuti marini: quelli spiaggiati sono diminuiti di quasi la metà, passando dai 460 (ogni 100 metri) del 2015 ai 273 del 2021. Tuttavia, il dato è ancora lontano dall'obiettivo europeo di 20 rifiuti ogni 100 metri.

Inaugurata a Siena la prima fattoria verticale sotterranea d’Italia

Torrita di Siena, in provincia di Siena, è stata inaugurata la prima fattoria verticale sotterranea d'Italia. Il tunnel, un ex rifugio antiaereo della seconda Guerra mondiale che si snoda per quasi 200 metri sotto il centro storico, è stato riqualificato e trasformato in uno spazio multifunzionale, che ospita sia la fattoria verticale che un centro di divulgazione sulle tematiche ambientali.

La fattoria verticale è gestita dal Comune di Torrita di Siena e produce ortaggi da frutto e da foglia, ed erbe aromatiche, destinate alla mensa comunale e alle famiglie in difficoltà. L'impianto si estende su una superficie di 6 metri quadrati ed è un concentrato di tecnologia: si sviluppa su box verticali a più livelli illuminati da lampade Led che stimolano la fotosintesi.

Gli ortaggi sono coltivati con l'idroponica, tecnica di coltivazione fuori suolo in cui le piante crescono in una soluzione nutritiva liquida. Questa tecnica consente di ridurre l'uso di pesticidi, fertilizzanti e di acqua, e di proteggere le piante dagli sbalzi climatici. Inoltre, garantisce raccolti a ciclo continuo per tutto l'anno.

La fattoria di Torrita di Siena è un esempio di innovazione green che coniuga sostenibilità, efficienza e inclusione sociale. L'utilizzo di tecniche di coltivazione idroponica consente di ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura, mentre la destinazione dei prodotti alla mensa comunale e alle famiglie in difficoltà contribuisce a contrastare lo spreco alimentare e la povertà. Inoltre, la fattoria sarà gestita da volontari appositamente addestrati nelle tecniche di piantagione e raccolta delle piante, e in caso di problemi, sarà possibile fornire assistenza da remoto in tempo reale, dato che l'impianto può essere completamente controllato a distanza.

“È possibile non superare la soglia di 1.5 gradi”

“È iniziata l’era dell’ebollizione globale” "Siamo in un territorio inesplorato" e adesso: "Il percorso verso 1,5 gradi si è ristretto negli ultimi due anni, ma le tecnologie per l'energia pulita lo stanno mantenendo aperto".

Non sappiamo come andrà a finire la storia della soglia di 1.5 gradi e l'unico modo per capirlo effettivamente e solo vivendo anno dopo anno, però secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia (Aie) la possibilità di rientrare entro questo limite esiste ancora ed è data dallo sviluppo di tecnologie sia che ripuliscono l'aria, sia che permettono di assorbire C02, sia che permettono di fornire energia pulita. Infatti, proprio il capo dell'Aie, Fatihj Birol ha indicato che:

"La crescita record dell'energia solare e dei veicoli elettrici mantiene gli obiettivi climatici mondiali a portata di mano. La transizione energetica non richiede lo sviluppo di nuovi combustibili fossili a lungo termine."

Un gruppo di giovani portoghesi porta in tribunale 32 Paesi europei per il cambiamento climatico

Il 27 dicembre 6 ragazzi portoghesi entreranno al tribunale della Corte Europea per i diritti dell'Uomo con l'obiettivo di obbligare 32 Paesi facenti parte dell' Europa ad approvare il prima possibile azioni rivolte al "benessere climatico". Dopo il caso americano in cui un gruppo di giovani attivisti aveva chiesto di sanzionare uno Stato federale per non avere combattuto la crisi climatica, adesso ci troviamo dinanzi a un nuovo caso di giustizia climatica che però pone l'accento più sulle azioni future da compiere, che sulla critica di azioni passate o mancanze. Niente di giusto o sbagliato sia chiaro, ma una distinzione andava fatta anche per chiarire che non ci sono solo appelli per sbagli passati, ma anche speranze per un futuro migliore. Unica cosa da marcare è che il futuro migliore si crea attraverso il lavoro incessante ed è questa la richiesta dei sei ragazzi portoghesi rivolta alle istituzioni nazionali e internazionali.

Hanno dagli 11 ai 24 anni massimo e hanno pensato di appellarsi in tribunale poiché si sono sentiti spinti ad agire dopo aver assistito agli incendi che hanno devastato la regione di Leiria, nella provincia portoghese di Beira, nel 2017: in quell’occasione, le fiamme hanno causato la morte di 66 persone, distruggendo più di 20mila ettari di foresta.

Ora come è accaduto recentemente in America, se anche i Giudici europei dovessero esprimersi a favore di quanto richiesto dal gruppo di ragazzi, anche in UE si raggiungerebbe un traguardo storico e darebbe il via, chissà ad azioni simili, ma più mirate, ovvero rivolte ai singoli stati o magari regioni e comuni.

Il Cile realizzerà un parco nazionale dei ghiacciai per proteggere le proprie risorse idriche

Il Cile sta per compiere un passo significativo nella lotta contro il cambiamento climatico, grazie alla creazione di un nuovo parco nazionale dei ghiacciai. Questa iniziativa è stata resa possibile grazie alla concessione di 24.000 ettari di terreno da parte di Codelco, la più grande azienda mineraria di rame al mondo, di proprietà statale.

Il governo cileno ha annunciato la creazione di questo parco con l'obiettivo principale di preservare più di 300 ghiacciai che forniscono acqua alla regione metropolitana di Santiago. L'area protetta si estenderà lungo la parte superiore dei bacini dei fiumi Olivares e Colorado, a est della capitale.

Il Cile ospita il maggior numero di ghiacciai in Sud America ed è la quarta regione al mondo con il più alto tasso di fusione dei ghiacciai. La regione delle Ande meridionali è particolarmente a rischio, con un tasso di fusione superiore alla media globale. La Patagonia, condivisa tra il Cile e l'Argentina, sta perdendo circa 6 milioni di chilometri cubi di ghiaccio ogni anno, creando seri rischi di inondazioni per le comunità locali.

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…