L’ozonoterapia: cos’è e per quali patologie è utile

Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo.
Si tratta di una medicina complementare di cui ancora non è stata dimostrata l’efficacia dal punto di vista scientifico. Eppure, gli esperti concordano sul fatto che sia utile soprattutto per contrastare le patologie legate alla colonna vertebrale e lenire dolore e fastidio.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 9 Aprile 2020

L'ozonoterapia viene definita una medicina complementare. Significa cioè che viene usata in abbinamento a farmaci e terapie convenzionali e il suo scopo è quello di lenire i sintomi e stimolare la risposta del tuo corpo contro infezioni, infiammazioni e problemi all'apparato muscolo-scheletrico. Per la verità, non vi sono studi che dimostrino senza dubbio la sua efficacia, ma per quanto riguarda le patologie della colonna vertebrale, la comunità scientifica concorda sulla sua utilità.

Oggi viene sperimentata anche sui pazienti affetti da Covid-19, un supporto ai medicinali antivirali, e sembra sia in grado di evitare l'insufficienza respiratoria grave. Ma non correre alla prima farmacia a procurarti l'ozono, perché è fondamentale che questa terapia venga somministrata da un professionista e in un luogo idoneo, come un ambulatorio o un ospedale.

Cos'è l'ozono

L'ozono è un gas e deriva dall'ossigeno. La sua formula chimica è infatti O3, cioè tre molecole di quella sostanza che sei abituato a respirare. A differenza sua, però, non puoi inspirare ozono a pieni polmoni, perché di norma viene considerato un elemento inquinante, che può provocarti irritazioni alle mucose degli occhi e alle vie aeree.

In realtà, di questo gas sentirai parlare soprattutto in relazione al cambiamento climatico e al riscaldamento globale, insomma del famoso buco nell'ozono. E in effetti attorno alla Terra c'è uno strato composto proprio dalla sostanza in questione e che serve a proteggerla dai raggi ultravioletti. È solo grazie allo scudo costituito dall'ozonosfera se la vita sul Pianeta è effettivamente possibile.

Viene però impiegato anche in ambito sanitario, come intervento complementare alle terapie convenzionali. Prevengo la tua domanda: ma se è un inquinante, perché lo utilizziamo per trattare dei pazienti? Perché tutto dipende dalla miscela che viene usata e dal metodo di somministrazione.

Cos'è l'ozonoterapia

L'ozonoterapia è una terapia medica che utilizza una miscela di ossigeno e ozono per trattare determinati disturbi. Per la verità, ed è bene che tu lo sappia subito in modo da non farti prendere da un entusiasmo avventato, non vi sono studi che dimostrino l'efficacia di questo approccio, sebbene si sia rivelato utile soprattutto per chi soffre di problemi alla schiena. E solo in questo campo la comunità scientifica ha riconosciuto dei risultati tangibili.

Lo scopo è quello di aumentare l'ossigeno disponibile nel corpo del paziente

Lo scopo comunque è sempre quello di aumentare l'ossigeno disponibile nel corpo della persona che riceve il trattamento. Il mix di gas viene preparato poco prima di essere somministrato, poiché l'ozono è piuttosto instabile e potrebbe risultare alterato al momento dell'uso. A questo punto può venire assunto tramite tre vie: iniezione, per contatto e per via sistemica.

A cosa serve

L'ozonoterapia può essere utilizzata per il trattamento di diverse patologie e la via di assunzione è scelta proprio in base al problema su cui si deve agire.

Assunzione per contatto

In questo caso, serve per contrastare problemi della cute o infezioni batteriche e fungine. Il contatto può essere ottenuto con diversi strumenti. Si può ad esempio ricorrere ad appositi sacchetti per trattare le ulcere della pelle, oppure a insufflazioni attraverso sondini per raggiungere la vescica e provare a risolvere una cistite particolarmente resistente agli antibiotici. Infine, per via rettale, si impiega contro le ragadi, le emorroidi o le coliti.

Assunzione per iniezione

Proprio così, l'ozono viene iniettato sotto la tua pelle, oppure intramuscolo o, ancora, intrarticolare. Serve per andare a combattere più da vicino l'infiammazione e quindi lenire il dolore. Ad oggi questa terapia viene usata contro l'artrosi e altre patologie articolari, oppure per problemi legati ai tendini o ai muscoli. Tra le persone che vi ricorreranno più di frequente ci sono sicuramente gli sportivi, ai quali risulta utile come trattamento complementare in caso di traumi o infortuni derivanti dalla propria professione.

Assunzione per via sistemica

Per via sistemica significa attraverso il sangue. Proprio così, ti verrà prelevata una piccola quantità di siero che dovrà essere miscelata all'ozono medicale e poi reintrodotta nel tuo organismo. Lo scopo principale è quello di sostenere l'attività dei globuli rossi che trasportano ossigeno a tutto il tuo corpo e di stimolarli a rilasciare questo gas anche ai tessuti più periferici.

Può così diventare una risorsa utile per chi soffre di insufficienza circolatoria, insufficienza respiratoria cronica e patologie infiammatorie croniche, che magari derivano da cicli di chemioterapia o radioterapia.

Altre patologie

L'ozono viene inoltre impiegato per il trattamento di patologie che ancora non si conoscono fino in fondo e non ne è stata individuata con precisione la causa. Tra queste ci sono ad esempio la fibromialgia e la sindrome da stanchezza cronica.

Per la schiena

Come ti dicevo prima, l'unico campo in cui gli esperti affermano con sicurezza l'efficacia dell'ozonoterapia è per trattare le patologie della colonna vertebrale e le loro conseguenze. Mi riferisco in particolare alla lombalgia e all'ernia del disco, terapia che viene proprio chiamata discolisi.

Il trattamento si esegue attraverso iniezioni intramuscolari, fatte da un macchinario apposito nella zona della colonna vertebrale in cui è localizzato il dolore. Il fisiatra la individua grazie ai referti di una risonanza magnetica a cui dovrai sottoporti prima del trattamento. Assieme alla fisioterapia e ai farmaci che il tuo medico potrebbe prescriverti, l'ozonoterpia può lenire il dolore e prevenire nuovi episodi acuti.

Per il Coronavirus

Anche se di norma l'ozonoterapia viene impiegata quando si verifica un problema all'apparato muscolo-scheletrico, sembra che la sua presunta capacità di contrastare le infiammazioni stia dando buoni risultati anche sui pazienti affetti da Covid-19. La sperimentazione è partita all'ospedale di Trieste su iniziativa del dottor Amato De Monte, direttore del dipartimento di Anestesia e Rianimazione, il cui nome potrebbe non suonarti nuovo. Si tratta infatti dello stesso specialista che nel 2009 aveva seguito e accompagnato alla morte Eluana Englaro.

Di 36 pazienti trattati con l'ozonoterapia, solo uno ha avuto la necessità di venire intubato

Secondo quanto lo stesso ospedale ha riferito, dei 36 pazienti trattati con l'ozonoterapia in abbinamento ai farmaci antivirali, solo uno ha avuto poi necessità di essere intubato. Sembra infatti che queste somministrazioni per via sistemica, quindi attraverso il sangue, riescano a potenziare la risposta dell'organismo contro l'infezione e a ridurre il rischio di un'insufficienza respiratoria grave. È stato quindi richiesto all'Aifa di poter partire con una sperimentazione su più larga scala e che coinvolga altre strutture ospedaliere.

Le controindicazioni

L'ozonoterapia deve essere effettuata da un medico in un ambulatorio o in un ospedale, ma per il resto non presenta particolari controindicazioni. Chi non può assolutamente sottoporsi a questo trattamento sono le persone affette da favismo.

Fonti| Centro medico Santagostino; Humanitas; Ministero della Salute