Luce verde al nuovo Piano Oncologico Nazionale: attenzione su prevenzione e reinserimento sociale e lavorativo dei guariti

Il nuovo Piano Oncologico Nazionale per il quadriennio 2023-2027 è appena approvato dalla Conferenza Stato-Regioni. Tra gli obiettivi il rafforzamento del registro tumori, la diffusione di stili i vita sani e corretti e il potenziamento delle misure per il reinserimento sociale e lavorativo di chi si è lasciato alle spalle una diagnosi di tumore.
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Kevin Ben Alì Zinati 30 Gennaio 2023
* ultima modifica il 30/01/2023

La lotta contro il tumore fissa i nuovi obiettivi per il quadriennio 2023-2027. Non ci sono solo il rafforzamento delle strategie di prevenzione e screening e la digitalizzazione (e quindi snellimento) della burocrazia.

Il nuovo Piano Oncologico Nazionale appena approvato dalla Conferenza Stato-Regioni ha un obiettivo ancora più importante: mettere in campo misure sempre più efficaci per favorire l'integrazione sociale e il reinserimento lavorativo di chi, il cancro, l’ha avuto e vinto.

Sto parlando di una popolazione molto ampia poiché secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, i sopravvissuti al caco sarebbe oltre 3,5 milioni di persone che, ancora oggi, rischiano di trovare serie difficoltà nel proprio ritorno alla vita “normale”.

Il cancro in numeri

Se dai uno sguardo ai numeri dell’oncologia capisci l’urgenza del piano. Passando dal macro al micro puoi vedere che nel 2019, globalmente, i tumori avrebbero provocato 10 milioni di decessi, risultando la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari.

Nell’Unione Europea sono state registrate 2,7 milioni di diagnosi oncologiche e 1,3 milioni persone sono decedute a causa di questi tumori: questi numeri dimostrano che l’Europa conta un quarto dei casi di cancro nel mondo.

In Italia, invece, nell’anno prima della pandemia sono stati riscontrati 179.305 decessi per tumori, di cui quasi 170mila per forme maligne mentre nel 2021 sarebbero stati oltre 181mila: “un aumento in linea con l’invecchiamento della popolazione e una riduzione dei tassi di mortalità per tutti i tumori rispetto al 2015” si legge nel documento.

Registri tumori

Tra gli obiettivi principali del nuovo Piano Oncologico Nazionale ci sono l’implementazione dei registri dei tumori, la prevenzione, basata su stili di vita più sani e attività di screening più personalizzate e mirate, un rafforzamento dell’appicco One Health e, come ti accennavo prima, una maggior attenzione alla vita dopo il tumore.

I registri dei tumori sono sistemi di sorveglianza che tengono conto dell’andamento dei tumori maligni nella popolazione residente in un’area definita e hanno lo scopo di fornire dati utili alla valutazione del rischio oncologico e dell’impatto delle strategie di prevenzione e cura.

Tumore al seno proteina

L’obiettivo del Piano, in questo senso, è il completamento dell’iter di istituzione del registro tumori nazionale e il miglioramento della tempestività della produzione dei dati “potenziando la disponibilità dei flussi, anche attraverso la predisposizione di sistemi di interscambio dei dati tra Regioni, per ridurre i ritardi associati alla mobilità passiva extraregionale”.

Prevenzione 

Uno stile di vita sano e attivo in tutte le età “e nei setting di vita e di lavoro” è la strategia di prevenzione oncologica più facile da mettere in pratica e, allo stesso tempo, pure la più efficace.

Secondo il documento del Ministero, infatti, gli stili di vita (alimentazione scorretta, abuso di alcol e fumo) e l’esposizione ad ambienti poco salubri rientrano tra le cause dietro ad alterazionidelDNA nella genesi del cancro.

Il 50% delle morti per tumore e il 40% dei nuovi casi di tumore, infatti, sarebbero potenzialmente prevenibili proprio perché i loro fattori di rischio sono modificabili. Quali sono questi fattori?

Fumo

Il fumo è uno di questi. È associato all’insorgenza di circa un tumore su tre (ad esso sono riconducibili almeno 43mila decessi annui per tumore), resta la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile e si sta diffondendo sempre di più nella popolazione più giovane, specialmente sotto forma di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato.

Se sulle e-cig finalmente cominciamo ad avere sempre più dati a conferma degli scarsi benefici sulla salute, ancora poco sappiamo sugli effetti dei prodotti a tabacco riscaldato, diventati oggi il secondo prodotto più venduto in Italia dopo le sigarette tradizionali.

E chiaro dunque che uno degli obiettivi è il contrasto al fumo e la riduzione del consumo dei tabacco e di tutti i suoi prodotti, soprattuto nei più giovani.

Alimentazione e attività fisica

Mangiare sano, unito a un’attività fisica regolare, è una strategia di prevenzione oncologica fondamentale e in grado di ridurre fino al 30% le possibilità di sviluppare un tumore.

Pensa che solo in Italia questi fattori di rischio sono la causa di oltre 65mila decessi l’anno e le persone obese sono più suscettibili a neoplasie come il tumore della mammella in post-menopausa, della prostata, del colon-retto, dell’ovaio, dell’endometrio, del rene e del pancreas.

“I dati – puoi leggere nel documento – testimoniano la necessità di adottare stili di vita corretti, sottolineando l’importanza della prevenzione che resta la cura più efficace per prevenire l’insorgenza del cancro”.

Secondo le stime riportate dal Piano Oncologico Nazionale, e riprese dal World Cancer Research Fund, circa il 20-25% dei casi di tumore sarebbe attribuibile a un bilancio energetico “troppo ricco”.

Significa, in pratica, che un’alimentazione eccessiva che va oltre alla soddisfazione del fabbisogno energetico dell’organismo, insieme alla sedentarietà costituisce un mix davvero pericoloso per la salute.

Una dieta regolare ed equilibrata – fatta anche di meno sale e più frutta e verdura – permette invece di assumere sostanze che svolgono un ruolo protettivo e/o preventivo nei confronti di diverse e numerose condizioni patologiche. “Frutta e verdura sono alimenti privi di grassi e ricchi di vitamine, minerali e fibre per questo giocano un ruolo protettivo nella prevenzione di cardiopatie e tumori, in particolare per i tumori che coinvolgono il tratto digerente (esofago, stomaco, pancreas, colon-retto) e anche il rene”.

Nel documento del Ministero si legge poi che in Italia meno di 5 adulti su 10 consumano 1-2 porzioni di frutta o verdura al giorno, 4 su 10 ne consumano 3-4 porzioni, mentre appena 1 su 10 ne consuma la quantità raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, ovvero 5 porzioni al giorno (solo una piccola quota di persone, il 3%, non consumerebbe né l’una né l’altra. E poi: tra il periodo 2017-2020, in Italia 4 adulti su 10 risultavano in eccesso ponderale e 3 in sovrappeso.

L’attività fisica, praticata in modo regolare e costante, aiuta i cicli metabolici ristabilendo l’equilibrio energetico, contribuisce alla riduzione del peso in eccesso e riduce il rischio oncologico complessivo e di patologie cardiovascolari, respiratorie e neoplasie.

Alcol 

Il consumo di alcol, quando eccessivo e dunque dannoso e rischioso, rappresenta un problema di salute pubblica grave. In Europa causa circa il 4% di tutte le morti e di circa il 5% degli anni di vita persi per disabilità.

A preoccupare maggiormente sono i consumi nella popolazione giovanile, particolarmente diffusi nella fascia tra i 18 e i 24 anni, dove spiccano comportamenti come il binge drinking: l’abitudine, cioè, a bere cinque o più bevande alcoliche nella stessa sera. 

Ambiente

Molte patologie trovano terreno fertile nel nostro organismo a causa di fattori ambientali come l’inquinamento atmosferico, e quindi una pessima qualità dell’aria, o anche quello indoor.

I trasporti e il riscaldamento domestico sono i maggiori responsabili delle emissioni di inquinanti, seno commutare quelle provenienti dall’agricoltura, dalla zootecnia, dalla produzione di energia, dall’industria e dagli insediamenti domestici.

Tutto ciò prova l’inquinamento dell’aria che, a sua volta, aumenta la morbilità e la mortalità per malattie cardiovascolari, respiratorie e neoplastiche, con crescente evidenza di effetti su altri sistemi di organi.

Screening

Prevenzione significa anche incentivare e rafforzare le attività di screening (la prevenzione secondaria). Come? Potenziando, per esempio, le nuove Case di Comunità previste dal Pnrr e allargando lo screening mammografico dai 45 ai 75 anni (oggi la fascia è 50-69 anni).

La vita dopo il tumore

Un tema fondamentale su cui il Piano Oncologico Nazionale pone grossa attenzione è quello della prevenzione terziaria. Della tutela, cioè, di tutte quelle persone che hanno superato un tumore: si tratta di una popolazione vasta, composta da circa 3,5 milioni persone.

In questo senso, sono previste diverse azioni per migliorare e personalizzare i follow-up, diffondere l’attenzione per stili di vita corretti, alleati per evitare il rischio di recidive, e rafforzare il sistema di prevenzione degli effetti tardivi, anche psicosociali, legati alla malattia o alla patologia stessa. Un po’ lo stesso obiettivo che il passaporto del guarito ha per la popolazione infantile.

Soprattutto però l’obiettivo è mettere in campo misure per “facilitare l’integrazione sociale e il reinserimento nel luogo di lavoro, compreso l'adattamento delle condizioni di lavoro per i malati di cancro”.

Altre misure utili, in questo senso, saranno:

  • Rendere le cartelle cliniche elettroniche accessibili ai pazienti e a tutti i professionisti sanitari che li hanno in carico;
  • Informare adeguatamente i pazienti liberi da malattia e le persone guarite dal cancro, i loro familiari e i professionisti sanitari responsabili del follow-up sugli effetti a medio e lungo termine dei trattamenti
  • Promuovere e implementare l’utilizzo di strumenti che possono migliorare la vita per i malati di cancro (per esempio la smart card del sopravvissuto)
  • Digitalizzare e semplificare l’esenzione per patologia (048) mediante invio telematico alla ASL
  • Promuovere la formazione sull’utilizzo del certificato oncologico introduttivo INPS per i medici di medicina generale e per i medici specialisti in oncologia

Fonte | Ministero della Salute

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