Obbligo vaccinale, terza dose ed estensione del Green pass: Draghi dice “Sì” a tutto e indica la direzione dei prossimi mesi

Nella conferenza stampa di giovedì 2 settembre, il premier ha confermato la possibilità concreta di estendere l’obbligo del vaccino anti-Covid anche a tutti i cittadini. Ha confermato poi l’arrivo di una terza iniezione “booster” e la possibilità di estendere la validità della certificazione verde anche ad altri ambiti oltre alla scuola e all’economia.
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Kevin Ben Alì Zinati 3 Settembre 2021
* ultima modifica il 03/09/2021

Sono bastate poche parole, anzi, poche lettere, al premier Mario Draghi per sciogliere i dubbi delle ultime settimane e delineare i prossimi passi che ci attendono nella lotta alla pandemia: “Sì”.

Sì all’obbligo vaccinale. Sì alla terza dose. Sì all’estensione del Green pass.

Nella conferenza stampa di ieri, il presidente del Consiglio insieme con i ministri Speranza, Gelmini, Giovannini e Bianchi ha dato la direzione che servirà imboccare nei delicatissimi mesi che ci aspettano, iniziati il 1 settembre con la riapertura di tutte le 8500 scuole italiane e con la decisione ferrea di riportare tutti gli studenti sui banchi a partire dal 13 settembre.

Sui vaccini

Prendendo la parola in apertura di conferenza stampa, Draghi ha puntato subito i riflettori sulla questione vaccini. Sottolineando che la campagna vaccinale procede spedita e che l’obiettivo di vaccinare l’80% della popolazione vaccinabile (over12 perché, come sai, non è ancora stato approvato un vaccino per i "più piccoli") entro settembre è alla portata.

“Già oggi il 70% è completamente vaccinato – ha spiegato Draghi – quindi sono abbastanza fiducioso che raggiungeremo l'obiettivo dell’80% per fine settembre che dà, ovviamente, un grande conforto sia per la ripresa dell'attività produttiva, sia per la ripresa della scuola”.

Ribandendo l’invito a vaccinarsi, “è un atto verso se stessi, è un atto anche di solidarietà verso gli altri, è un atto di protezione della propria famiglia, di tutte le persone con cui si viene in contatto”, il premier è poi ritornato anche sul tema dei “no-vax”.

Esprimendo la propria solidarietà piena a tutti coloro che sono stati e sono oggetto di violenza e di odio da parte di chi sceglie e ha scelto di non vaccinarsi. “Questa violenza è particolarmente odiosa e vigliacca quando è fatta nei confronti di persone che fanno informazione e di persone che sono in prima linea a combattere la pandemia”. 

Obbligo vaccinale e terza dose

Che il vaccino possa – o debba – diventare obbligatorio è un tema che tiene banco da diversi mesi. Finora sai che l’obbligatorietà è riservata solo ai medici e al personale sanitario ma sempre più insistentemente si è fatta largo l’idea di estenderla anche ad altre categorie di persone, se non addirittura a tutti.

Idea che trova conferme nelle parole di Draghi. A chi chiedeva se si stia davvero ragionando sulla possibilità di rendere il vaccino obbligatorio una volta che Ema ed Aifa l’avranno tolto dalle categoria dei farmaci “emergenziali”, il presidente del Consiglio non ha voluto lasciare spazio a dubbi: “sì”.

Stesse due lettere che ha riservato anche alla questione della terza dose di vaccino. Su cui, dopo il via di Paesi come Israele o Germania, già il ministro Speranza si era detto favorevole.

A tal proposito è intervenuto anche lo stesso ministro della Salute spiegando che l’obbligatorietà del vaccino, già applicata a un pezzo della società, è quindi “una possibilità che resta potenzialmente a disposizione delle istituzioni, del governo, del Parlamento”. 

Sulla terza dose Speranza ha poi confermato che in queste ore vi sarà un confronto che porterà verso la scelta di una terza iniezione “booster”: “Si inizierà, Io credo già entro il mese di settembre. Comunque nel mese di settembre, alla fine di questo mese. E si partirà dalle persone che hanno una risposta immunitaria molto fragile”.

Green pass

Spazio è stato riservito anche alla questione Green pass. Sai che dal 1 settembre è obbligatorio non solo per accedere ai ristoranti al chiuso ma anche per poter salire su alcuni mezzi pubblici.

In conferenza stampa, il premier ha confermato che la validità della certificazione verde verrà estesa anche ad altri ambiti oltre a quello della scuola e dell’economia.

“Il ministro Speranza ed io ne stiamo parlando e discutendo da un po' di tempo – ha sottolineato – L’orientamento è verso il sì: verrà esteso e per decidere esattamente quali sono i vari passi, quali sono i settori che dovranno averlo prima, eventualmente faremo una cabina di regia, come peraltro è stato chiesto dal senatore Salvini. Ma la direzione è quella”.

Nel frattempo, la commissione Affari sociali della Camera dei deputati ha approvato un emendamento al decreto legge del 23 luglio, quello con cui è stato istituito il Green Pass, estendendone la durata da 9 a 12 mesi per i vaccinati (con una dose e due) e anche per i guariti dal Covid-19.

Per l'ufficialità bisognerà attendere lunedì, quando il provvedimento sarà votato alla Camera.

Fonte | Governo

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