Piatti pronti con i fiori? Esistono e li trovi in Piemonte

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Sono soprattutto risotti e minestroni. Una volta acquistati, non dovrai far altro che cuocerli in acqua o in padella con un filo d’olio. Un prodotto che sul mercato ancora mancava e che ha ideato Patrizia Monetto, dell’Azienda Agricola Ama Te Stesso di Peveragno, in provincia di Cuneo.
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
20 Giugno 2019

In questa rubrica, ti ho parlato di come distinguere i fiori commestibili da quelli non adatti all'essere umano, di come potevi coltivarli e, soprattutto, di come cucinarli. Questa parte della pianta, ormai lo avrai capito, non solo un ruolo estetico: è ricca di proprietà nutritive, che sono diverse per ciascuna varietà. Ormai sono diversi i ristoranti che hanno riscoperto un ingrediente che faceva già parte, probabilmente, delle ricette dei tuoi nonni o dei tuoi bisnonni. Manca ancora un piccolo tassello da aggiungere, però: i piatti pronti. Ebbene sì, esistono anche i piatti pronti con i fiori. E in Italia, l'unica a confezionarli è l'azienda agricola Ama Te Stesso di Peveragno, in provincia di Cuneo.

Non immaginare però la classica vaschetta di plastica che puoi trovare al supermercato. Le ricette sono tutte contenute in vasetti di vetro e tu non dovrai far altro che farli cuocere in acqua calda oppure in padella, con un giusto un filo d'olio. Risotti e minestroni, soprattutto, ma anche petali sciolti e disidratati. Insomma, un prodotto che in commercio ancora mancava. "Utilizziamo un processo di disidratazione a freddo, in modo che, una volta immersi nell'acqua, anche i petali tornino freschi come appena raccolti", ci ha spiegato Patrizia Monetto, madre della proprietaria dell'azienda. È proprio lei a occuparsi della lavorazione dei fiori commestibili: "Noi gestiamo tutto il percorso: dalla coltivazione della materia prima al confezionamento. Non aggiungiamo nessun tipo di conservante, per questo motivo i nostri piatti devono essere riposti in frigorifero e consumati nel giro di un giorno".

Ma quest'idea non nasce solo da una considerazione di tipo economico. La sua è una vera e propria passione, che l'accompagna fin dall'infanzia: "Sono nata e cresciuta in campagna e sono sempre stata molto curiosa  – racconta – Quando avevo sei anni, mio padre non mi ha comprato una bambola, ma una lente di ingrandimento per studiare da vicino gli insetti. Ho letto molti libri sui fiori commestibili e ho scoperto che avevano diverse proprietà, sia nutritive che curative. Ci sono anche delle storie bellissime che riguardano le piante e le erbe selvatiche, utilizzate fin nell'antichità".

Le sue due figlie hanno ereditato questa stessa passione, tanto che una sta frequentando un corso di laurea in Erboristeria, mentre l'altra vive a Barcellona, dove segue un corso per diventare bartender. E per i suoi cocktail, utilizza fiori. "Ogni tanto mi chiama e ci scambiamo qualche consiglio, su quello che abbiamo sperimentato", conferma Patrizia Monetto.

Ma quali piante utilizza di preciso? In realtà, un po' di tutto. I petali che entrano nei suoi piatti vengono scelti rigorosamente in base alla stagionalità, con una particolare attenzione a quelli che fanno bene alla salute. "Posso utilizzare la primula, la malva. In primavera trovo la calendula. Quest'anno invece le continue piogge di maggio non hanno permesso di raccogliere il sambuco – spiega – Li inserisco nelle ricette in base al mio gusto. Ad esempio, ho notato che le dalie si accompagnano molto bene con gli asparagi. Dopodiché una persona è libera di aggiungere i sapori che preferisce, come spezie o erbe aromatiche".

E i clienti sembrano apprezzare. "Piano piano stiamo riscoprendo queste cose, ma sono prodotti che rimangono difficili da trovare. E poi non siamo più in grado di guardarci attorno, quando facciamo un giro in campagna o in montagna, e individuare le diverse piante che abbiamo davanti agli occhi".

Se vuoi assaggiare questi piatti, li potrai acquistare nelle diverse fiere dove è presente anche l'Azienda Agricola Ama Te Stesso, oppure andarli a trovare nel loro negozio di Peveragno. Non troverai invece né risotti, né minestroni tra i banchi dei supermercati: "Cerchiamo sempre di mantenere una filiera corta: dal produttore al consumatore. Se entrassimo nella grande distribuzione, le nostre ricette finirebbero per costare davvero troppo a chi le vuole comprare".

Il processo di lavorazione utilizzato è infatti piuttosto dispendioso dal punto di vista economico, ma necessario per preservare la qualità dei petali. Te ne accorgerai perché rimangono completamente intatti, mentre in commercio potresti trovare prodotti importati dall'estero, dove le foglie sono rovinati e i petali arrivano ammaccati. Insomma, il chilometro zero è importante anche quando si parla di fiori.

Credit photos: Azienda Agricola Ama Te Stesso

Questo articolo fa parte della rubrica
Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…