
L’epididimite è un’infiammazione piuttosto comune che può essere gestita medicalmente, in alcuni casi può diffondersi al testicolo a causa della vicinanza dell’epididimite con lo stesso: in questo caso la condizione che ne deriva si chiama orchiepididimite.
Con il termine epididimite ci si riferisce all’infiammazione dell’epididimo: l’epididimo è, anatomicamente parlando, una struttura tubolare (lunga circa 5 cm) situata sulla parte superiore-posteriore del testicolo, che fa parte delle vie spermatiche, nel dettaglio è la sede di maturazione degli spermatozoi.
Si tratta di un’infiammazione comune che può insorgere a qualsiasi età: la fascia più colpita è tuttavia quella degli uomini tra i 20 e i 40 anni, in quanto è spesso associata a malattie sessualmente trasmissibili, nonostante non sia la sola causa di epididimite, ma può presentarsi anche nei bambini e negli uomini più anziani.
La causa maggiore di comparsa dell’infiammazione è rappresentata da un’infezione di tipo batterico. I batteri che causano l’infezione sono soprattutto gli agenti patogeni che comunemente attaccano l’apparato urinario, o gli agenti patogeni che più frequentemente sono la causa di malattie sessualmente trasmissibili, come già citato; l‘epididimite non batterica, invece, può essere associata a reflusso urinario, alla presenza di qualche virus o dovuta semplicemente a qualche attività che viene ripetuta spesso, come ad esempio uno sport.
È importante curare e trattare l’infiammazione, in quanto l’epididimite cronica potrebbe portare, a lungo andare, a problemi di infertilità.
L’epididimite può avere origini diverse:
Cause meno frequenti di epididimite sono rappresentate da infezioni causate dall’avversione all’assunzione di alcuni medicinali o dalla presenza di virus (come quello della parotite).
Il sintomo principale e più avvertibile di epididimite è il dolore a livello dello scroto, di solito unilaterale, principalmente nella zona superiore e posteriore, accompagnato spesso da gonfiore e indurimento della parte, nonché eritema. Il dolore può presentarsi qualche volta in modo acuto, ma è più comune che insorga in modo graduale, iniziando come dolore al fianco e all’addome che raggiunge poi lo scroto.
Altri sintomi che potrebbero palesarsi sono:
Quando la causa è batterica potrebbe esserci anche la presenza di febbre e nausea.
La diagnosi di epididimite innanzitutto avrà inizio con un’anamnesi completa del paziente, soffermandosi soprattutto su precedenti storie di malattie sessualmente trasmissibili, eventuali infezioni del tratto urinario, e la storia del paziente in termini di traumi precedenti o attività sportive ripetute.
All’esame obiettivo si potrà rilevare il gonfiore della parte e dolore alla palpazione, lo scroto apparirà infiammato e indurito.
Successivamente si potrà procedere con analisi delle urine con relativa coltura delle stesse e, nei casi in cui la causa sospettata è una malattia sessuale, si dovrà eseguire un tampone uretrale.
Altri test ed esami diagnostici che si possono effettuare sono:
L’ecografia è utile nel distinguere l’epididimite dalla torsione testicolare: il dolore alla zona scrotale è infatti sintomo principale di entrambe, e solamente un esame diagnostico per immagini può escludere la torsione e confermare l’infiammazione.
Una volta individuata la causa scatenante l’infiammazione, ci si adopererà per risolverla, in ogni caso il trattamento principale è farmacologico: gli antibiotici verranno prescritti in base al batterio che causa l’epididimite.
Generalmente l’infiammazione migliora dopo due o tre giorni dall’assunzione del trattamento antibiotico, mentre i sintomi ad essa associati, quindi il dolore, potrebbe persistere per diverse settimane.
Come aiuto nella gestione del dolore e del gonfiore dello scroto può rivelarsi utile applicare del ghiaccio; nei casi di epididimite causata da attività sportive ripetute può essere sufficiente consigliare innanzitutto il riposo assoluto dalle attività che hanno causato l’infiammazione, nonché l’assunzione di farmaci antinfiammatori e l’utilizzo di supporti, come ad esempio sospensori e cinture che mantengano più stabile possibile la parte.
Ovviamente è consigliato sospendere l’attività sessuale nei casi di infiammazione dovuta da malattie sessualmente trasmissibili, mentre può essere utile assumere molti liquidi nei casi di infezioni del tratto urinario.