Greenwashing, Fridays, Aziende petrolifere e Idrogeno: Scopri le 5 buone notizie della settimana

Dal nuovo accordo europeo contro il geenwashing, alla causa della California contro aziende petrolifere, passando per il riuso della plastica come fonte energetica rinnovabile. Ecco le ultime novità green e sostenibili per l’ambiente della scorsa settimana (15 settembre– 21 settembre2023)
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
21 Settembre 2023

Direttiva anti greenwashing: l’Europa trova l’accordo

In sostanza l'Europa punta a far assumere a tutti i produttori o commercianti delle pratiche più leali nei confronti dei consumatori al punto che questi siano correttamente informati sul prodotto che acquistano.

Si tratta di un'importante svolta anche perchè verranno eliminate alcune terminologie che oramai erano entrate nel vocabolario collettivo. Ti sto parlando di: "ecologico naturale, biodegradabile, climaticamente neutro e eco".

L'intento dell'Ue è anche quello di inserire le motivazioni, le prove che portano ad associare il prodotto a un elemento ecologico. Fermo assoluto anche per le compensazioni delle emissioni generiche sull'etichetta. Si dovranno specificare schemi di certificazione approvati o stabiliti da autorità pubbliche. Una etichetta speciale sarà, poi, progettata dalla Commissione Europea per valorizzare i produttori che estendono gratuitamente la garanzia standard (che vale due anni nell’UE).

Rifiuti di plastica mai così preziosi: è possibile ricavare idrogeno

Questo è quanto emerge da uno studio condotto da alcuni ricercatori della Rice University i quali hanno trovato un modo per recuperare idrogeno dai rifiuti di plastica. E il metodo che porta all'estrazione di idrogeno, che si chiama "riscaldamento flash joule", è basato su scosse elettriche brevissime che riscaldano i materiali ad alte temperature.

Gli studiosi dell'Università sono arrivati a questa conclusione dopo aver utilizzato questo metodo su alcuni rifiuti di plastica, pensa per soli 4 secondi. Le temperature sono arrivate fino ai 3100 gradi Kelvin e il risultato è stato l'ottenimento di idrogeno sotto forma di vapore.

Gli scioperi dei Fridays for Future hanno modificato le abitudini del 30% di persone in Svizzera

Gli scioperi per il clima, iniziati da Greta Thunberg e sostenuti dal movimento Fridays for Future, hanno prodotto un cambiamento significativo nelle abitudini quotidiane degli svizzeri, dimostrando il potere dell'azione collettiva nel plasmare il futuro sostenibile del nostro pianeta. Lo sostiene un'indagine condotta dal Politecnico federale di Losanna (EPFL) che ha evidenziato come l'azione collettiva possa avere un impatto diretto sulla società, attraverso l'analisi degli scioperi per il clima che hanno scosso la nazione elvetica. Stando ai risultati della ricerca, infatti, questi scioperi, inizialmente promossi dalla giovane attivista Greta Thunberg, hanno spinto quasi un terzo degli svizzeri a modificare le loro abitudini quotidiane.

I risultati dello studio, basati su interviste condotte tra ottobre e novembre 2019 su oltre 1.200 residenti svizzeri di età compresa tra i 18 e i 74 anni che non avevano partecipato agli scioperi di Fridays for Future, hanno rivelato che circa il 30% di essi aveva apportato modifiche significative alle proprie abitudini.

La California fa causa a cinque aziende petrolifere

Non è soltanto Eni a doversi difendere in tribunale dall'accusa di essere responsabile degli effetti della crisi climatica, oltreoceano lo Stato della California ha intentato una causa contro cinque grandi aziende petrolifere: Exxon, Shell, BP, ConocoPhillips, and Chevron.

Exxon era già stata al centro di una grande polemica, che l'aveva coinvolta per via dello scandalo #ExxonKnew, o "Exxon conosceva la verità", poiché l'azienda già dagli anni '70 conosceva i rischi legati alla produzione di energia per mezzo dei combustibili fossili. Il colosso petrolifero infatti conosceva le condizioni del riscaldamento globale attuale da 50 anni, ma ha sempre nascosto la verità. In sostanza, l'azienda non solo sapeva qualcosa, ma aveva dati precisi tanto quanto le analisi che avevano in mano gli scienziati governativi.

Il caso era già stato affrontato da Ohga allo scoppiare dello scandalo. In quell'occasione avevamo già spiegato che gli avvocati dei diversi studi (tra cui Milberg & Co) si sono avvalsi del "Racketeer Influenced and Corrupt Organizations (Rico) Act" del 1970. Un insieme di norme pensate per contrastare i crimini di mafia, utilizzate nel tempo anche per contestare danni di altra natura, come le emissioni dei veicoli.

Crisi climatica e innalzamento delle acque: il piano di Seoul per adattare la città

È uno dei primi grandi lavori di urbanistica legati al ripensamento completo di una metropoli a causa dei futuri cambiamenti dettati dalla crisi climatica. Ti sto parlando di come sarà Seoul nel 2123 a causa, o a questo punto, grazie all'innalzamento delle acque del fiume Han.

lo studio di architettura californiano Rios ha presentato , in occasione della quarta edizione della Biennale di Architettura e Urbanistica di Seoul, un'ipotesi di masterplan per la città del domani, chiamata: "Hyper-Abundant City", città iper-abbondante.

Il primo passo è stato quello di ripensare agli spazi urbani dei quartieri di Seoul che costeggiano il fiume Han, ovvero Apguejong e Gangnam. Attraverso una massiccia riforestazione urbana l'idea è quella di sfruttare gli spazi verdi sia come campi di agricoltura sia come divisori per gli sviluppi di edifici. Edifici costruiti tutti in stile "Bosco Verticale di Boeri".

Questa è solo la base, anche perchè sai già benissimo come per riprogettare le città del futuro serva la riforestazione urbana. Il problema che invece hanno alcune città come Seoul riguarda l'innalzamento delle acque. Per questo motivo la direttrice creativa del progetto Katherine Harvey ha pensato di realizzare alcune isole artificiali in grado di trattenere quantità specifiche d’acqua durante gli eventi temporaleschi, per poi la stessa acqua rilasciarla gradualmente una volta superata l’ondata di maltempo. Questo sistema di filtraggio, assorbimento e dissipazione si integra agli spazi pubblici e “consente la combinazione di natura e sistemi culturali per portare agli abitanti e ai visitatori una maggiore connessione con l’argine del fiume.

Il tessuto urbano della città si struttura in prospettiva puntando sulla fattoria verticale, per tutti gli edifici. Si tratta di strutture per la produzioni di ortaggi, ma anche specie animali, di altissima qualità, in quanto prive di sostanze chimiche nocive, come il nichel.

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…