Quando senti parlare della mielite, devi pensare a un’infiammazione del tuo midollo spinale che, in base alle cause e all'area di insorgenza, può manifestarsi sotto forme diverse. Si tratta di una patologia neurologica, non infettiva e quindi non contagiosa, che può colpire la sostanza bianca o la sostanza grigia del midollo, inficiando così le sue funzioni di collegamento tra il cervello e il resto del corpo.
La mielite è una malattia del sistema nervoso centrale. Causa l'infiammazione dei neuroni che popolano la sostanza bianca o la sostanza grigia del midollo spinale. Prima di proseguire, rispondo alla domanda che ti sarà appena sorta: cos’è e come funziona il modello spinale?
Il midollo spinale appartiene al sistema nervoso centrale ed è una struttura che mette in comunicazione il cervello con il resto del tuo organismo. Puoi immaginarlo come una colonna di fibre nervose che si dilungano all'interno della colonna vertebrale ed è composto, come ti ho anticipato qualche riga sopra, da due sostanze: la sostanza bianca esterna, che comprende i prolungamenti dei neuroni e la sostanza grigia interna, formata invece dai corpi dei neuroni.
La sua è una funzione decisiva perché attraverso i nervi spinali porta informazioni verso gli altri organi e le altre parti del corpo e viceversa: per questo permette di percepire sensazioni come caldo, freddo o dolore.
Le cause della mielite sono varie e alcune agiscono direttamente contro il midollo spinale mentre altre lo inficiano in modo indiretto. Tra le principali cause puoi pensare ai virus, ai funghi, ai batteri e anche all’insorgenza di malattie autoimmuni e alla somministrazione di alcuni tipi di vaccini. Qui di seguito te le spiego un po’ più nel dettaglio.
Per quanto riguarda i virus, i maggiormente responsabili della mielite sono:
I batteri che possono provocare la malattia sono:
I funghi dietro alla mielite sono quelli che intaccano la colonna vertebrale poiché creano formazioni che comprimono il midollo spinale. In particolare:
Come ti dicevo, anche le malattie autoimmuni possono portare all’insorgenza della mielite. Si tratta di patologie che portano il tuo sistema immunitario ad attaccare l’organismo anziché proteggerlo. Tra queste patologie le più “pericolose” sono la sclerosi multipla e la neuromielite ottica (o malattia di Devic).
In casi molto rari, alcune forme di mielite possono anche insorgere in seguito alla somministrazione di alcuni tipi di vaccini, come quello per l’epatite B, il morbillo o la rosolia e quello per il tetano e la difterite.
In base alla causa che la provoca e alla zona del tuo corpo in cui insorge esistono diversi tipi di mielite:
I sintomi dai quali puoi riconoscere la presenza di una mielite dipendono dalla causa che l’ha scatenata e, anche in questo caso, dall'area di localizzazione dell'infiammazione sul midollo spinale.
Per la poliomielite, per esempio, la sintomatologia comprende mal di testa e febbre, nausea, stanchezza e dolore unito anche a una certa rigidità a livello di collo e della schiena. Potrebbero insorgere anche degli spasmi muscolari e dei formicolii in varie parti del corpo.
Nel caso della mielite trasversa, invece, oltre al dolore alla schiena e alla parestesia di mani e piedi, e un senso di debolezza generale, devi contemplare anche un’incontinenza urinaria e fecale e anche la perdita di appetito.
Più in generale, quindi, potresti riconoscere la mielite da una sintomatologia composta da:
La diagnosi per la mielite si basa prima di tutto dall’analisi degli eventuali sintomi da parte del tuo medico. L’anamnesi e l'esame obiettivo, nel caso, potrebbero portare a visita da parte di un neurologo.
A questo punto, per approfondire e capire meglio la situazione, potresti sottoporti ad alcuni esami più specifici, per esempio come quelli radiologici: la risonanza magnetica e la Tac alla colonna vertebrale fornirebbero delle immagini dettagliate non solo della colonna ma anche di eventuali complicazioni a livello del midollo spinale.
Un altro strumento diagnostico per l’individuazione della mielite è la puntura lombare. Si tratta di un prelievo di liquido cefalorachidiano dalla colonna vertebrale che serve per individuare l’eventuale presenza di agenti infettivi nel midollo spinale o di infiammazioni.
Anche le analisi del sangue, potrebbero aiutare a stabilire se i sintomi che dovessi presentare possano collegarsi alla presenza di patogeni oppure a una disfunzione del sistema immunitario.
In virtù delle diverse forme di mielite, anche i trattamenti variano a seconda della causa scatenante e della gravità della patologia.
L’approccio, comunque, è di tipo farmacologico. La somministrazione di cortisonici, quindi antinfiammatori, servirebbe appunto per ridurre l’intensità dell’infiammazione a carico del midollo spinale, gli immunosoppressori agirebbero contro le malattie autoimmuni mentre gli antivirali combatterebbero gli eventuali virus responsabili della mielite.
Un’altra procedura terapeutica per la mielite è la plasmaferesi, ovvero quella tecnica che permette di dividere la parte liquida del sangue da quella cellulare così da purificarlo.