Numeri Covid in Italia: l’archivio dei dati da novembre a dicembre 2020

Qui puoi trovare i dati sulla diffusione del coronavirus in Italia contenuti nel bollettino pubblicato ogni giorno dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile nei mesi di novembre e dicembre 2020.
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Simona Cardillo 20 Gennaio 2021
* ultima modifica il 20/01/2021

I dati di giovedì 31 dicembre 2020

Non appena disponibili, pubblicheremo qui i dati di giovedì 31 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute.

  • 23.477 nuovi contagiati
  • 555 morti nelle ultime 24 ore
  • 186.004 tamponi effettuati
  • 12,6% è il tasso di positività
  • + 27 ricoveri in terapia intensiva con 202 nuovi ingressi (totale 2.555)
  • -415 persone ricoverate con sintomi (23.151 in totale)
  • +5.889 persone in isolamento domiciliare (totale 544.190)
  • +5.501 persone attualmente positive (569.896 in totale)
  • +17.421 persone guarite o dimesse
  • Le regioni dove si registrano più contagi sono: Veneto (+4.800), Lombardia (+3.859), Emilia-Romagna (+2.116) e Lazio (+1.767)

Intanto arrivano notizie non proprio rassicuranti sull'andamento della curva epidemiologica. Ti sarai infatti accorto che in questi ultimi giorni il numero dei nuovi positivi accertati era piuttosto variabile e questo è accaduto perché, come potrai immaginare, durante i giorni festivi il numero dei tamponi effettuati era inferiore. Non si è invece ridotto il tasso di positività, che anche ieri era del 9,5% (con 16.202 nuovi contagiati e 169.045 tamponi effettuati). Dovremo aspettare di terminare questo periodo di festività per valutare meglio la situazione anche se da più parti arrivano notizie di nuovi rialzi dei contagi.

Motivo in più per non abbassare la guardia neanche stanotte, in cui finalmente diciamo addio a questo assurdo 2020. Ti ricordo che l'Italia sarà in zona rossa a partire da oggi e fino al 3 dicembre. Non solo ma il coprifuoco sarà esteso in via del tutto eccezionale dalle 22 di questa sera fino alle 7 di domani mattina. Quindi festeggia, sì, ma solo con le persone che abitano con te.

Ieri intanto sono arrivate in Italia 470mila dosi del vaccino di Pfizer-BioNTech ed è quindi iniziata ufficialmente la fase 1 della campagna vaccinale che, ti ricordo, interesserà il personale sanitario e ospiti e personale delle RSA.

I dati di mercoledì 30 dicembre 2020

Ecco i dati del bollettino di mercoledì 30 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 16.202 nuovi contagiati
  • 169.045 tamponi effettuati
  • 575 morti nelle ultime 24 ore
  • -21 ricoverati in terapia intensiva (oggi sono in totale 2.528, con 175 nuovi ingressi giornalieri)
  • -96 ricoverati con sintomi (oggi sono in totale 23.566)
  • -4.216 le persone in isolamento domiciliare (oggi sono in totale 538.301)
  • -4.333 gli attualmente positivi rispetto a ieri
  • +19.960 i guariti rispetto a ieri
  • Le Regioni con il maggior numero di casi sono: Veneto (+2.986), Lombardia (+1.673), Puglia (+1.470), Emilia-Romagna (+1.427) e Lazio (+1.333)

Ieri l'Italia ha fatto registrare un aumento dei nuovi contagi quotidiani rispetto a lunedì 28 dicembre, frutto però della crescita dei tamponi eseguiti, quasi raddoppiati dal giorno precedente. Scende infatti il tasso di positività, che dopo alcuni giorni è nuovamente calato al di sotto del 10%.

Tuttavia, l'alto numero di morti, ieri 659 in 24 ore, ci dice che è importante non abbassare la guardia al fine di scongiurare una nuova crescita della curva dei contagi. Proprio per questo motivo, come previsto dalle misure disposte dal Governo, a partire da domani 31 dicembre tutta Italia tornerà ad essere zona rossa fino all'Epifania, con la sola eccezione del 4 gennaio.

Intanto, dopo qualche intoppo provocato dal maltempo, sono in arrivo oggi le prime 470 mila dosi del vaccino Pfizer-BioNtech: il primo carico è arrivato a Malpensa nel corso della notte e lo stesso avverrà nelle prossime ore in altri 8 scali italiani.

I dati di martedì 29 dicembre 2020

Ecco i dati di martedì 29 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 11.212 nuovi contagi da ieri
  • 659 morti nelle ultime 24 ore (il totale delle vittime sale a 73.029)
  • 128.740 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (il totale sale a 26.243.558)
  • Tasso di positività: 8,7%
  • 2.549 le persone ricoverate in terapia intensiva (- 16 rispetto a ieri, ma 256 nuovi ingressi)
  • 23.662 le persone ricoverate con sintomi (- 270 rispetto a ieri)
  • 542.517 le persone in isolamento domicliare (- 6.207)
  • 568.728 gli attualmente positivi (- 6.493)
  • 17.044 i guariti da ieri (il totale sale a 1.425.730)
  • Le regioni più colpite sono: Veneto (2.655 nuovi casi), Lazio (1.123) e Sicilia (995).

Nella giornata di oggi da un lato si registrano un abbassamento della percentuale relativa al rapporto tamponi/positivi (che scende sotto al 9%) e un boom di guariti e dimessi (oltre 17 mila nelle ultime 24 ore), ma dall'altro si assite a una prepotente risalita del numero dei decessi.

Nel frattempo, l'ondata di maltempo ha rallentato l'arrivo in Italia delle nuove 470 mila dosi del vaccino Pfizer-BioNtech. Il commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 Domenico Arcuri ha assicurato che arriveranno comunque nella tarda serata a bordo di sei aerei e che domani partirà la distribuzione in tutte le regioni. L'Aifa, ovvero l'Agenza Italiana del Farmaco, ha inoltre precisato che da ogni flaconcino di vaccino anti-Covid sarà possibile ottenere 6 dosi e non 5.

I dati di lunedì 28 dicembre 2020

Ecco i dati di lunedì 28 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 8.585 nuovi contagi
  • 68.681 tamponi eseguiti
  • 12,5% tasso di positività
  • 445 morti nelle ultime 24 ore
  • -15 ricoveri in terapia intensiva, nonostante 167 nuovi ingressi (per un totale di 2.565)
  • +361 persone ricoverate con sintomi (totale 23.932)
  • -6.885 persone in isolamento domiciliare (totale 548.724)
  • 575.221 persone attualmente positive in Italia (-6.539 rispetto a ieri)
  • 14.675 persone guarite o dimesse rispetto a ieri
  • Le regioni con il più alto numero di contagi sono: Veneto (+2.782), Lazio (+966) ed Emilia-Romagna (+750)

Ieri si è fatto sentire quello che ormai avrai imparato a conoscere come "effetto weekend", al quale peraltro va aggiunto anche il Natale. Per questo motivo il numero dei nuovi contagi è apparso piuttosto ridotto rispetto ai giorni precedenti: "solo" 8.913. Andando però a vedere i nuovi tamponi, potrai notare anche tu come la quantità fosse irrisoria se prendiamo in considerazione quello che abbiamo visto nelle ultime settimane: 59.879. Eppure questo numeri non sono poi così positivi, il tasso di positività registrato ieri infatti è addirittura del 14,8%.

Appare sempre più evidente come l'epidemia non accenni a frenare e resta quindi fondamentale continuare a indossare mascherine e mantenere il distanziamento sociale, anche in questo periodo di festa. La buona notizia è che da ieri è iniziata la campagna vaccinale anche in Italia. Certo sono poche al momento le dosi del vaccino di Pfizer-BioNTech che abbiamo a disposizione, ma è pure sempre un inizio. In tutto il Paese e nel resto dell'Unione europea il 27 dicembre è già diventata una giornata storica: l'inizio della fine della pandemia. Serviranno ancora diversi mesi però prima che questo farmaco sia disponibile per tutta la popolazione e dobbiamo quindi tenere duro ancora un po'.

I dati di domenica 27 dicembre 2020

Vediamo insieme i dati di domenica 27 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 8.913 nuovi contagiati da ieri
  • 59.879 tamponi effettuati
  • 298 morti nelle ultime 24 ore
  • Tasso di positività: 14,8%
  • Sono 2.580 i ricoverati in terapia intensiva (dato invariato rispetto a ieri, nonostante i 148 nuovi ingressi giornalieri)
  • +259 ricoverati con sintomi (sono 23.571 in totale)
  • +558 in isolamento domiciliare (sono 555.609 in totale)
  • +817 gli attualmente positivi (sono 581.760)
  • Le Regioni con il maggior numero di casi sono: Veneto (+3.337), Emilia-Romagna (+1.283), Lazio (+977), Sicilia (+682), Piemonte (+470)

I dati di sabato 26 dicembre 2020

Ecco i dati di sabato 26 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 10.407 nuovi contagi nelle ultime 24 ore
  • 261 morti da ieri (il totale delle vittime sale a 71.620)
  • 81.285 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (il totale sale a 25.985.979)
  • Tasso di positività: 12,8%
  • 2.582 le persone ricoverate in terapia intensiva (- 2 rispetto a ieri, ma 135 nuovi ingressi)
  • 23.304 le persone ricoverate con sintomi (- 98 rispetto a ieri)
  • 555.055 le persone in isolamento domicliare (+ 1.155)
  • 580.941 gli attualmente positivi (+ 1.055)
  • 9.089 i guariti da ieri (il totale sale a 1.386.198)
  • Le regioni più colpite sono: Veneto (2.523 nuovi casi), Emilia-Romagna (1.756), Lombardia (1.606) e Lazio (1.123).

I dati di venerdì 25 dicembre 2020

Ecco i dati di venerdì 25 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 19.037 nuovi contagiati
  • 459 morti nelle ultime 24 ore
  • 152.334 tamponi effettuati
  • Tasso di positività: 12,49%
  • 32.324 guariti
  • -13.746 attualmente positivi
  • Le Regioni con il maggio numeri di contagi giornalieri sono: Veneto (+5.010), Lombardia (+2.628), Emilia-Romagna (+2.127), Lazio (+1.691)

I dati di giovedì 24 dicembre 2020

Vediamo insieme i dati del bollettino di giovedì 24 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 18.040 nuovi contagi
  • 505 decessi nelle ultime 24 ore
  • 193.777 tamponi effettuati
  • 9,3% è il tasso di positività
  • – 35 persone presenti in terapia intensiva, anche se i nuovi ingressi sono stati 149 (per un totale di 2.589 ricoveri)
  • -476 persone ricoverate con sintomi (24.070 in totale)
  • 566.973 persone in isolamento domiciliare
  • 593.632 persone attualmente positive in Italia (-5.184 rispetto a ieri)
  • 22.718 persone guarite o dimesse nelle ultime 24 ore
  • Le regioni con il maggior numero di contagi sono: Veneto (+3.837), Lombardia (+2.656), Emilia-Romagna (+1.692) e Lazio (+1.519)

Ieri i nuovi contagi sono stati 14.522, con 175.364 tamponi effettuati e un tasso di positività dell'8,28%. Sembra insomma che, tra alti e bassi, questa percentuale si mantenga stabile, segno che non si riesce ad abbassare la curva dei contagi in modo significativo. A preoccupare è sempre il numero dei morti che anche ieri era di 553.

Abbiamo purtroppo superato i 70mila decessi dall'inizio dell'emergenza sanitaria e abbiamo davanti a noi ancora tutta la stagione invernale. Questo significa che non è assolutamente il caso di abbassare la guardia, anche se sei stanco di tutte queste restrizioni e anche se avresti una gran voglia di lanciarti sulle piste da sci innevate. Proprio oggi che è la vigilia di Natale ricorda l'importanza della mascherina e del distanziamento sociale per proteggere le persone a cui vuoi bene. E proprio ora che ti sembra di vivere feste strane e quasi tristi, concentrati sulla migliore notizia che potevamo ricevere: tra tre giorni iniziano le vaccinazioni. Quindi facciamoci coraggio: sono gli ultimi sacrifici che ci vengono richiesti.

I dati di mercoledì 23 dicembre 2020

Vediamo insieme i dati di mercoledì 23 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 14.522 nuovi contagiati
  • 175.364 tamponi effettuati
  • 553 morti nelle ultime 24 ore
  • Tasso di positività: 8,28%
  • -53 persone in terapia intensiva (sono 2.624 in totale, con 216 nuovi ingressi quotidiani)
  • -402 ricoverati con sintomi (oggi sono in totale 24.546)
  • -6.674 in isolamento domiciliare (oggi sono in totale 571.646)
  • Sono 20.494 i nuovi guariti di oggi
  • Le Regioni con il maggior numero di casi sono: Veneto (+3.357 nuovi casi), Lombardia (+2.153), Emilia-Romagna (+1.129), Campania (+1.067)
  • Sono 70.395 i decessi totali in Italia dall'inizio della pandemia
  • Sono 598.816 gli attualmente positivi

Dopo la consueta pausa del weekend, tornano a risalire sia i tamponi eseguiti che i nuovi contagi giornalieri, che ieri sono stati 13.318. Il tasso di positività è sceso all’8%, mentre rimane molto alto il numero dei morti, ancora 628 in 24 ore.

Sono tutti dati che, come è ormai chiaro da qualche giorno, testimoniano come la discesa della curva dei contagi sia molto lenta, troppo perché il Governo potesse decidere di allentare le restrizioni in vista delle festività, uno scenario che era stato preso in considerazione prima delle immagini arrivate durante i primi weekend di riapertura, con importanti assembramenti nelle vie del centro di diverse grandi città.

Proprio da domani, 24 dicembre, tutta Italia diventerà zona rossa fino al 6 gennaio 2021, fatta eccezione per i giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, durante i quali saranno in vigore le misure da zona arancione. È quanto stabilito dal Dpcm di Natale 2020 presentato da Giuseppe Conte, che si è rivolto agli italiani in un videomessaggio che ha realizzato insieme ad altri leader europei: “Questo sarà un Natale diverso, ma lo sviluppo dei vaccini e il loro lancio a breve sono più di un segnale di speranza per tutti noi”.

I dati di martedì 22 dicembre 2020

Ecco i dati del bollettino di martedì 22 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 13.318 i nuovi contagiati da ieri
  • 628 i decessi nelle ultime 24 ore
  • 166.205 i tamponi effettuati da ieri
  • 2.687 le persone ricoverate in terapia intensiva (-44 da ieri ma con 201 nuovi ingressi)
  • -197 le persone persone ricoverate con sintomi (per un totale di 24.948)
  • 20.315 i nuovi guariti da ieri
  • 605.955 le persone attualmente positive (-7.627)
  • Tasso di positività: 8%
  • Le Regioni con il maggior numero di casi sono: il Veneto (3.082), la Lombardia (2.278), il Lazio (1.288) e l'Emilia Romagna (1.162)

Nelle ultime 24 ore la pandemia ha fatto registrare 10.872 nuovi contagiati a fronte di 87.889 tamponi effettuati: rapporto che determina un aumento del tasso di contagiosità fino al 12,3%, contro il 10,99% di domenica. Le persone attualmente ricoverate con sintomi sono 25.145, con una riduzione di 13 unità rispetto a ieri mentre 12 persone sono state dimesse dai reparti di terapia intensiva dove, ad oggi, restano ancora 2.731 ricoverati: nelle ultime 24 ore ci sono stati, infatti, 161 nuovi ingressi. Le persone attualmente positive sono calate di 9.178 unità, per un totale di 613.582 mentre i nuovi decessi registrati sono stati 415.

Intanto è ufficiale che la campagna vaccinale partirà il 27 dicembre. Nella giornata di ieri, 21 dicembre, è arrivato il via libera da parte dell’Ema per l'utilizzo nell'Unione Europea del vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer-BioNTech. Si partirà dunque prima della fine dell’anno e per il momento la sua somministrazione è prevista solo a partire dai 16 anni di età.

Parallelamente alla questione vaccino, tengono banco anche le preoccupazioni legate alla nuova variante del virus. Scoperta per la prima volta in Inghilterra, la forma variata del virus è arrivata fino in Italia e il Governo, per precauzione, ha subìto bloccato ogni spostamento da e per il Regno Unito. Il professor Pregliasco ci ha spiegato che si tratta di mutazioni del tutto casuali e che, per ora, la preoccupazione sarebbe legata alla maggior capacità diffusiva del virus. Più velocemente si diffonde i contagi, più difficile sarà controllarli e gestirli. E il vaccino, ha chiosato, non dovrebbe avere problemi.

I dati di lunedì 21 dicembre 2020

Ecco i dati di lunedì 21 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 10.872 nuovi contagi nelle ultime 24 ore
  • 415 morti da ieri (il totale delle vittime sale a 69.214)
  • 2.731 le persone ricoverate in terapia intensiva (- 12 rispetto a ieri, ma 161 nuovi ingressi)
  • 25.145 le persone ricoverate con sintomi (- 13 rispetto a ieri)
  • 585.706 le persone in isolamento domicliare (- 9.153)
  • 613.582 gli attualmente positivi (- 9.178)
  • 87.889 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (il totale sale a 25.217.014)
  • Tasso di positività: 12,3%
  • 19.632 i guariti da ieri (il totale sale a 1.281.258)
  • Le regioni più colpite sono: Veneto (2.583 nuovi casi), Emilia-Romagna (1.594), Lazio (1.205) e Lombardia (950).

Come ogni lunedì, si osserva un calo del numero di nuovi casi dovuto al minor numero di tamponi processati. Ad analizzare bene i dati, vediamo invece che il rapporto tamponi/positivi è tornato a salire rispetto a ieri e oggi supera il 12%. In sostanza, la curva dei contagi rimane stabile e non accenna ad abbassarsi come dovrebbe. La regione italiana più colpita si conferma il Veneto.

In questi giorni sta tenendo banco soprattutto la questione della "variante inglese" del coronavirus SARS-CoV-2. Sono già stati individuati alcuni casi importati dalla Gran Bretagna. Per precauzione, l'Italia, insieme a tutti gli altri Paesi europei, ha sospeso da ieri i voli dal Regno Unito. Come ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, la nuova variante non sarebbe più letale di quella finora conosciuta e i vaccini predisposti contro il coronavirus dovrebbero mantenere la loro efficacia. "La variante di SARS-CoV-2 che sta circolando in questo momento a Londra e nel sud est dell'Inghilterra, presenta delle mutazioni sulla proteina di superficie del virus, la cosiddetta Spike", ha spiegato il Direttore Generare della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. "Nonostante si ipotizzi che queste mutazioni possano aumentare la trasmissibilità del virus, non sembrano alterare né l'aggressività clinica nè la risposta ai vaccini".

I dati di domenica 20 dicembre 2020

Ecco i dati di domenica 20 dicembre 2020 diffusi nel bollettino odierno dal Ministero della Salute:

  • 15.104 nuovi contagi nelle ultime 24 ore
  • 352 morti da ieri
  • 137.420 tamponi da ieri
  • Tasso di positività: 10,99%
  • 68.799 deceduti in totale in Italia
  • 121 nuovi ingressi da ieri in terapia intensiva
  • 2.743 ricoverati in terapia intensiva (-41 rispetto a ieri)
  • 25.158 ricoverati con sintomi
  • Le Regioni con più contagi sono: Veneto (3.869), Lombardia (1.795) e Emilia-Romagna (1.751)

I dati di sabato 19 dicembre 2020

Ecco i dati di sabato 19 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 16.308 i nuovi contagiati nelle ultime 24 ore
  • 553 morti da ieri
  • 176.185 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore
  • Tasso di positività: 9,2%
  • 23.384 i nuovi guariti
  • 1.249.470 il totale dei guariti
  • -35 persone in terapia intensiva anche se sono 160 i nuovi ingressi (per un totale di 2.784 persone)
  • -405 persone ricoverate con sintomi 
  • 592.018 le persone in isolamento domiciliare (-7.192 da ieri)
  • -7.632 persone attualmente positive, per un totale di 620.166
  • Le Regioni maggiormente colpite sono: il Veneto (3.834), la Lombardia (1.944), l'Emilia-Romagna (1.641) e la Puglia (1382)

I dati di venerdì 18 dicembre 2020

Ecco i dati di venerdì 18 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 17.992 nuovi contagi
  • 179.800 tamponi effettuati
  • 10% il tasso di positività
  • 674 decessi nelle ultime 24 ore
  • – 36 persone ricoverate in terapia intensiva anche se oggi i nuovi ingressi sono stati 189 (per un totale di 2.819)
  • -658 persone ricoverate con sintomi, che al momento sono 25.769
  • 599.210 positivi in isolamento domiciliare
  • 627.798 il totale delle persone attualmente positive (-7.545 rispetto a ieri)
  • 22.272 persone guarite o dimesse nelle ultime 24 ore
  • Le regioni con il più alto numero di contagi sono: Veneto (+4.211), Lombardia (+2.744), Emilia-Romagna (+1.745) e Lazio (+1.428)

La curva dei contagi in Italia rallenta ma è ancora ben lungi dall’essere congelata: ieri l’Italia ha fatto registrare 18.236 nuovi casi in 24 ore, un dato che ricalca quello di venerdì 11 dicembre, quando i contagiati erano stati 18.727, peraltro con un tasso di positività identico, pari al 9,8%. In una settimana, quindi, la situazione è rimasta sostanzialmente invariata, un ulteriore motivo per tenere alta la soglia dell’attenzione durante le festività natalizie.

Ecco perché al termine di una lunga riunione il Governo avrebbe deciso di imporre la zona rossa in tutta Italia nei giorni festivi e prefestivi dal 24 dicembre al 6 gennaio, optando invece per la zona arancione nei giorni feriali. Era stato Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno, ad anticipare alla trasmissione Agorà su Rai 3 che “l’ipotesi sul tavolo è questa: dal 24 al 27 dicembre Italia zona rossa, dal 28 al 30 Italia zona arancione e dal 31 dicembre al 3 gennaio zona rossa”, aggiungendo poi che “dobbiamo lavorare su messaggi chiari, senza deroghe e deroghette sennò si annacqua anche la possibilità di far fare i controlli, io devo dare indicazioni chiare alla polizia e ai carabinieri”. Spetterà al presidente del Consiglio Giuseppe Conte presentare entro la serata di oggi le nuove misure del Dpcm di Natale 2020.

Nella giornata di ieri il Veneto è risultata nuovamente la Regione con il maggior numero di nuovi casi, 4.402. Per cercare di arginare la diffusione del coronavirus, il presidente Luca Zaia ha già comunicato delle nuove misure ad hoc, vietando gli spostamenti tra Comuni dopo le 14.

I dati di giovedì 17 dicembre 2020

Ecco i dati di giovedì 17 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 18.236 nuovi contagi
  • 185.320 tamponi effettuati
  • 9,8% il tasso di positività
  • 683 morti nelle ultime 24 ore
  • – 41 ricoveri in terapia intensiva, anche se i nuovi ingressi oggi sono stati 183 (in totale 2.855)
  • -470 ricoverati con sintomi, che attualmente sono 26.427
  • 606.061 le persone in isolamento domiciliare
  • 635.343 sono le persone attualmente positive (-10.363 rispetto a ieri)
  • Le regioni con il numero più alto di contagi sono: Veneto (+4.402), Lombardia (+2.730), Emilia-Romagna (+1.667) e Lazio (+1.597)

Ieri il numero dei nuovi contagi registrato è stato di 17.572, con 199.489 tamponi effettuati e un tasso di positività dell'8,8%. Questo significa che la curva dei contagi potrebbe essersi abbassata ulteriormente, ma è meglio aspettare i dati dei prossimi giorni per esserne certi. Anche perché il numero dei morti rimane purtroppo elevato: 680 solo ieri, per un totale di 66.537 dall'inizio dell'epidemia.

Le regioni dove si è registrato il numero più alto di contagi sono: Veneto (+3.817), Lombardia (+2.994), Puglia (+1.388), Emilia-Romagna (+1.238), Lazio (+1.220) e Piemonte (+1.215).

Intanto si attendono le nuove misure del governo che probabilmente renderanno ancora più rigide le regole che erano state previste per i giorni di Natale. Secondo alcune indiscrezioni, si starebbe pensando di rendere zona rossa tutta l'Italia per un periodo che andrebbe dal 24 dicembre al 3 gennaio, o che potrebbe arrivare addirittura fino al 7 gennaio. Come sempre, sarebbero consentiti gli spostamenti per motivi di lavoro, salute, necessità e urgenza e per il rientro alla propria residenza o domicilio.

I dati di mercoledì 16 dicembre 2020

Ecco i dati del bollettino di mercoledì 16 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 17.572 nuovi contagiati
  • 199.489 tamponi effettuati
  • 680 morti nelle ultime 24 ore
  • Tasso di positività: 8,80%
  • -77 persone in totale tra i ricoverati in terapia intensiva, nonostante i 191 nuovi ingressi di oggi
  • 34.495 nuovi guariti rispetto a ieri
  • -17.607 gli attualmente positivi (oggi sono in totale 645.706)
  • -445 ricoverati con sintomi
  • -17.085 in isolamento domiciliare
  • Sono 66.537 i decessi totali causati dal Covid-19 dall'inizio della pandemia in Italia
  • Le Regioni con il maggior numero di contagi giornalieri sono: Veneto (+3.817), Lombardia (+2.994), Puglia (+1.388), Emilia-Romagna (+1.238), Lazio (+1.220) e Piemonte (+1.215)

Tornano a crescere tamponi effettuati e nuovi contagiati, che nella giornata di ieri sono stati 14.844, quasi 3 mila in già rispetto a lunedì. A risultare in calo, invece, è il tasso di positività, ovvero il rapporto tra test di screening eseguiti e casi individuati, sceso al al 9,11%.

Purtroppo, però, il dato che dimostra chiaramente come la seconda ondata sia tutt’altro che superata è quello relativo ai morti giornalieri, risalito ieri a 846. Il trend relativo ai decessi continua, contrariamente agli altri dati, a non invertirsi, e come precisato dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza in una conferenza stampa “ciò indica che in questi 2-3 mesi il numero delle persone infettatesi è grande con una ripresa dell'epidemia imponente”.

A livello regionale, poi, preoccupa in modo particolare la situazione del Veneto, che ieri ha fatto registrare 3.320 nuovi contagi, più della Lombardia, e ben 165 vittime. A tutto ciò Rezza aggiunge che “siamo ancora sopra la soglia critica per l'occupazione dei posti in terapia intensiva e di area medica”.

Oggi è previsto un vertice tra Governo e Regioni per discutere l’introduzione di ulteriori restrizioni durante le festività natalizie, con il Comitato Tecnico Scientifico (Cts) che spinge per “inasprire le misure e aumentare i controlli secondo le indicazioni contenute nel Dpcm del 3 dicembre, modulandole come si ritiene opportuno”, come riportato da Ansa.

I dati di martedì 15 dicembre 2020

Ecco i dati di martedì 15 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 14.844 i nuovi contagiati nelle ultime 24 ore
  • 846 i morti da ieri
  • 162.880 i tamponi effettuati da ieri
  • Tasso di positività: 9,11%
  • 25.789 i nuovi guariti 
  • -92 persone ricoverate in terapia intensiva (gli ingressi del giorno sono 199)
  • -423 i ricoverati con sintomi (27.342 in totale)
  • 675.109 le persone attualmente positive
  • 644.249 le persone, invece, in isolamento domiciliare
  •  Le Regioni con più contagi sono: il Veneto (3.320), la Lombardia (2.404), l'Emilia Romagna (1.238) e il Piemonte (1.106).

Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 12.030 nuovi contagi a fronte di oltre 103mila tamponi. Il tasso di positività, pari a 11,6%, resta ancora alto. Sulla scia dei dati di domenica, anche ieri il numero di morti non ha superato quota 500, fermandosi a 491 persone. Nei reparti di terapia intensiva il totale dei ricoverati è di 3.095, con una riduzione di 63 unità e 138 nuovi ingressi giornalieri, mentre sono diminuiti di 30 persone i ricoveri negli altri reparti, dove il totale supera le 27mila unità.

Come ti abbiamo raccontato, nel weekend il Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri ha annunciato il via per la campagna vaccinale anti-Covid. Arcuri ha confermato quanto aveva già anticipato il Ministro della Salute Speranza: si partirà a metà gennaio dando la priorità agli operatori sanitari e ai residenti delle Rsa. In questa prima fase della vaccinazione, che dovrebbe partire in simultanea in tutta Europa, verranno allestiti 300 gazebo a forma di primula (il simbolo scelto per la campagna) per arrivare a 1500 per la somministrazione di massa.

In vista poi delle imminenti festività natalizie, il Governo sta poi ragionando sulle nuove misure restrittive da introdurre verosimilmente per i giorni di Natale, Capodanno e la Befana. Tra le diverse ipotesi sul tavolo, ci sarebbero principalmente due idee. Una è quella di trasformare l’Italia in un’unica grande zona arancione con bar e ristoranti chiusi, negozi aperti ma spostamenti limitati, la seconda invece vorrebbe un lockdown "totale": una zona rossa generalizzata in cui si può uscire di casa solo per urgenze, necessità e salute e con l’autocertificazione.

I dati di lunedì 14 dicembre 2020

Vediamo insieme i dati di lunedì 14 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 12.030 i nuovi contagi
  • 103.584 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore
  • 491 morti da ieri
  • 11,6% il tasso di positività
  • -63 ricoverati in terapia intensiva (ingressi del giorno 138)
  • +30 ricoverati con sintomi
  • 675.109 le persone attualmente positive
  • 65.011 le vittime totali in Italia
  •  Le Regioni con più contagi sono: Veneto (+2.829), Emilia-Romagna (1.574), Lazio (1.315) e Campania (1.088).

Ieri i nuovi contagi sono stati 17.938 a fronte di 152.697 tamponi, un tasso di positività superiore rispetto agli ultimi giorni, ma prosegue la discesa dei numeri in riferimento alle terapie intensive e ai ricoverati con sintomi. Le Regioni con maggiori contagi sono Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, anche se da ieri tutte e tre le Regioni sono ufficialmente zona gialla.

Intanto il Governo sta valutando un irrigidimento delle restrizioni che potrebbe interessare tutta l'Italia nei giorni festivi e pre festivi, trasformando l'intera nazione in una grande zona rossa per quelle giornate, in cui sono previsti i maggiori spostamenti e assembramenti, con deroghe dedicate esclusivamente ai piccoli Comuni. Le nuove misure potrebbero essere decise già nella giornata di oggi.

I dati di domenica 13 dicembre 2020

Vediamo insieme i dati di domenica 13 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 17.938 nuovi contagi da ieri
  • 484 morti da ieri
  • 152.697 tamponi effettuati
  • 11,75% il tasso di positività
  • -41 ricoveri in terapia intensiva (ingressi del giorno: 152)
  • -331 ricoverati con sintomi
  • 686.031 le persone attualmente positive
  • 64.520 le vittime totali in Italia
  • Le Regioni con più contagi sono: Veneto (4.092), Lombardia (2.335), Emilia romagna (1.940)

I dati di sabato 12 dicembre 2020

Ecco i dati del bollettino di sabato 12 dicembre dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 19.903 i nuovi contagi in Italia
  • 10,1% il tasso di positività
  • 649 i morti nelle ultime 24 ore per un totale di 64.036
  • 196.439 i nuovi tamponi effettuati
  • 195 nuovi ricoveri in terapia intensiva, per un totale di 3.199
  • 653.583 le persone in isolamento domiciliare
  • 28.066 ricoverati con sintomi
  • 684.848 gli attualmente positivi in Italia (-5.475 rispetto a ieri)
  • 24.728 dimessi/guariti rispetto a ieri, per un totale di 1.076.891
  • Le Regioni con il maggior numero di casi sono Veneto (+5.098), Lombardia (+2.736), Lazio (+1.194) ed Emilia Romagna (+1.807)

I dati di venerdì 11 dicembre 2020

Vediamo insieme i dati di venerdì 11 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 18.727 nuovi contagi in Italia
  • 190.416 tamponi effettuati (per un totale di 23.866.590)
  • 9,8% è il tasso di positività
  • 761 decessi nelle ultime 24 ore (63.387 in totale)
  • -26 posti letto occupati in terapia intensiva per un totale di 3.265 (con 180 nuovi ingressi)
  • 28.562 ricoverati con sintomi
  • 658.496 in isolamento domiciliare
  • 24.169 persone guarite o dimesse rispetto a ieri (1.052.163 in totale)
  • 690.323 attualmente positivi in Italia (-6.204 rispetto al totale di ieri)
  • Le regioni con il maggior numero di casi sono: Veneto (+3.883), Lombardia (+2.938) e Piemonte (+ 1.553)

Ieri il numero dei nuovi contagi è stato di 16.999, con 171.586 tamponi effettuati. Di conseguenza il tasso di positività si attesta al 9,91%, confermando il trend in discesa nella curva epidemiologica. Non solo, ma diminuiscono progressivamente anche i letti occupati in terapia intensiva, segno che i nuovi ingressi sono inferiori ai posti che restano liberi. Purtroppo va detto che non sempre si tratta di pazienti che guariscono: spesso sono da ricollegarsi a decessi avvenuti, che anche ieri sono stati ben 887. Queste cifre così alte dipendono naturalmente dalla quantità di contagi che si è verificata nelle settimane precedenti.

Le regioni con il maggio numero di casi individuati sono il Veneto (+4.197), Lombardia (+2.093), Lazio (+1.488) ed Emilia-Romagna (+1.453). Eppure si tratta in tutti i casi di aree inserite all'interno della zona gialla, ad eccezione della Lombardia che comunque si prepara a diventarlo il 13 dicembre, poco prima di Natale.

Intanto si attendono gli ultimi provvedimenti del governo. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, starebbe infatti valutando la possibilità di alleggerire le misure previste per i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno: al momento non è possibile lasciare il proprio comune, ma potrebbero essere annunciate delle eccezioni. Sembra che la decisione ufficiale verrà presa una volta che il premier sarà rientrato da Bruxelles, dove ha preso parte a una riunione del Consiglio europeo.

I dati di giovedì 10 dicembre 2020

Ecco i dati del bollettino di giovedì 10 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 16.999 nuovi contagi
  • 171.586 tamponi effettuati da ieri
  • Tasso di positività: 9,91%
  • -29 persone ricoverate in terapia intensiva (3.291 in totale)
  • 887 morti nelle ultime 24 ore
  • +251 gli ingressi del giorno in terapia intensiva
  • Sono 30.099 i guariti da ieri
  • -565 ricoverati con sintomi
  • -13.394 in isolamento domiciliare
  • Le Regioni con il maggior numero di casi sono: Veneto (+4.197), Lombardia (+2.093), Lazio (+1.488) e Emilia-Romagna (+1.453)

Torna a salire vertiginosamente il numero dei morti giornalieri, che arriva a sfiorare le 900 unità, quasi 400 in più rispetto a mercoledì 9 dicembre. Il bilancio dei decessi continua in ogni caso a rappresentare l'aspetto più negativo delle ultime settimane, caratterizzate da un calo graduale dei contagi quotidiani.

Intanto, le Regioni hanno chiesto di rivedere alcune delle misure imposte dal nuovo Dpcm, in particolare quelle volte a limitare gli spostamenti nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. A fare da portavoce degli enti locali è stato Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna che ha richiesto delle deroghe che permettano alle persone di uscire dal proprio comune di residenza almeno per fare visita ai familiari più stretti. Di conseguenza, sembrerebbe che il Governo abbia deciso di modificare l'ultimo decreto in modo da consentire gli spostamenti tra comuni anche il 25 e 26 dicembre e primo gennaio: si attende nelle prossime ore l'aggiornamento delle Faq governative riguardanti le restrizioni o un annuncio circa i cambiamenti da attuare.

Attilio Fontana ha comunicato che la Lombardia entrerà a far parte della zona gialla a partire da domenica 13 dicembre, mentre il Governo ha presentato ricorso contro l'ordinanza firmata dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio che sancisce il passaggio da zona rossa ad arancione, una mossa che rischierebbe "nell'attuale, delicato, contesto di portare ad un improvvisa impennata della curva dei contagi e gravissime e incalcolabili conseguenze nella salute delle persone e per la tenuta dei sistemi sanitari regionali".

I dati di mercoledì 9 dicembre 2020

Ecco i dati di mercoledì 9 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 12.756 sono i nuovi contagiati da ieri
  • 499 i morti nelle ultime 24 ore
  • 118.475 i tamponi effettuati da ieri
  • Il tasso di positività: 10,8%
  • -25 sul totale dei ricoveri in terapia intensiva 
  • -40 i nuovi ingressi nei reparti di terapia intensiva (oggi sono 152, ieri erano 192)
  • -428 le persone ricoverate con sintomi 
  • 39.266 i nuovi guariti 
  • 997.895 il totale delle persone guarite in Italia dall'inizio della pandemia
  • -27.010 le persone attualmente positive 
  • 710.515 il totale delle persone oggi positive al Coronavirus nel nostro Paese
  • le Regioni più colpite sono: il Veneto (2.427), la Campania (1.361), il Lazio (1.297) e la Lombardia (1.233).

Lento, ma il miglioramento c’è. L’ha spiegato anche il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza commentando il trend della curva epidemiologica degli ultimi giorni. In particolare, nella giornata di ieri sono stati registrati 14.842 nuovi casi su 149.232 tamponi effettuati, numeri che portano il tasso di contagiosità al 9,9%. Sono diminuiti anche i ricoveri ospedalieri e quelli in terapia intensiva mentre il numero di vittime resta ancora leggermente alto: 634.

Se la curva dovesse continuare a rallentare, potremmo avere un Natale con un’Italia divisa in zone gialle e arancioni e nessuna rossa. È la speranza con cui si attende il nuovo monitoraggio del rischio epidemiologico dei prossimi giorni. Per ora l’ultima regione che resta in zona rossa è l’Abruzzo sulla quale, tuttavia, è alta la tensione tra Governo e amministrazione regionale. Sì, perché il governatore Marco Marsilio con un’ordinanza ha deciso di ricollocare il suo territorio nella fascia di rischio intermedia (arancione) mentre il Ministro della Salute Speranza l’ha invitato a revocare il provvedimento: l'analisi dei 21 parametri vedrebbe infatti l’area ancora in zona rossa.

Sul tema vaccini, intanto, ci stiamo avvicinando sempre di più all’inizio della campagna. Nelle scorse ore sono stati pubblicati i risultati degli studi di fase III riguardo al farmaco prodotto da AstraZeneca. I dati hanno confermato che il vaccino funziona in media nel 70% dei casi e che l'efficacia è del 62% nel campione di pazienti che hanno ricevuto 2 dosi piene e del 90% in quelli che invece hanno ricevuto prima mezza e poi una dose piena.

I dati di martedì 8 dicembre 2020

Ecco i dati di martedì 8 dicembre 2020 del bollettino diffuso dal Ministero della salute:

  • 14.842 nuovi contagiati in Italia
  • 634 morti da ieri
  • 149.232 tamponi effettuati
  • 9,94% il tasso di positività
  • -443 ricoverati con sintomi
  • -38 ricoverati in terapia intensiva
  • +48 ingressi del giorno in terapia intensiva rispetto a ieri (oggi sono 192, ieri erano 144)
  • 737.525 attualmente positivi (-11.294 rispetto a ieri)
  • 25.497 guariti da ieri
  • Le Regioni con più contagi sono: Veneto (3.145), Lombardia (1.656), Emilia-Romagna (1.624), Lazio (1.501)

I dati di lunedì 7 dicembre 2020

Ecco i dati di lunedì 7 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 13.720 sono i nuovi contagiati oggi in Italia
  • 111.217 i tamponi effettuati (per un totale di 23.236.881)
  • 12,3% è il tasso di positività
  • 528 i decessi nelle ultime 24 ore
  • -72 pazienti ricoverati in terapia intensiva rispetto a ieri, per un totale di 3.382 (con 144 ingressi in più)
  • 748.819 sono le persone attualmente positive in Italia
  • 30.524 ricoverati con sintomi
  • 714.913 in isolamento domiciliare
  • 933.132 le persone guarite o dimesse in totale (+19.638)
  • Le regioni con più contagi sono: il Veneto (+2.550), l'Emilia-Romagna (+1.891) e la Lombardia (+1.562)

I dati di domenica 6 dicembre 2020

Ecco i dati di domenica 6 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 18.887 nuovi contagiati in Italia
  • 564 morti da ieri
  • 17.186 guariti
  • 60.078 vittime finora
  • 163.550 tamponi
  • 11,54% è il tasso di positività
  • -63 persone in terapia intensiva
  • +233 ricoverati con sintomi
  • Le regioni con più contagi sono Veneto (3.444), Lombardia (2.413), Puglia (1.789) e Emilia Romagna (1.788)

I dati di sabato 5 dicembre 2020

Ecco i dati del bollettino di sabato 5 dicembre 2020 diffuso dal Ministero della Salute:

  • 21.052 i nuovi contagiati
  • 662 i nuovi morti nelle ultime 24 ore
  • 194.984 tamponi i tamponi effettuati da ieri
  • Tasso di positività: 10,8%
  • -1.042 i ricoveri ospedalieri 
  • -50 gli accessi in terapia intensiva 
  • 3.517 i ricoverati totali in terapia intensiva
  • 59.514 il totale delle vittime
  • -3533 le persone attualmente positive 
  • 754.169 il totale delle persone attualmente positive
  • 23.923 i nuovi guariti 
  • 896.308 il totale dei guariti
  • Le Regioni maggiormente colpite sono: il Veneto (3.607), la Lombardia (3.148), l'EmiliaRomagna (1.964), la Campania (1521) e il Piemonte (1456).

Nella giornata di ieri sono stati registrati 24.099 nuovi contagiati a fronte di oltre 212mila tamponi: dati che portano il tasso di positività al 11.32%. Sono numeri in leggero aumento rispetto a giovedì a cui, però, corrispondono anche dati incoraggianti: i nuovi ingressi in terapia intensiva sono stati 207 rispetto ai 217 di giovedì mentre le dimissioni sono state 30 (19 due giorni fa), calano anche le persone attualmente positive (ieri – 2.280) e i ricoverati con sintomi (-572). I morti, invece, continuano a restare alti: 814.

Nella serata di giovedì, intanto, il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm. Entrato in vigore venerdì 4 dicembre 2020, le misure guideranno i cittadini nelle imminenti feste natalizie e avranno validità fino al 15 gennaio 2021. Il decreto introduce limitazioni agli spostamenti, vietati tra Regioni dal 21 dicembre a 6 gennaio, e tra Comuni nelle giornate del 25 e del 26 dicembre e del 1 gennaio.

Novità anche per quanto riguarda il colore delle diverse Regioni. Il Ministro della Salute Speranza ha firmato due nuove ordinanze che da domani, domenica 6 dicembre 2020. Una riporta Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano in area arancione dalla zona rossa, la seconda dispone il passaggio di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria dall’area arancione a quella gialla.

I dati di venerdì 4 dicembre 2020

Di seguito trovi i dati del bollettino di venerdì 4 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 24.099 nuovi contagiati
  • 212.741 tamponi effettuati
  • 814 morti da ieri
  • Tasso di positività: 11,32%
  • -30 in terapia intensiva
  • 207 nuovi ingressi in terapia intensiva
  • -2.280 gli attualmente positivi al Covid-19 rispetto a ieri
  • -572 ricoverati con sintomi
  • -1.678 in isolamento domiciliare
  • 25.576 i guariti nelle ultime 24 ore
  • Le Regioni con il maggior numero di casi giornalieri sono: Lombardia (+4.533), Veneto (+3.708), Emilia-Romagna (2.143) e Piemonte (2.132)

Nonostante il graduale rallentamento della curva dei contagi, evidenziata ancora una volta da un rapporto tra tamponi effettuati e positivi di poco superiore al 10%, nella giornata di ieri l’Italia ha fatto registrare il triste record di 993 morti in un solo giorno.

In questo senso, il Paese paga purtroppo i tanti ingressi in terapia intensiva avvenuti durante il picco della seconda ondata di contagi, un motivo in più per non abbassare la guardia e non vanificare così gli sforzi che stanno ora portando a un calo, seppur lento, dei casi di Covid-19.

A tal proposito, il nuovo Dpcm presentato ieri da Giuseppe Conte prevede particolari restrizioni per i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, durante i quali non sarà possibile lasciare il proprio Comune, fatta eccezione per chi rientrerà alla propria residenza o domicilio. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, poi, saranno vietati gli spostamenti tra Regioni, anche per raggiungere le seconde case.

Viene confermata la suddivisione dell’Italia in tre aree di rischio, con Lombardia e Piemonte che potrebbero rientrare in zona gialla a partire dall’11 dicembre. Gli impianti sciistici, invece, rimarranno chiusi, mentre chi tornerà dall’estero dovrà sottoporsi a quarantena preventiva.

I dati di giovedì 3 dicembre 2020

Ecco i dati del bollettino diffuso dal Ministero della Salute giovedì 3 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 23.225 i nuovi contagiati nelle ultime 24 ore
  • 993 i morti da ieri
  • 226.729 i tamponi effettuati
  • – 19 ricoveri totali in terapia intensiva rispetto a ieri 
  • 217 sono gli ingressi del giorno in terapia intensiva
  • – 682 ricoverati con sintomi 
  • – 547 persone in isolamento domiciliare
  • – 1.248 le persone attualmente positive 
  • 58.038 sono le vittime totali dall'inizio della pandemia
  • Tasso di positività: 10,24%
  • Le Regioni che hanno registrato più contagi nelle ultime 24 ore sono: la Lombardia (3.751), il Veneto (3.581), la Campania (2.295) e il Piemonte (2.230).

I dati diffusi ieri hanno fotografato un incoraggiante rallentamento della curva epidemiologica. I 20.709 nuovi contagi nelle ultime 24 ore a fronte di oltre 207mila tamponi hanno portato infatti il tasso di positività al 9.99%. In più, le persone ricoverate sono state 404 in meno di ieri (per un totale di 36.070) e di queste 3.616 sono nei reparti di terapia intensiva dove, fortunatamente, sono state registrate 47 persone in meno di ieri. In diminuzione (-357) sono stati anche i ricoverati negli altri reparti. I morti a causa del Covid-19, purtroppo, sono stati ancora 684.

In un intervento al Senato, il ministro della Salute Roberto Speranza ieri ha poi illustrato il piano per i vaccini anti-Covid. Speranza ha confermato che il vaccino sarà gratuito per tutti e che la somministrazione non sarà obbligatoria. La campagna di vaccinazione di massa inizierà nel mese di gennaio e le prime popolazioni a cui verrà destinato il farmaco saranno gli operatori sanitari, quelli delle Rsa e gli anziani.

Il ministro ha anche presentato i principi cardine del nuovo Dpcm che il Governo firmerà nelle prossime ore, in vista delle festività natalizie, in cui verrà confermata la ripartizione dell’Italia nelle tre fasce colorate in base al rischio epidemiologico. Intanto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il nuovo decreto legge Covid che regola gli spostamenti in vista del Natale. Secondo il testo del decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà vietato spostarsi tra Regioni mentre nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1 gennaio saranno vietati anche gli spostamenti tra comuni.

I dati di mercoledì 2 dicembre 2020

Ecco i dati del bollettino di mercoledì 2 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 20.709 nuovi contagiati in 24 ore
  • 207.143 tamponi effettuati
  • -47 in terapia intensiva
  • 684 morti da ieri
  • Tasso di positività: 9,99%
  • 38.740 i nuovi guariti da ieri
  • -357 ricoverati con sintomi
  • -18.311 in isolamento domiciliare
  • -18.715 gli attualmente positivi al Covid-19 in Italia
  • Le Regioni con il maggior numero di nuovi casi giornalieri sono: Lombardia (+3.425), Veneto (+2.782), Campania (+1.842), Lazio (+1.791)
  • Sono 57.045 le vittime totali dall'inizio della pandemia in Italia

Nel primo giorno di dicembre i contagi quotidiani da Covid-19 sono tornati ad aumentare, una diretta conseguenza dell’incremento del numero di tamponi, passati dai 130.524 test di screening eseguiti domenica ai 182.100 di ieri.

Tuttavia, il tasso di positività sceso al 10,6% è un ulteriore segno della frenata nella diffusione del coronavirus, ormai evidente negli ultimi giorni. La direzione è dunque quella giusta, con le misure del Dpcm in scadenza il 3 dicembre che finalmente mostrano i propri effetti, ma il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) Silvio Brusaferro ci tiene a precisare che “il numero dei nuovi casi è in calo, ma il dato è ancora molto alto”.

Nel corso di una conferenza stampa, Brusaferro ha spiegato che “il nostro obiettivo è di passare dalla fase di mitigazione alla fase di contenimento, ma richiede un numero significativamente più basso su base quotidiana”. Proprio per questo motivo, le eventuali maggiori libertà di cui potremo godere durante le feste dipenderanno “da come scenderà la curva”.

Nelle prossime ore, in ogni caso, il governo presenterà al Parlamento le misure che dovrebbero essere contenute nel nuovo Dpcm pronto a entrare in vigore dal 4 dicembre. Dovrebbero essere confermati sia la divisione dell'Italia in aree di rischio che il coprifuoco dalle 22 alle 6. Nei giorni di Natale e Capodanno dovrebbe vigere il divieto di lasciare il proprio comune, ma i ristoranti potrebbero rimanere aperti per pranzo. A partire dal 20 dicembre fino a dopo l’Epifania, inoltre, gli spostamenti tra regioni dovrebbero essere vietati anche per chi ha una seconda casa e per chi vorrebbe ricongiungersi con i parenti.

I dati di martedì 1 dicembre 2020

Ecco i dati di martedì 1 dicembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 19.350 nuovi contagiati da ieri
  • 182.100 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (per un totale di 22.127.199)
  • 785 morti nelle ultime 24 ore (il totale sale a 56.361)
  • 27.088 i guariti o i dimessi in più rispetto a ieri (il totale ora è di 784.595)
  • 3.663 le persone ricoverate in terapia intensiva (-81 rispetto a ieri)
  • 32.811 ricoverati con sintomi
  • 743.471 le persone in isolamento domiciliare
  • 779.945 attualmente positivi in Italia
  • Le regioni più colpite sono: Lombardia (+4.048), Veneto (+2.535), Lazio (+1.669) e Piemonte (+1.617)

Ieri il numero dei nuovi contagi è stato di 16.377 , a fronte di 130.524, dunque pochi se consideriamo che di norma vengono superati i 200mila. In ogni caso il tasso di positività appare in linea con quello dei giorni precedenti: 12,5%. Dunque la curva scende, ma non così velocemente come potresti pensare di fronte ai numeri assoluti dei positivi che ogni giorno vengono rilevati.

E proprio parlando di numeri, le regioni dove si sono registrati quelli più alti sono: Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia.

Intanto è in corso un vertice tra governo e Regioni per decidere insieme le misure da adottare durante le feste di Natale. Per il 4 dicembre è previsto un nuovo Dpcm che dovrebbe regolare gli spostamenti tra regioni e potrebbe dare indicazioni rispetto a pranzi e cene in famiglia. Il pericolo infatti è che in quei giorni un po' tutti finiamo per dimenticarci di vivere nel mezzo di una pandemia, organizzando i consueti cenoni e i pranzi interminabili ed esponendoci tutti, ma soprattutto le persone più fragili e anziane, al rischio contagio. Se così fosse, potremmo pagarne le conseguenze a gennaio e ritrovarci di nuovo con un aumento esponenziale nella curva dei contagi.

I dati di lunedì 30 novembre 2020

Ecco i dati di lunedì 30 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 16.377 nuovi contagi da ieri
  • 672 morti nelle ultime 24 ore (il totale sale a 55.576)
  • 23.004 i guariti dalla giornata di ieri (il totale sale a 757.507)
  • 3.744 le persone ricoverate in terapia intensiva (- 9 )
  • 33.187 le persone ricoverate con sintomi (+ 308)
  • 751.540 le persone in isolamento domiciliare (- 7.599)
  • 788.471 gli attualmente positivi (-7.300)
  • 130.524 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (il totale sale a 21.945.099)
  • Le regioni più colpite sono: Emilia-Romagna (2.041 nuovi casi), Veneto (2.003) e Lombardia (1.929).

Come ogni lunedì si registra un calo per quanto riguarda il numero dei nuovi casi positivi. Colpisce il boom di guariti, mentre rimane molto alto il numero delle vittime. Intanto, da ieri cinque regioni italiane hanno cambiato colore in senso migliorativo: Piemonte, Lombardia e Calabria sono passate dalla zona rossa a quella arancione, mentre Liguria e Sicilia dall'arancione alla gialla. Ed è subito sorta la polemica sugli assembramenti davanti ai negozi per lo shopping natalizio, in particolare nelle grandi città come Torino e Milano. L'invito è sempre quello a rispettare le regole (uso della mascherina, igiene delle mani, distanziamento fisico) per non vanificare gli sforzi compiuti nelle scorse settimane.

"Non dobbiamo ripetere gli errori dell'estate: il virus circola ancora, e in maniera molto più forte rispetto all'estate, quando uscivamo da due mesi di lockdown totale. Continuiamo a limitare gli spostamenti a quelli necessari e a rispettare le misure igieniche di prevenzione", ha ricordato il presidente della Federazione degli Ordini dei medici Filippo Anelli. Dobbiamo metterci in testa che sarà un Natale diverso dal solito, c'è poco da fare. Ma per la fine dell'anno potrebbero arrivare anche delle buone notizie. "Potremmo avere come regalo di Natale l'approvazione dei primi due vaccini", ha annunciato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli. "Nei prossimi giorni due piattaforme vaccinali verranno sottoposte al vaglio e auspicabilmente all'approvazione da parte dell'agenzia europea del farmaco. Dal 15 gennaio potranno partire le prime somministrazioni alle categorie più esposte. Si sta già lavorando da tempo sulla distribuzione dei vaccini".

I dati di domenica 29 novembre 2020

Ecco i dati di domenica 29 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 20.648 nuovi contagi da ieri
  • 541 morti
  • 176.934 tamponi
  • -9 ricoveri in terapia intensiva (3.753 in totale)
  • -420 ricoverati con sintomi (32.879 in totale)
  • 775.771 attualmente positivi
  • Le Regioni più colpite sono: Lombardia (3.203), Veneto (2.617), Campania (2.022) e Piemonte (2.021)

I dati di sabato 28 novembre 2020

Ecco i dati di sabato 28 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 26.323 nuovi contagi nelle ultime 24 ore
  • 686 nuovi morti (per un totale di 54.363)
  • 225.940 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore
  • -20 ricoverati in terapia intensiva (3.762 in totale)
  • 33.299 ricoverati con sintomi (-385 rispetto a ieri)
  • 752.247 in isolamento domiciliare
  • 789.308 gli attuali positivi
  • 24.214 nuovi guariti
  • Le Regioni con il maggior numero di contagi sono Lombardia (+4.615), Veneto (+3.498), Campania (+2.729), Emilia-Romagna (+2.172) e Piemonte (+2.157).

I dati di venerdì 27 novembre 2020

Ecco i dati di venerdì 27 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 28.352 nuovi contagiati nelle ultime 24 ore
  • 827 morti
  • -64 in terapia intensiva (oggi sono in totale 3.782)
  • 222.803 i tamponi effettuati
  • -7.952 gli attualmente positivi (ora sono in totale 787.893)
  • -354 ricoverati con sintomi rispetto a ieri (oggi sono in totale 33.684)
  • Tasso di positività: 12,72%
  • -7.534 in isolamento domiciliare
  • Le Regioni con il maggior numero di contagi sono: Lombardia (+5.389), Veneto (+3.418), Piemonte (+3.149) e Campania (+2.924)

Come hai visto dai dati di ieri, continua il calo dei nuovi contagiati giornalieri. Nelle scorse 24 ore sono stati 29.003 su oltre 232mila tamponi effettuati. Di conseguenza, il tasso di positività è sceso ancora, fino alla quota di 12,46%.

Anche nelle terapie intensive, per la prima volta dopo diverse settimane, si è registrato un rallentamento, con -2 ricoveri e un totale di 3.846 persone. Il numero dei decessi invece desta ancora qualche preoccupazione dal momento che anche ieri sono ne stati registrati 822. Secondo il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri “la curva dei contagi si sta finalmente raffreddando se non addirittura congelando”, ma per sconfiggere il virus “serviranno i vaccini che sono ormai al proscenio”.

Se il calo venisse confermato e i contagi continuassero a rallentare, il monitoraggio settimanale dei valori di Rt regionali dovrebbe riportare la Lombardia dalla zona rossa a quella arancione. Per l’ufficialità si aspetta comunque l’ordinanza del ministro della Salute Speranza che, da quello che si apprende, starebbe pensando di ritardare il cambio di colore per evitare la corsa allo shopping tenendo valide le misure fino al 3 di dicembre, come da ultima ordinanza.

Con il Natale all’orizzonte, il Governo è comunque al lavoro per la definizione di un nuovo Dpcm che conceda maggiori libertà senza tuttavia vanificare gli effetti delle restrizioni finora adottate. Per evitare una terza ondata, dunque, si starebbe ragionando sul divieto di spostamenti tra Regioni, anche tra quelle in fascia gialla e sul rientro a scuola solo dal 7 gennaio.

I dati di giovedì 26 novembre 2020

Ecco i dati di giovedì 26 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 29.003 nuovi contagiati da ieri
  • 822 morti in 24 ore
  • 232.711 tamponi effettuati
  • -2 in terapia intensiva rispetto a ieri (oggi sono in totale 3.846)
  • Tasso di positività: 12,46%
  • -275 ricoverati con sintomi rispetto a ieri (oggi sono in totale 34.038)
  • 24.031 i guariti nelle ultime 24 ore
  • +4.425 in isolamento domiciliare
  • +4.148 gli attualmente positivi
  • Le Regioni con il maggior numero di contagi giornalieri sono: Lombardia (+5.697), Veneto (+3.980), Campania (+3.008) e Piemonte (+2.571)
  • Sono 1.509.875 i casi totali dall'inizio della pandemia in Italia, che hanno portato a 52.850 decessi complessivi

Sulla scia del trend già evidenziato negli ultimi giorni, ieri in Italia è proseguito il calo del tasso di positività, sceso all'11,24%. I nuovi contagi in 24 ore hanno fatto registrare una lieve crescita, con circa 2.600 casi in più rispetto al giorno precedente, diagnosticati però su un totale di 230.007 tamponi, ben superiore ai 188.659 test di screening effettuati martedì 24 novembre.

Purtroppo l'efficacia delle recenti restrizioni, certificata da questi dati, non si vede ancora sul numero di morti quotidiani, che nella giornata di mercoledì sono stati 722, cifra chiaramente influenzata dai tanti ingressi in terapia intensiva a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane.

Se la curva dei contagi evidenzia ormai un rallentamento, il Governo è al lavoro in queste ore per la definizione di un nuovo Dpcm: l'obiettivo è quello di concedere maggiori libertà rispetto al periodo attuale, senza però vanificare gli sforzi già fatti e i risultati ottenuti con le restrizioni imposte in tutta Italia. Si prevedono dunque delle regole volte a evitare assembramenti in occasione di Natale e Capodanno e limitare gli spostamenti dei cittadini, mentre resta ancora in bilico la situazione relativa agli impianti sciistici, per i quali l'Italia attende indicazioni dall'Unione Europea.

I dati di mercoledì 25 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino di mercoledì 25 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 25.853 nuovi contagiati
  • 722 morti nelle ultime 24 ore
  • +32 in terapia intensiva
  • 230.007  tamponi effettuati
  • Tasso di positività: 11,24%
  • -6.689 gli attualmente positivi rispetto a ieri (oggi sono in totale 791.697)
  • Le Regioni con il maggior numero di contagi sono: Lombardia (+5.173), Piemonte (+2.878), Campania (+2.815) e Veneto (+2.660)
  • Sono 637.149 i guariti nelle ultime 24 ore

Nella giornata di ieri è ulteriormente diminuito, questa volta in modo significativo, il rapporto tra tamponi eseguiti e nuovi positivi, sceso al 12,31%. È l’ennesimo indizio del rallentamento della curva dei contagi, ma purtroppo resta ancora molto alto il numero dei morti quotidiani, ieri salito a 853: come già accaduto nella prima ondata, infatti, quello relativo ai decessi sarà probabilmente l’ultimo dato a invertire la tendenza, poiché è influenzato dai tanti ricoveri in terapia intensiva registrati nelle ultime settimane.

Il Governo, intanto, sta lavorando a un nuovo Dpcm che conterrà le misure da adottare durante le festività e che sarà ovviamente condizionato dai dati epidemiologici dei prossimi giorni.

Si ragionerà sugli spostamenti tra regioni, sull’ipotesi di una riapertura delle scuole e sulle regole riguardanti le riunioni tra familiari per pranzi e cene di Natale, che potrebbero prevede un numero massimo di persone da non superare.

I dati di martedì 24 novembre 2020

Ecco i dati di martedì 24 novembre 2020 diffusi dal bollettino del Ministero della Salute:

  • 23.232 nuovi contagiati da ieri
  • 853 morti nelle ultime 24 ore (il totale delle vittime sale a 52.306)
  • 3.816 le persone ricoverate in terapia intensiva (+ 6 rispetto a ieri)
  • 34.577 le persone ricoverate con sintomi (+ 120)
  • 759.993 le persone in isolamento domiciliare (+ 1.651)
  • 798.386 gli attualmente positivi (+ 1.537)
  • 188.659 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (il totale sale a 20.726.180)
  • le regioni con il maggior numero di contagi sono la Lombardia (4.886), il Lazio (2.509), l'Emilia-Romagna (2.501), il Veneto (2.194) e il Piemonte (2.070)

Oggi si registra un notevole incremento dei morti, ma ci sono anche dei dati confortanti. "In quasi tutte le regioni italiane abbiamo una diminuzione dei casi molto forte", ha sottolineato Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute. Il rapporto positivi-tamponi oggi si attesta al 12,3%, mentre ieri era al 15,4% Da qualche giorno ormai l'indice di contagio Rt a livello nazionale è in discesa (siamo di poco sopra l'1) e secondo gli esperti si potrebbe raggiungere il picco per la fine del mese.

Non è però consentito assolutamente abbassare la guardia. "In un quadro epidemiologico diverso, con un indice Rt sotto 1, potremo valutare di riaprire anche una fase diversa nel Paese. Ma ci vuole molta prudenza, non bisogna correre", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, che intanto ha firmato una nuova ordinanza con cui si rinnovano fino al 3 dicembre le misure restrittive in tre regioni (Basilicata, Liguria e Umbria) e nella Provincia autonoma di Bolzano. Alcune regioni collocate in fascia rossa, come la Lombardia e il Piemonte, sperano in un passaggio alla zona arancione per il 27 novembre e in un conseguente allentamento delle restrizioni.

I dati di lunedì 23 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino di lunedì 23 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 22.930 nuovi contagiati da ieri
  • 630 morti
  • 148.945 tamponi effettuati (quasi 40 mila in meno rispetto a ieri)
  • +9 in terapia intensiva (3.810 in totale)
  • 15,4% il tasso di positività sui tamponi effettuati
  • +418 ricoverati con sintomi (in totale sono 34.697)
  • Sono 50.453 i morti totali dall'inizio della pandemia in Italia
  • -9.098 attualmente positivi rispetto a ieri, un calo spiegato sia dal rallentamento della curva dei contagi che dal numero ridotto di nuovi casi giornalieri (legato a una diminuzione dei tamponi)
  • Le Regioni con più contagi nelle ultime 24 ore sono: Lombardia (+5.289), Veneto (+2.540), Emilia-Romagna (+2.347) e Lazio (+2.341)

Ancora una volta è il calo dei tamponi effettuati a spiegare la diminuzione dei nuovi contagiati registrata nel corso del weekend: dai 34.767 casi giornalieri di sabato 21 novembre, a fronte di 237.225 tamponi, si è passati ai 28.337 nuovi positivi di ieri, quando però i test di screening sono stati quasi 50 mila in meno.

Il dato più affidabile a cui guardare è quindi il tasso di positività, ovvero il rapporto tra tamponi eseguiti e casi registrati, che ieri è stato pari al 15%, in linea con gli ultimi giorni ma in lieve crescita rispetto a sabato, a riconferma del fatto che, nonostante un leggero rallentamento della curva dei contagi, l’emergenza è tutt’altro che finita. I morti, infatti, hanno superato ancora le 500 unità.

Proprio in questi giorni, l’Alto Adige ha deciso di dare il via a uno screening di massa, tramite l’utilizzo di tamponi rapidi, al quale si sono sottoposti oltre 340 mila cittadini, permettendo così di individuare più di 3 mila positivi che risultavano però asintomatici.

Intanto, come riportato da Ansa, Astrazeneca ha comunicato che l’efficacia media mostrata dal vaccino anti-Covid sviluppato insieme a Irbm e Università di Oxford, misurata su due tipologie diverse di dosaggio, è pari al 70%.

I dati di domenica 22 novembre 2020

Ecco di dati di domenica 22 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 28.337 nuovi contagiati
  • 562 morti
  • 188.747 tamponi da ieri
  • 15,01% il tasso di positività sui tamponi effettuati
  • +43 ricoveri in terapia intensiva (3.801 in totale)
  • +216 ricoverati con sintomi (34.279 in totale)
  • 805.947 persone positive attualmente
  • Le Regioni con più contagi sono: Lombardia (5.094), Campania (3.217), Veneto (2.956).

I dati di sabato 21 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino diffuso dal Ministero della Salute sabato 21 novembre 2020:

  • 34.767 nuovi contagiati
  • 237.225 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore
  • 692 decessi da ieri, per un totale di 49.261
  • + 10 ricoverati in terapia intensiva per un totale di 3.758
  • Sono 791.746 le persone attualmente positive
  • 34.063 sono ricoverati con sintomi
  • 753.925 le persone in isolamento domiciliare
  • Le Regioni con il maggior numero di casi sono Lombardia (+8.853), Veneto (+3.567), Campania (+3.554) e Piemonte (+2.896).

I dati di venerdì 20 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino diffuso dal Ministero della Salute venerdì 20 novembre 2020:

  • 37.242 i nuovi contagiati
  • 238.077 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore
  • 699 i decessi da ieri, per un totale di 48.569.
  • +36 i ricoverati in terapia intensiva
  • Sono 777.176 le persone attualmente positive e di queste: 33.957 sono ricoverate con sintomi e 739.471 sono invece in isolamento domiciliare
  • 21.035 i nuovi guariti, per un totale di 520.022
  • Le Regioni con il maggior numero di casi giornalieri sono: Lombardia (9.221 casi), Campania (4.226), Piemonte (3.861) e Veneto (3.468).

Ieri i numeri della pandemia hanno segnato un leggero rallentamento che, nonostante non sia sufficiente per tirare il fiato, può comunque dimostrare che siamo sulla buona strada e che le misure restrittive introdotte dal Governo stanno funzionando. Ieri infatti sono calati i nuovi casi positivi ritrovati rispetto ai tamponi effettuati (36.176 persone contro oltre 250mila tamponi) e anche la colonnina delle persone ricoverate in terapia intensiva è aumenta, sì, di 42 persone ma con un ritmo minore rispetto a settimana scorsa. Restano ancora alti i decessi, ieri a quota 653, ma come sai, questo è purtroppo uno degli ultimi valori che risentiranno degli effetti delle restrizioni.

Intanto il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che da oggi prolunga le misure restrittive già in vigore per 6 regioni: Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta. La nuova ordinanza sarà valida fino al 3 dicembre 2020 anche se il 27 novembre potrebbe esserci un'altra classificazione del rischio contagio delle diverse regioni. In base al monitoraggio, quindi, alcune Regioni potrebbero cominciare comunque a cambiare colore e quindi fascia di rischio.

Nelle scorse ore sono arrivate anche le incoraggianti parole del commissario straordinario all'emergenza Domenico Arcuri per quanto riguarda il vaccino. Già a gennaio, infatti, l'Italia avrà a disposizione 3,4 milioni di dosi che, vista la necessità di una doppia inoculazione, potrà cominciare a proteggere 1,7 milioni di italiani: le priorità dovrebbero essere agli anziani e ai soggetti fragili e agli operatori sanitari. "Auspichiamo di vaccinare una parte importante della popolazione nel primo semestre o entro il terzo trimestre del 2021" ha spiegato Arcuri, sottolineando tuttavia che, ad oggi, non si sa quanti italiani vorranno sottoporsi al vaccino.

Un contributo importante alle attività di tracing arriva anche dall'ufficialità, nella regione Lazio, dei test antigenici rapidi nelle farmacie. In base all'accordo raggiunto con i rappresentati di categoria, i cittadini potranno effettuare direttamente nelle farmacie o in spazi esterni adiacenti alla struttura sia i test sierologici sia i tamponi rapidi: in questo modo, a costi contenuti, potranno scoprire l'eventuale positività al Coronavirus nel giro di 15-20 minuti.

I dati di giovedì 19 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino di giovedì 19 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 36.176 nuovi contagiati nelle ultime 24 ore
  • 250.586 tamponi effettuati
  • 653 morti da ieri
  • +42 persone in terapia intensiva
  • Sono 761.671 gli attualmente positivi al Covid-19 in Italia, dei quali 33.610 sono ricoverati con sintomi, 724.349 in isolamento domiciliare e 3.712 in terapia intensiva
  • Le Regioni con il maggior numero di casi giornalieri sono: Lombardia (+7.453 contagi in 24 ore), Piemonte (+5.349), Veneto (+3.753) e Campania (+3.334)
  • Il rapporto tra tamponi effettuati e nuovi positivi è del 14,4%
  • Sono 17.020 i nuovi guariti da ieri (498.987 in totale)
  • I decessi totali dall'inizio della pandemia in Italia hanno raggiunto quota 47.870

È ancora in salita il numero dei contagi quotidiani in Italia, con 36.176 nuovi casi in 24 ore, quasi 2.000 in più rispetto alla giornata di mercoledì. Tuttavia, il dato va rapportato a quello dei tamponi eseguiti, anch'essi saliti a 250.586 (quasi 16.000 in più da ieri): il tasso di positività, infatti, scende al 14,46%, un calo lievissimo rispetto al giorno precedente che però conferma il graduale rallentamento della curva dei contagi.

Calano anche gli ingressi in terapia intensiva, ma non è il momento per abbassare la guardia, come confermato dal dato relativo ai morti nelle ultime 24 ore, che purtroppo hanno ancora superato le 600 unità. Di fatto, però, sembra che le misure prese nelle ultime settimane stiano contribuendo ad arginare la diffusione del coronavirus: sarà ovviamente importante continuare a rispettare le restrizioni in vigore, che in alcune zone d'Italia potrebbero presto cambiare proprio a seconda dei dati regionali.

Ad esempio, Lombardia e Piemonte hanno chiesto di passare in zona arancione, cosa che in ogni caso non potrà accadere prima del 27 novembre, dato che le Regioni devono confermare un miglioramento dei dati per due settimane prima di veder cambiare il proprio status.

Intanto il governo e le Regioni discutono circa un piano di gestione per le festività natalizie, che potrebbe portare a un nuovo Dpcm proprio nel mese di dicembre.

I dati di mercoledì 18 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino diffuso dal Ministero della Salute di mercoledì 18 novembre 2020:

  • 34.283 i nuovi contagiati 
  • 753 i nuovi decessi
  • 234.834 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore
  • +58 ricoveri in terapia intensiva
  • 33.504 i ricoverati con sintomi
  • 705.994 le persone in isolamento domiciliare
  • 743.168 gli attualmente positivi in Italia
  • 47.217 vittime in totale
  • Le Regioni con più contagi sono Lombardia (+7.633), Campania (+3.657), Piemonte (+3.281) e Veneto (+2.792).
dati

Ieri il numero di nuovi positivi è stato di 32.191, a fronte di 208.458 tamponi effettuati, cifre tornate in linea con la media dei giorni precedenti a ieri, quando sia contagiati che tamponi avevano subito una diminuzione consistente. In totale da inizio emergenza i positivi registrati sono stati quindi 1.238.072. Sempre nella giornata di ieri si sono registrati 120 ingressi in terapia intensiva e 720 morti. La Lombardia continua a detenere il primato di Regione più colpita, seguita da Veneto, Campania e Piemonte.

Oggi, la Regione Abruzzo è entrata ufficialmente tra le zone rosse grazie a un'ordinanza firmata dal presidente Marco Marsilio che ha scelto di non attendere i risultati settimanali del report dell'Iss.

Le Regioni ieri hanno chiesto al Governo di ridurre a 5 il numero di parametri da considerare per valutare il grado di rischio, dichiarando gli attuali 21 "inadeguati".

I dati di martedì 17 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino diffuso dal Ministero della Salute di martedì 17 novembre 2020:

  • 32.191 i nuovi contagiati 
  • 731 nuovi morti 
  • 208.458 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore
  • +120 i ricoveri in terapia intensiva 
  • 33.074 i ricoverati con sintomi
  • 697.124 le persone in isolamento domiciliare
  • 733.810 le persone attualmente positive in Italia
  • 46.464 le vittime in totale
  • Le regioni con più contagi: Lombardia (+8.448), Veneto (+3.124), Campania (+3.019) e Piemonte (+2.606).

Nella giornata di ieri sono stati registrati 27.354 nuovi contagi a fronte, però, di “soli” 152.663 tamponi effettuati in 24 ore: è ormai consolidato che nel weekend le attività di tamponatura e screening vengano ridotte rispetto a quanto avviene durante la settimana. Sono stati 70 i nuovi ingressi in terapia intensiva mentre, purtroppo, restano stabile il numero dei decessi, sempre intorno alle 500 persone giornaliere.

Come ti abbiamo raccontato, anche i valori di Rt delle diverse regioni hanno subito una leggera frenata. Nella settimana tra il 2 e l’8 novembre 2020, infatti, la media nazionale è passata da 1.7 a 1.4. Il rallentamento della pandemia in Italia registrato nelle ultime ore è un di buon auspicio ma non può ancora rappresentare, tuttavia, che il peggio è passato. Anzi, è solo una prima dimostrazione che le misure introdotte stanno avendo effetto e che servirà tenere duro ancora per un po’.

Nei giorni scorsi il ministro della Salute Speranza ha inoltre firmato un’ordinanza per cambiare colore a Toscana e Calabria, passate così in zona rossa mentre il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna e le Marche sono transitate nella fascia delle regioni arancioni. Oggi arriva anche la decisione presa in autonomia dalla regione Abruzzo di introdurre misure ancora più stringenti autoproclamandosi, di fatto, regione rossa. L’ha deciso il presidente Marco Marsilio che con una nuova ordinanza ha esteso il “lockdown” fino al 3 dicembre.

I dati di lunedì 16 novembre 2020

Ecco i dati di lunedì 16 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 27.354 nuovi contagiati
  • 504 nuovi morti
  • 152.663 tamponi effettuati
  • +70 ricoveri in terapia intensiva
  • 32.536 ricoverati con sintomi
  • 681.756 in isolamento domiciliare
  • 717.784 attualmente positivi in Italia
  • 45.733 le vittime in totale dall'inizio dell'epidemia
  • La regioni con più contagi: Lombardia (+4.128), Campania (+4.079) e Piemonte (+3.476)

Guardando ai dati di ieri, possiamo vedere che il numero dei nuovi contagi era 33.979, a fronte di 195.275 tamponi effettuati. Dunque, il tasso di positività si attesta sul 17%, in linea con il leggero aumento segnalato già nei giorni scorsi. Questo significa che il virus, purtroppo, non sembra arretrare velocemente e dovremo quindi prestare più attenzione ai nostri comportamenti, ma anche aspettarci che le misure restrittive durino un po' più a lungo del previsto.

A tal proposito, è acceso il dibattito rispetto al Natale: si potranno organizzare i pranzi in famiglia? I negozi resteranno aperti per le classiche compere natalizie? Al momento non si conoscono ancora di preciso le decisioni del governo, ma è probabile che dobbiamo prepararci a feste diverse rispetto a quanto siamo abituati, più sottotono e contenute. Diversi esperti, tra i quali il virologo Fabrizio Pregliasco, ammoniscono infatti sul rischio di un aumento esponenziale della curva come conseguenza di festeggiamenti natalizi senza regole.

Intanto la Francia annuncia di aver superato il picco e di essere in grado ora di controllare l'epidemia. Secondo diversi esperti, il nostro Paese è in ritardo di due settimane rispetto ai cugini d'Oltralpe, perciò questa notizia è motivo di speranza anche per l'Italia. Dove però dobbiamo ancora mantenere alta l'attenzione: è notizia di poche ore fa che, secondo un indagine portata avanti dal sindacato degli infermieri NursingUp, sono 500 i professionisti che ogni giorno si contagiano, aumentando il problema della carenza di personale tra le corsie e nelle altre strutture sanitarie.

I dati di domenica 15 novembre 2020

Ecco i dati di domenica 15 novembre 2020 diffusi oggi dal Ministero della Salute:

  • 33.979 nuovi contagiati
  • 546 nuovi morti
  • 195.275 tamponi
  • +116 ricoveri in terapia intensiva (adesso sono 3.422)
  • +649 ricoveri con sintomi (adesso sono 32.047)
  • 712.490 le persone attualmente positive
  • 45.229 le vittime in totale finora
  • Le Regioni con più contagi sono: Lombardia (8.060), Piemonte (3.682) e Campania (3.771)

Ieri i numeri avevano registrare 37.255 nuovi contagi su oltre 227mila tamponi. Il tasso di positività quindi pareva stabile, confermandosi sul 16% circa. Oggi è però salito al 17%. Fa ancora paura il numero di morti, che ieri è stato di 544 persone e oggi 546.

Continua a cambiare la situazione delle Regioni italiane. Quelle in zona rossa sono adesso Campania, Toscana, Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia di Bolzano e Valle d'Aosta; quelle in zona arancione sono Emilia-Romagna, Friuli, Marche, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria; si trovano invece in zona gialla Lazio, Veneto, Molise, Provincia autonoma di  Trento e Sardegna.

E mentre in Italia si inizia a parlare di vaccino (quante dosi saranno destinate al nostro Paese, quando arriveranno, e come saranno distribuite?), stiamo assistendo a un altro botta e risposta tra scienziati, politici e medici. C'è chi dice che i dati sembra si stiano stabilizzando, chi dice che siamo all'inizio del nuovo plateau e chi invece mantiene la calma frenando gli entusiasmi dato che il numero di morti è quotidianamente ormai tra i 500 e i 600.

I dati di sabato 14 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino di sabato 14 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 37.255 nuovi contagiati da ieri
  • 544 morti nelle ultime 24 ore
  • 227.695 tamponi effettuati
  • +76 persone in terapia intensiva
  • Le Regioni più colpite sono: Lombardia, con 8.129 nuovi positivi in 24 ore, Piemonte (+4.471) e Veneto (+3.578)
  • 12.196 i guariti da ieri
  • Sono 688.435 gli attualmente positivi al Covid-19 in Italia, dei quali 31.398 ricoverati con sintomi, 653.731 in isolamento domiciliare e 3.306 in terapia intensiva

Il rapporto tra casi testati e tamponi positivi di oggi è pari al 16,36% e, essendo stabile ormai da alcuni giorni, suggerisce una leggera frenata nella diffusione del coronavirus, nonostante i 544 morti registrati in 24 ore ci dicano che servirà ancora del tempo, e il rispetto delle restrizioni imposte, per vedere concretamente gli effetti delle misure prese dal governo in queste settimane.

A questo proposito, proprio ieri il governo ha annunciato l’entrata di Campania e Toscana in zona rossa a partire da domenica 15 novembre. Una decisione che ha suscitato le polemiche del governatore campano Vincenzo De Luca, secondo cui, con la decisione di dividere l'Italia in più aree di rischio, proprio il governo avrebbe perso “due mesi preziosi, nel corso dei quali abbiamo avuto un incremento drammatico di contagi e decessi”.

I dati di venerdì 13 novembre 2020

Ecco i dati di venerdì 13 novembre 2020 del bollettino diffuso dal Ministero della Salute:

  • 40.902 nuovi contagiati nelle ultime 24 ore
  • 254.908 tamponi effettuati
  • 550 morti in più da ieri
  • +60 persone in terapie intensiva
  • Le Regioni più colpite sono: Lombardia, con 10.634 nuovi positivi in un giorno, Piemonte (+5.258) e Campania (+4.079), da oggi tutte all'interno della zona rossa
  • Sono 11.480 i guariti nelle ultime 24 ore
  • 663.926 gli attualmente positivi al Covid-19 in Italia, di cui 30.914 sono ricoverati con sintomi, 629.782 si trovano in isolamento domiciliare e 3.230 in terapia intensiva
  • I casi totali dall'inizio della pandemia in Italia hanno raggiunto quota 1.107.303

Oggi è stato registrato il numero più alto di nuovi contagi in 24 ore dall'inizio della pandemia in Italia. Allo stesso tempo, però, è stato raggiunto anche il record quotidiano di tamponi effettuati: è proprio il tasso di positività, ovvero il rapporto tra casi testati e nuovi positivi, a confermare un lieve rallentamento della curva dei contagi. Oggi è pari al 16,04%, in leggera discesa rispetto a ieri (16,18%) e in ogni caso minore rispetto al picco dello scorso weekend, quando aveva superato il 17%.

Purtroppo la frenata non è rispecchiata dal numero di morti, in calo da ieri ma comunque ancora molto alto. Per il terzo giorno di fila, invece, scende il dato quotidiano relativo ai nuovi pazienti entrati in terapia intensiva. Ciononostante, per riuscire a gestire la situazione venutasi a creare nelle ultime settimane, il ministro per le Autonomie Francesco Boccia ha invitato il commissario Domenico Arcuri a predisporre, con la collaborazione di regioni e comuni, l’apertura del “più alto numero possibile di Covid hotel che serviranno a ridurre la pressione sui reparti ospedalieri e a curare i contagiati senza sintomi gravi che hanno difficoltà a restare in isolamento domiciliare”.

Sempre nella giornata di oggi, poi, il governo ha annunciato l'inserimento di Campania e Toscana in zona rossa. Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Marche, invece, entrano a far parte della zona arancione. Tutti questi provvedimenti saranno attivi da domenica 15 novembre.

I dati di giovedì 12 novembre 2020

Ecco i dati di giovedì 12 novembre 2020:

  • 37.978 nuovi contagiati da ieri
  • 234.672 tamponi effettuati
  • 636 morti nelle ultime 24 ore
  • 3.170 persone ricoverate in terapia intensiva (+89 rispetto a ieri)
  • 29.873 persone ricoverate con sintomi
  • 602.011 persone in isolamento domiciliare
  • 635.054 attualmente positivi in Italia
  • Le Regioni più colpite sono: Lombardia (+9.291), Piemonte (+4.787), Campania (+4.065), Veneto (+3564) e Lazio (+2.686)

Ieri il numero dei nuovi contagiati è stato 32.961 a fronte di 225.640 tamponi effettuati. Questo significa che forse stiamo assistendo a una leggera inversione di trend, con un tasso di positività del 14,6%. Ma questo calo è destinato a essere lento e soprattutto dovrà essere confermato anche dai prossimi monitoraggi. Quindi è fondamentale continuare a rispettare le misure di sicurezza, in particolare se abiti in una delle zone più colpite. In questo momento le regioni con il maggior numero di contagi restano la Lombardia (+ 8.180), la Campania (3.166), il Veneto (+ 3.082) e il Piemonte (+ 2.953).

Non è quindi assolutamente il caso di allentare la guardia. In Italia è stato superato il milione di contagi dall'inizio dell'epidemia e purtroppo ora iniziamo a fare anche i conti anche con l'aumento dei decessi, che ieri sono stati 623 e il giorno prima 580.

Ma la notizia più preoccupante è che stata superata la soglia di allerta delle terapie intensive fissata dal Ministero della Salute: ora più del 30% dei letti sono occupati da pazienti Covid, con una media nazionale del 37%. Le regioni più in difficoltà sono Umbria, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Lombardia, Valle d'Aosta, Toscana, Marche, Liguria e Provincia autonoma di Trento. In tutti questi territori, la percentuale di occupazione ha superato i 40 punti, in alcuni casi anche i 50. A rischio sono anche Emilia Romagna, Campania, Sardegna e Puglia.

I dati di mercoledì 11 novembre 2020

Ecco i dati di mercoledì 11 novembre 2020:

  • 32.961 nuovi contagiati da ieri
  • 623 morti nelle ultime 24 ore
  • 225.640 i tamponi effettuati (per un totale di 17.965.836)
  • 3.081 le persone ricoverate in terapia intensiva (+110 rispetto a ieri)
  • 29.444 le persone ricoverate con sintomi (+811)
  • 580.833 le persone in isolamento domiciliare (+22.327)
  • 613.358 gli attualmente positivi (+ 23.248)
  • Le regioni più colpite sono la Lombardia (+ 8.180), la Campania (3.166), il Veneto (+ 3.082) e il Piemonte (+ 2.953).

I dati di ieri hanno parlato di oltre 35mila nuovi casi nelle ultime 24 ore, a fronte però di 217.758 tamponi effettuati: il rapporto tra il numero di positivi e i tamponi scende al 16,1%, quindi un punto percentuale meno rispetto alla giornata di ieri ma in linea con l'andamento degli ultimi giorni. Abbiamo però registrato un record (negativo), quello delle vittime: oggi sono 623, ieri sono state 580 contro le 356 di martedì. Oggi purtroppo, abbiamo toccato anche un altro triste primato: quello del milione di casi (precisamente 1.028.424) diagnosticati in Italia all'inizio della pandemia (ieri eravamo, infatti, a quota 995.463).

Visto il continuo aumento dei casi e il conseguente aggravarsi della situazione epidemiologica, il Governo ha deciso che altre 5 regioni cambieranno colore, passando quindi da zona "gialla" ad "arancione", dunque ad un livello di gravità maggiore. Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria nella giornata di oggi si aggiungeranno alla Puglia e alla Sicilia il cui passaggio era stato validato già venerdì scorso. La Provincia Autonoma di Bolzano, invece, raggiunge la Lombardia, il Piemonte, la Calabria e la Valle d’Aosta nelle "zone rose" mentre per ora la Campania resta in fascia "gialla".

Ad inizio settimana il Ministero della Salute ha pubblicato anche il rapporto settimanale sui valori dell’Rt nelle diverse regioni. Come ha spiegato ieri in conferenza stampa il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, l'Italia si trova ad oggi in uno scenario di tipo 3 con un Rt nazionale pari a 1.7. Come puoi vedere nel nostro grafico, sono solo cinque le regioni che nella settimana dal 26 ottobre al 1 novembre presentano un Rt inferiore a 1.5, la soglia per restare dentro lo scenario 3: tutte le altre sono già virtualmente nello scenario 4, con valori anche oltre 2, come la Lombardia, o molto vicini come Basilicata e Piemonte.

I dati di martedì 10 novembre 2020

Ecco i dati di martedì 10 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute attraverso il bollettino quotidiano:

  • 35.098 nuovi positivi da ieri
  • 580 morti nelle ultime 24 ore (per un totale di 42.330 vittime)
  • 217.758 i tamponi effettuati (il totale sale a 17.740.196)
  • 2.971 le persone ricoverate in terapia intensiva (+ 122 rispetto a ieri)
  • 28.633 le persone ricoverate con sintomi (+ 997)
  • 558.506 le persone in isolamento domiciliare (+ 15.657)
  • 590.110 gli attualmente positivi (+16.776)
  • Le regioni più colpite sono: Lombardia (+ 10.955), Piemonte (3.659), Veneto (2.763) e Campania (2.716)

"Tutte le Regioni" – si legge nel rapporto di monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità – "sono classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane". Data la situazione epidemiologica in peggioramento, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato ieri una nuova ordinanza che stabilisce il passaggio di cinque regioni (Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo e Basilicata) dalla zona gialla alla zona arancione a partire da domani mercoledì 11 novembre. Un'altra "osservata speciale" è la Campania, che ogni giorno fa registrare dati poco rassicuranti; nelle prossime ore potrebbe diventare addirittura direttamente zona rossa.

L'Italia è un Paese a scenario 3. Siamo a un Rt di 1.7, con un intervallo di confidenza di 1.5", ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro in occasione della conferenza stampa odierna sull'andamento epidemiologico del Covid-19. "L'Rt ha mostrato un rallentamento nella sua crescita, ma per ridurre i casi dobbiamo portarlo sotto 1". Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli: "L'indice Rt appare stabile, quindi l'accelerazione marcata è venuta meno, frutto delle misure poste in essere. Ciò va letto in modo positivo; ci auguriamo e ci aspettiamo, con il trascorrere dei giorni, che i dati possano ulteriormente migliorare".

I dati di lunedì 9 novembre 2020

Ecco i dati di lunedì 9 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute attraverso il bollettino quotidiano:

  • 25.271 nuovi contagi da ieri
  • 356 morti nelle ultime 24 ore
  • 147.725 tamponi effettuati (-43.419 da ieri)
  • +100 persone in terapia intensiva (oggi sono in totale 2.849)
  • +1.196 i ricoverati con sintomi (in totale 27.636)
  • +13.402 i positivi al Covid-19 in isolamento domiciliare (in totale 542.849)
  • 41.750 sono i decessi totali in Italia dall'inizio della pandemia
  • Sono 573.334 gli attualmente positivi in Italia
  • Le Regioni più colpite sono: Lombardia, con 4.777 nuovi casi in 24 ore, Campania (+3.120) e Piemonte (+2.876)

Ancora una volta non deve ingannare il calo quotidiano dei contagi, che è soltanto apparente: gli oltre 7.000 nuovi positivi in meno rispetto a ieri sono infatti il risultato dei tamponi effettuati, che a propria volta sono diminuiti di 43.419 unità rispetto alla giornata di domenica. In attesa che i casi testati risalgano nuovamente, la diffusione del coronavirus in Italia si può stimare dalla percentuale di tamponi positivi sui totali eseguiti, che oggi si attesta al 17,1%, quindi pienamente in linea con i giorni precedenti.

I dati allarmanti degli ultimi giorni hanno portato Walter Ricciardi, consulente scientifico del Ministero della Salute, a definire la situazione “una tragedia annunciata” e ad aggiungere che “in certe aree metropolitane il lockdown va fatto subito”, in un’intervista concessa a “Che tempo che fa”.

È di simile avviso anche l’Ordine dei Medici, che attraverso le parole di Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini, la Fnomceo, ha richiesto di attuare un lockdown totale in tutto il Paese.

Nel frattempo l’Alto Adige, che era stato risparmiato dalle misure più restrittive del nuovo Dpcm, essendo stato inserito in zona gialla, ha deciso di autoproclamarsi zona rossa con un’ordinanza firmata dal governatore Arno Kompatscher in virtù della costante crescita della curva dei contagi.

I dati di domenica 8 novembre 2020

Ecco i dati di domenica 8 novembre 2020 diffusi dal Ministero della Salute:

  • 32.616 nuovi positivi nelle ultime 24 ore
  • 331 morti da ieri
  • 191.144 tamponi effettuati
  • +115 persone in terapia intensiva (2.749 in totale)
  • +1.331 persone ricoverate con sintomi (26.440 in totale)
  • 335.074 persone guarite finora
  • 41.394 vittime finora
  • Le Regioni più colpite sono: Lombardia (6.318), Campania (4.601), Piemonte (3.884) e Veneto (3.362)

Oggi, per via del weekend in corso, c'è stato il previsto calo del numero di tamponi, e di conseguenza un numero più basso di nuovi contagi. Nonostante ciò, non varia comunque la percentuale di tamponi positivi sui totali effettuati che resta sopra il 17% (ieri era 17,18%, oggi 17,06%).

Nel frattempo però continuano le polemiche tra Regioni e Governo per le tre zone: gialla, arancione e rossa. C'è chi (come Lombardia e Calabria) non sono affatto contente di essere in zona rossa e di avere quindi un semi lockdown, e chi invece (come la Calabria) chiedeva per il suo territorio misure più stringenti rispetto a quelle della zona gialla.

Proprio in seguito a tutte queste polemiche, ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato molto chiaro: dopo questo dpcm c'è solo un lockdown generalizzato in tutta Italia.

Intanto l'intero Alto Agide sta per diventare una zona rossa. Lo ha comunicato il governatore Arno Kompatscher, che nelle prossime ore firmerà un'ordinanza restrittiva vista l'aggravarsi della situazione della provincia autonoma. "L'andamento epidemiologico con i numeri in costante crescita e il sempre maggior numero di comuni dichiarati zona rossa lo impongono" ha affermato Kompatscher.

Per poter vedere gli effetti di una misura occorre aspettare almeno due settimane, ovvero il tempo necessario affinché i nuovi contagi registrati diminuiscano in seguito alle nuove disposizioni.

I dati di sabato 7 novembre 2020

Ecco i dati diffusi dal Ministero della Salute sabato 7 novembre 2020:

  • 39.811 nuovi positivi da ieri
  •  425 morti nelle ultime 24 ore
  • 231.673  tamponi effettuati ieri
  • +119 persone ricoverate in terapia intensiva rispetto a ieri
  • +5.966 sono le persone guarite rispetto a ieri
  • 532.536 sono le persone attualmente positive in Italia, di cui: 2.634 in terapia intensiva, 25.109 ricoverati con sintomi e 504.793 in isolamento domiciliare
  • Nella zona rossa le regioni più colpite restano: Lombardia (+10.263 e 108 morti) e Piemonte (+3.573)
  • Nella zona gialla le regioni più colpite sono: Veneto (+3.720), Campania (+3.310) e Lazio (+2.352)
  • 41.063 sono le persone morte in totale dall'inizio dell'epidemia

Nel frattempo alcune città, come Milano, hanno vissuto il loro primo giorno di lockdown. L’atmosfera è stata comunque ben diversa rispetto a quanto era accaduto durante la prima ondata. Il traffico di mezzi e di persone, seppur molto ridotto, ha comunque dato segni della sua presenza, mentre diversi negozi che a marzo avevano dovuto chiudere hanno potuto alzare le saracinesche. Si tratta di librerie, parrucchieri, ma anche bar ai quali resta concesso l’asporto. E mentre alcune regioni, come il Piemonte, protestano per le nuove misure adottate dal governo, lamentando di non conoscere i 21 criteri in base ai quali sono state decise le fasce, il premier Giuseppe Conte interviene categorico: “Nessuno ha mai messo in discussione prima il meccanismo di monitoraggio che ha portato alla divisione dell'Italia in tre fasce, rifiutarlo significa portare il Paese a sbattere contro un nuovo lockdown generalizzato".

I dati di venerdì 6 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino diffuso dal Ministero della Salute venerdì 6 novembre 2020:

  • 37.809 nuovi positivi da ieri (l'aumento giornaliero più alto mai registrato)
  • 446 morti nelle ultime 24 ore
  • 234.245 tamponi effettuati da ieri
  • +124 in terapia intensiva (in totale 2.515)
  • 10.586 i guariti nelle ultime 24 ore
  • Sono 499.118 gli attualmente positivi al Covid-19: di questi, 472.598 si trovano in isolamento domiciliare, 24.005 sono ricoverati con sintomi e 2.515 in terapia intensiva
  • 9.934 i nuovi contagi in Lombardia, ancora una volta la Regione più colpita, con anche 131 morti da ieri
  • Tra le altre Regioni in zona rossa, spiccano i dati del Piemonte, dove i nuovi positivi sono stati 4.878
  • Tra le Regioni collocate nella zona gialla, la Campania ha fatto registrare i numeri più preoccupanti, con +4.508 casi nelle ultime 24 ore, seguita da Veneto (+3.297) e Lazio (+2.699)
  • 40.638 i decessi complessivi in Italia dall'inizio della pandemia

Pur facendo registrare un numero importante di contagi quotidiani ormai da diversi giorni, la Campania è stata collocata nella zona gialla, quella che teoricamente include i territori che presentano il grado minore di rischio. Tuttavia, una nuova ordinanza del presidente regionale Vincenzo De Luca ha confermato la sospensione delle lezioni in presenza dalle scuole dell’infanzia alle superiori almeno fino al 14 novembre e imposto il blocco della mobilità tra le province campane.

È scontro invece in Puglia, dove la terza sezione del Tar ha stabilito che l'ordinanza firmata dal presidente della Regione Michele Emiliano, che prevede la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado, interferisce con quanto imposto proprio dal nuovo Dpcm. La Puglia fa parte infatti dei territori collocati nella zona arancione, nei quali le lezioni possono proseguire in presenza per tutti gli studenti, ad eccezione di quelli delle superiori. Tuttavia, a sorpresa, un'altra sezione del Tar, quella di Lecce, ha respinto la richiesta di sospensione dell'ordinanza avanzata da alcuni genitori, ritenendo il diritto alla salute prevalente rispetto a quello allo studio.

I dati di giovedì 5 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino diffuso dal Ministero della Salute di giovedì 5 novembre 2020:

  • 34.505 nuovi positivi nelle ultime 24 ore
  • 428 morti da ieri (per un totale di 40.192 vittime dall'inizio della pandemia)
  • 219.884 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore
  • 2.391 le persone ricoverate in terapia intensiva (+ 99 rispetto a ieri)
  • 23.256 le persone ricoverate con sintomi (+ 1.140 rispetto a ieri)
  • 446.701 le persone in isolamento domiciliare (+ 27.874)
  • 472.348 le persone attualmente positive (+ 29.113)
  • 4.961 i nuovi guariti
  • 312.339 le persone guarite in totale

Le regioni più colpite sono Lombardia (+ 8.822), Campania (+ 3.888), Veneto (+ 3.264) e Piemonte (+ 3.171).

Ieri sera durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte ha presentato le misure restrittive previste dal nuovo Dpcm che entreranno in vigore domani 6 novembre. Sulla base dei dati epidemiologici a disposizione e del grado di rischio, l'Italia è stata suddivisa in tre fasce: 4 regioni (Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Calabria) sono state dichiarate zona rossa, Puglia e Sicilia sono state classificate come zona arancione, mentre tutte le altre regioni diventano zona gialla.

"Il numero dei tamponi è aumentato, ma è altrettanto vero che abbiamo una percentuale di test positivi elevata, oltre il 10%. Non è un buon segnale", ha detto in conferenza stampa Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute. "Nei giorni scorsi la situazione sembrava quasi essersi stabilizzata, tenendo conto della variabilità quotidiana. Il dato di oggi mostra una tendenza all'aumento. Il virus corre, bisogna frenarlo".

I dati di mercoledì 4 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino diffuso dal Ministero della Salute di mercoledì 4 ottobre 2020:

  • 30.550 nuovi positivi
  • 352 morti da ieri (per un totale di 39.764)
  • +67 ricoveri in terapia intensiva (per un totale di 2.292)
  • 211.831 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore
  • +1.002 ricoverati con sintomi (per un totale di 22.116)
  • 418.827 le persone in isolamento domiciliare
  • 5.103 i nuovi guariti
  • 307.378 le persone in totale guarite in Italia

Le Regioni più colpite sono Lombardia (+7.758 casi), Campania (+4.181), Piemonte (+3.577), Veneto (+2.436) e Lazio (+2.432).

Ieri in Italia il numero dei nuovi contagi è stato di 28.244, a fronte di 182.287 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Il numero di vittime continua a salire così come i ricoverati in terapia intensiva.

Considerata la progressiva gravità della situazione, il premier Giuseppe Conte ha firmato la scorsa notte il testo del nuovo dpcm in cui vengono introdotte nuove restrizioni sulla base del grado di criticità delle tre fasce in cui verranno suddivise le Regioni italiane: rosso, arancione e giallo.

Nelle zone più a rischio, ovvero quelle rosse, sono quindi interdetti gli spostamenti dentro e fuori dal territorio regionale se non per ragioni lavorative, di salute o di comprovata necessità; ristoranti e bar potranno garantire servizio da asporto fino alle 22, mentre i negozi resteranno chiusi, a eccezione delle edicole e delle attività commerciali che distribuiscono generi alimentari. Aperti invece i parrucchieri. Per quanto riguarda la scuola, didattica a distanza per tutti a eccezione delle scuole primarie e dell'infanzia.

Per la giornata di oggi è prevista la conferenza stampa del premier di presentazione del dpcm e la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale. Le misure invece entreranno in vigore a partire dalla mezzanotte del 5 novembre.

I dati di martedì 3 novembre 2020

Ecco i dati del bollettino diffuso dal Ministero della Salute martedì 3 ottobre 2020:

  • 28.244 nuovi contagi
  • 353 morti da ieri (per un totale di 39.412)
  • 182.287 nuovi tamponi effettuati nelle ultime 24 ore
  • +223 le persone in terapia intensiva (per un totale di 2.225)
  • + 1.274 ricoverati con sintomi (per un totale di 21.114)
  • 394.803 le persone in isolamento domiciliare
  • 6.258 i nuovi guariti nelle ultime 24 ore
  • 302.275 il totale delle persone guarite in Italia
  • Le regioni più colpite sono la Lombardia con 6.804 nuovi contagi, il Piemonte con 3.169, la Campania con 2.971 e il Veneto con 2.298.

Nella giornata di ieri, il premier Giuseppe Conte ha presentato alla Camera i contenuti del nuovo Dpcm con le nuove misure restrittive. Il capo del Governo ha chiarito che non saranno applicate indistintamente sul tutto il territorio ma verranno modulate in base all'indice di criticità  dei territori valutata sulla base del numero dei casi sintomatici, dei casi con ricovero ospedaliero, della percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra data di inizio sintomi e diagnosi e la disponibilità  di posti letto nei reparti di Terapia Intensiva. Il decreto del presidente del Coniglio individui, quindi, tre differenti scenari di rischio in cui ogni Regione potrà rientrare e a cui verranno applicate le misure corrispondenti.

Tra queste si parla della chiusura nei giorni festivi e pre festivi dei centri commerciali, delle sale gioco e sale bingo, di musei e mostre, della riduzione fino al 50% della capienza dei mezzi pubblici e anche della possibilità  di limitare gli spostamenti da e verso regioni con elevati coefficienti di rischio oltre ai limiti alla circolazione delle persone in fasce serali tarde. Verrà inclusa anche la didattica a distanza per le scuole secondarie.

I dati di lunedì 2 novembre 2020

Ecco i dati diffusi dal Ministero della Salute lunedì 2 novembre 2020:

  • 22.253 nuovi contagi
  • 233 morti da ieri
  • 135.731 nuovi tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (-47.726 rispetto a ieri)
  • +83 ricoveri in terapia intensiva (per un totale di 2.022)
  • +938 ricoverati con sintomi (per un totale di 19.849)
  • 39.059 i decessi totali
  • Le Regioni con più contagi sono Lombardia (5.278), Campania (2.861), Toscana (2.009) e Piemonte (2.003).

Ieri in Italia il numero dei nuovi contagi si è attestato a 29.907 per un totale di 183.457 tamponi, quindi oltre 32mila in meno rispetto al giorno precedente. Anche il numero di vittime è sceso a 208 rispetto alle 297 del giorno prima. La situazione rimane drammatica soprattutto in alcune zone, per questo è stato messo in atto un nuovo intervento governativo per far fronte alla situazione.

Oggi il premier Giuseppe Conte ha presentato le nuove restrizioni che dovrebbero avere valore fino al 4 dicembre. Il premier ha comunicato che, oltre alle misure che interessano l'intera nazione, saranno promosse misure ad hoc per tre differenti fasce di Regioni, che saranno interessate da interventi differenti. Mercoledì verrà fatta maggiore chiarezza sulle Regioni interessate.

I dati di domenica 1 novembre 2020

Ecco i dati diffusi dal Ministero della Salute domenica 1 novembre 2020:

  • 29.907 nuovi contagi
  • 208 vittime da ieri
  • 183.457 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (-32.429 rispetto a ieri)
  • +96 ricoveri in terapia intensiva (per un totale di 1.939 pazienti)
  • +936 ricoverati con sintomi (per un totale di 18.902 pazienti)
  • 38.826 i decessi finora in Italia
  • Le Regioni con più nuovi positivi sono: Lombardia (8.607), Campania (3.860), Toscana (2.379), Lazio (2.351) e Veneto (2.300).

Oggi i numeri sono leggermente inferiori: 29.907 nuovi positivi a fronte però di un calo significativo di tamponi (-32.429 rispetto a ieri). Quindi la percentuale di positività è cresciuta ancora rispetto a ieri, poiché oggi il 16,3% dei tamponi era positivo, ieri lo era il 14,71%.

Sembra inarrestabile la salita della curva epidemiologica in Italia: ieri si è fatto registrare un altro record sia per quanto riguarda i contagi (31.758 nuovi positivi), sia per quanto riguarda i tamponi quotidiani (215.886). Anche il conto delle vittime è tornato a numeri spaventosi, toccando quota 297.

A preoccupare sono in particolar modo le terapie intensive e i ricoveri negli ospedali: sono 18.902 i pazienti ricoverati con sintomi e 1.939 i ricoverati in terapia intensiva.

E mentre aumentato gli Stati europei che tornano in lockdown (ieri l'annuncio di Boris Johnson per il Regno Unito), anche in Italia da ieri si attende un nuovo dpcm con misure ancora più restrittive che potrebbero comprendere anche lockdown locali mirati nelle zone con l'indice Rt più alto.

Ecco la lista degli Rt regionali diffusa dall'Istituto Superiore della Sanità riferita alla settimana 19-25 ottobre 2020:

  • Abruzzo 1,40
  • Basilicata 1,04
  • Calabria 1,66
  • Campania 1,49
  • Emilia Romagna 1,63
  • Friuli Venezia Giulia 1,50
  • Lazio 1,51
  • Liguria 1,54
  • Lombardia 2,09
  • Marche 1,48
  • Molise 1,86
  • PA Bolzano 1,96
  • PA Trento 1,50
  • Piemonte 2,16
  • Puglia 1,65
  • Sardegna 1,12
  • Sicilia 1,42
  • Toscana 1,41
  • Umbria 1,67
  • Valle D'Aosta 1,89
  • Veneto 1,46

Fonte | Protezione Civile

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