La psoriasi guttata è una malattia infiammatoria della cute, ed è la seconda forma di psoriasi più diffusa, coprendo circa il 10% dei casi totali. Colpisce soprattutto bambini e adolescenti, rappresentando da questo punto di vista anche un problema dal punto di vista dall'aspetto fisico e della formazione dell'autostima. Se il suo nome ti suona piuttosto curioso, devi sapere che "guttata" è un termine di origine latino e significa "goccia". Questo perché le macchie che compaiono sulla pelle, spesso pruriginose e ricoperte di squame, sono appunto a forma di goccia.
Potresti notare il rush cutaneo soprattutto su braccia, gambe, torace e addome. Avrà un colore rosato, tendente al rosso più scuro, e potrebbe essere caratterizzato da piccole bollicine. Le squame, appunto. Di solito questo disturbo è transitorio e, se curato adeguatamente, scompare dopo qualche settimana senza lasciare strascichi o provocare complicanze. In alcuni casi però può evolvere in una forma cronica, con tutte le conseguenze che una situazione di questo tipo può avere, anche dal punto di vista psicologico. Vale quindi la pena di conoscere meglio la psoriasi guttata e come ti dovresti comportare nel caso tu la notassi su di te o su tuo figlio.
La psoriasi guttata è infatti più frequente in bambini e adolescenti, mentre diventa più rara una volta che sei adulto. I sintomi e le cause sono esattamente quelle che ti ho appena descritto, ma diventa ancora più importante rivolgersi subito a un medico e iniziare quanto prima il trattamento. In fasi della crescita delicate, come possono essere l'infanzia e l'adolescenza, infatti, avere il corpo ricoperto da macchie di questo tipo può rappresentare una fonte di disagio non indifferente. Il rischio in questo caso è quello di cadere in episodi depressivi o sviluppare disturbi relazionali.
I sintomi della psoriasi guttata sono in realtà riassumibili tutti nelle caratteristiche macchie. Iniziano dagli arti e dal torace, ma possono poi diffondersi in teoria anche a tutto il corpo, se non vengono fermate. Solo i palmi delle mani e le piante dei piedi ne restano liberi. Come ti dicevo prima, le eruzioni avranno una forma che ricorderà vagamente quella di una goccia, saranno di colore rosa scuro, ma si ricopriranno di squame che a un certo punto potrebbero anche assumere una tinta biancastra. Probabilmente ti provocheranno prurito e tu sarai spinto a grattarti, anche con una certa violenza. Così facendo, però, renderai più spesso lo strato di pelle che si è infiammato e ritarderai la guarigione. È possibile però anche che la psoriasi si presenti senza prurito.
Senza un trattamento adeguato, le macchie potrebbero diffondersi e anche formare un unico insieme, ricoprendo vaste aree del tuo corpo. In particolare, le potresti notare su viso, orecchie, collo e cuoio capelluto.
Non si conoscono ancora di preciso le cause della psoriasi guttata, ma gli esperti concordano nel ritenerla una malattia genetica che si manifesta quando concorrono particolari circostanze. Un gene alterato le cui conseguenze insorgono quando alcuni fattori esterni accendono la miccia. Questi cosiddetti triggers sono:
Un altro fattore di rischio è invece l'età, soprattutto quando questa è inferiore ai 30 anni. Sembra infine che il freddo, e quindi il clima dei mesi invernale, peggiori i sintomi, probabilmente perché tende a rendere la pelle più secca e screpolata e, quindi, ad abbassare le sue difese.
In base alle caratteristiche con cui si manifesta, esistonodiversi tipi di psoriasi. Oltre alla psoriasi guttata esiste infatti la psoriasi a placche e quella eritrodermica.
La psoriasi guttata è, come intuirai, una tipologia di psoriasi, ovvero un'infiammazione della pelle che dà luogo alla comparsa di eruzioni cutanee rossastre. Questa patologia specifica fa emergere le macchie soprattutto su braccia, gambe, torace e addome. Le potrai distinguere rispetto ad altri tipi di manifestazioni, perché avranno un aspetto squamoso e la classica forma a goccia.
Se ne soffri, devi sapere che non è contagiosa e che quindi non rischierai di trasmetterla a qualcuno, nemmeno attraverso il contatto diretto. È anche vero che, se hai più di 30 anni, potrebbe essere piuttosto difficile che ti colpisca. Questa patologia è infatti più tipica tra bambini e adolescenti e ne è più a rischio chi ha subito un'infezione dal virus dello Streptococco beta emolitico di gruppo A.
Quasi tutte le persone che la contraggono comunque, guariscono nel giro di poche settimane e in modo definitivo: è raro che la psoriasi guttata si ripresenti spesso e di solito si restringe a una o massimo due volte per tutto l'arco della vita. Può però capitare che si trasformi in una forma cronica e che quindi sia costituita da fasi acute e di remissione. In questo caso, purtroppo, dovrai averci a che fare per sempre.
Come ti dicevo prima, la guttata è la seconda forma di psoriasi più diffusa, perché quella più presente in assoluto è la psoriasi a placche, che colpisce circa l'80% della popolazione con questa patologia. Si chiama anche psoriasi volgare, ed è semplicemente caratterizzata da placche, per l'appunto, che possono localizzarsi nella zona di gomiti, ginocchia e cuoio capelluto. Il loro colore è più biancastro che rosato, ma anche in queste sono ricoperte da squame. E di solito prudono e ti stimolano a grattarti spesso.
Un'altra differenza rispetto alla psoriasi guttata è che questa forma colpisce tutti, adulti e bambini, indifferentemente e che si tratta di una patologia cronica. Bisogna anche dire, però, che a volte l'una può insorgere come complicanza dell'altra.
La psoriasi eritrodermica, chiamata anche esfoliativa, è una forma di psoriasi piuttosto grave. Presta quindi attenzione a non confonderla con la forma guttata. Ancora una volta ti verrà in aiuto la forma delle macchie: controlla che siano simili a gocce e non assomiglino invece a piccole ustioni. Altri sintomi tipici di questa tipologia sono il forte prurito e il bruciore molto intenso.
Nella maggior parte dei casi, cioè circa il 70%, la psoriasi guttata non presenta complicanze. Ma se viene trascurata o, semplicemente, se riesce a progredire in modo significativo può avere delle conseguenze più complicate da gestire. Prima di tutto, potrebbe evolvere in una forma cronica e quindi ripresentarti periodicamente, anche a breve distanza dall'episodio precedente. Allo stesso modo, in alcuni casi si presenta direttamente la psoriasi a placche, che ti ho descritto prima, e che è una patologia già cronica in partenza.
Potrebbe inoltre arrivare a coinvolgere il sangue, provocando un'alterazione nella concentrazione dei lipidi e arrivando a originare altri problemi di salute, come i trigliceridi e il colesterolo alto. Se invece non resisti al prurito che le macchie ti provocano e continui a grattarti senza sosta potresti, come ben saprai, farti del male da solo. Ad esempio, potrebbero fermarsi delle piccole lacerazioni attraverso le quali l'eruzione cutanea può infettarsi, sia a causa di un batterio che di un fungo.
Infine, se ti è capitato di contrarre la psoriasi guttata, dovresti fare più attenzione all'insorgenza di artrite psoriasica, anche se sei guarito senza apparenti strascichi. Sembra infatti che questo costituisca un fattore di rischio per l'artrite.
Non è troppo complicato per un dermatologo elaborare una diagnosi di psoriasi guttata, poiché i sintomi sono tutti ben visibili. Sarai tu a raccontare le manifestazioni che avverti e a rispondere ad alcune domande sulla tua storia clinica. Dopodiché procederà a un semplice esame obiettivo, cioè all'osservazione delle macchie e potrebbe voler approfondire la situazione attraverso esami specifici, anche per capire se vi siano eventuali complicanze.
Prima di tutto, dunque, dovrai effettuare delle analisi del sangue per indagare sulla presenza dello Streptococco di gruppo A e sui valori dei lipidi. Per la stessa ragione, ti sottoporrai anche a un tampone faringeo per esaminare la saliva. Se poi il medico vuole togliersi ogni dubbio, potrà anche richiedere una biopsiacutanea, in modo da guardare più da vicino le cellule infette che compongono il rush cutaneo.
La psoriasi guttata scompare in modo spontaneo, ma è importante supportare la guarigione con una cura specifica. Come immaginerai, i prodotti utilizzati per lenire la patologia sono soprattutto creme che agiscono sui sintomi, in quanto la causa rimane sconosciuta:
In caso di forma cronica o più lenta a guarire, si può ricorrere alla fototerapia. Assomiglia un po' a una lampada abbronzante ed è sempre a base di fonti di luce che trasmettono raggi UVB. In dosi moderate, le radiazioni sono in grado di fermare la crescita delle macchie e la loro propagazione, favorendone piuttosto la scomparsa. Seguendo lo stesso ragionamento, a volte viene anche consigliata una leggera e mirata esposizione al sole, evitando le ore più calde.
Infine, c'è chi prescrive una terapia antibiotica, soprattutto in caso di virus da Streptococco A. In realtà però sono ancora in corso studi e accertamenti sull'effettiva efficacia di una terapia di questo tipo.
La psoriasi guttata guarisce di solito nel giro di poche settimane, ma se vuoi conoscere il preciso decorso di questa malattia proviamo a capirlo meglio insieme. Se la causa è un'infezione provocata dallo Streptococco A, di solito le eruzioni cutanee compaiono da una alle tre settimane dopo. E sempre due o tre settimane sono necessarie affinché la psoriasi se ne vada del tutto, a meno che non evolva nella forma cronica.
Sulle lesioni squamose e solo nel bambino più grande sono consigliabili creme cheratolitiche, in grado cioè di far staccare le squame e favorirne l'eliminazione, come quelle contenenti acido salicilico, urea, miscele di alfa e beta idrossiacidi.
Nelle forme particolarmente diffuse può essere utile l'elioterapia, ovvero l'esposizione al sole, senza però dimenticare che l'eccessiva e inadeguata esposizione ai raggi ultravioletti è estremamente dannosa anche in età pediatrica. Per tale motivo si devono comunque osservare le stesse accortezze consigliabili a tutti i bambini sani.
Si evita nei bambini il trattamento con lampade a raggi ultravioletti anche nei mesi invernali per non sottoporre il bambino a un'eccessiva – quindi nociva – dose cumulativa di raggi.
Nelle forme gravi, molto estese, resistenti alle terapie topiche applicate adeguatamente, o in zone sensibili con impatto psicologico importante, si possono effettuare terapie sistemiche a base di farmaci biologici, di cui alcuni sono approvati oggi anche in età pediatrica.
È bene inoltre ricordare il ruolo dello stress nella psoriasi sia adulta che infantile. Ecco perché è importante cercare di creare situazioni in cui il bambini non sia sottoposto a ulteriori forme di stress emotivo o agitazione.
Diverse ricerche hanno dimostrato l'esistenza di un legame tra la psoriasi e l'entità dei sintomi che determina con la dieta. Ad esempio, uno studio del 1996 ha evidenziato non solo l’esistenza di una relazione tra peso corporeo e gravità della psoriasi, ma ha anche un effetto protettivo di un regime dietetico povero di grassi animali e ricco di frutta fresca e verdura in particolare carote e pomodori.
Lo studio ha evidenziato come una dieta bilanciata, affiancata da una moderata attività fisica, determini un raddoppio dell’efficacia delle terapie in corso. Altre ricerche sembrano evidenziare un potere antinfiammatorio della dieta mediterranea. In genere quindi si sconsiglia di assumere troppi prodotti di origine animale, così come è preferibile non eccedere con gli alimenti ricchi di grassi, ma optare per verdura, frutta e alimenti freschi.
Quando consumiamo carne rossa e prodotti lattiero-caseari, i nostri tessuti incorporano molecole e uno specifico acido ad azione pro-infiammatoria, l’acido arachidonico, motivo per cui i malati di patologie infiammatorie dovrebbero ridurne drasticamente il consumo. Tra le carni rosse sono da evitare: manzo, cavallo, pecora, carni nere (selvaggina da piume o da pelo).
Anche il latte contiene particolari proteine, dette caseine, scarsamente digeribili e correlate in diversi studi scientifici ad una lieve infiammazione intestinale e contiene lattosio.
Fonti| Humanitas; Centro studi GISED; Ospedale Bambino Gesù; Cantabria Labs
(Scritto da Giulia Dallagiovanna il 1 novembre 2019;
Modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 15 settembre 2023)